La crisi (quella vera, e il bello deve ancora arrivare)

Io ho votato per questo governo e ho sbagliato. Avrei dovuto trincerarmi dietro un più solido e degno non-voto. Avrei dovuto non sporcarmi le mani. Non per ancora una volta. Eppure, nonostante l’amarezza per la mancanza di coraggio e dunque l’astensione (o forse fu solo per quell’eccesso di regurgito anti Silvio Berlusconi che all’epoca albergava in me con poderosa irruenza) questo che volge al termine sarà rivalutato come migliore di quanto seguirà.

Poi ho due domande: cosa porta un Presidente del Consiglio nella sua veste di Presidente del Consiglio, non in quella di amichetto d’infanzia, a dichiarare che l’onorevole Mastella ha avuto ed avrà tutto il supporto e l’affetto (eccetera) di fatto, dunque, ponendosi contro la Magistratura? Perché? Non potrebbe aspettare?

Due: cosa pensavate che non l’avessimo capito che tutto quanto era in scacco, e che il posto da ministro era il vincolo per restare al Governo e non chiudere baracca e burattini il giorno dopo le elezioni?

In realtà ne ho una terza, ed è per i compagni di Alleanza Nazionale che adesso se la ghignano. Ragazzi, non più tardi di due mesi fa il vostro leader Gianfranco Fini ha scritto una lettera lunga così al Corriere della Sera nella quale ha mandato a quel paese Silvio Berlusconi, di lì a poco – ne ho un vivido ricordo – sia lui che Casini si sono trovati di fronte allo smembramento della Casa delle Libertà, ne hanno preso atto e hanno rimandato a quel paese Silvio Berlusconi. Cioè il leader del Polo delle Libertà che oggi in un sol coro ricandidano non appena sentono odore di vittoria. Qualunque tipo di vittoria. Morale: c’avete poco da ghignare.

Stessa merda. Uguale a prima, solo che mi sento colpevole una volta più di prima. 
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32 Commenti

  1. Secondo me bisogna comunque sempre andare a votare. Il fatto che in una delle sedicenti “grandi democrazie” mondiali ( USA) le percentuali dei votanti sono sempre intorno ad un ridicolo 40% la dice lunga sull’importanza del voto.

  2. No la dice lunga sul fatto che non consoci la differenza fra la democrazia partecipata statunitense e la nostra. Sul fatto che il concetto di democrazia sparso per il mondo è quello della poleis greca e che manco loro ce l’hanno fatta non riscuote alcun pensiero di probabile fallimento ideologico se non strutturale della stessa. Il nostro è un diritto dovere quello degli americani solo un diritto. Chi vuole si iscrive e partecipa e se poi le cose vanno male protesta, chi non vuole non partecipa e non può dire nulla perché non s’è messo in prima linea.

  3. Sono d’accordo con molte delle considerazioni di questo post. Per dargli anche una connotazione pratica, mi permetto di chiedere lumi sul comportamento da tenere alle prossime (non molto lontane) elezioni:

    1) Stare a casa (astensione)
    2) Scheda bianca
    3) Scheda nulla

    Quale consigliate? Io propendo per la 3) ma accetto volentieri consigli. Saluti

  4. sasaki, vedrai che dopo un terzo governo berlusconi il rigurgito anti silvio ti ritorna.

    Lo schifo del governo prodi non risiede o non risiedeva, meglio, in prodi (che anzi, è lucido ed equilibrato), ma negli equilibrismi pietosi cui lo hanno costretto il porcellum (cfr rigurgito anti silvio) e alcuni alleati, a partire dal quel cascame di corruzione, clientelismo e vittimismo furbastro di mastella, degno rappresentante della mentalità di quelle terre.

  5. Io voto la 1), anche se devo ammettere che se tutti annullassimo la scheda con un simbolo convenuto, sarebbe interessante.

  6. E poi pero` non votando sei costretto a non lamentarti. Proprio niente. Poi, costretto… diciamo che se hai un minimo di coerenza dovresti startene zitto.
    Tu ti ci vedi?

  7. e di Turigliatto vogliamo parlare? Il duro e puro, ha annunciato il suo voto contrario alla fiducia.
    Comunque sia, io assolvo Prodi. Data la situazione di partenza, dato il clima, il sistema elettorale ecc Prodi ha fatto il massimo che poteva fare. Se deve cadere cada con l’onore delle armi. Che sia ricordato come un grande condottiere alla guida del più scalcinato esercito della storia italiana. Che gli italiani si prendano le loro responsabilità. E chi non ci sta abbandoni questo paese di merda.

    P.S.
    Se decidete di non votare non lasciate mai la vostra scheda in bianco. Annullatela.

  8. Invece è proprio ora il tempo di votare.
    Magari sta per cadere qualche altra maschera.
    Sapete che Veltroni è un democristiano molto, molto post Caimano.
    Sapete che Mastella è uno che si permette di dettare quando un’esperienza di governo
    è finita in corrispondenza dei suoi guai giudiziari. In altre parole un perfetto irresponsabile.
    Sapete che Di Pietro…
    Questa legislatura è stata una miniera di saggezza.
    Approfittatene.

  9. Le uniche, esili pareti alle quali uno si appoggia penosamente per scegliere a ragione e controvoglia, ancora una volta, il cosiddetto centrosinistra sono le nostre sensibili tappezzerie nasali. In attesa di un rinascimento – o meglio, Risorgimento – intellettuale e politico italiano, dovremo accontentarci della stessa merda, optare per quella che puzza leggermente di meno e convivere con qualche senso di colpa in più.

  10. Giusto, non votare. Meglio, scheda bianca.
    Ancora meglio, scheda nulla: una bella fetta di salame e la scritta “Avete magnato tutto… etc”.

    Però se lo dice uno con la terza media che non c’ha il blog è qualunquismo. In caso contrario si tratta invece di dotta analisi politica.

  11. No , facesti bene a votare .
    Quelli che hanno sbagliato son quelli che non lo hanno fatto , portando ad una maggioranza alle camere così risicata , o quelli che hanno votato nell’ alleanza di governo uno dei partini del cazzo. Ogni riferimento all’ Udeur è puramente voluto . Non mi esprimo sulle vicende giudiziarie , ma dal punto di vista politico, questa tecnica schifosa di voler stare “esattamente al centro” e così condizionare con l’ 1,2% medio (in 2 regioni prende quasi il 10% in molte altre neanche lo 0,4%) lo scenario politico ,aveva rotto le balle. E’ da tempo che mi auguravo la sua morte politica.
    Gia quelli della “sinistra l’ arcobaleno” , per quanto non li voti , e siano “contro” un po’ troppe cose, in confronto, non mi irritano più di tanto e almeno , con un decennio di ritardo , cominciano ad fondersi in un soggetto unico.

    Si dovesse votare tra due mesi, voterei come l’ ultima volta .
    Doh… non è più possibile…

  12. Kluz, ti offendi se in amicizia metto un puntino sulle tue “i”? D’accordo su tutto, ma la sinistra arcobaleno, radicale o come la si vuol chiamare, nel 2006 ha messo insieme oltre il 10% dei voti, e almeno alla Camera, superava tranquillamente la Margherita. Con percentuali del genere il paragone tra “uguali rompicoglioni”, al’estremo centro e all’estrema sinistra, cade: da un lato abbiamo gente votata, come tu fai notare, a malapena dalla propria famiglia, dall’altro partiti le cui idee possono anche non essere condivise, ma che comunque rappresentano una bella fetta di popolazione. A me AN sta sulle palle, ma non posso dire che non rappresenti nessuno.

  13. @Mr : no non mi offendo ma mi sorprendo. Mi pareva di aver fatto appunto un distinguo, magari in effetti non argomentato sufficientemente , nel contesto degli ex partitini, tra Udeur e quelli della sinistra radicale.
    Contestavo che non si fossero fusi precedentemente (e che il Pdci si fosse scisso).
    Che facciano il doppio turno alla francese , il tedesco , il bipolarismo all’ americana, o la bi-zona a me , INTANTO, basta che mettano lo sbarramento al 5%ca.
    olà

    “Mentre in Italia si pensa al modello francese, Sarkozy fotte la modella italiana.”

  14. Appoggio la mozione Klutz con emendamento MR.

    Non votare allora non sarebbe stato utile o perlomeno io non ne vedo i vantaggi e mi andrebbero spiegati, disaffezioni e delusioni a parte.

    Solo una precisazione su Klutz: mi pare che tutto sommato la gente allora ci sia andata a votare, c’é stata una responsabilità proprio di chi si candidava nel farsi mangiare il bonus di chi subentra dopo 5 anni di centrodestra e quindi facendosi venire meno il margine per governare decentemente.

  15. Si Tonino, non giustifico/condivido la posizione del non voto dovuta al fatto che entrambi gli schieramenti possibili fossero abbastanza deprimenti .
    Si va e si vota il meno peggio , o scegliendo il partito in cui ci si riconosce di più , o ,volendo, secondo altre logiche.

    Riguardo alla seconda parte del tuo commento : si , può darsi che ci sia stato qualche errore. Non so ad es. un candidato premier che seppure affidabile non suscitasse grande appeal etc. ecc.
    Ma in genere non vedo che cosa potesse essere fatto . La situazione è quella e basta.
    Non so se in un sistema , in parte ideologico, basato sul consenso sia logico , ma anche auspicabile, dire che chi non ottiene un certo riscontro abbia necessariamente sbagliato. Una grossa fetta della popolazione la pensa semplicemente in un’ altra maniera.
    Poi ci sta, ma non saprei…

    Però quello che mi premeva sottolineare a quelli che dicono che “i nostri politici/ partiti fanno tutti schifo” è che seppure , in effetti in Italia, anche numeri alla mano , siamo sotto media , alla fine :
    http://www.youtube.com/watch?v=0u6lCBnRoHQ&eurl=
    (solo fino al minuto 1:35)

    SIAMO NOI

  16. Scusate, ho appena assistito al modo in cui su 8 e 1/2, con Casini in studio, è stato affrontato l’argomento Cuffaro.
    Devo vomitare.

  17. Mah…che gran soluzione non andare al voto! Io ho l’impressione che in tutto il governo l’unico interessato davvero a dare una speranza e risollevare un po’ il paese dal baratro fosse il buon vecchio democristiano Prodi. Veltroni lo manderei in Siberia, in miniera, cosí fa qualcosa nella vita. Mastella é una macchietta, la caricatura del democristiano terrone anni ’50. Divertente, se non fosse ministro. Pecoraro Scanio al max puó fare il gigoló. A destra stendiamo un velo IN-pietoso. A me Prodi in tutto ció pare l’unico seriamente preoccupato del tracollo. Vivo e lavoro all’estero. Se si va al voto me li sputtano 1.200 euro per venire a votare. Perché sono stata a casa a Natale e l’Italia puzza di morto amici cari. Ma forse saró fessa io a preoccuparmi ancora dell’Itaglietta nostra… Io tra un po’di merda sotto le scarpe, ed affogare in un pozzo di merda, preferisco ancora la prima. Ma io non son gente fina, e non c’ho manco il blog.

  18. Eccheccacchio.
    Il grande Indro votava turandosi il naso, non vedo perchè noi dovremmo assumere atteggiamenti pusillanimi ed attendere che la merda ci travolga per poter dire, fieri: “ma io non avevo dato il mio assenso!”.
    Quindi gambe in spalla e via a votare sempre e comunque barra a sinistra, il posto decidetelo vuie.

  19. Valentina lode a te .
    Io, onestamente, dovessi spendere tale cifra ( e presumo tale tempo) col cavolo che andrei a votare . Ma già per molto meno.
    Non hai un amico che si astiene (perchè se ne frega in genere della politica) da reclutare , non so , con 25 euro , affinche il “tuo voto” ci sia ?

  20. in ogni caso guardiamo l’aspetto positivo della vicenda: Mastella e le truppe mastellate sono passate dall’altra parte della barricata. Una bomba ad orologeria nella corazzata del cavalier bandana.
    Che poi l’Italia affonda… sono cazzi degli italiani che evidentemente non meritano altro che la fogna.

  21. Kluz Carlin non lo conoscevo finché non ho visto quest’altro video da dotcoma qualche giorno fà:
    http://youtube.com/watch?v=MrXvDXVhqfU

    Quanto al resto va bene essere realisti e oggettivi – accettando per esempio che l’elettorato italiano tende a votare a destra, ieri come oggi – ma se questo è il dato di partenza, ragione in più per porsi il problema dei numeri e del consenso elettorale per assicurarseli. Lo spirito e l’atteggiamento del centrosinistra è un po’ simile al nostro ora: si fà quel che è giusto fare nei limiti del possibile e a volte anche nonostante gli italiani. Che è una lettura e una consapevolezza con un suo fondamento ben preciso, ma che finisce per aggravare il problema, perché la ricerca del consenso viene ancora più trascurata o presa come una battaglia persa in partenza.

    In questo caso poi ci si è bruciati quel vantaggio di posizione che viene dall’essere l’alternativa a una lunga legislatura pallida, deludente e sprecona: se già sei debole sul piano dell’appeal, diventa cruciale farlo fruttare al meglio.

    Non voglio farne una colpa del solo Prodi, che ha le sue carenze note ma che ancora una volta è stato quello che ha tirato fuori una coalizione da questo gruppo di prime donne, ma il modo in cui si è malamente vinto è stato il peccato originale di questo governo e quello che ha determinato tutte le difficoltà successive e l’esito che vediamo adesso.

    Anche lì: inutile prendersela di volta in volta con il senso di responsabilità degli alleati, si va alle elezioni per vincere e assicurarsi una ragionevole libertà di movimento, tenendo conto non solo delle infamate interessate e dei giochetti di potere, ma anche della fisiologica dialettica che fa parte della vita di una coalizione e delle prerogative di parlamento.

  22. Cioè, sto parlando di un Berlusconi che dopo aver completo la legislatura – 5 anni sonanti – con una presenza tanto lunga quanto incolore, alle elezioni era di nuovo in pista. Come è possibile?

  23. “Prodi chiederà la fiducia al Senato”

    Ancora una volta dimostra di essere il migliore. L’unico con le palle. Magari perde la partita ma almeno se la gioca. Non scappa come un coniglio.

  24. Pienamente d’accordo con lunar, il discorso al Senato è stato di alto profilo, come non se ne sentivano da tempo.
    “Vergognoso opportunismo su Mastella”, lo abbiamo pensato in tanti. Il Cavaliere è sempre più spudorato, ma non passerà.

  25. grazie alla scelta di Prodi ora abbiamo i nomi di tutti i traditori. Scusate se è poco.

  26. Il Governo Prodi ha cessato di esistere ieri sera con il voto contrario del Senato. Il Professore si è recato al Quirinale rassegnando le proprie dimissioni che, come consuetudine, Napolitano si è riservato di accettare. Si apre quindi la Crisi di Governo. Cerchiamo di analizzare i possibili scenari.

    Oggi il Capo dello Stato comincerà le consultazione, ascoltando i Presidenti dei due rami del Parlamento, Bertinotti e Marini. L”intenzione di Napolitano è chiara: cercare un accordo tra i partiti per costituire un governo istituzionale che traghetti il paese verso le prossime elezioni. Visto il modo con cui è caduto il governo, vittima di profonde spaccature nella sua maggioranza, non sarà facile, ma Casini ha lasciato aperto una porta in tal senso. Fare ora i nomi dei possibili candidati all’incarico di governo è cosa ardua e prematura, ma possiamo comunque fare qualche esclusione e dare alcune indicazioni di massima. Sicuramente non sarà nessuno dei grandi leader di partito a ricevere l’incarico di formare il nuovo governo, quindi né Berlusconi, né Veltroni, Casini e tantomeno Fini. Vedo difficilissimo un reincarico a Prodi, l’ipotesi più probabile è l’incarico a un tecnico e/o politico di area centrista, che possa ottenere consensi dall’una e dall’altra parte. Impossibile Dini che ha contribuito alla caduta del governo per interesse personale e che ora è inviso al centro sinistra; difficilmente potrà ritrovare una collocazione in quell’area. Il Presidente del Senato Marini a suo tempo non si era detto disponibile, ma ora la situazione è cambiata, quindi il suo è un nome possibile. Il prossimo incaricato a formare il governo, per questa legislatura, potrebbe essere quello di un politico di area Margherita.

    Prospettive future: Dini e Mastella difficilmente troveranno un posto nella coalizione di Centro Sinistra. Veltroni ha detto di volere correre da solo, ma la sua potrebbe essere solo un’onorevole sconfitta con alcuni risvolti interessanti. Il Sindaco di Roma potrebbe sacrificarsi per dare uno scossone al Centro Sinistra, cercando di eliminare l’iperframmentazione partitica presente nella coalizione. Difatti il Centro Sinistra, sotto questo punto di vista, è ancora in piena Prima Repubblica, buona parte dei suoi esponenti rispondono prima di tutto alle logiche di partito, invece che agli elettori. E’ importante superare questa fase, affinché la politica torni in mano dei cittadini e non ai partiti che hanno interessi privatistici e di lottizzazione.

    Il Centro Destra è molto più compatto: se si va alle elezioni subito il candidato più logico è Berlusconi, ma le elezioni immediate sono tutt’altro che scontate. Fini è il candidato più gradito dagli elettori, secondo recenti sondaggi, ma non ha la forza e il coraggio di proporsi (qualcuno ricorderà il soprannome di battaglia del leader di AN…).

    Nonostante gli ovvi proclami, credo che anche nel Centro Destra in molti non credano all’ipotesi di elezioni subito. Ma se così fosse, l’ipotesi più probabile è lo scontro Berlusconi-Veltroni, di cui avremo modo di parlare in seguito. Aspettiamo gli sviluppi dei prossimi giorni.

  27. Ragazzi, il problema è anche nel futuro che ci attende. Io con i politici “giovani” ci lavoro a contatto, e con mio profondo sconforto mi accorgo che sono peggio di quelli “vecchi”, più arrivisti, più grintosi, ma sempre più lontani dai cittadini. Quindi non sperate che un cambio generazionale risolva tutto, perché non è così… anzi, speriamo che questi che abbiamo durino il più a lungo possibile. Riguardo a noi, molti dicono di non essere “quelli che scrivono toporagna sui muri” ma poi quanta civiltà mettiamo nella nostra vita quotidiana. Quando buttiamo le cartacce, facciamo i furbi nelle file alla posta, in coda al semaforo col tizio che davanti a noi non scatta al millisecondo quando non viene il verde? Non è solo nei gesti “clamorosi” che ci si distingue, ma nelle piccole cose quotidiane. Ha ragione il CENSIS, siamo una società in putrefazione.

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