Se un pregio il Facci ce l’ha, è quello di essere preciso. E di documentare di come la sinistra, per non dire i comunisti, in realtà di mafia ed antimafia non capivano nulla. Non capivano nulla delle dinamiche e dei metodi. E quindi non elaboravano una strategia capace di fermarli e non trovavano gli uomini e i mezzi giusti. Alla storia giudicare se non capire di mafia è stato un errore. O se è stata semplicemente una mancanza di informazioni e di contatti di prima mano.
Detto questo, e visto che siamo in tema 1992, a me piacerebbe capire se in Italia ci sono state persone e istituzioni che queste informazioni di prima mano ce le avevano. Perchè a loro, e non alla sinistra, va ascritta la mancanza di azione coordinata e continuativa. A questo riguardo mi permetto di riproporvi questo post del Neri. Il video in questione sta anche su YouTube.
Piove, sinistra ladra
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Ma dopo l’ennesima prova che in Sicilia “governano” ancora gli ex democristiani stiamo a cercare cosa la sinistra non abbia capito e non abbia fatto contro la mafia?
Governare in sicilia vuol dire governare col sistema mafioso non è possibile prescindere da questo e non parlo degli omicidi e del traffico di droga, parlo dei più elementari dirirtti del cittadino per i quali devi sempre chiedere il favore dell’amico dell’amico.
Per cui anche l’acqua non ti viene concessa perchè devi capire com’è la vita. Per cui se vuoi una visita medica telefoni a qualuno ma non all’ASL. Per cui ti iscrivi alla facoltà universitaria in base ai professori che conosci.
Io ho solo quarant’anni e da quarant’anni l’unico potere che ho conosciuto è quello della DC e della destra e questo potere nella migliore delle ipotesi si è sempre girato dall’altra parte facendo finta di non vedere, altre ipotesi sono nelle sentenze di condanna l’ultima delle quali vene guardate bene dal citarla visto che si parla del fondatore di forza italia.
Se la sinistra ha, non diciamo una pagliuzza ma un pagliaio negli occhi, la destra il pagliaio l’ha costruito con gli scarti della foresta che ha negli occhi. Io non ho dati riscontri e documenti io sono semplicemente vissuto trent’anni a Catania, e come dice il grande Cacioppo noi la merda la spaliamo con le pale non con i computer (da una scrivania di un bell’ufficio e ben pagato aggiungerei io)
Caro Carletto,
non solo la sinistra non ha capito nulla di mafia e antimafia per tutti gli anni 80, ma continua a non capire, se vogliamo essere buoni.
Destra e sinsitra hanno avuto negli ultimi quindici anni un grande e qualificante obiettivo comune: la realizzazione del programma politico noto come “papello”, vergato da un libero pensatore di nome Salvatore Riina detto Toto’ u Curtu.
Almeno due dei punti del papello sono stati realizzati da governi di centrosinistra: la chiusura delle supercarceri di Pianosa e Asinara e la revisione delle legge sui pentiti, si’, quella voluta da Falcone, cambiata in modo che ora ti penti solo se sei masochista. Sotto i governi di centrosinistra c’e’ stato un ammosciamento del 41 bis e mi aspetto l’abolizione dell’ergastolo e la revisione del maxiprocesso a breve.
Questo per dire che non c’e’ nessuna differenza tra l’inazione di centro o di destra e quella di sinistra. Che la mafia non e’ di destra ne’ di sinsitra, ma decide chi votare e con chi allearsi di volta in volta.
E poi un nome che vale la pena ricordare: Crisafulli Vladimiro. Vedere qui:
http://bennycalasanzio.blogspot.com/2006/12/la-mafia-di-destra-chiedetelo-lui.html
In Sicilia dovrebbe governare un “Governatore prefettizio” una sorta di podestà d’epoca fascista, detto da un antifascista poi, appoggiato dall’esercito, magari facendoli tornare da quei paesi dove pretendiamo di riportare l’ordine e la legalità (sigh!!) che non sappiamo riportare in quella splendida regione.
Hanno provato amandare un superprefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa e l’hanno aftto ammazzare.
Ne hanno mandato un’altro un paio di anni fa per cercare di gestire solo almeno la gestione dell’acqua, un’altro generale dei carabinieri guarda caso, e appena è arrivato Totò (Riina o Cuffaro fate voi) l’hanno subito cacciato però almeno è vivo. Tra parentesi quello che ha preso il suoposto credo sia uno dei dipendenti pubblici più pagati della storia.
Ma Kagliostro, keffinehaffato la ggente come lui?
Un posto in provincia?
che la sinistra non capisse nulla di mafia, diglielo nell’orecchio, pensando alla legge che porta il suo nome, al corpo trucidato di Pio La Torre
Millepiani, Pio La Torre era isolato nel suo partito. Quando fu nominato segretario regionale nell’81 molti nel Pci storsero il naso.
La legge 416-bis che porta il suo nome fu promulgata, e non a caso, il 13 settembre 1982, ossia tre mesi e mezzo dopo la sua morte (e in fretta e furia dopo quella di dalla Chiesa).
Non e’ elegante contare e classificare i morti, ma, visto che sembra essere il criterio che adotti, ti ricordo che Piersanti Mattarella, Michele Reina, Giuseppe Insalaco erano democristiani e furono ammazzati dalla mafia. (Anche Salvo Lima, ma li’ e’ un po’ diverso).
Il dato preoccupante che mi premeva e mi preme sottolineare e’ che la flessione della repressione antimafiosa si e’ registrata proprio durante il quinquennio dell’Ulivo. Non che nel lustro successivo il nuovo governo abbia dato prova migliore, anzi. Ma credo che le viete identita’ mafia=destra, antimafia=sinistra propongano uno schema interpretativo falso.
Millepiani, Pio La Torre era isolato nel suo partito. Quando fu nominato segretario regionale nell’81 molti nel Pci storsero il naso.
La legge 416-bis che porta il suo nome fu promulgata, e non a caso, il 13 settembre 1982, ossia tre mesi e mezzo dopo la sua morte (e in fretta e furia dopo quella di dalla Chiesa).
Non e’ elegante contare e classificare i morti, ma, visto che sembra essere il criterio che adotti, ti ricordo che Piersanti Mattarella, Michele Reina, Giuseppe Insalaco erano democristiani e furono ammazzati dalla mafia. (Anche Salvo Lima, ma li’ e’ un po’ diverso).
Il dato preoccupante che mi premeva e mi preme sottolineare e’ che la flessione della repressione antimafiosa si e’ registrata proprio durante il quinquennio dell’Ulivo. Non che nel lustro successivo il nuovo governo abbia dato prova migliore, anzi. Ma credo che le viete identita’ mafia=destra, antimafia=sinistra propongano uno schema interpretativo falso.
Sempre a proposito del tormentato rapporto tra la sinistra e la legalita’, sarebbe interessante raccogliere un’analisi del caso Visco, che sta esplodendo. Secondo la deposizione di Speciale, dirigente della gdf, Visco, semplice sottosegretario e quindi per nulla titolato a farlo, avrebbe cercato di imporre il trasferimento degli ufficiali impegnati nelle indagini su Consorte, Sacchetti, Unipol e furbetti vari. Ieri su Libero c’era un’interessante intervista a Di Pietro. Ricordiamo, per inciso, che Visco vanta gia’ una condanna definitiva per un’antipatica storia di abusivismo edilizio a Pantelleria.
Secondo il mio modesto, incompetente, e non richiesto avviso sarebbe un ottimo spunto per il migliore Facci, quello dei “regressisti”, per intenderci.
è una pratica costante, attribuire agli altri il criterio di ciò che si scrive e di come lo si scrive. Non conto e classifico i morti. Dico: Pio La Torre era del PCI, aveva intuito quello che, nel metodo delle indagini giudiziarie, fu il tratto caratteristico delle prime indagini di Falcone. Pio La Torre, nasi storti o orecchie basse, era segretario regionale del PCI: dimostrate che non avesse capito nulla della mafia o che non fosse del PCI. Punto. Il resto, in Sicilia, lo chiamiamo ‘chiacchiere e tabbaccheri di lignu’. Oggi, commenti di blog.
No, Millepiani, e’ una questione di logica: io sostengo che a sinistra non si e’ mai cpaito nulla di mafia, e cito a dimostrazione la politica dei governi di centrosinistra. Tu rispondi NON che La Torre aveva capito tutto (lo aggiungi solo nel secondo commento), ma che e’ stato ammazzato dalla mafia, ed era comunista. La cosa non dimostra nulla perche’ anche democristiani sono stati ammazzati dalla mafia.
Comunque ti avevo anche prevenuto, ricordandoti o spiegandoti ex novo che La Torre, grandissimo eroe civile italiano, all’interno della sinistra era un isolato: esattamente perche’ capiva molto di mafia.
Il mio lo chiamerei piuttosto parlare al vento, la tua aria fritta.
John, rimane la questione che la sinistra non ha capito per mancanza di frequentazioni. La qual cosa non mi dispiace.
Fabrizio, temo di dover dissentire: se anche fosse come tu dici, occuparsi di politica in Italia, magari in sicilia, trascurando le strutture criminali che dominano l’economia e il controllo del territorio sarebbe una colpa grave, al limite della connivenza.
Purtroppo pero’ la sinistra con Cosa Nostra ci fa pure maneggi e affari (oltre al caso Crisafulli, ci sono interessanti riscontri di aperture di Provenzano ai comunisti. L’anziano boss predicava che pecunia non olet, e anche con i comunisti si potevano fare buoni affari. E li fece. Ti consiglio al proposito “Bernardo Provenzano” di Salvo Palazzolo).