Tra i risultati c’è che dell’inchiesta contro l’Udeur in Campania non si parla quasi più.
La colpa di quest’inchiesta è che pretende di tracciare una demarcazione tra legale e illegale senza speranza di successo: alla fine saranno tutti assolti, diverranno vittime, i loro comportamenti risplenderanno come più leciti e solari che mai. Il bianco dell’innocenza o il nero della condanna, uniche opzioni, impediranno di giudicare il grigio della sciagurata gestione clientelare che l’Udeur: ma se anche non fosse penale, non avrebbe almeno potuto essere materia giornalistica? Perchè prima dell’inchiesta della magistratura non ne abbiamo letto nulla? Perchè dimenticata l’inchiesta non se ne scrive più nulla? La lettura dell’ordinanza contro l’Udeur è comunque impressionante, è un manuale di ineducazione civica che illustra anche fatti provati e straprovati che fan schifo uguale, reati o non reati. Marco Vitale, sul Sole 24 Ore, ha scritto che in Lombardia la lottizzazione sanitaria di Formigoni è più capillare che in Campania: vero. Però in Lombardia le nomine sono partitiche, in Campania sono tribal-familistiche. In Lombardia la sanità è eccellente, in Campania fa schifo e i campani emigrano negli ospedali lombardi. Quindi «così fan tutti» un accidente, non fanno tutti così, non lo fanno tutti nello stesso modo: ma non è che ogni volta per scoprirlo dobbiamo andare a rimorchio di inchieste strampalate. Che ci stanno a fare i giornalisti?
Così fan loro.
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Fili’, sostanzialmente d’accordo con l’articolo; che però si può scrivere anche per tanti altri casi analoghi di ordinanze e avvisi di garanzia. Anche in quelli del ’92, ’93.
Sinceramente mi sembrava di aver capito che a te ‘sto modo di far giustizia non piaceva.
Invece c’entra il bersaglio.
a/problemi come quello dell’Udeur in un paese civile sarebbero appannaggio dei giornalisti.
b/il lavoro dei giornalisti SERI dovrebbe avere delle conseguenze politiche (sempre in un paese civile).
c/nessun politico pare porsi il problema del rapporto tra la loro generalizzata mancanza di responsabilità e l’azione (pur su esile base legale) di alcuni magistrati. Sono sempre i magistrati che li perseguitano: troppo comodo.
d/Il problema, come ricorda Facci, è che persone assolutamente inadatte alla politica appaiono dopo le sentenze come degli agnellini, con fantastici ritorni d’immagine. Ergo elettorali.
Signor Facci, ma lei non è un giornalista? Se sì, perché non abbandona la nutritissima schiera degli opinionisti e non si lancia a piè pari nel mondo (scarsamente popolato) di quelli che fanno inchieste? Magari ci potrebbe dare una mano a scoprire cose interessanti, magari.
Quindi per esempio il metodo formigoni va bene lo stesso…
Ma che cazzo di giornalista sei? Ma chi ti paga…
Che schifo tu e tutti i tuoi colleghi sempre più di parte…
Sono già tutti pronti ad accogliere Mastella, vedi il servizio eliminato alle Iene, perchè eh già cavolo ora non si può micva attaccare, che poi magari ad Aprile è con la CDL, di nuovo…
Ma che gente siete….
Che ci stanno a fare i giornalisti? A dire cazzate come quella dell’eccellente sanità lombarda: solo un pisquano privo di ogni esperienza di gestione delle strutture può trovarsi a straparlare senza chiedersi se ne sa abbastanza.
Chiedi a chi ci lavora, cocco!
ogni paese ha i giornalisti che si merita visto che dopo la crisi di governo, si discute di sputi, delle iene (le iene!!) e di citazioni sbagliate (tu, per una volta, stai parlando d’altro, te lo riconosco).
la storia più bella, poi, è quella di totò, costretto a dimettersi per un vassoio di cannoli. la buona cucina tradizionale arriva dove neanche una condanna a 5 anni e l’interdizine perpetua erano riuscite.
che bel paese, che belli i suoi giornalisti.
La domanda finale suona tremendamente ironica, boccaloni.
A parte che non è vero che non se ne parla. Il tgcom (udite, udite, sto parlando del tgcom, mica di vere testate giornalistiche!) riporta le dichiarazioni di Mancino (CSM) sull’arresto della moglie di Mastella (http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo397883.shtml) e della scarcerazione del sindaco di Benevento (http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo397706.shtml). Le notizie, quindi, ci sarebbero pure, ma forse manca la volontà di parlarne e di scriverci più di due righe. E poi mi sembra molto, ma molto più giusto parlare della senatrice che ha evitato lo sputo di Barbato proprio grazie ad un giornale (http://mediacenter.corriere.it/MediaCenter/action/player?uuid=c64380de-cb60-11dc-9e0e-0003ba99c667), inserita tra le prime notizie dal Corriere on line. Son cose!
Anche se non mi sembra questo il caso, bisogna anche tenere conto che la giustizia ha i suoi tempi e molto spesso prima che arrivino novità, “ce ne corre”. Caso di Cogne e strage di Erba a parte, ovvio.
PS:scusate ma non so inserire i link.
Nel leggere il post, in particolare per quanto riguarda i diversi risultati delle lottizzazioni partitiche e tribal-familistiche in Lombardia e Campania, mi vengono alla mente il Friuli ed il Belice.
Il terremoto del 1976 ha letteralmente raso al suolo Osoppo, Spilimbergo, Venzone, ed altri piccoli centri che sono stati ricostruiti con pazienza, scrupolo ed amore.
Non posso pensare che nessuno abbia avuto la tentazione di ‘mangiare’ sopra la ricostruzione.
Forse ci hanno pure speculato, per carità.
Ma il Friuli è tornato quello che era, anzi migliorato grazie ai fondi messi a disposizione dallo Stato.
Il Belice si commenta ancora da solo.
E’ proprio necessario accodarsi alla cantilena dei siciliani/campani/pugliesi/calabresi vittime dello stato o si può fare la voce fuori dal coro?
Si può almeno affermare che raccolgono i frutti dell’operato dei campioni che hanno messo a governarli?
un post peloso come il culo di un orso
Lunedì c’è Riesame per la Lonardo e altri. Mentre cadeva il governo, lo stesso Gip di Santa Maria Capua Vetere, che aveva firmato le ordinanze di custodia cautelare, ha scarcerato il sindaco di Benevento, revocando la misura cautelare per insussistenza dei gravi indizi.
Quello che pensi a proposito dei cronisti campani è sbagliato e ingiusto. Forse a Milano non ti arrivano giornali come La Voce della Campania di Andrea Cinquegrani, o forse non sai che nel novembre scorso furono proprio le anticipazioni del Mattino, pre accordo Udc – Udeur, a far sapere che esisteva quell’inchiesta e che i magistrati potevano anche darsi una scrollatina. Ma non devo spiegarti io che in questi giorni la cosa è passata in secondo, terza, quarto e quinto piano perché cadeva il Governo e soprattutto perché abbiamo la munnezza che “c’esce p’ ‘e ‘recchie”.
A proposito, lo dico un po’ a tutti: si dice munnezza, con la U, perché ha un suono più deciso dell’ibrido monnezza, troppo poco per essere purissima mondezza, troppo poco per essere schifosissima munnezza.
C’è un’altra inesattezza: le nomine nella sanità non sono familiar tribali e soprattutto non sono mastelliane. In questo Mastella ha ragione: dal suo punto di vista si è difeso da un patto d’acciaio tra Bassolino e De Mita. Sempre nell’ottica della “difesa” Mastella ha cercato di riprodurre anche il criterio di nomina o protezione di incursioni private nella sanità pubblica di ben altro tipo di “gens”.
Tu sai quanto pagò in tribunale Montanelli per aver appioppato a De Mita il titolo di “padrino”.
Hai letto oggi le agenzie sulle dichiarazioni di Nicola Mancino vice presidente del Csm in merito all’inchiesta sammaritana e ai provvedimenti adottati nei confronti della Lonardo?
Sono nata a Benevento, lavoro tra Avellino, Napoli e Salerno. Che vuo’ sapè?
Ah, quanto è lungo il discorso…
Una volta tanto che ti cali le braghe da solo….che fai autocritica(che considero sempre una cosa positiva),giù a darti bastonate sui denti…..
Il servilismo dei giornalisti,ormai è cosa nota,e FF in tantissimi casi ha dimostrato di avere una testa e di saperla usare.Questo bisogna riconoscerlo.
Che la sanità al nord funzioni,potrebbe essere vero….potrebbe.Certo che se i consulenti del Comune di Milano arrivano direttamente dalle ASL commissariate per mafia……..siamo sulla buona strada per uniformare il paese sul gradino più basso.
Vorrei ricordarti caro FF che anche Milano ha notizie che scompaiono nel nulla come quella della Sindaca di Milano Indagata.
http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_29/letizia_moratti_indagata_4af3b414-9e86-11dc-9968-0003ba99c53b.shtml
in data 29 Novembre 2007….
Di questa notizia non ho sentito più un fiato.
Poi non ti sembra strano che la notizia dell’arresto della moglie di masty al contrario di tutte le altre che “fuggono”,sia rimasta nascosta fino al giorno in cui masty doveva fare il punto proprio sulla situazione della magistratura?
Troppe stranezze,io tengo d’occhio Casini,secondo me ci sorprenderà.Ciao a tutti.
@Paolo: e se totò si fosse dimesso perché lo ha detto dell’utri?
COSI SCRIVEVA PAOLO ALLE 9.10 del 26-1
Signor Facci, ma lei non è un giornalista? Se sì, perché non abbandona la nutritissima schiera degli opinionisti e non si lancia a piè pari nel mondo (scarsamente popolato) di quelli che fanno inchieste? Magari ci potrebbe dare una mano a scoprire cose interessanti, magari.
informiamo che :
Alcune sue “inchieste giornalistiche” originarono due filoni d’inchiesta a Brescia, ai danni di Antonio Di Pietro, che nell’immediato comportarono le dimissioni dell’ex magistrato dalla carica di ministro dei lavori pubblici (le richieste di rinvio a giudizio furono tuttavia respinte dai giudici dell’udienza preliminare).
“http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_Facci”
quindi ha smesso di fare indagini e ha iniziato a fare quello che fanno in molti ,opinioni, opinioni, opinioni…..e quindi a buttare merda sui grillini chez Vespa
Bella figura che hai fatto a milano con Ferrara e C. Capisco i tuoi sensi di colpa, ma c’è un limite anche alla piaggeria…
Potrebbe anche andare meglio. Mastella viene condannato. Ma per non andare in galera fugge in Nordafrica. Anche quelli che facevano il governo con lui lo disprezzano. Io vado a trovarlo. Gli faccio da cassa da risonanza. Non gli chiedo nulla. Punto su di lui come su un cavallo. Che tanto gli italiani dimenticano. E poi così fan tutti. Dopo un paio d’anni un suo “assistito” diventa capo del governo (nessuno dimentica che l’ex guardasigilli dichiarò di non aver mai raccomandato un incapace). Si parlerà di nuovo di Mastella. Il suo nome verrà fatto a gran voce. Lo chiameranno esiliato e non fuggitivo. Io avrò il merito d’essere stato il primo a ricordarmi di lui. E avrò il mio bel boxino in prima pagina per il mio blog. E potrò anche lamentarmi con gli altri ammiratori di Mastella fuori tempo massimo.
Raccomandazione e clientelismo sono due cose da estirpare a prescindere dagli esiti più o meno buoni delle stesse.
Che poi la sanità in Lombardia funzioni…..beh certo, se hai i soldi funziona.