La lingua batte dove il dente duole

Pare che non sia la sola a pensarla così. Dalla pagine dell’ultimo numero de Il Venerdì di Repubblica, Piero Ottone nella sua rubrica, dice più o meno la stessa cosa anche se su un argomento diverso.
Chi è senza peccato scagli la prima pietra perché in fondo siamo tutti almeno in parte colpevoli dei frutti malati di questa società.
L’argomento di cui parla Ottone non riguarda però i fatti di cronaca più cruenti di cui siamo quotidianamente testimoni tutti quanti, ma dell’opportunità di ciascuno di noi di criticare uno Stato inefficiente se siamo stati almeno una volta nella vita evasori fiscali.


Testualmente “ Dichiaro che nessuno ha il diritto di protestare, di inveire, di prendersela col potere pubblico, se è, in grande o in piccolo un evasore. Se ha (pur pagando le tasse una volta l’anno) qualche peccato sulla coscienza in materia fiscale. Con un pagamento in nero, per esempio, per servizi grandi o piccoli. O altri imbrogli”.
Tutti zitti quindi, perché uno schiaffo tirato per rabbia alla propria compagna ci rende colpevoli di assecondare di fatto le violenze sulle donne (ma la mia era evidentemente una provocazione), e tutti zitti quindi se si è pagato in nero il conto dell’apparecchio per i denti del bambino perché questo gesto ci rende di fatto colpevoli dell’inefficienza dell’apparato burocratico.
Ebbene, io ammetto pubblicamente di essere un’evasore fiscale, me ne accollo tutte le responsabilità e faccio pubblica ammenda dei miei peccati.
Le cose sono andate così.
Avevo un dente cariato così mi sono rivolta al nostro servizio sanitario nazionale per prendere l’appuntamento con un dentista ma mi hanno risposto che avrei dovuto attendere almeno sei mesi.
A questo punto le possibilità erano tre:
1)Approfittare del malconcio servizio che mi offre lo Stato, attendere sei mesi tra i tormenti di un dente malato e sborsare una cifra consistente in antidolorifici per tenere sotto controllo il dolore al dente fino alla data dell’appuntamento.
2)Rivolgermi ad un medico privato in grado di risolvere tempestivamente il mio problema e sborsare una una cifra consistente da recuperare tra un anno in minima parte dalle tasse.
3)Rivolgermi ad un medico privato in grado di risolvere tempestivamente il mio problema e da consentirmi di risparmiare sempre in minima parte ma altrettanto tempestivamente, una cifra leggermente maggiore a quella che potrò recuperare tra un anno dalle tasse.
Naturalmente ho scelto la tre e ho scelto, di fronte alle inculate che mi provengono da qualsiasi parte mi giri, di offrire il mio deretano al mio dentista che almeno lo conosco bene e so essere un vero professionista del suo mestiere.
Perché questo è il punto, cambiano i volti, cambiano i nomi, cambiano gli strumenti ma la scarsa professionalità degli operatori politici del deretano non cambia mai.
Forse, pensavo, prima di sollecitare il coraggio del paziente, sarebbe opportuno sollecitare la professionalità dei cerusici.

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50 Commenti

  1. a) la situazionone dell’odontoiatria pubblica e dei costi di quella privata è una specie di prova in piccolo, ma non troppo, delle gioie della sanità privata. Mi domando se l’esperienza di Viss, che tutti abbiamo sperimentato (io, molte volte, boia d’un mondo canino) apra gli occhi ai reaganiani de noantri.
    b) non sono sicuro che Ottone, che è sempre tanto per bene, va a vela, tromba scandinavo e conosce le buone maniere, abbia ragione. I gradi di colpevolezza e di responsabilità sono diversi, e comunque se noi approfittiamo di uno Stato inefficiente verso l’evasione, perchè non dovremmmo criticarlo?

  2. il problema di fondo è: lo stato sei anche tu. quando fotti lo stato fotti anche te stessa. e tutti quelli che conosci.
    l’unica vera soluzione per i problemi di cui parli, ne converrai, è l’assenza di uno stato. (si accettano proposte alternative, ma realizzabili, evitando quindi uscite tipo – “una sanità efficiente” – l’efficienza è migliorabile solo con maggiori fondi) ma, personalmente, non penso sia la soluzione migliore. cmq invito chi volesse a cercare di procurarsi il testo originale di ottone. argomentato a dovere, ha molto, molto, molto senso (almeno a mio parere).
    saluti

  3. è capitata anche a me la stessa cosa, a firenze, ed ho scelto anche io la 3. il fatto è che ho i soldi contati, come molti altri, e spese come quella del dentista sono delle botte che possono farmi perdere il precario equilibrio.
    hai ragione su tutto, e comunque si può sempre ribaltare la questione: dichiaro che, se i soldi pubblici servono (anche) a strapagare una classe politica inetta, tutti hanno il diritto di evadere le tasse. ovviamente non sono d’accordo su quest’ultima cosa, serve per far notare che è pericoloso ragionare così, in un senso o nell’altro.

  4. Mi dispiace vis, ma scegliere la tre è sbagliato, ed è esattamente questo modo di pensare ed agire che ci ha portato nello stato in cui siamo.

    Il fine non giustifica i mezzi ed entrare personalmente nel sistema dell’evasione e dell’illegalità, pur nel piccolo, contribuisce al degrado, o forse al cambiamento, dell’etica che poi pretendiamo sia applicata agli altri.

    Sono daccordo con Ottone, la gente si lamenta, ma ognuno in realtà è parte dell’ingranaggio che fa girare questa società.

    In sintesi sono convinto che i nostri governanti sono realmente lo specchio del popolo che governano….

  5. Vis, Ottone dice minchiate come al solito: quello che viene subito dopo questo ragionamento è “tutti colpevoli, nessun colpevole”. Ovviamente c’è una differenza tra il piccolissimo e il medio/grande evasore, la stessa che c’è, per usare il tuo termine di paragone, tra chi (comunque colpevole) in un momento di rabbia dà una spinta alla propria compagna e chi la violenta e la massacra di botte tutte le sere.

  6. Scusate, ma non concordo.

    Il comune cittadino è sostanzialmente soggetto a un ricatto, e dovrebbe rimetterci in misura immediata, diretta e personale per perseguire un bene comune ma anche generico quale indubbiamente è la giusitzia fiscale.

    A prendere i ladri ci deve pensare la Polizia, a prendere gli evasori ci deve pensare la Guardia di Finanza. Magari, in un contesto di diritto tributario snello ed efficace.

    Non ci aspetteremmo dal cassiere di banca che sia lui a fermare, a rischio della pelle, i rapinatori: ci aspettiamo che lo faccino le forze dll’ordine.

    In modo meno cruento, perchè devo essere io a diventare polizia tributaria di un soggetto che per di più mi fornisce un bene o un servizio e quindi ha un potere di ricatto su di me?

  7. credo che l’inefficenza della sanità pubblica risieda, più che in una mancanza di fondi, in una dilagante corruzione e in un’altrettanto profonda e grave carenza organizzativa o al meno del più banale buon senso (pensiamo ai mesi o anni che ci possono volere per aggiustare un macchinario guasto o semplicemente per fare diventare operativa l’attrezzatura acquistata).
    è giusto pagare le tasse, non evadere, ecc. è umano vivere incazzati e desolati quando non riusciamo a capire che fine fanno i nostri soldi -volenti o nolenti- consegnati allo Stato.

  8. gli sprechi non mancheranno certo, ma trovo miracoloso che la nostra sanità riesca a funzionare: in francia e germania assorbe il 7% del PIL, da noi poco più del 5%. E’ una differenza che vale parecchi MLD di euro.

  9. Va bene tutto, ma non diciamo bischerate però: l’evasore è il dentista, non il paziente.
    Perché con questa storia del tutti colpevoli, che sembra piacere tanto a Viss, si arriva al nessun colpevole, che non so a Viss ma a me non piace per nulla.
    Quando devo curarmi una carie mi trovo nella condizione di coniugare la necessità di avere cure efficienti e quella di spendere il meno possibile. Se per farlo mi conviene detrarre dalle tasse quello che spendo, mi faccio fare la ricevuta, altrimenti no.
    Io le tasse le pago tutte fino all’ultimo centesimo. Ma devo essere io farle pagare al dentista? Devo essere io a controllare che il barista mi faccia lo scontrino? Devo essere io a dover andare al registro nautico a controllare a chi sono intestati i natanti superiori ai 15 metri? No, perché se è così, allora sono fesso due volte: perché pago le tasse e perché le pago inutilmente, visto che chi i controlli è preposto a farli non li fa (li delega a me – e infatti per alcune cose non è più così: al bar io posso uscirmene senza scontrino e nessuno mi multa, per il barista affari suoi).
    Via, per piacere, cerchiamo di mantenere una visione pragmatica, perché anche la storia della pagliuzza e della trave andrebbe interpretata, eh.

  10. Mi dispiace visscontessa quando equipari, rispetto alla lotta all’evasione centrosinistra e centrodestra. Non pensi di fare peccato di qualunquismo? Ed il qualunquismo non aiuta a cambiare le cose.

    La sinistra si sta prendendo attacchi su attacchi perché tenta di far pagare le tasse, e ci sta riuscendo, almeno in parte. La destra soffia sul fuoco dell’impopolarità proprio su questi temi. e non solo. perché in cinque anni di governo aveva messo su un sistema premiale per gli evasori, facendo sei condoni fiscali.

    l’equilibrio dei conti pubblici è stato reso possibile in un anno proprio perché sono arrivati molti soldi dall’evasione, a parità di aliquote. e per una volta questo risanamento è stato fatto pagare agli evasori.

    perciò, accetto tutte le critiche possibili al centrosinistra, ma non questo.

  11. Ventomare, prima di accusare terzi di qualunquismo bada alle tue opinioni:
    – La sinistra sta subendo attacchi anche perché ha aumentato le tasse in modo surrettizio, a dispetto dei proclama elettorali, e non per una vittoriosa lotta all’evasione. Per giunta in un momento di ripresa economica acclarata. Forse non hai letto tutti i numerosi warning che sono nel tempo arrivati dalle varie autorities economiche mondiali. Quei warning che, con il precedente governo, in un contesto economico oggettivamente negativo, alimentavano il sollazzo della ex opposizione.
    – Il precedente governo ha attivato condoni fiscali tesi al rientro dei capitali di quegli evasori totali che da tempo immemore parcheggiavano i loro guadagni all’estero esentasse.
    – L’equilibrio dei conti pubblici in un anno sono il risultato proprio di quei rientri, oltre che della ripresa economica. Guarda, ad esempio, proprio una notizia di oggi, dove si riporta che 1/5 del “tesoretto” (termine odioso da abolire con DL urgente) arriva solo dalla resurrezione della Fiat.
    – Tu dammi una prova di come in un solo anno (anche meno, dati i tempi di efficacia della finanziaria), il governo attuale abbia potuto portare a casa i risultati della sua presunta lotta all’evasione, se non attraverso le iniziative dell’ex ministro Tremonti.
    – Parità di aliquote? Non ne sarei così certa. E poi l’inasprimento fiscale non si evidenzia solo attraverso le mitiche aliquote.

    Detto ciò, ed eludendo il tema del post – che purtroppo fa parte del nostro DNA di piccoli disonesti, qualsiasi governo sia in carica – posso ludicamente manifestare un certo debole per i commenti di quel toscanaccio che disdegna le bischerate con fare serioso?

  12. Il problema, nonostante tutto, non è Berlusconi. Il problema è la scia di Brambilline e Brambillini fanatici che si lascia dietro.

  13. Cara virginia, la pressione fiscale 2006 è aumentata al 42,3 solo per il recupero dell’evasione, ed il cambiato attegiamento dei contribuenti (chiedere ai commercialisti cosa dicono ai clienti: “sa con questo governo!”), non per le nuove tasse (inesistenti) di Prodi o Visco, altrimenti dovremmo darne la colpa a Tremonti dal momento che la finanziaria 2006 è opera sua.
    Perciò prescindendo dal recupero dell’evasione vorrebbe dire che Berlusconi ha preso il governo nel 2001 (finanziaria csx) alla pressione fiscale del 41,5 e l’ha consegnata al csx con la pressione fiscale 2006 al 42,3. Capito, cara viginia, non ti fare imbambolare!

    La verità è che Tremonti aveva previsto un fabbisogno di cassa nel 2006 di -67 miliardi ed alla fine fu di -35. Se contava così tanto sul recupero di evasione fiscale (ammesso l’impossibile) come mai si è trovato così sbilanciato con le previsioni?
    Ciò che non aveva previsto era l’effetto Visco che ha portato un aumento delle entrate fiscali a parità di aliquote di 37 miliardi. Alcuni di questi dovuti a misure una-tantum di Tremonti (condoni), un po dalla crescita, ma circa la metà dal recupero dell’evasione. Cosa che Tremonti non poteva prevedere, non avendo messo in campo nessuna politica di questo tipo, ma evasione allegra, allegrissima!

    Ma ormai in questo paese, siamo alle fandonie più grossolane. Gli italiani ormai si beccano di tutto e di più!

  14. Io credo che il qualunquismo risieda nelle parole di Ottone e in quelle di chi vuole far ricadere sulla coscienza del singolo individuo e a prescindere dal ruolo che riveste all’interno della comunità, le colpe di un intero paese.
    Non siamo in grado, come collettività, di garantire i medesimi diritti a tutti cittadini e non possiamo pertanto pretendere da tutti i cittadini i medesimi doveri.
    Il mio è un discorso di responsabilità, se uscendo da casa nella mia bella e civile Firenze butto le bottiglie nel contenitore della carta anziché in quella vetro, nel mio piccolo mi sento molto più responsabile dell’inquinamento ambientale di un onesto cittadino di Napoli che per trovare una campana del vetro ancora disponibile forse deve arrivare fino a Roma.
    E adesso non ditemi che l’onesto cittadino di Napoli è colpevole del degrado della sua città in egual misura di chi si è candidato per risolvere i problemi di una città come Napoli.
    La politica non è più una missione, i politici scelgono di fare politica seminando promesse che poi non sono in grado di mantenere e godono per la loro posizione di enormi privilegi di cui hanno il dovere di dare conto.
    Io non evado le tasse se pago al nero il mio dentista e la famosa scopa nel culo che da brava e onesta cittadina potrei usare per dare anche una ramazzatina alle strade, preferisco farmela mettere almeno da chi conosco.

  15. Ventomare, e poi la pianto coi discorsi da bar.
    T’invito a studiare qualche rudimento di economia, per essere in grado di distinguere conto economico da cassa, nonché le date di competenza di ogni risultato.
    T’invito a stabilire le responsabilità sui risultati dell’anno 2006 (a insediamento del nuovo governo nella tarda primavera, con l’attuazione di un qualche provvedimento economico perlomeno nell’autunno. Effetti lampo?!). Tutto ciò quando, sino a una settimana prima delle elezioni, si descriveva l’Italia come un Paese ridotto alla fame. E solo il giorno prima dei risultati si esultava per un’improvvisa resurrezione del Paese, come neppure nei mitici anni 60.
    T’invito a ricercare la definizione degli impatti e dei tempi correlati di pressione fiscale, extra-gettito e recupero dell’evasione.
    E, giusto per circostanziare i benefici del mitico effetto Visco (oh-oh!), ti invito infine ad esaminare gli indicatori macroeconomici della ripresa del Pil nostrano e di quello del resto dell’Europa. A meno che tu non voglia dare merito anche a Visco dei successi della Fiat e di altre imprese italiane, oltre che (ho scordato il particolare) ad un Euro fortissimo per il made in Italy
    Poi ascolta pure i commercialisti e il tuo fruttivendolo di fiducia.

  16. Non ho commentato il tuo post, ma il tuo commento.
    Viss, lo sai che apprezzo il tuo modo di scrivere, ed anche le riflessioni che fai. Ho notato però che a volte ti capita, per quanto riguarda la politica, di eccedere in cerchiobottismo, senza tentare di fare qualche distinguo. Che non aiuta a migliorare le cose, perché non fa chiarezza.

    Virginia, tu mi inviti a studiare l’economia, io invece ti invito a rispondermi sui numeri, cosa che invece hai abilmente evitato di fare. Del resto ti sarebbe stato difficile. Il solito sistema: uno fa conderazioni puntuali e l’altra risponde con considerazioni generiche, pontificando. Magari ci hai fatto anche un master per questo!

    Se mi dai dei numeri, ti rispondo punto su punto. Tu intanto rispondi ai miei.

  17. Ventomare, non te la cavi con la storia che gli altri eludono e che a te non la si fa.
    Tu hai dato dei numeri, ma non li sai spiegare se non con pseudoragionamenti del sentito dire. Non basta postare 2 bei numeri in croce per aver sempre ragione e sentirsi l’anima in pace e il cuor contento.
    Ci hai preso tu un diploma per questo?

  18. Come la Brambilla con Soru, Piti.
    Gli aveva detto che con le tasse sul lusso aveva fatto diminuire l’occupazione. Quando poi gli sono stati presentati i dati pubblicati da http://www.istat.it, è stata pubblicamente smentita perché il tasso di occupazione non era mai stato così alto, e quello di disoccupazione mai così basso. Ed allora, come in un delirio da ferita narcisistica si è messa, di punto in bianco, a sproloquiare di randagismo dei cani in Sardegna.

    Un conto è parlare, fare affermazione apodittiche,strillare di tasse, governo ladro, un conto è sostenere le argomentazioni con dati.

    Te ne dico un altro di numero, Virgina. Lo sai che al netto del recupero dell’evaso, il saldo fiscale della finanziaria 2005 è negativo per 500 milioni? dove stanno le tasse di Prodi?

  19. Allora, fammi capire:
    1. avevi mal di denti;
    2. sei andata da un dentista privatamente;
    3. al momento di pagare, non ti sei fatta fare la fattura, mettendo il professionista nella condizione di evadere totalmente l’importo che gli hai versato e ponendo te in quella di pagare meno.
    Poi, giusto perchè non si pensi di te che sei la “solita furba”, ti sei messa a scrivere un post pieno zeppo di retorica da hard-discount: “faccio ammenda pubblicamente”, “mi assumo tutte le responsabilità” e così via.

    Ma mi chiedo: in concreto, l’assunzione di responsabilità di cui sopra, in cosa consiste? Sei andata all’Agenzia delle Entrare a denunciare te ed il tuo dentista? Hai versato volontariamente all’erario una cifra pari a quella che hai evaso? Non credo proprio.
    Allora, alla fin fine, non hai fatto altro che spargere qualunquismo di bassa lega a piene mani, cercando di giustificare la tua azione in modo che sembrasse molto diversa da quella commessa da chi evade le tasse “perchè tanto è tutto un magna magna”. Però, a mio avviso, non ci sei riuscita.
    Se invece l’intento era solo quello di sputtanarti pubblicamente, allora sì, ci sei riuscita.

  20. Tommaso mi piacerebbe davvero farti capire ma tu pensa che io da quel dentista non ci sono mai neanche andata.

    Ventomare di fronte a tante anime belle che si attaccano alle caviglie del barista perché gli rilasci lo scontrino fiscale di un caffè, non si può che affogare nel qualunquismo più melmoso.
    Gli evasori sono sempre gli altri, gli stronzi pure, i violenti anche e piove governo ladro.
    Sarà perché non esistono più le mezze stagioni?

  21. Viss, non puoi far finta di ignorare l’argomento:

    “Io non sono una guadia di finanza; sono loro a dover combattere l’evasione; io sono un cittadino ricattato”

    Abbiamo:
    – un evasore/ricattatore (il dentista)
    – un servizio dello Stato preposto a combatterlo (la GdF) che è storicamente deficitario
    Ecchè, devo essere io, a costo del mio sconticino senza fattura, a dovere farmi carico di ‘sta cosa, che peraltro io subisco e basta?

    Scusa, ma è come dire che se un mafioso mi ricatta per avere il pizzo, è colpa mia se lo pago: nella catena delle responsabilità, il ricattato arriva ben dopo il ricattatore e il poliziotto, secondo me

  22. lo so che non è questo il luogo adeguato ma, se pink chiude (magari) sarà forse perche delle scarpe (di o alla) Segolene non ce ne frega un cazzo? sarà che non ne possiamo più delle farfalline?
    possibile che un blog “di femmine” non possa occuparsi degli stessi argomenti di quelli dei “maschi” senza mettere in mezzo la cucina, i bambini, il bricolage e i pannolini sporchi?
    e che cazzo, oggi potrebbe cadere il governo. o qualcuna è già pronta con l’attack???????

  23. Piti sulla sfortunata sorelle di questo blog avevo scritto un articolo ripreso successivamente da Liberazione nel quale proponevo di dotare tutte le donne (ma nel caso vanno bene anche gli uomini) di una bella scopa nel culo perchè le nostre città sono sporche, fanno schifo e se i nostri comuni (poverini) non sono in grado di far fronte alla raccolta della “munnezza” potremmo noi cittadini contribuire concretamente a sostituirli nelle loro funzioni.
    La stessa cosa vale per il dentista con l’aggravante che devo anche pagare una cifra maggiore per garantire allo stato le tasse del dentista.
    Che poi la GF c’entra fino ad un certo punto perchè se nel nostro paese fosse in vigore un sistema fiscale davvero giusto ed efficiente, non ci sarebbe questo problema.
    Pensa a cosa succederebbe, per esempio, se io che guadagno poco più di mille euro al mese potessi scaricare dalle tasse le spese di trasporto per recarmi al lavoro (come fa il mio capo che intesta l’auto all’azienda), o le spese mediche, legali e persino di consulenza come fanno tutte le aziende pubbliche e private.
    Se fosse lo Stato a garantirmi gli stessi vantaggi che mi offre il dentista, secondo te me la farei fare la ricevuta? Se lo Stato invece di privatizzare le aziende e parlare a vanvera di libero mercato e libera concorrenza si occupasse lui di fare concorrenza al mio dentista, secondo te quella famosa ricevuta me la sarei fatta rilasciare o no?

  24. Viss, è ben noto che noi italiani siamo tendenzialmente un popolo di individualisti e menefreghisti, con un senso civico fortemente deficitario. E stiamo peggiorando, e sai perché, perché siamo più soli e perché c’è sempre meno verità sulle cose. La mancanza di verità, ci rende sempre più difficile scegliere per il meglio, la solitudine ci fa sentire più impotenti e ci alimenta il menefreghismo verso il bene comune.

    Allora se qualcuno fa pagare le tasse a chi non le paga, riconosciamolo e aiutiamolo. Visco ed il governo ci stanno provando, e sono due anni che iniziano a vedersi i frutti.
    Ne va del nostro futuro. Perché l’evasione è il simbolo più evidente di questa dissoluzione nazionale. In questo momento storico, per noi italiani, il discrimine per una po’ di speranza verso la felicità passa attraverso un recupero di senso civico, di regole, che valgano per tutti.

    Ciao Vissca! :)

  25. Viss, te lo dico io quali sono i due modi con i quali lo stato diventa concorrenziale con il dentista, in ordine e di priorità:

    1. chiudergli lo studio se non emette fattura.
    2. migliorare i servizi

    Permettimi di dirti che quello del conflitto di interessi fiscali per combattere l’evasione è la più grande bufala inventata dalla destra per evitare di fare sul serio la lotta all’evasione. Negli stati uniti ad esempio quella misura non serve a combattere l’evasione ma ad aumentare i consumi. L’evasione viene combattuta dagli agenti del fisco che se ti capitano in casa è come se ti fosse arrivato Katrina.

    Ora potrei dirti almeno 5 o 6 motivi per cui il conflitto di interessi non funziona per combattere l’evasione, te ne dico uno, il più evidente: tu non ti sei fatta dare la fattura nonostante le spese mediche sono fra quelle per le quali il conflitto di interessi già c’è: puoi scaricartela dalle tasse. Questa misura vale dal 1980 ed i medici sono tra quelli che evadono tu hai ben evidenziato con questo post.

  26. O Ventomare, persisti con Visco. Due anni che iniziano a vedersi i frutti? Ma se il governo è in carica da un anno e Napolitano ha firmato la prima finanziaria del governo Prodi a ottobre. Eddai.
    Dove sta l‘attribuzione a Visco del recupero di 37 mld di tasse? Dove si parla di recupero dell’evaso da parte di Visco in un battibaleno?
    Per intanto, Visco si è indebitamente attribuito il merito “solo” del 40% delle maggiori entrate (tax compliance). A Bankitalia, invece, ritenevano che le cause del boom, non del tutto chiare, fossero in gran parte riferibili a fattori strutturali (aumento della base imponibile per maggior occupazione, crescita dei consumi, buon andamento della borsa, ecc).
    Ciò che del resto è stato spiegato dai documenti ufficiali firmati Prodi e TPS. A settembre 2006 il governo aveva preso ulteriormente atto dei risultati positivi dell’economia nel 1° semestre (e Visco non c’era) e li motivava così: “lo sviluppo è stato trainato principalmente dalla domanda interna e dal recupero del settore estero”. E osservava poi che l’andamento delle entrate tributarie erariali nel periodo gennaio-agosto aveva mostrato una sensibile accentuazione del trend positivo già previsto. Tanto da portare a stimare per l’intero anno un extra gettito di circa 6 miliardi rispetto a quanto previsto nel DPEF, connesso “per la gran parte ad una più favorevole evoluzione strutturale e, in misura residuale, al buon andamento di alcune imposte sostitutive, aventi carattere non ricorrente”.
    Leggi i documenti ufficiali del Governo.

  27. Un aumento del 7-8% è un aumento eccezionale, non giustificabile se non con un mutato atteggiamento dei contribuenti. Un aumento che si sta ripetendo tale e quale quest’anno rispetto al 2006, confermando e rafforzando quel trend.
    Ho già detto che non tutti i 37 miliardi sono attribuibili al recupero di evaso, alcuni miliardi erano legati ad una-tantum residuali dei condoni tremontiani (4-5), alcuni miliardi dalla crescita del 2% (circa 15) il resto in massima parte dal recupero di evaso. Che è circa il 40 e oltre %, precisamente quanto dice Visco.
    Mi spieghi per quale motivo Tremonti, nella finanziaria 2006, nonostante prevedesse una crescita del 1,3%, non eccessivamente distante da quella dell’1,9% verificatasi poi a fine anno (la differenza in termini di introiti fiscali è circa di 2 mld), e nonostante conoscesse bene i residuali di una-tantum derivanti dalle sue iniziative, avesse stimato il fabbisogno di cassa a -67 mld, che invece a fine anno si è rivelato essere di -35 mld? Come lo spieghi un errore così enorme se non con eventi eccezionali dal lato erariale?

    Il governo aveva detto che una parte fondante del suo programma era la lotta all’evasione. Non basta fare le leggi, conta molto di più la volontà di applicarle. Questa è la maggiore leva nei confronti del potenziale evasore. Se guardi il trend dell’aumento fiscale del 2006, ti rendi conto, che a parte gli introiti una-tantum e della crescita, la parte consistente è iniziata da aprile in poi. Meglio mettersi il culo al caldo cara Valeria. In economia ed in finanza, come dovresti sapere se ad esempio vuoi riuscire a capire qualcosa della borsa, la cosa che oiù conta sono le aspettative. Capito: le aspettative!

  28. Nonvorrei che si pensasse a una storia d’amore con Ventomare,ma mi tocca ritrovarmi ancora una volta d’accordo con lui.

    La immarcescibile tesi secondo la quale basterebbe consentire lo scarico dalle imposte delle spese sostenute trova una controdeduzione ferrea nell’algebra.
    Seguite l’elementare ragionamento, please.

    Finchè la cifra che io posso scaricare dalle imposte è INFERIORE a quanto il lavoratore autonomo può risparmiare se non emette fattura, esiste matematicamente una cifra di conveniente accordo fra me e lui.
    Se invece la cifra che io posso scaricare dalle imposte è UGUALE O MAGGIORE di quello che risparmia il lavoratore autonomo a non emettere fatura, a me conviene chiederne l’emissione, ma in questo modo lo stato ci rimette perchè quello che recupera in imposta evasa loperde iper la deduzione concessa a me.

    Quindi, o la GdF anzichè fare l’offesa con Visco si incazza con gli evasori o non c’è niente da fare.

  29. Virginia prego, gentile Viscoamare.
    Niente da fare, non leggi i documenti ufficiali e continui ad estrapolare i tuoi due numeri e a disegnare spiegazioni fantasiose.
    Dunque, gli italiani sono tutti analisti di borsa, dei maghi delle previsioni. Hanno usmato la vittoria schiacciante di Prodi alle politiche e, terrorizzati dallo spauracchio Visco, sono corsi a pagare almeno il 40% dei maggiori introiti fiscali.
    Ma la sanno Prodi e TPS questa cosa, mai menzionata nei commenti ai consuntivi nel DPEF? La sa Bankitalia?
    Oh già, è colpa di Tremonti che non ha intravisto ancor prima lo spettro di Visco e non ha presunto di recuperare quel 40% di extragettito.
    Quindi, se gli italiani fossero dei maghi delle previsioni, in questo momento storico, dopo i risultati negativi riportati dalla coalizione governativa alle amministrative, sarebbero spinti ad evadere in massa scommettendo sulla caduta del governo?
    Si paga o si evade le tasse solo sulle base delle aspettative di chi possa essere al governo.
    Gli italiani sono tutti analisti di borsa.
    Il resto non conta. Fantastico.

  30. Perfetto, Piti, inoltre il potenziale evasore i soldi te li fa risparmiare SUBITO, mentre lo stato come minimo ti fa aspettare un anno. Inoltre tutti, anche la vecchietta, avrebbe bisogno di un commercialista, per farsi contabilizzare tutto gli scontrini. E se ne perdi uno sono cazzi, perdi soldi.
    Inoltre tutto questo aggraverebbe enormemente la contabilità dello stato e le potenziali truffe.
    Senza contare che poi, intanto lo stato perderebbe, da subito, il montante derivante dagli emettitori onesti di fatture, mentre non avrebbe assicurato il recupero di evaso per l’aspetto virtuoso del sistema.
    Come giustamente te tu fai notare un professionista evasore è in grado di competere con lo stato con una forza enormemente maggiore. tra IVA, IRPEF, IRE, ILOR risparmiata, ha un potenziale di sconto che arriva al 75%. Lo stato non potrebbe mai permetterselo.
    Ergo, quando sentire Brunetta o altri amici, che parla del conflitto di interessi pure per il cappuccino (a parte interventi mirati come l’affitto, le spese mediche, le assicurazioni, gli oneri degli interessi della prima casa, interventi vari sulle rottamazioni che hanno altre ricadute sociali e produttive), sappiate che vi stanno prendendo per i fondelli e vogliono farsi belli agli occhi degli evasori.

  31. Gli italiani sono tendenzialmente paraculi, cara Virginia (grazie per il ventoamare, è simpatico :). Altro che analisti di borsa. Lo capiscono subito chi chiude un occhio e chi no.

    Ma non l’avevi detto tu che Visco attribuiva il 40% al recupero dell’evaso? Padoa-Schioppa non ha detto che chi evade è ladro! Lo sa bene il governo quando dice che gli italiani iniziano a pagare le tasse da dove derivano certi extragettiti.
    Hai mai sentito Berlusconi dire così? Io ho sentito tutto il contrario, da lui ho sentito dire che è lo stato ladro se fa pagare più del 33%. Lui le conosce bene le regole che consentono di risparmiare sulle tasse, è un esperto in questo. A parte il fatto che promise due aliquote al 23% ed al 33%, promise la più grande rivoluzione fiscale della storia italiana e se ne è andato, dopo essersi ovviamente ropresentato nonostante il giuramento fatto sulla scrivania di Vespa, lasciando gli italiani con una pressione fiscale maggiore di quella che aveva preso nel 2001.

  32. Se parliamo di effetti a breve termine avete ragione voi, non tanto nell’aumento delle spese dello stato che per effettuare i controlli fiscali capillari come voi auspicate, spenderebbe anche di più, ma perché ciò che recupera dal presunto evasore lo abbona dalle tasse del misero consumatore.
    Il discorso sarebbe comunque più complicato, a parte l’effetto immediato dell’iva a carico del professionista, ci sarebbe anche da considerare l’aumento del suo reddito e quindi una maggiore pressione fiscale. Al professionista non interessa una cippa lippa dell’iva (che fa pari con lo sconto che mi effettua) ma interessa mantenere un reddito che non superi certi scaglioni irpef.
    Ciò detto a lungo termine questo meccanismo darebbe un nuovo impulso all’economia, la stessa vecchietta che ha bisogno di un commercialista produce nuovo reddito per il commercialista.

  33. Viss, secondo me i controlli fiscali capillari, con la couperose di evasori che c’è in italia, costerebbero meno di quello che potrebbero rendere. Cosa che penso, peraltro, anche dei maggiori controlli sul traffico, dove due-tre multe pagano stipendio dei due poliziotti, benzina, lavaggio divisa e ammortamento mitraglietta.

    Quanto al titolo del post, mi sento a questo unto di citare le immortali parole di luttazzi:
    La lingua batte dove il clito ride

  34. Piti, non è così semplice come la metti, col conflitto di interessi.

    Le imposte vengono calcolate sul reddito in base a degli scaglioni. Quindi, se un cittadino che ha un reddito complessivo lordo di 40mila euro viene messo in condizioni di dedurre[*] dal reddito la ricevuta da 1000 euro del dentista, ha un impatto sulle imposte minore di quanto quella stessa ricevuta ha sulla dichiarazione del dentista. Mi spiego: cento cittadini che si fanno fare la ricevuta da 1000 euro saranno cento cittadini che avranno un reddito imponibile di 39mila euro, però il dentista ne avrà uno di 100mila. Lo Stato ci guadagna, non ci perde.
    Questa pratica poi ha tutta un’altra serie di effetti a catena che non possiamo sottovalutare ma che non è facile quantificare.
    Qualche esempio: un dentista disonesto che non fa la ricevuta, abbassando il suo reddito ufficiale, potrebbe abbassarlo abbastanza da poter accedere ad alcune agevolazioni riservate a chi ha redditi bassi per davvero, non a chi evade. Poi, se un professionista può non fare una ricevuta a un cliente, a sua volta potrebbe non farsela fare dal suo fornitore, per evitare che un controllo sia troppo semplice. Nell’esempio del dentista, se non ti fattura una protesi, molto probabilmente ha aquistato quella stessa protesi da un odontotecnico senza farsi fare fattura, o con una fattura di importo inferiore a quello reale.
    Altro possibile effetto positivo è una maggiore precisione negli studi di settore, che possono essere usati per scegliere da chi partire a fare i controlli.

    Se lo stesso discorso si applicasse anche ad altri settori oltre alle spese mediche (perché no, gli abbonamenti ai mezzi pubblici), diverrebbe più conveniente per il cittadino – a cui le imposte vengono solitamente trattenute alla fonte – farsi fare la ricevuta. Resta inteso che “più” conveniente implica che a ci sarà sempre un insieme di fattori (reddito, importo della prestazione, altro) per cui resterebbe più conveniente NON farsi fare la ricevuta. Ma saranno sicuramente molti meno di adesso.

    [*] Altro discorso della deduzione (= sottrazione dal reddito complessivo su cui vengono calcolate le imposte) è la detrazione (= sottrazione dalle imposte lorde).

  35. Joe, in effetti non mi ero soffermato sugli scaglioni, e hai ragione.
    Quanto alle agevolazioni, sì, so bene che è un aspetto ulteriore della faccenda: a Bologna stanno cercando (pare che il cinese e la GdF stiano collaborando) di pescare l’evasione che dà luogo a vantaggi sociali (rette degli asili, tassa rifiuti ecc) indebiti.

  36. Grazie Joe di aver spiegato meglio ciò che volevo dire nel mio ultimo commento anche se nutro dei fortissimi dubbi sull’efficacia degli studi di settore.
    Così come sono concepiti “puzzano” di ricatto: o ti adegui e paghi o ti mandiamo la GdF.
    Ma che discorso è?

  37. Viss, gli studi di settore per determinare un forfait di imposte hanno il sapore dell’arrendevolezza: non siamo in grado di garantire controlli efficaci e quindi ci accontentiamo di pochi maledetti e subito. Una specie di condono preventivo. E’ questo secondo me il vero aspetto negativo.
    Quanto al presunto ricatto, non so che dire: credo che se uno ha fatto tutto in regola (salvo errori in buona fede, ma non si va in galera per un errore) non abbia nulla da temere da una “visita” della GdF.
    Certo è che preferibile al sistema che ben evidenzi io ritengo siano misure come la tanto deprecata anagrafe dei conti correnti e l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili (moneta elettronica) di prestazioni superiori a un certo importo.

  38. Joe, la GdF come la Polizia, i Vigili Urbani o mettici chi vuoi tu, non dovrebbero essere uno spettro da evocare contro i cittadini ma dovrebbero rappresentare un servizio in favore dei cittadini onesti. Per questo trovo che utilizzare la minaccia della GdF per indurti ad adeguare il reddito sia sbagliato.
    Hai ragione quando dici che questo provvedimento sa tanto di arrendevolezza e ha il sapore del condono preventivo, ma oltre al lato fiscale di questo tipo di misure preventive, ce n’è uno molto meno evidente ma a mio avviso molto più dannoso ovvero il “terrore” instaurato in tutti i cittadini da una visita della GdF. E questo non perché i cittadini siano tutti evasori ma perché le modalità in essere per la tenuta della contabilità sono talmente tante, complicate e faraginose da rendere praticamente impossibile non fare errori. Che poi per un errore in buona fede non si finisca in galera sono d’accordo, ma i danni causati ad un azienda posta sotto verifica della GdF sono comunque notevoli.
    Non sono invece assolutamente d’accordo sulle verifiche delegate di fatto agli istituti di credito, siamo sempre lì, dove non arriva lo Stato si delegano i privati al controllo e nel caso specifico questo controllo ci costa ulteriormente in spese bancarie. Il nostro paese è ostaggio, permettimi, delle società finanziarie , delle banche e di tutto l’indotto che questo disinvolto ricorso al credito comporta, alimentare ulteriormente il potere delle banche mi pare davvero una gran cazzata.

  39. Ripeto, la possibilità di scaricare le spese mediche dalla dichiarazioni dei redditi già c’è, ma tu non l’hai utilizzata. Ed ovviamente non sei l’unica. Nel momento che il professionista profferisce la fatidica frase: “vuole la fattura?” già ha evaso. Più che un conflitto di interessi mi pare ci sia una cointeressanza tra erogatore di servizi e fruitore, un po’ a te, subito, e tanto a me. “E l’omo campa” si dice a Roma.

    Mettere la patente a punti anche per il fisco, no? Chiusure intermedie e quanto arrivi a 100 punti devi rifare l’esame per la licenza o per l’abilitazione alla professione. Come con l’auto non sono ne le multe, né le manette che impouriscono, vista la lentezza della giustizia ed il cambio di governi con atteggiamenti alterni relativamente alla politica dei condoni, ma l’impossibilità di esercitare il diritto all’utilizzo del bene o della professione. Quello che secondo me è necessario è incidere sull’attività. Ogni cittadino dovrebbe sapere, interiorizzare, che la qualità di una prestazione professionale, di un servizio commerciale o di un’azienda è direttamente connessa con la moralità civile. Se tu evadi, vuol dire che sei una persona inaffidabile, anche nell’espletamento delle tue funzioni professionali. “Chi evade è ladro!”. Andrebbe scritto su tutti i muri, come l’undicesimo comandamento.

    Il nostro paese, viss, è ostaggio di se stesso, del suo malcostume civico, dell’insofferenza alle regole, ad iniziare dalle risse verbali, dai polveroni mediatici. E’ una gara a fottersi, e alla fine tutti sono fregati. A parte i prìncipi dei furbi.

  40. Ventomare, sembri uno di quegli ospiti di Porta a Porta che inizia a parlare di una cosa e va avanti qualsiasi cosa gli si dica. Ti ha già ribattuto Virginia (a propos, grazie!) ma tu l’hai ignorata.
    Ora seguiti a sostenere che la possibilità di scaricare le spese mediche dalle tasse c’è già, nonostante quello che abbiamo scritto. Non hai capito nulla del concetto di conflitto di interessi evocato da Piti.
    Perché non leggi meglio, prima di scrivere?

    Adesso come adesso, le spese mediche si possono scaricare per *una parte* (il 19% e solo se superano un certo importo), e per scaricare si intende dedurre o detrarre a seconda del tipo di spese sostenute. Capisci la differenza tra dedurre il 19% e detrarre il totale? Se il dentista mi propone uno sconto del 20% io ci ho già guadagnato. Se potessi detrarle completamente mi converrebbe farmi fare la ricevuta.

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