Qualche giorno fa, su queste pagine, si tentava un impietoso confronto tra le fiction italiane e quelle americane.
Ora Antonio Dini riprende quel post e ci mette del suo.
Forti della crisi partita a fine Novanta, gli americani hanno rilanciato sperimentando e investendo su novità formali e di sostanza. Robe come gli stracitati Lost, Desperate Housewives, 24, Battlestar Galactica, Boston Legal e poi tutta una nouvelle vague ispirata dal film American Beauty dove si gioca con l’eros e la morte, con la bellezza e il tema del doppio (non sto a fare titoli, lavorateci da soli). Da noi? L’ondata di roba nuova, come Csi ad esempio, ha riempito le pagine dei giornali ma non ha minimamente scosso l’anima della nostra televisione. Le due “serie” che ancora fanno discutere i creativi e dirigenti della televisione nostrana sono Un medico in famiglia ed Elisa di Rivombrosa. Successi genuini e inattesi. Giustamente studiati. Ma anche Maurizio Costanzo e Bruno Vespa fanno audience: mica per questo bisogna dargli retta e studiarli come esempi da riprodurre.
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GNeri guarda questa riserva di ispirazione … ma forse tu sei troppo giovane per ricordarli
http://www.serietv.net/index.htm
per chi non lo conoscesse segnalo Mandrake , una serie completamente brasiliana prodotta a Rio e trasmessa da HBO merita assolutamente, scaricare per credere, e dimostra che si potrebbe fare qualcosa di buono pure in Italia, certo non raggiungerà i picchi di creativita’ e la perfezione di Un medico in famiglia e gli altri , ma meglio così…
http://en.wikipedia.org/wiki/Mandrake_(TV_series)