Fini e il capo del partito del po-po-poopooo-polo commentano la legge elettorale; legge che loro stessi due anni fa hanno creato e fatto approvare. Proposta: creiamo un bel sussidio per queste persone e aiutiamole a ritirarsi a vita privata:
L’attuale legge elettorale, una legge che obbliga tutti ad alleanze eterogenee in cui è enorme il potere di interdizione e di ricatto anche di formazioni ultraminoritarie, con ridottissimo consenso popolare e che non a caso proliferano come i funghi dopo le piogge.
Una condizione che non ha riscontro in alcuna democrazia e che è semplicemente folle in un Paese come il nostro dove il presidente del Consiglio ha meno poteri di governo del sindaco di un paesino e dove per varare anche la più semplice delle leggine il Parlamento impiega in media un tempo cinque volte maggiore della Francia o della Germania.
Una condizione che non ha riscontro in alcuna democrazia e che è semplicemente folle in un Paese come il nostro dove il presidente del Consiglio ha meno poteri di governo del sindaco di un paesino e dove per varare anche la più semplice delle leggine il Parlamento impiega in media un tempo cinque volte maggiore della Francia o della Germania.
L’attuale legge elettorale va superata perchè non permette di governare: noi non siamo riusciti a fare le riforme che volevamo per le nostre divisioni interne; la sinistra ora sta peggio di noi. Come si fa a governare in queste condizioni?
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Tra l’altro, al di là dei due personaggi (tanto vale giocarsela la carta, tanto al legge ha fatto ciò che doveva fare, cioè non permettere a Prodi di governare, o perlomeno di farlo tranquillo e senza diktat continui) continuiamo a parlare di modello proporzionale, quando ci fu un referendum che al 90% disse il contrario.
Del resto anche Calderoli che la architettò l’ha definita una porcata…
@mytwocents: il referendum di 14 anni fa ed il “mattarellum” che ne uscì ha creato una politica che, almeno per me, è ancora meno credibile di quella precedente e comunque nemmeno efficace… Sono favorevole al proporzionale alla tedesca (che in Germania mi sembra abbia funzionato abbastanza bene), adattandolo alle nostre esigenze territoriali ma non modificandolo nella sostanza. spero che per una volta noi italiani riusciremo a copiare bene…
L’ ELEZZIONE DER PRESIDENTE (1930)
Un giorno tutti quanti l’animali
Sottomessi ar lavoro
Decisero d’elegge’ un Presidente
Che je guardasse l’interessi loro.
C’era la Societa de li Majali,
La Societa der Toro,
Er Circolo der Basto e de la Soma,
La Lega indipendente
Fra li Somari residenti a Roma,
C’era la Fratellanza
De li Gatti soriani, de li Cani,
De li Cavalli senza vetturini,
La Lega fra le Vacche, Bovi e affini…
Tutti pijorno parte a l’adunanza.
Un Somarello, che pe’ l’ambizzione
De fasse elegge’ s’era messo addosso
La pelle d’un leone,
Disse: – Bestie elettore, io so’ commosso:
La civirtà, la libbertà, er progresso…
Ecco er vero programma che ciò io,
Ch’è l’istesso der popolo! Per cui
Voterete compatti er nome mio… –
Defatti venne eletto propio lui.
Er Somaro, contento, fece un rajo,
E allora solo er popolo bestione
S’accorse de lo sbajo
D’ave’ pijato un ciuccio p’un leone!
– Miffarolo!… Imbrojone!… Buvattaro!…
– Ho pijato possesso,
– Disse allora er Somaro – e nu’ la pianto
Nemmanco si morite d’accidente;
Silenzio! e rispettate er Presidente!
Fabrì, qui la situazione grave, Berlusconi va per la demenza senile. Si lamenta con l’attuale legge elettorale perché gli ha impedito di governare. Dici che dopo una decina di ore si sarà reso conto dell’enorme cazzata che ha detto?
ma va secondo me fa a gara con se stesso: vuole vedere fino a che punto può dire sciocchezze enormi continuando a raccogliere consensi.
Mi pare evidente che a questo punto tutto la legge sia servita alla sinistra per sistemare un poco di “arretrati”, far sedere qualche amico qua o là e zittire qualche magistrato. Poi è stato insabbiato il caso Telecom ed ora che anche le banche sono zitte e buone su tutto, si può tornare nel nuovo Nulla della più inutile contesa del secolo tra partito merdocratico e popolino italico della libertà.