Buona.
Morti bianche che coronano in un giorno nero per il governo, che ci stava per varare su una legge sulla sicurezza sul lavoro.
ha ragione Ichino, che gli Italiani se le inventano tutte per non lavorare: anche il record europeo di incidenti sul lavoro, i lavativi
il brillante giuslavorista denuncia una situazione giunta a livello di guardia.
Guardia medica.
Oltre a non aver voglia di lavorare siamo anche distratti. Riusciamo a morire quasi sempre il giorno stesso dell’assunzione.
Bella. Ma ancora più bello il commento di FAM: verissimo, tristissimo.
ciao
Ma ad Ichino l’influenza non viene mai?
luanalit, pensa che nel forum sul corriere della sera on line della settimana scorsa, ichino ha affermato di non essere mancato alla lezione universitaria nemmeno il giorno del funerale del padre (peraltro scritto maiuscolo, per cercare di farsi perdonare dal genitore)
certo che insegnare all’università aiuta a mancare raramente dal lavoro: 100 ore di cattedra all’anno
poi ci studierai prima, dopo, sopra e sotto, ma quelle sono ore per i cazzi tuoi e ti organizzi un po’ come credi e quindi non si può parlare di presenza o assenza
le ore ufficiali sulle quali calcolare presenza e assenza sono cento
contro le 1600 circa di chi vuole colpire con il rigore secco e maniacale di cui la sua faccia è l’espressione più compiuta
anche se le tragedie non consentono a caldo analisi lucide non sarebbe male ricordarci che nei cantieri purtroppo spesso sono i lavoratori stessi,vuoi per eccesso di sicurezza,vuoi perchè c’è sempre quella mentalità del cazzo(la stessa di chi non usa il microfono del cellulare in auto)per cui essere in regola è da fessi,i primi a non rispettare le normative contro gli infortuni
Anche qui, attraverso una graffiante vignetta in questo caso, si richiama giustamente l’attenzione su una questione che i media, e la TV in particolar modo, hanno affrontato solo per il tempo di un respiro, di un soffio di fiato, giusto per parlare di cronaca e di morti forse ma senza poi interessarsene oltre: le morti bianche.
Sono qui per chiedervi, se vorrete, di “firmare” on line sul mio blog una petizione scrivendo in maiuscolo nello spazio dei commenti di quel post “BASTA MORTI BIANCHE”. Se questa mia iniziativa per cercare di agire avrà successo tutti questi commenti firmati(anche solo con un semplice nickname) saranno da me inviati all’ attenzione per mail della Presidenza della Repubblica, del Consiglio e del Ministero del Lavoro
Nel ringraziarvi per avermi permesso di postare questo messaggio colgo anche l’occasione di ringraziare pure tutti voi per la cortesia che avrete nel leggerlo, augurandomi che sarete numerosi nell’intervenire a firmare questa petizione.
E’ un modo per agire , per fare sentire la nostra voce. Per risvegliare coscienze pigre e svogliate nelle alte sfere. E’ una sfida. Proviamo a vincerla!
Buona.
Morti bianche che coronano in un giorno nero per il governo, che ci stava per varare su una legge sulla sicurezza sul lavoro.
ha ragione Ichino, che gli Italiani se le inventano tutte per non lavorare: anche il record europeo di incidenti sul lavoro, i lavativi
il brillante giuslavorista denuncia una situazione giunta a livello di guardia.
Guardia medica.
Oltre a non aver voglia di lavorare siamo anche distratti. Riusciamo a morire quasi sempre il giorno stesso dell’assunzione.
Bella. Ma ancora più bello il commento di FAM: verissimo, tristissimo.
ciao
Ma ad Ichino l’influenza non viene mai?
luanalit, pensa che nel forum sul corriere della sera on line della settimana scorsa, ichino ha affermato di non essere mancato alla lezione universitaria nemmeno il giorno del funerale del padre (peraltro scritto maiuscolo, per cercare di farsi perdonare dal genitore)
certo che insegnare all’università aiuta a mancare raramente dal lavoro: 100 ore di cattedra all’anno
poi ci studierai prima, dopo, sopra e sotto, ma quelle sono ore per i cazzi tuoi e ti organizzi un po’ come credi e quindi non si può parlare di presenza o assenza
le ore ufficiali sulle quali calcolare presenza e assenza sono cento
contro le 1600 circa di chi vuole colpire con il rigore secco e maniacale di cui la sua faccia è l’espressione più compiuta
anche se le tragedie non consentono a caldo analisi lucide non sarebbe male ricordarci che nei cantieri purtroppo spesso sono i lavoratori stessi,vuoi per eccesso di sicurezza,vuoi perchè c’è sempre quella mentalità del cazzo(la stessa di chi non usa il microfono del cellulare in auto)per cui essere in regola è da fessi,i primi a non rispettare le normative contro gli infortuni
Anche qui, attraverso una graffiante vignetta in questo caso, si richiama giustamente l’attenzione su una questione che i media, e la TV in particolar modo, hanno affrontato solo per il tempo di un respiro, di un soffio di fiato, giusto per parlare di cronaca e di morti forse ma senza poi interessarsene oltre: le morti bianche.
Sono qui per chiedervi, se vorrete, di “firmare” on line sul mio blog una petizione scrivendo in maiuscolo nello spazio dei commenti di quel post “BASTA MORTI BIANCHE”. Se questa mia iniziativa per cercare di agire avrà successo tutti questi commenti firmati(anche solo con un semplice nickname) saranno da me inviati all’ attenzione per mail della Presidenza della Repubblica, del Consiglio e del Ministero del Lavoro
Nel ringraziarvi per avermi permesso di postare questo messaggio colgo anche l’occasione di ringraziare pure tutti voi per la cortesia che avrete nel leggerlo, augurandomi che sarete numerosi nell’intervenire a firmare questa petizione.
E’ un modo per agire , per fare sentire la nostra voce. Per risvegliare coscienze pigre e svogliate nelle alte sfere. E’ una sfida. Proviamo a vincerla!
Daniele Verzetti, Rockpoeta.