A corredo di quanto già sottolineato da Federico Ferrazza, Alessandro Gilioli, Luca Sofri e Massimo Mantellini (e cioè che – attenzione! – se siete abbonati Sky, dall’inizio dell’anno state pagando 90 centesimi al mese la guida dei programmi che prima veniva inviata gratis); considerato che uno degli argomenti che Sky contrappone alle critiche è la facilità con la quale sarebbe possibile effettuare la disdetta (riporto testuale: “Gli strumenti per la disdetta sono semplicissimi: chiamando un numero verde attivo 24 ore su 24 o attraverso il sito sky.it si indica la preferenza per (a) non ricevere nulla o (b) ricevere una guida sintetica alla programmazione”); questo è quanto appare al momento a chi prova a cimentarsi nell’operazione:
Detto questo, il sottoscritto desidera dichiarare di non far parte della schiera di snobbini secondo i quali il solo fatto che Sky esista (e che sia di proprietà di Murdoch) peggiori le nostre vite. No. Io sono convinto che Sky – un pochino – le migliori. E che, per dire, rispetto a Murdoch c’è stato chi ha utilizzato peggio le proprie televisioni.
Se capitalismo deve essere, che capitalismo sia, almeno a fino a quando un’alternativa non incontrerà le preferenze della maggioranza. Epperò non è moralmente accettabile, non più, il fatalismo per cui da un sistema che si è scelto ci si aspetti il canonico ombrello nel culo.
Parliamo di un concetto di facile comprensione persino per uno del marketing: se decido di far pagare qualcosa che prima avevi gratis, faccio la cortesia di non addebitarti alcunché a meno che tu non mi abbia esplicitamente richiesto quel particolare servizio nella nuova versione a pagamento.
Portato ai minimi termini: non posso farti pagare cose che non mi hai chiesto.
No, non è sufficiente che abbiate avvisato via lettera tutti gli abbonati. E nemmeno che facciate leva sul concetto di “silenzio-assenso” perché a) in Italia vale solo per la Pubblica Amministrazione; b) ora io imbusto una lettera in cui mi autoproclamo direttore di SkyTg24, responsabile dei palinsesti di Fox e massaggiatore ufficiale di Ilaria D’Amico; ve la spedisco, e se voi come è normale non mi cagate nemmeno alla lontana, io domani mi presento in sede con una scorta di olio all’aloe vera e gli script perché X-Files possa tornare in onda da qui all’eternità.
C’è qualcosa che non va se – fateci caso – le più grandi truffe vengono perpetrate ai danni dei clienti non dai pesci piccoli che nuotano in cattive acque, ma dai monopolisti, che non dovrebbero averne motivo.
A me sta bene che tu, grande azienda, possa provare uno smodato piacere godendo delle gioie del capitale.
Sta meno bene – perché dal punto di vista logico non sta né il cielo né il terra – che tu abbia paura della concorrenza. O che tu, pur di non affrontarla, decida di creare un cartello, ché tanto c’è sempre un posto a tavola. Te lo sei scelto, il regime di concorrenza, purché non arrivasse Baffone: pedala.
A margine del discorso, un esempio che tratta di maturità e saggezza: col tempo si impara che quando si parla di questo tipo di cose è sempre bene generalizzare. Se fai un nome preciso la querela (o minaccia di) arriva puntuale. Invece guardate com’è semplice sfangarla generalizzando: tutte le compagnie telefoniche (sostituite a piacere l’attività commerciale: “tutte le banche”, “tutte le assicurazioni”, ecc…) truffano regolarmente i propri clienti con la certezza che un’eventuale multa dell’Antitrust sarà di gran lunga inferiore rispetto al bottino rapinato.
Converrete che trattasi di affermazione sufficientemente chiara. Eppure vedrete: ora ci mettiamo qui, seduti composti e nella massima calma, ad aspettare invano il primo che trovi il coraggio di sporgere denuncia.
Hai messo per iscritto la stessa mia reazione verbale. Al contrario a me è riuscita la disdetta via web. Volevo aggiungere un’altra chicca riguardo il servizio Sky: dopo aver richiesto più volte un nuovo telecomando Sky (causa morte del mio) me ne è stato spedito uno. Nuovo? Manco per sogno: vecchio, sporco e talmente usurato che alcuni numeri erano non più visibili. All’ennesimo mio reclamo (per giunta a un numero non verde) finalmente me ne è arrivato uno nuovo.
Non capisco che problema sia, a me è bastata una telefonata, costo zero, tempo perso 30 secondi. Ma si sa a noi italiani piace tanto lamentarci anche della gamba sana…
Ciao!
Ho notato che è da Settembre 2007 che la guida si paga 90 centesimi.
Andato sul sito ho potuto constatare che da Marzo 2008 la guida costerà 1 euro e 10 centesimi.
Disdetta immediatamente.
Tanto c’è sempre http://www.satellite.it se si vuole sapere che fanno in giro!
Lone
Anche io ho disdetto ieri via web senza problemi. Sul resto non si può non condividere tranne il fatto che, essendomi proclamato massaggiatore della D’Amico prima io, adesso ti querelo…
Da quello che so, immagino sia una conseguenza diretta del fatto che dopo che Report fece il servizio sui costi dell’editoria in Italia si scoprì che la guida prima “gratis” la pagavamo tutti noi, perché veniva rimborsato il costo dallo stato esattamente come ai giornali. Probabilmente è cambiata la legge sui rimborsi dopo il casino venuto fuori e per finanziare il giornale gratuito ora vi tocca pagare.
Da quello che so, immagino sia una conseguenza diretta del fatto che dopo che Report fece il servizio sui costi dell’editoria in Italia si scoprì che la guida prima “gratis” la pagavamo tutti noi, perché veniva rimborsato il costo dallo stato esattamente come ai giornali. Probabilmente è cambiata la legge sui rimborsi dopo il casino venuto fuori e per finanziare il giornale gratuito ora vi tocca pagare.
Sempre stata a pagamento, prima forse un venti cent in meno, disdetta per telefono.
non capisco. la guida sky gli abbonati implicitamente la pagano da sempre. Cioè se non sbaglio Sky vive di abbonamenti quindi con che soldi credevi che la stampassero prima?
La differenza è che adesso lo dichiarano e in più potete risparmiare quei soldi. Mi sembra un passo avanti, o no?
“silenzio-assenzio” mi fa morire. Lapsus? :-)
E le associazioni dei consumatori… dove sono?
Paolo
E le associazioni dei consumatori… dove sono?
Paolo
L’idea di diventare massaggiatore ufficiale di Ilaria D’Amico non è malvagia. Provo anche io a scrivere a Sky.
Apperò, 0,9 euro al mese, mica bazzecole! Che banda di farabutti, c’è di che indignarsi e scatenare tutti i blogs e associazioni dei consumatori del MONDO, non v’è dubbio… yawn.
Questi sono i tipici gravissimi problemi che solo gente fortunata come Neri, Mantellini & soci possono permettersi di sollevare con tanta indignazione.
Ma chissenefrega.
Chissenegrega. CHISSENEFREGA.
Vivete un mondo di plastica fatto di questioni veramente importanti, complimenti, v’invidio.
[Ste]
Ah certo, se le famiglie italiane non riescono ad arrivare a fine mese è tutta colpa dei 0,90 centesimi di Sky. Ma dico in che mondo vivete? credete che tutti siamo abbonati a Sky? Ma non lo sapete che qui si fatica anche a pagare il necessario? E le associazioni consumatori dovrebbero occuparsi di queste bischerate?
Ma fatemi il piacere.
Per la verità il mio commento era vagamente ironico, casomai non l’avessi notato, Carolina :)
Peraltro io non sono abbonato a sky, ma tu sì, quindi “il necessario” riesci a pagarlo, via..(rido).. se invece non ti riferivi a me, tante scuse, eh? :)
Grande post.
[se c’e’ un premio per il commento originale, concorrerei]
Più che altro il problema principale è che come guida programmi fà veramente cagare.
“Vivete in un mondo di plastica”.
Così parlò l’anticonformista di professione.
Ma c’ha ragione, bisogna parlare delle cose davvero importanti: tipo la figa.
Ma andate a quel paese, imbecilli senza midollo.
l’ombrello nel culo è lo spirito del capitalismo, non un accidente casuale
senza rimpainti per sisitemi collettivistici teocrazie o che, dopo vent’anni che su scala mondiale si sperimenta il cinismo, la disonestà, l’ipocrisia del capitale sarebbe ora di rendersi conto che un sistema che si basa sul farsi pagare un bene o servizio venduto qualcosa in più di quel che vale è intrisecamente disonesto. Poi, si sopravvive anche subendo la disonestà, secie se è dell’importo di 0,90 euro al mese.
Riprendendo Il grande Sir Winston:
il libero mercato è la peggior forma di sistema economico. Escluse tutte le altre che son state provate.