Faccio una vita del cazzo tra lavoro,
casa, famiglia e prospettive per una radiosa vecchiaia con una
pensione da precaria. In parte è colpa mia, in parte delle
circostanze o del destino o delle congiunture astrali sfavorevoli.
Una vita del cazzo perché come
tutti quanti ero nata per fare chissà cosa e come qualcuno non
mi sono arresa all’idea che in fondo c’è chi sta molto peggio.
E una vita del cazzo perché nonostante non sia consuetudine
affidare ai blog la propria vita del cazzo, ho sempre saputo bene che
avere un blog non è la cosa per la quale ero nata né
una possibilità per diventarlo.
Poi come tutti quando scrivo,
soprattutto per altri, cerco di fare al meglio, al meglio per me.
Faccio il mio bel compitino e traggo dalla consapevolezza di essermi
piaciuta, la mia piccola soddisfazione.
Poco importa se gli altri non
apprezzano, il dito puntato sulle puttanate che scrivi o come le
scrivi, feriscono solo nella misura nella quale in ciò che
scrivi c’è qualcosa di te, qualcosa di intimo che a volte è
solo il desiderio di piacere.
Desiderio che non ho mai provato su
questo blog perché non sono a casa mia e anzi non sono neanche
sicura di essere stata invitata. E non mi è mai capitato su
questo blog perché qui nessuno stende al sole le proprie
mutande fresche di bucato o il proprio pigiama da lavare. Né
il pubblico che lo frequenta mi pare abbia mai mostrato per gli
autori, anche i più deboli, quel rispetto per gli altri di cui
si va poi riempendosi la bocca nei commenti. Se sei un autore di
Macchianera non sei un debole così come non puoi essere
sincero se sei un politico o onesto se sei ricco. Qualunquistico ma
tacitamente accettato anche da chi scrive su questo blog.
Tuttavia continuo di tanto in tanto a
scrivere qui perché tra le poche cose buone che ho fatto nella
mia vita del cazzo, c’è quella di non essermi mai fatta
intimorire o anche solo influenzare dalle circostanze. Non quando si
trattava di difendere quei pochi principi che ho, non quando
percepivo una diffusa ostilità per ciò che
rappresentavo più che per ciò che ero.
Ciò nonostante, o forse proprio
per questo, ho dovuto accettare molti compromessi compreso quello di
condurre una vita del cazzo e di essere costretta a dire “sissignore”
a molti più stronzi di quanti avrei mai immaginato nella mia
gioventù. Tutti “sissignore” che ho scelto consapevolmente
di accettare perché nessuno di questi mi costringeva a venir
meno ai miei principi o mi impediva di essere me stessa. Anzi, forse
è proprio grazie ai “sissignore” che si sceglie di
accettare, che è possibile fare ogni giorno un piccolo passo
in avanti nella direzione di ciò in cui si crede.
Per questo ho riflettuto tutto il
giorno sul post di Gaia e poi sulla sua mail che ho ricevuto in
privato, perché quando sul mio blog avevo accennato
all’argomento Epolis, lo avevo fatto senza pormi la domanda che poi
era inevitabile farsi e che oggi alla fine sono stata costretta a
farmi.
E ora? Ora ecco, mi son risposta che
fino a quando potrò continuare a scrivere quello che voglio
come ho fatto fino ad oggi, non c’è alcun motivo per smettere.
E non per soldi (si lavora gratis
praticamente da un anno) né per la popolarità (che
chiunque scriva su Epolis può confermare essere del tutto
invariata) e neanche per la mia nonna che contrariamente a quella di
Gaia, se ne frega altamente di quello che faccio. Ma perché
fino a quando posso andare a diritta per la mia strada, non ho alcuna
intenzione di sedermi ad aspettare che passi un altro treno.
E ora che ho steso il mio bucatino,
prima che la mia nudità diventi oggetto di un calendario per
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’intimo significato di
coerenza, me ne torno nella mia tana a cercare qualcosa di adatto da
indossare.
Dimenticavo. Sono laureato in economia e commercio e ho conseguito un master in business administration presso l’universita’ di Clemson, South Carolina, Usa. Borsa di studio, testa di cazzo, tutto pagato, non avevo una lira.
Se mano a mano mi viene in mente altro ve lo scrivo. Se mi date l’indirizzo email vi scrivo tutta la mia vita. O ve la mando per posta. E una foto anche. Nudo. E le radiografie e le analisi del sangue.
E delle urine, per i piu’ interessati all’aspetto clinico.
Marco De Panicis idolo assoluto
“io sono uno dei più noti, dignitosi e stimati giornalisti tra i disponibili su piazza”
Scelta di termini interessante. Meno male che non hai detto che sei anche uno dei più quotati, sennò la frittata era completa.
Ma non ho mica finito.
Se avessi fatto il giornalista sarei stato certamente un giornalista migliore di te, certamente piu’ dignitoso. Un’altra cosa proprio. Perche’ anche volendo ammettere che tu sia noto e dignitoso e quello che cazzo ti pare, sei noto e dignitoso in quella congrega di merdaioli che sono oggi i giornalisti in Italia. Proni al potere politico ed economico, marchettari bastardi e figli di puttana, tranne rarissimi casi.
Perche’ io, avendo davanti un Berlusconi, non parlerei d’altro fino a che non mi risponde su dove ha preso i soldi per cominciare, perche’ aveva un mafioso come stalliere, perche’ ha rapporti tanto intimi con un condannato a 9 anni per concorso esterno in associazione mafiosa e altre 700 domande di questo tenore.
E avendo davanti un Geronzi, un Fazio, un Tanzi, un Cragnotti, un Tronchetti Provera, un Fiorani, stessa roba. E certamente anche un Fassino di ‘Abbiamo una banca’ e un Dalema di ‘Facci sognare’.
Certamente sarei stato un giornalista piu’ in gamba di te, semplicemente perche’ non ci vuole un cazzo, basterebbe farlo, il giornalista.
Pure piu’ pagato sarei stato, senz’altro.
“Ah, sono anche un bel ragazzo… Piaccio alle donne.”
Ma non ci credo…con quella bocca che non si può guardare…
Neri, mi dai una PW per postare su Macchianera? :)
Mi scappa un post: “Il medico dei pazzi”
Per colpa dei vostri discorsi sono a letto con l’influenza, governo ladro! Qualcuno venga a farmi una spremuta o a misurarmi la febbre per favoreeeeee…
Marco De Panicis 10 – Facci 0
“Sono pur sempre i consigli del più letto e commentato, qui”(il Vangelo secondo Filippo.
Qui, dove? In un blog che qualche anno fa ancora esprimeva qualcosa ed adesso pubblica gli articoli di seconda mano del Giornale e che si e’ riempito di autori come questa casalinga, con il suo bucato, ottusa tanto da non essere neppure disperata, ma convinta di saper scrivere, noiosissima!!!
I cento commenti se li sognava senza il mitico Marco De Panicis.
“Se avessi fatto il giornalista sarei stato certamente un giornalista migliore di te.”
E se avessi studiato Economia e conseguito un Master negli USA saresti stato migliore di Francesco Caio e di Andrea Guerra?
Ora scappo, che sennò Gaia Giordani mi attacca l’influenza. E poi devo mandare un bonifico alle Cayman …
Facci mi sta simpatico e mi piace pure come scrive (anche quando scrive delle robe che mi danno l’ orticaia), e lo vedo pure volentieri in tv (anche se non credo che sappia ancora ben destreggiarsi col mezzo).
Però l’ ultimo commento di M è da incorniciare.
Capitato qui dopo esser capitato laggiù, sulle paginette di una ragazzina acida e in gamba, che sputava sentenze & veleno, una delle quali riferita a ‘sto Macchianera. VAndiamo a vederlo, ‘sto Macchianera. Che spettacolo. E questo Facci, proprio il medesimo lui stesso, da sempre, quasi comico, sporto sull’orlo del baratro, precipiatao nel patetico. Dice la ragazzina (figlia d’italiana e d’americano, residente in California, bisognosa di sculacciate policallyuncorrect)che il Macchianera è tra i più visistati, il che rafforza la sua opinione (sua della ragazzina) che occuparsi della gente che razzola nei blogs è piacevole quanto rimestare le feci in un porcile (era davvero questa l’immagine? SDe no, qualcosa che le somigliava, altrettanto elusiva ed elegante). La ragazzina dice queste cose, naturalmente, nel suo blog. E io lì le ho lette, e qui sono. Sono “una gente” (perchè mi torna in mente quell’inno? Brrrr…)disgustosa e, finalmente, sono uno di voi. La vita, strano a dirsi, sa essere, a volte, meravigliosa. Nonostante io sia io, purtroppo, quasi sempre da sempre. Bai bai
Mi pare di averlo letto prorpio su macchianera, ma non ricordo chi l’ha scritto…
“Non è colpa mia se scrivo cose intelligenti e i commenti vanno in vacca”
non è proprio testuale, ma quasi.
Vai Viss, a 200 commenti vincono il mongolino d’oro. a te no, però.
comunque Craxi era un ladro, ecco.
se sei quella che appare nelle fotografie in testa al blog, puoi scrivere quello che vuoi. Credimi
Il post fa schifo (con tutto il rispetto Viss – hai scritto di meglio), ma i commenti che ne sono scaturiti…
…SPETTACOLO!
Quando ormai la discussione andava per morire, con Piti e MJ a punzecchiarsi su argomenti noiosissimi, è arrivato Facci (da anni) a sparigliare le carte e M(arco de Panicis) ha ritrovato la verve.
Menzione d’onore per Virginia e Barynia che ogni tanto rintuzzano la brace e tutti i gregari qui presenti.
Uno dei migliori post (per i commenti) da mesi.
Gabriella, basterebbe chiudere nuovamente il recinto di OCE l’unico blog-troll nel panorama della blogsfera. Tu pensa che siccome non gli è bastato imbrattare qui, proseguono anche di là (come quel vigliacco del padrone di casa tal Freccianera) e c’è persino chi sta pensando di copiare tutto il treadh per conservarlo ad imperituro ricordo di una delle migliori performances di cui sono stati capaci.
Purtroppo non posso farci niente: gli dai confidenza una volta e non te li togli più di turno per tutta la vita, tanto che anche su questo post non la finiranno più di clonarsi per commentare nel tentativo alimentare all’infinito la bagarre. Che poi singolarmente non sarebbero neanche male.
W Marco De Panicis, illudendomi d’essere un “rarissimo caso” per il solo fatto che essere giornalista è nell’80% dei casi una consizione di lavoratori anonimi, che sgobbano su desk per rimasticare roba altrui (o per scrivere gratuitamente come gaia).
Ma non l’abbiamo voluto noi, la stampa è entrata in crisi per mille motivi, tra cui uno dei principali è la gran massa di informazioni che ognuno può trovare da sé (nei blog) senza bisogno di comprare un giornale. Quando un settore entra in crisi, il mestiere si fa più difficile e chi ci lavora o diventa un kapo’ merdaiolo come dice De Panicis o un lavoratore sfigato, come tanti.
quello che era il ruolo dei giornalisti (scrivere le cose vere contro il Potere nel nome dell’opinione pubblica) è ora nelle mani dei blogger.I giornalisti sono per lo più dei compilatori, invischiati per contratto in un mestiere imbrigliato in una necessità di sopravvivere nel mercato dei media.
Ma da quello che vedeo il panorama blog (almeno in Italia) va velocissimamente ad assomigliare al mondo dei media “tradizionale”.La percentuale di insulti e di veleni che si producono ogni volta ne è la prova.
Virginia, scusami, tu sei un pesciolino troppo piccolo e indifeso per potermici dedicare seriamente, a farti il culo, tipo come sto conciando Facci
un’altra volta, magari
Però è vero quello che ha detto un tale un centinaio di commenti in su, che su questo sito c’è una bile paurosa.
Può darsi anche che sia in qualche modo colpa di Facci, però se dico questo probabilmente arriverà qualcuno un po’ esagitato a dirmi che ho l’ossessione di Facci. Sì, vabbè.
Faccio un esempio, che naturalmente è off topic ma chi se ne frega: in un commento più sopra ho citato Bob Dylan. Volevo solo spiegare che i contenuti sono più importanti del nome: uno può usare anche un nick (pseudonimo) e fare dischi assai belli, per esempio, Bob Dylan lo ha fatto. E’ il primo esempio che mi è venuto in mente.
Salta su una che risponde, testuale:
“Sì certo, Bob Dylan come Leo.
Robe da psicoanalisi.”
Chiaro? E’ impossibile usare dei personaggi famosi a mo’ di esempio, su macchianera, perché altrimenti significa che ci paragoniamo a loro. A proposito, anche la Ciccone usa un nick, quindi io mi paragono a Madonna.
Poi, adesso che ci penso, alcuni dischi veramente brutti di Dylan io non li avrei mai fatti, ma non è questo il punto.
Una spremuta di cosa? Che viscera preferisci?
Oddio ho messo il lattice nella lavatrice con il cottone!!!
Ho degli invitati a cena: orecchiette con i cavoletti siciliani. Facci, porco mondo, mandami la tu domestica ti imploro.
Viss, ma vattelo a piglià nel culo, vai!
Però il Facci e il M! Che spettacolo per il branco!
I coglioni messi e disposti in ordine sui rispettivi tavoli! M purtroppo non lo posso immaginare, ma il Facci strappa lacrime.
M: per fare il culo a uno forse c’è da tirare fuori le palle, specie se ti trovi sul set di un pornazzo.
Viscontessa, ci ho pensato tutto il pomeriggio e direi che non ho fatto altro ed ecco cosa ne è scaturito: devi chiedere a Filippo Facci come mai hai fatto quaranta commenti su grazia.blog. È lui ad avere le idee chiare su che tipo di pubblico ci sia là, non io, io no. A me grazia.blog piace, al punto (toh, un punto, cosa vorrà dire?) che quando mi chiesero di fare il blogger ospite su quelle pagine elettroniche, risposi cortesemente di no. Tu scrivi su Epolis or similar, su sorelleditalia, su grazia.blog etc, scriveresti anche sulla cotenna del maiale se fosse possibile (non lo so se è tecnicamente possibile, è solo una metafora), io lo trovo coerente a dir la verità, però va tutto bene finché ricevi una pacca sulla spalla o un elogio o ancora meglio una citazione, un’alleanza o una password. Il contradditorio accettarlo se posto con toni pacati e controllare sempre le referenze. Non è mica colpa tua, sai Viscontessa, e in fondo meglio tu di Copincolla, che se si firma sempre così quando scrive cazzate insulse, allora può evitare nome e cognome sempre. Non è colpa tua, dicevo, è il sistema che è così, però non mi rompere i coglioni, io non ho neanche un link.
Un eccezionale Marco De Panicis!
Già mi eri simpatico, adesso hai la mia stima più assoluta.
Complimenti per tutto, a partire dal discorso sulla paga dei tuoi dipendenti, ma soprattutto per aver dato lezioni di giornalismo a chi ne ha molto bisogno…
Chapeau!
E certo. In effetti però, ora che ci penso, anch’io, se invece che studiare Economia e tutto il resto, avessi fatto la cantante, sarei stata migliore della Pausini. E invece di beccare i Grammy dei poveri, avrei vinto quelli veri. Insomma, sarei stata quasi come Madonna. Di più. Quello è il punto.
E Vis, tu dovresti solo ringraziarmi, ti ho fatto fare il botto, e quando ti ricapita, con quelle cacatine che scrivi.
E vergognati, che cazzo c’entrano ora Freccia e Oce, dove tra l’altro hai scritto i pezzi che hai poi pubblicato su un libro in cui non hai neanche avuto la decenza di menzionare dove e quando avevi scritto quei pezzi.
Sei un’arrampicatrice senza talento, fattene una ragione.
La velina del blog.
Baryna scrivo anche altrove e non scrivo in molti altri posti nei quali mi hanno chiesto di farlo.
Tu prendi ciò che di me conosci, lo elabori a modo tuo e trai le conclusioni che ti fanno più comodo per manifestare ancora una volta la tua antipatia nei miei confronti.
Non sarebbe più onesto da parte tua sostenere che nonostante possa piacere a qualcuno a te sto pesantemente sul culo?
Per quanto riguarda poi il pubblico di Grazia blog non sono io ad aver bisogno di risposte ma sei tu che dovresti rammentarti degli innumerevoli escamotage che usi in ogni commento per nascondere la tua antipatia nei miei confronti dietro ad una parvenza di oggettivo biasimo.
Mi secca un po’ dover usare certi mezzucci ma ho la sensazione che non resti altro da fare:
“….quanto al gradimento, beh non c’è link, collaborazione, amicizia, gita in Val d’Aosta che tenga, tocca accontentarsi, tiriamo fuori dal nostro pubblico quel che meritiamo più spesso di quel che pensiamo”. Queste sono parole tue a cui rispondevo con una domanda che doveva invitarti a riflettere sul fatto che il pubblico non dipende da quello che scrivi ma da dove lo scrivi.
E ora, se permetti, non rompere i coglioni te lo dico io che ti trovo sempre tra i piedi con i tuoi commenti da maestrina con la penna rossa (e son gentile).
Io, invece, sono il Papa.
E ogni tanto commento.
Bravissimo Marco De Panicis. Non interessa a nessuno che cosa diresti a Berlusconi o Geronzi: tanto non è vero, tanto non sai di che parli. Ma quando sai di che parli, e sei vero o sembri dannatamente esserlo, allora ecco, ecco che dopo non so quanti commenti inutili (il nulla) viene fuori una persona vera con nome e cognome, e una vita che è la sua, tua, e ci incolli al tuo commento. Ovviamente non dirò nulla circa quello che hai scritto, non mi permetterei mai di avanzare vigliaccamente mentre tu hai la buona idea di arretrare dicendoci chi sei, chi ami, come e dove vivi: ciò che fa appunto parte della vita vera che è fuori di qui, e non ti credere: anche la mia è fuori di qui.
Mi piacerebbe che per un miliardesimo di secondo, tuttavia, qualcuno avesse invece il cattivissimo gusto di cominciare a sfotterti per le cose vere che hai scritto, quelle di cui t’importa. Forse sapresti che cosa può significare, per chiunque, dunque anche per uno come me, dover convivere quotidianamente con persone che t’insultano dicendoti che sei il contrario di quello che sei, il contrario di ciò per cui io, o altri, anche te, possono lottare da una vita. Gente che non sa niente della tua storia ma ti danno del servo, che non sanno i compromessi che non hai accettato ma ti danno del leccaculo, che non sanno quanto la loro vita (la mia, la tua) sarebbe stata diversa se fossero davvero stati quello che un gruppo di nickname idioti ora li accusano di essere: e questo magari per mera frustrazione, invidia sociale, perlopiù ignoranza. Nessuno sa se è vero che tu abbia mandato affanculo questo e quello. Io ti credo, dico sul serio. E nessuno può sapere quanta gente ho mandato affanculo per rimanere il più possibile simile a me stesso. Le volte che sono rimasto disoccupato. La vita vera: che no, non racconterò, o quando l’ho fatto l’ho preservata dai commenti degli idiotii. Io sono una roccia, lo sono diventato. Quando mio padre divenne forcaiolo come l’Italia intera, nel 1992, non gli parlai per anni. Ora son qui e dovrei preoccuparmi di chi? Di chi mi attacca perchè esisto, mi attacca qualsiasi cosa io scriva, anche se scrivessi cose che loro pensano (pensano…) e cose che fanno ridere, qualsiasi, dico qualsiasi cosa io scriva. Esisto, mi espongo: ciò è sufficiente.
Io, ripeto, ormai ho lo stomaco di ferro. So chi sono, e mi basta. Non so se sarei stato un imprenditore più bravo di te andando a vivere in Polonia, questi ragionamenti li lascio al richiamo scemo della foresta cui non hai saputo resistere nel tuo secondo e vacuo commento. So, ora che esisti, che non ti attaccherei mai per le stesse ragioni per cui gli altri attaccano me.
Ora, se vuoi, tocca a te. Puoi seguitare a scrivere che sei migliore di me, se gradisci. Io non penso di essere migliore di te. E’ un genere di questione che semplicemente non mi pongo.
Il botto M lo hai fatto tu e già da un pezzo. Sono anni che di tanto in tanto inciampo ancora nei brandelli delle cazzate che racconti. E non sarebbe per le cazzate, le bugie e le puttanate che trovo in giro, ma perché ogni volta che pietosamente ti riporto un pezzo, ti ritrovo in sempre più avanzato stato di decomposizione pronto a sostenere che sei vivo e vegeto e che stai benissimo.
Se solo avessi immaginato di poter scatenare in uomo tanto felice e realizzato una simile ossessione che dura ormai da anni, giuro che non ti avrei rivolto una parola.
p.s e smettila di clonarti con nome e cognome per darti ragione, suvvia, da bravo, sei ganzo, sei figa, sei il meglio. Così va bene o anche per stasera devi prendere le goccioline per dormire?
Giù la maschera, quindi: neanche io sono migliore di tutti voi, davvero, sono solo più bello.
Ma certo che mi stai sul culo, non mi sembrava di essermi nascosta, vedrò d’ora in poi di essere più esplicita. Volevo dirti anche che da dopo le vacanze estive ti ho trovata migliorata nell’ortografia, o hai fatto un corso di italiano per stranieri o ti sei dotata di un correttore o come dicono i tuoi ex-amici di Oce hai trovato un ghostwriter (ci sono: è Copincolla!), ma il progresso c’è, e questo è assodato. Sul fatto di trovarmi tra i piedi tuoi o di chi mi pare ci sono delle opzioni, cochez la case: chiedere un’appendice al roc; ignorarmi; querelarmi (al massimo rimediate una Clio del ’97, io vi avviso prima); chiedere ai tenutari di bannarmi; rassegnarti al reciproco disprezzo.
Baryna, non volermene, ma il disprezzo non è reciproco. Francamente disprezzare una che non sapendo più a cosa attaccarsi mi parla di ortografia, proprio non mi riesce.
Semmai un filo di compassione, quella ecco, posso dedicartene un po’.
Bel modo di scrivere….conta le volte che hai scritto “cazzo”. Bè impega meglio il tuo tempo,magari impari a scrivere e ad essere più fine e più intelligente xchè il tuo è solo “sparlare”. Cambia hobby…scrivere nn è x te fidati
No, un momento, Filippo. Sì, vabbeh, adesso dopo non avere capito niente di M ( te lo ripeto, tu ne capisci poco di commentatori )parti con questo tono. Qui M non commentava te. Commentava Vis.
Così come nell’ultimo post commentava nel merito la questione dei calendari. E tu arrivi qui e lo attacchi E non nel merito delle cose che dice, ma perchè sarebbe volgare. CHe signigicato aveva il tuo ” attacco” ? Attaccavi davvero la sua volgarità? Ma la sua volgarità rimane, anche dopo avere detto chi è e cosa fa. Quindi, devo suppore che il tuo commmento sulla sua volgarità era solo pretestuoso? E se era prestuoso lo attacavi per cose dette in altri post? E se lo fai tu perchè ti risenti se lo fanno gli altri?
Mamma mia quanta ignoranza viscontessa. Sei una ignorante pura,sia nella tua incapacità di scrivere sia nei contenuti.Capra ignorante.
Facci, davanti a un commento del genere non ho nulla da aggiungere ne’ da togliere, m’inchino difronte alla persona, a cui non faccio nessuna fatica a credere, e mi taccio.
Vis pero’ mi confonde con qualcun altro, dato che il mio commento al suo penultimo post qui su Mn e’ stato il mio primo commento in assoluto a un suo post fuori da Oce.
Fai altro “visconcazzo”,toglici la tua ignoranza da questo blog e vatti a studiare l’educazione e un bel libro. Forse lì l’italiano e i modi li impari.Dovrebbero toglierti l’uso del pc,sei un insulto.
Ecco, ehm, ci sarebbe anche la sintassi, un periodico abuso del piagnisteo e una generalizzata ostentazione dei lavori domestici, un tenero buffetto sia al cerchio che alla botte così da accontentare entrambi. Insomma a dirla tutta la lista sarebbe anche lunghina e sai devo dar da mangiare ai miei animali, vedere le repliche del dr. House e fare un pompino al mio fidanzato. La compassione la prendo su, a Natale riciclo sempre i regali.
Ah. Dimenticavo.
Vis, io penso che M sbagli a farti bersaglio. Cioè, penso che non dovrebbe fregargliene più di tanto se tu hai cercato di avere la pw per Macchianera. Ma Santo Iddio, perchè fai finta che non te ne fregava niente? Concordo, non è esattamente come vincere la lotteria, ma perchè non dire chiaramente:” sì, ci tenevo, pensavo che sarebbe stato interessante-gratificante-soddisfacente scrivere su Mn, credevo che mi avrebbe dato delle opportunità per farmi notare e ho cercato di averla” No, non che hai organizzato delle manovre per averla, ma che hai cercato di farti notare. PUNTO. NOn hai bisogno di giustificare la tua ambizione. Perchè caspita devi cercare di fare credere che, appunto, bighellonavi quando una pw ti ha colpito al volo? Ammettilo, e spunterai molti dei ” rimbrotti ” di M.
Mj ha ancora fame.
MJ, ma quale cazzo di bersaglio? Ripeto, prego verificare, il mio commento al suo penultimo post qui e’ stato il mio primo commento in assoluto a un post di Vis, a parte Oce.
Io nel presente post ho fatto un commento, critico ma pertinente, al post di Vis, e un altro che, laddove Vis sostiene di non essere neanche sicura di essere stata invitata a scrivere qui, le ricordo che ha impiegato circa due anni di tentativi per avere la pw.
Quale stracazzo di bersaglio?
Bravo Facci.
Noto anche che sceglie per umanizzarsi la platea che di solito insulta.
Detto senza un briciolo d’ironia, figliol prodigo.
Nessuno putrido di velleità, sporchi la scena!
Io quest’ossessione per la password di Macchianera di Viss davvero non la capisco.
Chissenefrega? No, sinceramente, a parte a M, a chi importa del perché e del percome Viss sia diventata un’autrice di Macchianera?
A me meno di zero. Nemmeno ho idea di che periodo stiate parlando, né so quando sono arrivati nuovi autori, né quando se ne andranno, né perché abbia smesso di scrivere chi lo ha fatto.
Se Viss ha trovato la pw di Macchianera accanto a un quadrifoglio, oppure l’ha chiesta facendo le fusa a Gianluca Neri, che differenza fa?
Non fa nessuna differenza, per nessuno, te lo garantisco, si sta solo passando il pomeriggio.
Se non che (non lo so come si scrive se non che e non ho voglia di guardare) se lei butta li’ nel presente post che non sa come ci e’ finita a scrivere qui, e’ normale che qualcuno (io? io) salti su’ e le ricordi come ci e’ finita.
Ma e’ tutto qua, non c’e’ nulla di piu’.
No, Vlad, ti sbagli. Niente ” battute di caccia” Semplicemente, vorrei capire.
M, intendevo che ne fai ” bersaglio ” per questa questione della PW. NOn è la prima volta che ci torni su.
Non so se rosicare sia una malattia che uno si porta dietro dalla nascita o se le vicende della vita ti costringano a praticare il rosicamento. L’invidia può affliggere chiunque: dall’anonimo brufoloso che si sfoga sulla rete, dove finalmente si sente un dio sputando livore a catena. Al tizio tanto felice, ricco e realizzato che pure sputa livore e insulti a catena, meno brufoloso, ma comunque palesemente frustrato. In quest’ultimo caso qualcosa non torna.
Io ho una teoria su certe persone basse di statura. Ma è roba da donne.
Anche a me non piace molto Viss. Mi sono fatta un’idea su di lei solo leggendo alcuni suoi scritti, e non so se quest’idea corrisponda alla realtà. Resta il fatto che lei posta delle cose e si presta a subire anche i commenti dei livorosi. Per un dilettante, è come aspirare a salire sul palco a tutti i costi, pronto pure al lancio di pomodori.
Il fatto è che, anche se a me può non piacere, mi limito a commentare solo gli scritti che non condivido su temi che possono interessarmi. Per il resto mi astengo.
Ora, per esempio, non lo faccio. E mi trovo a condividere con lei lo stesso dubbio: come è possibile che una persona sicura di sè, felice e realizzata covi ossessioni annose, qualunquiste e noiosamente ripetitive? Voglio sperare, a quei livelli così elevati, che sia solo una questione di noia.
….scusate se m’intrometto , ma tutto sto inutile flaming..?? Da cosa è partito ? Era questo lo scopo iniziale del post? A cosa vi porta ? Che ci guadagnate? Avetevvintoquacchecccosaaa??
E quando non c’era Internet come facevate?
Boh , ma dopotutto è un buon segno , c’è di molto peggio nella vita dai….
Statevi bene.
Saluti e ghiande
Vedi Filippo, per certi versi mi sei pure simpatico, dirò di più, mi fai sincera tenerezza per la difesa strenua di un amico morto che ha fatto così tanto male all’Italia e per la tua continua sfida alla vita che ti ha tolto così precocemente ed ingiustamente un affetto profondo, ma non puoi prescindere da dove scrivi. Se non fosse stato per quei benedetti 24.000 voti l’Italia era morta. Il grande truccatore avrebbe finito per succhiargli tutto il sangue che le era rimasto e agli italiani quel cervello che non era riuscito ancora completamente a bersi. C’hai mai pensato? Non hai mai avuto paura di questo? Possibile che ti ha ossessionato di più il divieto contro il fumo che l’opera di alienazione collettiva che era stata messa in piedi da un uomo frustrato ed infelice a danno della comunità alla quale apparteniamo?
Come disse Petrolini rivolto ad uno spettatore della piccionaia che continuava a disturbare lo spettacolo fischiando, e riprese Scalfari in un suo commento: io non ce l’ho neppure con Berlusconi, lui è così e magari neppure se ne accorge, ma con quelli che gli stavano accanto ed ancora non l’avevano buttato de sotto.
Si, un po’ di noia, ma anche il piacere di stanare la paraculaggine.
E comunque vabbe’, ormai pare assodato che io abbia questa ossessione, nonostante vada ripetendo da un po’, attendo smentite, che non commentavo un post di Vis da quando e’ uscita da Oce, due o tre anni fa ora non ricordo.
In ogni caso Virginia, tu sei la prova provata che i portaborse come te sono sempre peggiori delle persone a cui portano la borsa.
Io mi sono dichiarato sconfitto difronte all’ultimo commento di Facci non per mancanza di ulteriori argomenti o perche’ condividessi tutto quello che ha scritto, ma perche’ lui ha scritto un commento, forse il primo qui, da essere umano, e io la persona che ha mostrato di essere la voglio rispettare. Con la mia mossa un po’ azzardata e furbetta ho ottenuto un cambio di registro, e tanto mi basta e l’ho apprezzato.
Tu invece continui a disquisire (disquisire?) di stature, di brufoli e di livori.
E’ perche’ sei una squallida portaborse e non ti sei neanche accorta che non servi piu’.