Il mio bucato

Faccio una vita del cazzo tra lavoro,
casa, famiglia e prospettive per una radiosa vecchiaia con una
pensione da precaria. In parte è colpa mia, in parte delle
circostanze o del destino o delle congiunture astrali sfavorevoli.

Una vita del cazzo perché come
tutti quanti ero nata per fare chissà cosa e come qualcuno non
mi sono arresa all’idea che in fondo c’è chi sta molto peggio.
E una vita del cazzo perché nonostante non sia consuetudine
affidare ai blog la propria vita del cazzo, ho sempre saputo bene che
avere un blog non è la cosa per la quale ero nata né
una possibilità per diventarlo.

Poi come tutti quando scrivo,
soprattutto per altri, cerco di fare al meglio, al meglio per me.
Faccio il mio bel compitino e traggo dalla consapevolezza di essermi
piaciuta, la mia piccola soddisfazione.

Poco importa se gli altri non
apprezzano, il dito puntato sulle puttanate che scrivi o come le
scrivi, feriscono solo nella misura nella quale in ciò che
scrivi c’è qualcosa di te, qualcosa di intimo che a volte è
solo il desiderio di piacere.

Desiderio che non ho mai provato su
questo blog perché non sono a casa mia e anzi non sono neanche
sicura di essere stata invitata. E non mi è mai capitato su
questo blog perché qui nessuno stende al sole le proprie
mutande fresche di bucato o il proprio pigiama da lavare. Né
il pubblico che lo frequenta mi pare abbia mai mostrato per gli
autori, anche i più deboli, quel rispetto per gli altri di cui
si va poi riempendosi la bocca nei commenti. Se sei un autore di
Macchianera non sei un debole così come non puoi essere
sincero se sei un politico o onesto se sei ricco. Qualunquistico ma
tacitamente accettato anche da chi scrive su questo blog.

Tuttavia continuo di tanto in tanto a
scrivere qui perché tra le poche cose buone che ho fatto nella
mia vita del cazzo, c’è quella di non essermi mai fatta
intimorire o anche solo influenzare dalle circostanze. Non quando si
trattava di difendere quei pochi principi che ho, non quando
percepivo una diffusa ostilità per ciò che
rappresentavo più che per ciò che ero.

Ciò nonostante, o forse proprio
per questo, ho dovuto accettare molti compromessi compreso quello di
condurre una vita del cazzo e di essere costretta a dire “sissignore”
a molti più stronzi di quanti avrei mai immaginato nella mia
gioventù. Tutti “sissignore” che ho scelto consapevolmente
di accettare perché nessuno di questi mi costringeva a venir
meno ai miei principi o mi impediva di essere me stessa. Anzi, forse
è proprio grazie ai “sissignore” che si sceglie di
accettare, che è possibile fare ogni giorno un piccolo passo
in avanti nella direzione di ciò in cui si crede.

Per questo ho riflettuto tutto il
giorno sul post di Gaia e poi sulla sua mail che ho ricevuto in
privato, perché quando sul mio blog avevo accennato
all’argomento Epolis, lo avevo fatto senza pormi la domanda che poi
era inevitabile farsi e che oggi alla fine sono stata costretta a
farmi.

E ora? Ora ecco, mi son risposta che
fino a quando potrò continuare a scrivere quello che voglio
come ho fatto fino ad oggi, non c’è alcun motivo per smettere.

E non per soldi (si lavora gratis
praticamente da un anno) né per la popolarità (che
chiunque scriva su Epolis può confermare essere del tutto
invariata) e neanche per la mia nonna che contrariamente a quella di
Gaia, se ne frega altamente di quello che faccio. Ma perché
fino a quando posso andare a diritta per la mia strada, non ho alcuna
intenzione di sedermi ad aspettare che passi un altro treno.

E ora che ho steso il mio bucatino,
prima che la mia nudità diventi oggetto di un calendario per
sensibilizzare l’opinione pubblica sull’intimo significato di
coerenza, me ne torno nella mia tana a cercare qualcosa di adatto da
indossare.

(Visited 204 times, 1 visits today)

50 Commenti

  1. visto che questi commenti si sono un po’ chattizzati, ci metto anche la mia; toh! ho scoperto che copiascolla e gaiagiordani son sangue dello stesso sangue!

  2. Ti potrei linkare una discussione di forse due anni fa in cui alcune pasionarie amiche di ti garantiscono il loro impegno per farti avere la pw su Mn, per portare avanti un certo discorso a monte e a valle del corpo e’ mio e lo gestisco io e robe del genere.

    Innanzitutto, giù le mani dalla Viss. :)

    Poi, si sa, che noi che abbiam la password di Macchianera rimaniamo dei masochisti pronti a scriver due parole per metterle in pasto a commentatori iper-critici pronti a sbranarci senza pietà. :) Trovo molto divertenti gli sforzi di troll e anonimi, molto.

    (commento ironico, che si sappia)

  3. ma non sono gli uomini a guadagnare di più, sono loro a far carriera e tutto il campionario di chiagni e fotti femmineo?
    Allora, se le donne, in genere, guadagnano come gli uomini, cacchio si lamentano?
    e se guadagnano meno del marito, ma godono del di lui maggior reddito, senza affrontarne le relative, beghe, again: cacchio si lamentano?
    e tirar fuori la (eventuale) maggior curatela familiare, indimostrata e totalmente libera fra le parti, per avere un vantaggio chiaro e pulito come il glen grant, è davvero un mezzuccio.
    E se un marito porta le prove, foto che lo ritraggono mentre stira cantando o testimonianze di persona che hanno mangiato melanzane alla parmigiana cucinate da lui, può andare in pensione pprima o non è nemmeno ammessa la prova contraria?
    MJ, uno può arrampicarsi fin che vuole, ma stabilire età diverse per sesso sul pensionamento sulla base di un presunto, soggettivo, liberamente scelto, variabile costume di maggior cura della famiglia delle donne è una stortura, un’ingiustizia, una puttanata. Poi, come spesso accade in Italia, se la puttanata conviene, anzichè tacere e incassare, si pretende persino di addurre giusitficazioni cervellotiche.

  4. Che strani discorsi. Convinto che il Co.Co.Pro sia il fulcro della democrazia.
    Di una schiacciante democrazia.
    l’ultima con cui sono stato aveva il posto fisso e incassava lautamente. Nonostante ciò, capendo probabilmente l’incompetenza umana inerente al contratto dei polli (non invano co, co, co), faceva di tutto per farsi mantenere.

    O forse era anche lei vittima di secoli e più secoli di una cultura sbagliata e retriva.

  5. Piti, dai, non cambiare le carte. Tu hai citato un caso di matrimonio tra persone con un reddito TROPPO diverso per fare casistica. E io ti ho risposto che la maggior parte dei matrimoni avviene tra persone che hanno reddito simile. La differenza di reddito tra uomini e donne che fanno lo stesso lavoro non l’ho inventata io. Pare venga evidenzita da tutte le statistiche.

    POi, scusa, sarebbe da ” dimostrare” che la donna si dedichi molto di più alla casa, oppure ai vecchi, o ai bambini? Deve essere carino vivere sul tuo pianeta, come si chiama?
    Poi, si può fare la controprova. Quanti uomini accetterebbero di assumersi oneri e onori delle donne? Facciamo un referendum? Parlo di situazione nel matrimonio, non della differenza tra single uomo e single donna.

    Comunque, io non sto dicendo che le donne siano solo vittime, e oppresse. Perchè la sitauzione di possibilità di minor lavoro delle donne può essere un buon vantaggio. Ma non si può neppure dire che le donne abbiano ( eventuali) vantaggi aggratis.

  6. Ricominciamo da capo M, fai un bel respiro e leggi con attenzione ciò che scrivo e non ciò che tu vorresti leggere.
    Quando parlo di andare a diritto per la mia strada, ovviamente mi riferisco a ciò che scrivo sul giornale e non su Macchianera. Dubito fortemente che tu possa aver letto tutti, ma anche uno solo, dei miei articoli che talvolta parlano di pulizie di primavera altre di argomenti molto diversi.
    In secondo luogo M fattene una ragione, tre anni fa scrissi qui un commento che piacque ad un paio di autrici di Macchinara, e mi chiesero se nel caso sarei stata disposta a portare avanti insieme a loro un certo discorso. Tre anni fa, due commenti, una mail. Fine della storia.

  7. Ho fatto un bel respiro, e scoreggiato anche. Ora sono pronto.

    Non e’ vero, menti. Ti abbiamo letto in tanti quando brigavate sui blog dell’una e delle altre per ‘sta cazzo di pw di Mn. Niente di male, ci mancherebbe, son cazzi tuoi.

    Mi fa solo ridere che vieni qua a raccontare che stavi raccogliendo le violette nei prati quando vicino a un quadrifoglio hai trovato la pw di Mn.

  8. MJ, mille e seimila euro di reddito non sono differenze eccezionali. La coppia del tipo medico lui/maestra lei, dirigente lui/impiegata lei, avvocato lui/professoressa lei sono frequentissime. Molto meno frequenti nel senso opposto: se lei guadagna bene raramente accetta un purchessia come compagno.
    E quanto al pianeta, potrei domandarti in quale pianeta viva tu, dove gli uomini si comportano come cento anni fa e voi ve li sposate…

  9. M, ho un’idea: perchè non te ne vai? Perchè non vai a c ommentare da un’altra parte? E’ che fai un po’ schifo, sei volgare vero, ma non crei movimento, non fai opinione, dai solo fastidio. Dimostra di avere un po’ di stile. Levati dai coglioni oppure cambia angolazione, assèttati, impara a farti leggere. E non reagire subito sbavando: sono pur sempre i consigli del più letto e commentato, qui.
    Mi stia male.

  10. Viss scrive: “Morosita, non sei del tutto fuori strada. Si scrive per gli altri così come si parla per gli altri anche se scrivere, soprattutto in certi contesti, è percepito dai lettori come lo sfoggio di un’ambizione da troncare sul nascere. Mettersi a nudo, come dici tu, è un modo per costringere l’eventuale avversario a concentrarsi su ciò che sei o ciò che vuoi esprimere e non su come lo esprimi o cosa rappresenti. Attaccare l’ambizione che non indossi, l’arroganza che non calzi, il maglioncino della provocazione che non hai infilato, diventa impossibile per l’avversario a meno di non passare per un cretino”.

    E’ l’ultima cosa che hai detto che in genere sbanda l’altro. Poi qui, figurati!

  11. Piti, non saranno ” eccezionali” ma non sono nemmeno la regola. La regola( la media. Opinabile come tutte le medie, of course )dovrebbe essere maggior reddito dell’uomo, ma non differenza troppo grande.

    E nel pianeta in cui vivo io ci sono molti matrimoni degli anni passati in cui le cose sono andate o vanno come ho detto io e MOLTI meno matrimoni negli ultimi anni. E pare che uno dei motivi per questo sposarsi di meno sia proprio che le donne non accettano più le suddette condizioni:).

  12. Perche’ deviare rispetto al percorso prestabilito?

    Mi sono sempre trovato bene con la mia politica attuale: aspettare che mi caccino.

  13. secondo il migliore stile della destra italiana, che si difende dalle accuse non affrontando il processo ma evitandolo, Facci non entra nel merito della querelle fra Viss e M, ma chiede a M di andarsene. Per evitare il rischio che abbia ragione chi non vuoi che ce l’abbia, è consigliabile evitare il confronto. Che uomo, che tempra.

  14. Piti, ti scongiuro, lascia perdere. Lo dico preventivamente anche a MJ.

    La storia che si ripete la seconda volta lo sapete cos’e’, no?

    Stiamo solo passando del tempo, via.

  15. MJ, se le donne si sposano meno ne discende che anche gli uomini si sposano meno. Quindi, ognuno se ne sta nelle sua casina e porta fuori la pattumiera sua, cucina i broccoletti suoi, stira le mutande sue, spolvera la libreria sua, smacchia la felpa sua, toglie il calcar dal rubinetto suo: e a Imola ti garantisco che è un bel problema, abbiamo un’acqua così dura ma così dura che le adultere anzichè lapidarle le condanniamo a fare la doccia, tanto è la stessa cosa.

    Però, a questo punto, dove sta la differenza con gli uomini?
    E soprattutto, punto sul quale sfuggi agile come un’anguilla e astuta come una faina, come cacchio si fa a redigere una legge che entra nell’ordinamento positivo, in base alla quale e in ragione di soggettive, variabili, indimostrabili, inquantificabili fatiche supplementari fra le mura domestiche, costoro vanno in pensione prima? Sarebbe come dire che siccome un certo numero di mieie coetanei ha fatto la guerra (poniamo), allora tutti accedono ai benefici previdenziali per gli ex combattenti.

  16. Io ho un’eta che sempre meno la storia la ripeto una seconda volta. O perlomeno deve passare un po’ di tempo.
    Sì, meglio lasciare. In blogsfer vince chi fugge.

  17. M, epperò, non devi fare così. Vuoi rendere tutto manifesto? Vuoi mostrare che chi scrive di conoscere rete e commentatori in realtà ne capisce poco?
    No, no, non fare l’ironico. Continua con la faccia feroce.

  18. Chiedo scusa, ma la punizione delle adultere imolesi è roba da star male dal ridere, cosa che peraltro mi sono già premurato di fare (star male, non la doccia).

    Per il resto, caro Filippo Il Più Letto e Commentato, vederti impartire lezioni di stile mi fa l’effetto di una tabledance di Rosy Bindi. Fa’ te.

  19. Piti, altra testina di cazzo.
    M è volgare, punto: è tirano fuori la destra.
    Siete troppo stupidi e incolti per comprendere la mia vera collocazione politica. Siete così brutti dentro, e in cattiva fede, che ripetete all’infinito e inutilmente cose che possano catalogarmi: e la destra, e il Giornale, e Berlusconi, e la minchia.
    Io ormai, da anni, sono Filippo Facci e basta, ed è la cosa che vi brucia di più.
    Per il resto Viss sa difendersi da sola.
    Prego, ora seguitate pure e discutere del nulla con nessuno.

  20. Adoro essere insultato da Facci. Uno che deve ribadire ogni tre per due che lui è lui ha un trauma più insuperabile del tonno Nostromo. E d è talmente incontrollabile che non è in grado di capire che lo manifesta ogni volta. Se poi ti scoccia essere bollato come tipico esponente di destra, la tua apparteneneza, il tuo stile, il tuo modo d’essere non sono colpa di nessun altro: solo tua.

    Ma cosa ti è successo da piccino? Hai preso le botte da uno più grosso di te? Eri il secondo della classe? Quella che faceva vedere le braghette nei cessi della scuolina a te non la voleva mostrare?

  21. No Facci ha ragione, io sono abbastanza volgare.

    Voi invece siete stupidi, incolti e brutti dentro.

    Facci invece e’ Filippo Facci, da anni e anni peraltro, mica da oggi.

    Chiaro che non si capisce cosa ci faccia qui, lui cosi’ Filippo Facci da tanti anni, nientedimeno dalla nascita.

    Ma perche’ non te ne vai tu, invece? E perche’ non vai a insultare qualcun altro, a casa tua, dalla famiglia Facci, anche loro Facci da anni e anni, che qua nessuno aveva insultato nessuno fino ad ora?

  22. A me darebbe fastidio se ogni volta che andassi a prendere un chilo di patate, il commesso mi rimproverasse quella volta in cui, a nove anni, toccai le tette a quella provocante formica.

    Fastidio anche se parlando di cavallette, ogni volta, venisse in mente quella piccola violenza che feci al gallo imbalsamato della nonna.

    Cmq finisce sempre che ci manda a cagare tutti quanti.

    FF ha bisogno di un nick. Spunti per favore.

  23. “Io ormai, da anni, sono Filippo Facci e basta, ed è la cosa che vi brucia di più.”

    sembra il commento di un eliminato del grande fratello

  24. Era dai tempi di quel ridicolo post con la finta querela che non leggevo un serie di commenti così divertenti…

  25. Se l’obiettivo di Viscontessa è scrivere, ritengo possa ritenersi ragionevolmente soddisfatta del risultato ottenuto da questo post: ottanta commenti in viaggio verso i cento se qualcuno non li chiude, più le letture reiterate del post. Quanto al gradimento, beh non c’è link, collaborazione, amicizia, gita in Val d’Aosta che tenga, tocca accontentarsi, tiriamo fuori dal nostro pubblico quel che meritiamo più spesso di quel che pensiamo.

  26. le dieci cose che mi bruciano di più:

    1)La sconfitta ai rigori nel ’94 a Pasadena.

    2)Non aver colto l’occasione nell’86 in Spagna di ravanare Monica brillotta e desiderosa di darmela perchè stavo da poco con Silvia e non volevo tradirla.

    3)Non avere comprato l’anno scorso un Foresight usato di sei mesi e tenuto benissimo da un tizio di Minerbio, che me lo vendeva per soli 2500 euro.

    4) aver fatto 11 alla Totocalcio nel febbraio del ’92, che avevo anche azzeccato il Bologna che batte la Juve a Torino (gol di Poli), avendo sbagliato due sciocchezze. I 13 vincevano 750 mln di lire dell’epoca.

    5)Non aver fatto Medicina o Lettere o Biologia invece che Economia e commercio.

    6)Non aver comprato un bilocale in via Mameli nell’87 che costava 38 mln, e li avevo, e oggi vale dieci volte tanto.

    7)Avere avuto una gamba operata l’inverno scorso e non essere andato con il mio amico mOntanari in Cina per un mese e mezzo.

    8) Essermi lavato male i denti da bambino e aver mangiato troppi biscotti, che adesso ho dei ponti d’oro, ma non nel senso buono.

    9) Non essrmi fermato ad ogni costo a 17 anni in Inghilterra, a vivere là, e ora sono anzianotto.

    10) Essermi beccato tre riforme pensionistiche tutte peggiorative.

    No, Facci, non mi risulta che mi bruci molto che tu sei tu

  27. Probabilmente se in questo blog stesse commentando sotto mentite spoglie un professor Eco, ad esempio, Facci lo avrebbe insultato dandogli dello stupido adducendo che lui comunque è Filippo Facci. Però.
    Detto questo, oggi mentre stavo comprando dei preservativi all’Esselunga ho intravisto vicino a quel capolavoro di coerenza che è “Falce e carrello” un quintale di copie invendute de “Il Giornale”; ora, non avevo pudore di presentarmi alla cassa nè con il capolavoro sopra citato nè con una copia de Il Giornale, però devo confessare che ho buttato l’occhio sulla prima di quest’ultimo: ho scoperto che il fondo era firmato nienetepopodimenochè da Del Debbio. Mi chiedo: perchè un uomo di cultura ed esperto direttore come Mario Giordano fa scrivere un fondo di prima ad un pezzo da novanta come Del Debbio ignorando l’insuperabile potenziale intellettuale che ha fra i suoi collaboratori?

  28. Madò, stanno ancora qua ‘sti tre sfigati? Così smaniosi di dimostrare. Che palle poi, sempre le stesse cose. Chissà perchè a leggerli mi viene in mente l’osteria di un paese che fu, la tovaglia a quadretti coi tovaglioli macchiati di sugo, la caraffa di vino rosso e una forte puzza d’aglio.

  29. Perchè non me ne vado da Macchianera? E’ semplice. Non me ne vado da Macchianera perchè, con Neri, io sono Macchianera.

  30. se annusi con cura tra le puzze trovi anche quella lasciata da M qualche commento sopra, a ognuno il suo; d’altronde da uno che si chiama M che aroma vuoi che sgorghi (suggerimento: non è Mughetto né Magnolia)

  31. Guarda un po’, pensavo di parlare del nulla con nessuno e invece ci sei. Pero’ e’ praticamente uguale.

    Addirittura nientedimeno sei Filippo Facci da anni e anni e anche Macchianera, tutto insieme?

    Cazzo, pagano anni e anni a cercare di salire sui vari carri dei potenti da Craxi a Berlusconi, cazzo se pagano. Filippo Facci e Macchianera, da anni e anni, tutto insieme.

    Scrive sul giornale che e’ il TG4 di Emilio Fede della carta stampata, la sua opinione nel dibattito politico e giornalistico vale poco meno di quella del colonnello Giugliacci, e si sente pure qualcuno, ‘sto imbranato.

    Ma uno in gamba, sul carro di Craxi e poi di Berlusconi, a quest’ora sarebbe almeno almeno Paolo Mieli e Daveblog, ma perlomeno proprio.

  32. “Siete troppo stupidi e incolti per comprendere la mia vera collocazione politica”

    direi stupidi e incolti perchè gli interessa la tua vera collocazione politica

  33. E’ bellissimo abbassarsi a risponderti e manifestare una supponenza che con gente normale non oserei mai.
    Mi diverto un sacco.
    Ascolta questa: io sono uno dei più noti, dignitosi e stimati giornalisti tra i disponibili su piazza. Sono amato e odiato a destra come a sinistra. Scrivo dove scrivo, e come insegna Pansa la testata non conta nulla. Non romperei mai i coglioni a Travaglio perchè scrive su l’Unità, dove peraltro mi hanno proposto anche di scrivere. Paolo Mieli è roba di potere, non m’interessa. M’interessano altre cose. Mi diverte un sacco scrivere queste cose che non è uso dire, bensì eventualmente lasciar dire ad altri. Mi diverto perchè essere niente non è una colpa, figurarsi: sparire è semmai un valore. Ma quando si è un niente anonimo e livoroso verso il prossimo, beh, allora è una colpa sì. Ah, sono anche un bel ragazzo. Guadagno bene. Piaccio alle donne.
    Forza, tocca a te.

  34. Una volta altrove postai involontariamente un punto.
    Ottanta commenti nel giro di una mezza giornata.
    Ci fu un M qualsiasi che commentò lungamente per rammentarmi e rammentare al pubblico che una volta, qualche anno prima, avevo affermato che se uno non aveva niente da scrive era meglio che non scrivesse niente.
    Ci fu un Piti che ne approfittò per intavolare una discussione sull’uso della punteggiatura ma ben presto si appartò con una MJ e proseguirono da soli il loro discorso.
    Ci fu una Baryna che mangiava pop corn in attesa che le venisse in mente un commento abbastanza acido sul senso di un punto, poi quando si accorse che il punto era solo un punto, riversò con soddisfazione la sua acidità sull’autrice del post responsabile a suo dire, persino del tenore dei commenti ricevuti.
    Ci fu un Fantasma (e in questo caso il nick è autentico) meno paziente della sottoscritta di fronte al trasudar di bile di alcuni commentatori che come una muta di cani da caccia eccitati all’idea di poter azzannare una preda più grossa della sottoscritta, si scagliarono contro il Fantasma che per sua stessa natura risultò inafferrabile.
    Ci furono anche molti altri commenti più o meno apprezzabili , qualcuno tentò di psicanalizzarmi, qualcuno mi manifestò solidarietà, qualcun altro mi chiese che cosa volessi dire.
    E tutto questo molto prima che io mi accorgessi di aver postato involontariamente un punto.

    (Baryna, se vai su Grazia c’è un mio post di stamattina con quaranta commenti di tenore molto diverso da questo all’attivo. Wow!!! Da cosa pensi possa dipendere? Eppure anche di là sono sempre io quella delle collaborazioni, delle amicizie, delle gite in val d’aosta, etc.. )

  35. Facci smettila di stare qui a sparare cazzate e vai di corsa a scrivere quel pezzo sul perchè e percome la Rai cloaca cancro e bla bla. Fagli vedere chi sei a quei quattro coglioni di Repubblica.

  36. Anch’io mi sto divertendo non poco. Carino ‘sto gioco.

    Ciao,

    Mi chiamo Marco De Panicis, ho 42 anni e sono un imprenditore italiano residente in Polonia. Nell’ultimo anno e mezzo, in cui ho vissuto di risparmi, ho messo in piedi un’aziendina da solo, con quattro lire, che ora funziona discretamente, e nelle stanze affianco alla mia ci sono 30 persone che macinano utili per me in questo momento, e che io cerco di pagare il piu’ possibile perche’ voglio che stiano bene pure loro. Bene bene, considerato dove siamo. Prima ero un manager della Indesit, da cui sono andato via dopo aver mandato a fare in culo non uno ma ben due direttori, separatamente.

    Ho una moglie di quindici anni piu’ giovane di me, un pezzo di fica con rispetto parlando, di cui sono innamorato e che mi ama e che e’ una donna meravigliosa, due figli bellissimi che per me sono tutto, una bellissima casa pagata un cazzo e altra roba che sta li’.

    Ho alcuni amici che amo come fratelli e, quando mi annoio, nell’intervallo tra un urlo-segnale orario ai dipendenti e un bonifico alle Cayman, scrivo commenti, a cazzo ma anche no, su qualche blog, per vedere l’effetto che fa.

    Quando invece ho qualcosa da dire lo scrivo su Oce, e quando ne avevo voglia, era un gioco nuovo, scrivevo cose belle, interessanti, divertenti, che tanta gente ha apprezzato, compresa la Vis che una volta scrisse che ero il migliore.

    Ora vaffanculo te, Filippo Facci (da anni e anni), Macchianera e tutto il cucuzzaro.

  37. Grande M.
    Anch’io vorrei partecipare a questo gioco, e ne avrei ben donde, ma non voglio che si capisca chi sono…uuuuu…..

I commenti sono bloccati.