Perfetta sintesi.
La sinistra stavolta non c’era, nè quella di governo nè i suoi elettori che sono andati altrove da tutti e due i poli.
forse è proprio così….
scusate, ma stavolta ho trovato le parole di prodi abbastanza convincenti. Se il governo attuale sia un vuoto oppure no bisognerà giudicarlo non dopo un anno di legislatura. Non sto dicendo che io trovi prodi particolarmente convincente in assoluto, nè che diversi atteggiamenti, specialmente nei confronti del vaticano, mi siano piaciuti. Ma se davvero il voto è andato in questo modo perchè c’è il nord anti-tasse (sai che novità, sai che civiltà), forse bisogna davvero aspettare di avere i conti a posto per ottenere qulle riduzioni fiscali che i poveri imprenditori lombardo veneti attendono ansiosi asserragliati dentro le loro ville, i oro suv, le loro barche.
Non capisco: un governo lo si giudica dopo un anno per quello che in quell’anno ha o non ha fatto. La mia opinione e’ che questo governo abbia fatto pochissimo, e che quel pochissimo sia pessimo: a partire dall’indulto e la direttiva contro la pubblicazione di intercettazioni e indagini, specie se coinvolgono politici. Si tratta di due provvedimenti che persino Berlusconi si sarebbe vergognato a proporre.
Sul non fatto, poi, ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia: a cominciare dai Dico, per passare alle strombazzatissime liberalizzazioni (provate a chiudere un conto in banca esigendo di non pagare penali, o a cercare i tappi per le orecchie in un supermermercato). Per pura pieta’ non ci inoltriamo nel sempre attuale tema della lotta alle organizzazioni criminali, dove il nulla assoluto produce un eco sinistro: anzi neanche quello, perche’ manca addirittura l’aria.
Tacciamo poi di personaggi impresentabili: il pregiudicato Visco, il transito Sircana, il mastelliano Mastella.
Trovo peraltro superficiale l’analisi che vuole il crollo del centrosinistra dovuto alle sacche miliardar-parassitarie del nord: primo perche’ quest’analisi suppone che tali sacche avrebbero votato prodi un anno fa, e gia’ si ride, secondo perche’ ignora il fatto che anche in roccaforti inespugnabili del pds e di radicata presenza operaia come Genova e La Spezia, la vittoria dei candidati sindaci e’ stata estremamente risicata, con un macroscopico calo di preferenze.
Insomma, la vignetta e’ perfetta.
john, perchè vinca il centro dx è sufficiente che una quota, non enorme (eccetto emilia, toscana, umbria) di elettorato di centro sx non vada a votare
ovvero, forse più che cambiare voto i miliardar-parassiti del centro dx lombardo veneto, si sno astenuti gli altri elettori
quanto agli impresentabili, per quanti ne presenti (appunto) il centrosx, rimane inarrivabile il centrodx: vogliamo comincire l’elenco o hai impegni il prossimo wekk end?
concordo sull’indulto, e anche su altre cose che citi.
Però, direi che questo governo si gioca la partita, che magari perderà, sul risanamento finanziario e sul rilancio, non sui Dico. E credo che si tratti di un’operazione non solo di improba difficoltà, ma anche pluriennale.
E poi, in democrazia, l’elettore decide, ma non significa che abbia ragione: la questione settentrionale è in gran parte una questione di imposte e tasse. Ovvero di categorie che non le hanno mai pagate e pretendono, sic et simpliciter, di continuare a non pagarle. Volgliamo ricordare che il reddito evaso ammonta a non meno di 200 MLD DI euro.
Poi, se volevi intendere che chi evade ha ragione perchè non si lavora non si guadagna non c’è soddisfazione (infatti, notoriamente crollati i profiti, in questi 15 anni di lagna imprenditoriale ininterrotta), allora, caro amico, buon proseguimento.
Piti, chi evade ha ragione, ma di andare in gattabuia e passarci anche un po’ di tempo: e questi sono elettori persi, dei quali non vorrei mai condividere il voto: che non hanno votato Prodi (il quale comunque si affrettava a fare donazioni ai figli appena vinte le elezioni, in modo da non pagarci le tasse che il suo governo stava per varare) ne’ mai voteranno centrosinistra. Ed e’ importantissimo che il governo mostri durezza su questo punto, piuttosto di tappare il buco finanziario con un generico innalzamento delle imposte, come quello della scorsa finanziaria.
Quello su cio non siamo d’accordo e’ la matrice dell’astensionismo di sinsitra delle ultime elezioni: per te e’ un astensionismo di basso profilo, per me lo e’ di alto: messo in atto da chi si aspettava, con il ritorno del csx, il ritorno della politica, e non la reiterazione delle pratiche democristian-berlusconiche. E invece si parti’ subito male: continuando ad aumentare ministri e sottosegretari, estendendo l’infausta pratica dei “viceministri” inventati dal precendente governo, dando sempre un chiaro messaggio di spreco, vecchio, vieto, ammuffito e stantio, tanto nell’immagine quanto nell’azione politica.
In altre parole: credo si tratti di un’astensionismo “politico”, che’ l’antipolitica siede comoda nel palazzo.
riconosco senza difficoltà che l’aspetto estetico, che diventa etico, che confina con il patetico, di alcuni comportamenti di questo governo è stato talvolta imbarazzante
special mention per mastella
ma per vincere bisognva imbarcare cani e porci (no, sircana, non parlavo di te, dai) o ci ritrovavamo berlusca for ever
e cani e porci si sa cosa fanno, certe volte
però, quando parli di impresentabili, se penso che una papabile prossima candidata del centro dx è la brambilla, penso che a tanto il centor sx non possa geneticamente arrivare.
Il fatto e’, ed ecco un’affermazione che solo un anno fa mi avrebbe fatto andare in bestia, ho smesso di postulare che un governo di csx sia comunque molto meglio, o anche solo meglio, di uno di cdx. Con questo ricatto ci hanno gia’ fottuto molte volte facendoci digerire una bicamerale, DUE governi fancazzisti presieduti da D’Alema e uno che ha fatto il federalismo (!) presieduto da Amato.
Solo che D’Alema fu mandato a casa a calcioni dopo le amministrative del 2000, e quello Amato fu premiato con la peggiore disfatta della sinistra italiana -che quanto a disfatte e’ imbattibile- di tutti i tempi. Si noti, per inciso, che i protagonisti di quella stagione miserabile sono ancora tutti li’: almeno ministri, qualcuno vicepresidente del consiglio (eh gia’, perche’ siccome girano poche cariche e poche indennita’, abbiamo inventato anche il vicepresidente del consiglio: anzi due).
Questo per dire che i nasi hanno una capacita’ limitata, a forza di turarli scoppiano: non so se sopportare le miserie e le pastette D’Alema-Marini-Bertinotti abbia giovato o meno alla causa della sinsitra.
Purtroppo pero’ ho paura che ci sia anche un problema di merito: hai certamente ragione sugli impresentabili, piu’ numerosi e folcloristici quelli di centro destra: ma da cittadino me ne fotticchio di non avere Dell’Utri sottosegretario, se la politica del governo in tema di mafia e’ la stessa e coincide con il vuoto pneumatico. Ecco: io credo che NEI FATTI questo anno di governo Prodi sia al livello degli anni peggiori del governo Berlusconi: il quale sembrava inarrivabile per oscenita’ nella politica della giustizia, ma Prodi e i suoi hanno fatto di peggio.
E vogliamo ricordare l’odiatissima Moratti? Alla fine qualcosa per i giovani ricercatori la fece (aumento’ gli stipendi), mentre l’uomo bialetti (o Mario Bros) di Piombino in un anno non ha fatto una mazza di niente: tranne dichiarazioni su dichiarazioni, e farsi incoronare gran mogol di un partitino inventato apposta, anzi a dire il vero ancora inesistente.
I Dico non ti fanno effetto, Piti, e forse hai ragione; io invece credo che sia una di quelle cose che cambiano la vita delle persone, almeno di alcune. Sul risanamento economico siamo d’accordo, e di certo Padoa Schioppa e’ piu’ competente di Tremonti, solo che il riavvio della macchina italiana e’ solo un effetto di traino di un ottimo andamento dell’economia europea, e come tutti gli effetti di traino e’ timido. (Non dimentichiamo, peraltro, che i passati governi di centrosinistra che affidarono l’economia ad un noto abusivista pugliese lasciarono, anche se un po’ nascosto, un buco di circa 30000 miliardi, stima non di Tremonti, ma di Ricolfi).
E aggiungi questo: l’afrore di sacrestia sommato a quello equivalentemente malsano di bottega oscura, e’ tutto a sinistra: checche’ se ne dica il centrodestra e’ vivo e non ha paura di dire cose chiare: quasi sempre minchiate, ma chiare. Significa che sai cosa faranno. Questi dilettanti che ci governano oggi non sanno nemmeno loro cosa dire ne’ cosa pensare, e io non ricordo una sola dichiarazione di un leader del pds, dal 1989 ad oggi, che dicesse chiaramente: faremo questo, non faremo quello. Comunucazione? No, e’ che proprio non ne hanno idea.
Con questo, per chiarire: il 9 maggio 2006 ho votato Prodi, che avevo gia’ sostenuto alle primarie del 16 ottobre. Domenica mi sono tenuto ben distante dal seggio, sapendo che mandare tutti a quel paese dalla cabina elettorale e’ reato. Ciononostante credo che il Partito Democratico sia un’occasione interessante, e non per passare il topexan sulle facce inguardabili e inguaribili di fassino e rutelli, ma riempire il vuoto con contenuti dal basso. Bastera’ invaderlo ed esprorpiarne i parassiti che lo controllano, cosa che sulla carta non e’ difficle, visto quanto sono bolsi i guardiani.
john, john…
apprezzo sinceramente il tuo sfogo, appassionato, competente, motivato e accuratamente descritto.
Come non darti (quasi) sempre ragione? Facciamo così: dove non confuto, o almeno ci provo, è accordo tacito.
Per esempio, il precedente governo Prodi puntò sull’ingresso nell’euro. Ricordi? Non era scontato, e nemmeno condiviso. la Confindustria, ovvero il sindacato italiano più conservatore e lobbysta che ci sia in Italia, non voleva perdere il vantaggio della liretta svalutata e svalutabile. Il centodx, poi, su qesto punto era (e rimase, ancora per anni, in seguito) contrario in misura e modo raccapriccianti. Qualcuno ricorda ai signori Fossa (allora presiedeva lor signori di viale dell’Astronomia) e Tremonti cosa dicevano, e se avrebbero la faccia tosta di ripeterlo oggi, dopo gli anni che abiamo attraversato? Eppure, il biascicante Prodi, il dossettiano (che non è un insulto, e se tu conoscessi la mia storia capiresti che per me, al di là di ciò che sno io, è un’evocazione quasi sacra) professore si intestardì e ora vorre vedere qualche nostalgico della lira, se ha il coraggio di ripetere ciò che dieic anni fa, più o meno, ululava dai giornali servi, dalle tv puttane, dalle piazze riempite di bifolchi ignoranti, a prescindere dal reddito percepito (e rigorosamente mai dichiarato).
E vogliamo dire che nell’indulto, che anche a me non è piaciuto -come già ti dissi- i signori di FI non si sono opposti. hanno solo chiesto difare rientrare i loro nelprovvedimento. I loro. I LORO, John…
Ora, ti ripeto, con una comunicazione pietosa del Primo ministro, con i DS sempre lì a pensare come farsi largo con le stesse persone in un nuovo partito (nuovo? lasciamo perdere), con tutto, puntano a un risanamento di deficit e debito. Siamo partiti da un bello zero di avanzo primario, da un 4,4 (e forse più) di deficit e un bel 108 di debito, circa. in un anno siamo sempre lì? Non mi pare.
Come sempre nella vita, un obiettivo principale richiede sacrifici a volte sanguinosi per l’anima su punti importanti ma non essenziali.
Questi sacrifici sono un cedimento al Vaticano per non giocarsi le penitenti passere secche tipo la Binetti, e tenersi un losco figuro come Mastella, il Moggi della politica, per quei tre voti in croce che ti porta.
Credi che a me piaccia? No.
Ma, cosa vuoi, a me un premier in autoreggenti che gioca con un leone in giardino piace ancora meno.
Grazie Piti, bell’intervento, da rifletterci. Ma mi hai ricordato Giorgio Fossa, e allora ho bisogno di fare due passi.
Scusa Piti, ma a risanare le finanze statali non riducendo costi o entrate bensì inasprendo le tasse sono capace anche io eh…
zara, potrei rispondere che a risanare tagliando sulla pelle delle classi sociali “altre” sono capace anche io ;-)
e far pagare le tasse non è aumentare le tasse, anche se chi le evade fa finta di non capire
Mi sa che, di contro, sarei capace anch’io di NON tagliare le tasse e nel frattempo fare crescere il debito pubblico ( che ci costa)
Sì, ho come l’impressione che sarei capace anch’io di evitare di ” mettere le mani in tasca agli italiani ” in quel modo.
Perfetta sintesi.
La sinistra stavolta non c’era, nè quella di governo nè i suoi elettori che sono andati altrove da tutti e due i poli.
forse è proprio così….
scusate, ma stavolta ho trovato le parole di prodi abbastanza convincenti. Se il governo attuale sia un vuoto oppure no bisognerà giudicarlo non dopo un anno di legislatura. Non sto dicendo che io trovi prodi particolarmente convincente in assoluto, nè che diversi atteggiamenti, specialmente nei confronti del vaticano, mi siano piaciuti. Ma se davvero il voto è andato in questo modo perchè c’è il nord anti-tasse (sai che novità, sai che civiltà), forse bisogna davvero aspettare di avere i conti a posto per ottenere qulle riduzioni fiscali che i poveri imprenditori lombardo veneti attendono ansiosi asserragliati dentro le loro ville, i oro suv, le loro barche.
Non capisco: un governo lo si giudica dopo un anno per quello che in quell’anno ha o non ha fatto. La mia opinione e’ che questo governo abbia fatto pochissimo, e che quel pochissimo sia pessimo: a partire dall’indulto e la direttiva contro la pubblicazione di intercettazioni e indagini, specie se coinvolgono politici. Si tratta di due provvedimenti che persino Berlusconi si sarebbe vergognato a proporre.
Sul non fatto, poi, ci sarebbe da scrivere un’enciclopedia: a cominciare dai Dico, per passare alle strombazzatissime liberalizzazioni (provate a chiudere un conto in banca esigendo di non pagare penali, o a cercare i tappi per le orecchie in un supermermercato). Per pura pieta’ non ci inoltriamo nel sempre attuale tema della lotta alle organizzazioni criminali, dove il nulla assoluto produce un eco sinistro: anzi neanche quello, perche’ manca addirittura l’aria.
Tacciamo poi di personaggi impresentabili: il pregiudicato Visco, il transito Sircana, il mastelliano Mastella.
Trovo peraltro superficiale l’analisi che vuole il crollo del centrosinistra dovuto alle sacche miliardar-parassitarie del nord: primo perche’ quest’analisi suppone che tali sacche avrebbero votato prodi un anno fa, e gia’ si ride, secondo perche’ ignora il fatto che anche in roccaforti inespugnabili del pds e di radicata presenza operaia come Genova e La Spezia, la vittoria dei candidati sindaci e’ stata estremamente risicata, con un macroscopico calo di preferenze.
Insomma, la vignetta e’ perfetta.
john, perchè vinca il centro dx è sufficiente che una quota, non enorme (eccetto emilia, toscana, umbria) di elettorato di centro sx non vada a votare
ovvero, forse più che cambiare voto i miliardar-parassiti del centro dx lombardo veneto, si sno astenuti gli altri elettori
quanto agli impresentabili, per quanti ne presenti (appunto) il centrosx, rimane inarrivabile il centrodx: vogliamo comincire l’elenco o hai impegni il prossimo wekk end?
concordo sull’indulto, e anche su altre cose che citi.
Però, direi che questo governo si gioca la partita, che magari perderà, sul risanamento finanziario e sul rilancio, non sui Dico. E credo che si tratti di un’operazione non solo di improba difficoltà, ma anche pluriennale.
E poi, in democrazia, l’elettore decide, ma non significa che abbia ragione: la questione settentrionale è in gran parte una questione di imposte e tasse. Ovvero di categorie che non le hanno mai pagate e pretendono, sic et simpliciter, di continuare a non pagarle. Volgliamo ricordare che il reddito evaso ammonta a non meno di 200 MLD DI euro.
Poi, se volevi intendere che chi evade ha ragione perchè non si lavora non si guadagna non c’è soddisfazione (infatti, notoriamente crollati i profiti, in questi 15 anni di lagna imprenditoriale ininterrotta), allora, caro amico, buon proseguimento.
Piti, chi evade ha ragione, ma di andare in gattabuia e passarci anche un po’ di tempo: e questi sono elettori persi, dei quali non vorrei mai condividere il voto: che non hanno votato Prodi (il quale comunque si affrettava a fare donazioni ai figli appena vinte le elezioni, in modo da non pagarci le tasse che il suo governo stava per varare) ne’ mai voteranno centrosinistra. Ed e’ importantissimo che il governo mostri durezza su questo punto, piuttosto di tappare il buco finanziario con un generico innalzamento delle imposte, come quello della scorsa finanziaria.
Quello su cio non siamo d’accordo e’ la matrice dell’astensionismo di sinsitra delle ultime elezioni: per te e’ un astensionismo di basso profilo, per me lo e’ di alto: messo in atto da chi si aspettava, con il ritorno del csx, il ritorno della politica, e non la reiterazione delle pratiche democristian-berlusconiche. E invece si parti’ subito male: continuando ad aumentare ministri e sottosegretari, estendendo l’infausta pratica dei “viceministri” inventati dal precendente governo, dando sempre un chiaro messaggio di spreco, vecchio, vieto, ammuffito e stantio, tanto nell’immagine quanto nell’azione politica.
In altre parole: credo si tratti di un’astensionismo “politico”, che’ l’antipolitica siede comoda nel palazzo.
riconosco senza difficoltà che l’aspetto estetico, che diventa etico, che confina con il patetico, di alcuni comportamenti di questo governo è stato talvolta imbarazzante
special mention per mastella
ma per vincere bisognva imbarcare cani e porci (no, sircana, non parlavo di te, dai) o ci ritrovavamo berlusca for ever
e cani e porci si sa cosa fanno, certe volte
però, quando parli di impresentabili, se penso che una papabile prossima candidata del centro dx è la brambilla, penso che a tanto il centor sx non possa geneticamente arrivare.
Il fatto e’, ed ecco un’affermazione che solo un anno fa mi avrebbe fatto andare in bestia, ho smesso di postulare che un governo di csx sia comunque molto meglio, o anche solo meglio, di uno di cdx. Con questo ricatto ci hanno gia’ fottuto molte volte facendoci digerire una bicamerale, DUE governi fancazzisti presieduti da D’Alema e uno che ha fatto il federalismo (!) presieduto da Amato.
Solo che D’Alema fu mandato a casa a calcioni dopo le amministrative del 2000, e quello Amato fu premiato con la peggiore disfatta della sinistra italiana -che quanto a disfatte e’ imbattibile- di tutti i tempi. Si noti, per inciso, che i protagonisti di quella stagione miserabile sono ancora tutti li’: almeno ministri, qualcuno vicepresidente del consiglio (eh gia’, perche’ siccome girano poche cariche e poche indennita’, abbiamo inventato anche il vicepresidente del consiglio: anzi due).
Questo per dire che i nasi hanno una capacita’ limitata, a forza di turarli scoppiano: non so se sopportare le miserie e le pastette D’Alema-Marini-Bertinotti abbia giovato o meno alla causa della sinsitra.
Purtroppo pero’ ho paura che ci sia anche un problema di merito: hai certamente ragione sugli impresentabili, piu’ numerosi e folcloristici quelli di centro destra: ma da cittadino me ne fotticchio di non avere Dell’Utri sottosegretario, se la politica del governo in tema di mafia e’ la stessa e coincide con il vuoto pneumatico. Ecco: io credo che NEI FATTI questo anno di governo Prodi sia al livello degli anni peggiori del governo Berlusconi: il quale sembrava inarrivabile per oscenita’ nella politica della giustizia, ma Prodi e i suoi hanno fatto di peggio.
E vogliamo ricordare l’odiatissima Moratti? Alla fine qualcosa per i giovani ricercatori la fece (aumento’ gli stipendi), mentre l’uomo bialetti (o Mario Bros) di Piombino in un anno non ha fatto una mazza di niente: tranne dichiarazioni su dichiarazioni, e farsi incoronare gran mogol di un partitino inventato apposta, anzi a dire il vero ancora inesistente.
I Dico non ti fanno effetto, Piti, e forse hai ragione; io invece credo che sia una di quelle cose che cambiano la vita delle persone, almeno di alcune. Sul risanamento economico siamo d’accordo, e di certo Padoa Schioppa e’ piu’ competente di Tremonti, solo che il riavvio della macchina italiana e’ solo un effetto di traino di un ottimo andamento dell’economia europea, e come tutti gli effetti di traino e’ timido. (Non dimentichiamo, peraltro, che i passati governi di centrosinistra che affidarono l’economia ad un noto abusivista pugliese lasciarono, anche se un po’ nascosto, un buco di circa 30000 miliardi, stima non di Tremonti, ma di Ricolfi).
E aggiungi questo: l’afrore di sacrestia sommato a quello equivalentemente malsano di bottega oscura, e’ tutto a sinistra: checche’ se ne dica il centrodestra e’ vivo e non ha paura di dire cose chiare: quasi sempre minchiate, ma chiare. Significa che sai cosa faranno. Questi dilettanti che ci governano oggi non sanno nemmeno loro cosa dire ne’ cosa pensare, e io non ricordo una sola dichiarazione di un leader del pds, dal 1989 ad oggi, che dicesse chiaramente: faremo questo, non faremo quello. Comunucazione? No, e’ che proprio non ne hanno idea.
Con questo, per chiarire: il 9 maggio 2006 ho votato Prodi, che avevo gia’ sostenuto alle primarie del 16 ottobre. Domenica mi sono tenuto ben distante dal seggio, sapendo che mandare tutti a quel paese dalla cabina elettorale e’ reato. Ciononostante credo che il Partito Democratico sia un’occasione interessante, e non per passare il topexan sulle facce inguardabili e inguaribili di fassino e rutelli, ma riempire il vuoto con contenuti dal basso. Bastera’ invaderlo ed esprorpiarne i parassiti che lo controllano, cosa che sulla carta non e’ difficle, visto quanto sono bolsi i guardiani.
john, john…
apprezzo sinceramente il tuo sfogo, appassionato, competente, motivato e accuratamente descritto.
Come non darti (quasi) sempre ragione? Facciamo così: dove non confuto, o almeno ci provo, è accordo tacito.
Per esempio, il precedente governo Prodi puntò sull’ingresso nell’euro. Ricordi? Non era scontato, e nemmeno condiviso. la Confindustria, ovvero il sindacato italiano più conservatore e lobbysta che ci sia in Italia, non voleva perdere il vantaggio della liretta svalutata e svalutabile. Il centodx, poi, su qesto punto era (e rimase, ancora per anni, in seguito) contrario in misura e modo raccapriccianti. Qualcuno ricorda ai signori Fossa (allora presiedeva lor signori di viale dell’Astronomia) e Tremonti cosa dicevano, e se avrebbero la faccia tosta di ripeterlo oggi, dopo gli anni che abiamo attraversato? Eppure, il biascicante Prodi, il dossettiano (che non è un insulto, e se tu conoscessi la mia storia capiresti che per me, al di là di ciò che sno io, è un’evocazione quasi sacra) professore si intestardì e ora vorre vedere qualche nostalgico della lira, se ha il coraggio di ripetere ciò che dieic anni fa, più o meno, ululava dai giornali servi, dalle tv puttane, dalle piazze riempite di bifolchi ignoranti, a prescindere dal reddito percepito (e rigorosamente mai dichiarato).
E vogliamo dire che nell’indulto, che anche a me non è piaciuto -come già ti dissi- i signori di FI non si sono opposti. hanno solo chiesto difare rientrare i loro nelprovvedimento. I loro. I LORO, John…
Ora, ti ripeto, con una comunicazione pietosa del Primo ministro, con i DS sempre lì a pensare come farsi largo con le stesse persone in un nuovo partito (nuovo? lasciamo perdere), con tutto, puntano a un risanamento di deficit e debito. Siamo partiti da un bello zero di avanzo primario, da un 4,4 (e forse più) di deficit e un bel 108 di debito, circa. in un anno siamo sempre lì? Non mi pare.
Come sempre nella vita, un obiettivo principale richiede sacrifici a volte sanguinosi per l’anima su punti importanti ma non essenziali.
Questi sacrifici sono un cedimento al Vaticano per non giocarsi le penitenti passere secche tipo la Binetti, e tenersi un losco figuro come Mastella, il Moggi della politica, per quei tre voti in croce che ti porta.
Credi che a me piaccia? No.
Ma, cosa vuoi, a me un premier in autoreggenti che gioca con un leone in giardino piace ancora meno.
Grazie Piti, bell’intervento, da rifletterci. Ma mi hai ricordato Giorgio Fossa, e allora ho bisogno di fare due passi.
Scusa Piti, ma a risanare le finanze statali non riducendo costi o entrate bensì inasprendo le tasse sono capace anche io eh…
zara, potrei rispondere che a risanare tagliando sulla pelle delle classi sociali “altre” sono capace anche io ;-)
e far pagare le tasse non è aumentare le tasse, anche se chi le evade fa finta di non capire
Mi sa che, di contro, sarei capace anch’io di NON tagliare le tasse e nel frattempo fare crescere il debito pubblico ( che ci costa)
Sì, ho come l’impressione che sarei capace anch’io di evitare di ” mettere le mani in tasca agli italiani ” in quel modo.
Perfetto…