“Portal” è un videogioco sparatutto: ai poco avvezzi al mondo dei videogames basti sapere che si definiscono “sparatutto” quei giochi alla Doom o Quake, nei quali fai “pam! pam!” a qualsiasi cosa si muova. Ciò che differenzia questo dagli altri è che anche qui si fa “pam! pam!”, ma solo aver risolto un enigma per volta.
Vi risparmio la trama e ulteriori spiegazioni perché voglio arrivare al punto, e il punto, ovviamente, non è questo. I più curiosi potranno acquistarlo e giocarci sulla propria piattaforma preferita (PC, XBox 360, PS3: ce n’è per tutti).
Facciamo un salto alla Lucarelli (Carlo): lasciamo qui per un attimo il gioco e passiamo ad altro.
Jonathan Coulton è un cantautore folk trentaseienne newyorkese. Non sentitevi in difetto se non l’avete mai sentito nominare: diciamo che è molto apprezzato dalla critica e da una ristretta minoranza di suoi compatrioti.
Se vi dico che compone i propri brani utilizzando strumenti come ukulele, banjo, mandolino e armonica, e che i temi che tratta sono cose da geek come l’uomo che si involve in scimmia, i danni provocati dai batteri o scienziati pazzi che si innamorano delle proprie cavie, non vi sembrerà poi tanto strano.
Lui però produce molto e riscuote un certo successo tra i fan del genere.
Si è appena esibito a Seattle, Jonathan Coulton, e sta ricevendo i complimenti di alcuni fan nel proprio camerino, quando qualcuno di questi gli dice che lavora per la Valve, un’azienda che produce videogiochi, e che sarebbe bello fare qualcosa assieme.
Coulton dice sì e ancora non sa che gli stanno chiedendo di collaborare alla realizzazione di un episodio della serie “Half-Life“, il suo videogioco preferito, su cui ha passato ore ed ore.
Se lo fa mandare anteprima, quando ancora non è finito. Si chiama “Portal“. Ci gioca, ci pensa un po’ su, e alla fine decide di scrivere una canzone per la voce di uno dei personaggi. Sceglie il più difficile: un computer. E sceglie anche di fare ascoltare il brano solo durante i titoli di coda, quando il videogiocatore ha finalmente raggiunto e risolto l’ultimo livello.
In sostanza, sembra fare di tutto perché non la si riesca ad acoltare.
Poi fa di peggio: va in studio di registrazione con Ellen McLain, l’attrice che presta la voce al computer nel gioco, le consegna il testo, e le chiede di cantare in modo personale e asciutto, mettendoci meno passione e meno emozioni che può.
Per finire, come se non bastasse, applica alla parte vocale un effetto che fa sì che le frasi del testo sembrino pronunciate da un computer. Una roba tipo “Frangetta”, per dire.
Siamo a oggi. La canzone di intitola “Still Alive”, e va da sé che chi ha intenzione di acquistare il videogioco non dovrebbe ascoltarla, a meno che non voglia conoscere alcuni dettagli del finale.
Ebbene, può succedere che in un mondo sempre più fatto di bytes qualcuno decida di videoregistrarli, questi benedetti titoli di coda, e di renderli diponibili su YouTube.
La storia finisce così: nell’arco di un solo mese più di un milione di persone ascoltano “Still Alive” e, come riporta l’insostituibile Giavasan, il brano guadagna, incontrastato, la testa della classifica delle “melodie più orecchiabili dell’anno”.
All’undicesimo ascolto, conoscendo ormai parole e musica, credetemi: posso confermare che lo è.
Il video dei titoli di coda, con tanto di colonna sonora, lo trovate in alto sulla destra.
Per ascoltare soltanto la canzone (ad una qualità audio maggiore), utilizzate invece il player qui sotto, ricordando che Coulton distribuisce i propri brani sotto la licenza “Creative Commons Attribution NonCommercial 3.0“.
Il testo:
This was a triumph I’m making a note here: huge success It’s hard to overstate my satisfaction Aperture Science We do what we must because we can For the good of all of us Except the ones who are dead But there’s no sense crying over every mistake You just keep on trying till you run out of cake And the science gets done and you make a neat gun For the people who are still alive I’m not even angry |
Go ahead and leave me I think I’d prefer to stay inside Maybe you’ll find someone else to help you Maybe Black Mesa That was a joke, ha ha, fat chance Anyway this cake is great It’s so delicious and moist Look at me still talking when there’s science to do When I look out there it makes me glad I’m not you I’ve experiments to run, there is research to be done On the people who are still alive And believe me I am still alive |
Gli accordi:
Re Si- (repeat like crazy) This was a triumph... Mi- La It's hard to overstate my satisfaction Re Si- (repeat like crazy) Aperture Science... Mi- La For the good of all of us Sib-7 Except the ones who are dead Fa Do Sib Fa But there's no sense crying over every mistake Fa Do Sib Fa You just keep on trying till you run out of cake Sol- Do Fa Re- And the science gets done and you make a neat gun Si La Re Si- (repeat some more) For the people who are still alive
This was a triumph…
THE CAKE IS A LIE–
So good
Attenzione, ripeto attenzione. A tutti gli addetti: Grassilli a distrutto il sito.
a con l’acca gnurant.
Vabbè, sputtaniamo un capolavoro così, come se nulla fosse, diamolo alle masse.
GNeri dov’è l’annuale e autunnale post con i mille colori delle foglie del parco sotto casa tua? Ora ti dedichi ai gatti … Come il. N. 1 di 007.
è uno dei videogiochi più belli dell’anno certamente, quello che sembrava solo una rivoluzione nel gameplay si è rivelato essere un prodotto solido con musiche bellissime e una ambientazione fantastica (con tanto di qualche piccolo riferimento a Lost)
Lo sai che puoi donare uno o tutti i tuoi organi vitali al fondo Aperture Science per l’autostima delle ragazze?
Aperture Science: we do what we must because we can.
Questo sarebbe uno spoiler bello e buono, che tanti prima vedono il filmato e poi leggono.
Deve essere ascoltata solo alla fine del gioco per apprezzarne veramente il senso, è solo una parte del piccolo capolavoro, Portal. Presentato come puzzle game, ha invece un umorismo di cui questo brano è solo la conclusione.
L’errore del post è di dare tutto il merito al musicista, che ha sì scritto il brano e sta simpatico perchè distribuisce cc, però il grosso va agli autori del gioco di cui lui ha seguito grandiosamente la direzione artistica. Si aggiunge il fatto che sembra che tu il gioco non lo hai provato perchè non è il genio di Coulton a scegliere la voce robotica, è l’UNICO personaggio del gioco (escludendo il “companion cube”), non il più “difficile”.
Consiglio la versione per computer, non per quei aggeggi elettronici fatti solo per giocare.
Non mi stupirei se nella prossima serie di Lost, salta fuori la frase “La torta è una bugia” visto che alla valve spargono in giro i famosi numeri e il marchio dharma.
@albionese “The Enrichment Center reminds you that the weighted companion cube cannot speak. In the event that the weighted companion cube does speak, the Enrichment Center urges you to disregard its advice.” e per la precisione l’unico altro personaggio dotato di voce nel gioco è (sono) la torretta mitragliatrice.
Per la precisione le torrette sono istanze di GLaDoS. Parlano nello stesso modo e si può capire da quello che dicono che sono soggette al singolare module “emozionale” di GLaDoS.
Che tu possa bruciare all’inferno per la segnalazione di questa canzone, nello stesso girone di quegli sciagurati del jngle del gran solei! ce l’ho in loop da tutto il pomeriggio, è effettivamente meravigliosa!
ciaps eriadan
Grazie!!
Grande!!!
Magnifica!
Wonderful!
Stupenda!!!
ciao.
@Sergio: la voce delle torrette è di Ellen McLain, la stessa di GLaDOS.