Codacons di paglia

CodaconsIl Codacons ha chiesto all’Ordine dei giornalisti la mia radiazione dall’albo. Scocca l’ora decisiva. Mi aspetto un grandissimo sostegno da parte vostra.

Ovviamente a favore loro.


Seguono, nell’ordine:

1) lettera-esposto del Codacons spedita all’universo mondo;
2) replica dello scrivente pubblicata sul Giornale del 4 gennaio;
3) articolo galeotto pubblicato sul Giornale del 21 gennaio;


ORDINE DEI GIORNALISTI DELLA LOMBARDIA
Presidente Franco Abruzzo
Racc a/r e fax fax: 02.66716194
Via A. Da Recanate 1, 20124 Milano
fabruzzo39@hotmail.com
presidenza@odg.mi.it

e p.c.:
DIRETTORE DE IL GIORNALE
Maurizio Belpietro
racc a/r e fax 02/72023880
via Gaetano Negri, 4
20123 MILANO

Filippo Facci
racc. a/r e fax 02/72023880
filippofacci@tiscalinet.it

E P.C.:
Direttore de La Repubblica
FAX 06/49822923
Direttore del Corriere della sera
FAX 02/29009705
Direttore de La Stampa
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Direttore de Il Sole 24 ore
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Direttore de Il Messaggero
FAX 06/4720665
Direttore de Il Giorno
FAX 02/27799537
Direttore de La Nazione
FAX 055/2478207
Direttore de Il Resto del Carlino
FAX 051/532990
Direttore de Il Tempo
FAX 06/6758869
Direttore di Libero
FAX 02/99966273
Direttore de L’Unità
FAX 06/58557219
Direttore de Il Mattino
FAX 081/2451546
Direttore de Il Manifesto
FAX 06/68719573

Direttori di tutte le testate nazionali di carta stampata, radio e TV

ROMA, 29/12/2006

OGGETTO: Richiesta provvedimenti disciplinari e radiazione dall’albo nei confronti del giornalista FILIPPO FACCI

Con la presente l’associazione Codacons, regolarmente iscritto nell’elenco delle associazioni dei consumatori e degli utenti rappresentative a livello nazionale ex art. 5 della legge 30 luglio 1998, n.281 (Disciplina dei Consumatori e degli Utenti), con decreto del Ministero dell’Industria del 15 maggio 2000 e, come tale, componente del CNCU – Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, richiede a codesto Ordine immediati provvedimenti disciplinari, compresa l’eventuale radiazione dall’albo, nei confronti del giornalista Filippo Facci, che nell’articolo pubblicato nell’edizione de Il Giornale del 21.12.2006, dal titolo “Codacons, tu telefoni loro incassano” (allegato n.1), si è reso protagonista di clamorosi errori e falsi che da una parte arrecano ingente danno alla scrivente, rappresentando una diffamazione aggravata e continuata della quale egli dovrà rispondere in altra sede, dall’altra gettano discredito sull’intera categoria dei giornalisti.
In particolare nell’articolo del Facci si rilevano le seguenti gravi inesattezze:

1) non è vero che il servizio 892-007 del call center Codacons costa più di un telefono erotico. Al contrario tale servizio applica una delle tariffe più basse per tale tipo di numerazione, considerato che i telefonici erotici che il Facci finge di non conoscere arrivano a costare 15 euro al minuto oltre lo scatto alla risposta; quello del Codacons costa invece 1,50 euro al minuto + Iva e 10 cent di scatto alla risposta;

2) attraverso una palese diffamazione il Facci afferma nel suo articolo che chiamando il numero 892-007 e ascoltando la voce preregistrata che informa circa i costi del servizio, si spenderebbe la bellezza di 2 euro da telefono cellulare e 1 euro da rete fissa. ASSOLUTAMENTE FALSO!!! L’ascolto del disco preregistrato è per l’utente che chiama assolutamente gratuito, in quanto solo dopo aver accettato i costi la telefonata prosegue con un operatore e viene applicata la tariffazione annunciata;

3) non corrisponde al vero l’affermazione del Facci secondo cui l’informativa sui costi del servizio pubblicata sul sito www.codacons.it (allegato n.2) sarebbe piccolissima e quindi illeggibile. Il Codacons, che da anni si batte per la trasparenza in favore dei consumatori, ha illustrato chiaramente le tariffe del servizio, e proprio la pubblicazione di tale informativa ha sollevato dibattiti su alcuni blog. Al contrario, se le tariffe fossero state illeggibili, nessuno se ne sarebbe accorto e non sarebbero state aperte discussioni su internet né altri giornalisti avrebbero trattato il tema;

4) non corrisponde al vero l’affermazione contenuta nell’articolo secondo cui il Codacons, attraverso il suo ufficio stampa, avrebbe informato in un blog che il numero 892.007 rappresenta uno scherzo e quindi non esiste. Al contrario si è data comunicazione al Facci che lo stesso Codacons, allo scopo di spiegare le motivazioni che hanno portato l’associazione a scegliere un call center e pagamento, ha inviato una “finta” lettera ai giornali protestando contro l’introduzione del numero a pagamento;

5) non corrisponde al vero l’affermazione del Facci secondo cui la tariffa di 1,50 euro al minuto del numero 892-007 sarebbe vessatoria: l’utente può scegliere se sostenere o meno tale spesa, senza alcun tipo di costrizione o vessazione da parte di alcuno; lo stesso può optare per accedere direttamente alle sedi senza telefonare per usare una comodità che non può non avere un costo;

6) nell’articolo del Facci viene messo anche in dubbio che una parte del ricavato delle telefonate andrebbe a finanziare progetti in favore dei bambini malati di cancro del Policlinico Umberto I, attraverso l’associazione onlus Mary Poppins, lasciando intendere quindi che l’associazione sfrutti i bambini malati a scopo di lucro;

7) se il Facci si fosse preso la briga di informarsi, avrebbe scoperto con sua grande meraviglia che il Codacons non effettua né ha mai effettuato consulenze legali telefoniche né on line, nell’interesse degli stessi consumatori, in quanto pratica deontologicamente scorretta e pericolosa per gli utenti (sarebbe come farsi visitare dal medico per telefono). Motivo per cui tramite il call center 892-007 non si ottengono consulenze ma si è migliorato il servizio di segreteria, ricezioni segnalazioni e agenda appuntamenti, con grande soddisfazione degli stessi utenti.

L’articolo di Filippo Facci sembra rappresentare un esempio di giornalismo da “dilettante allo sbaraglio”, scritto al solo scopo di diffamare il Codacons, senza aver verificato prima le affermazioni contenute al suo interno, senza aver chiesto delucidazioni all’associazione che avrebbero sicuramente permesso al Facci di realizzare il suo pezzo evitando al tempo stesso un passo falso che lede l’onorabilità del Codacons e getta fango sull’intera categoria dei giornalisti italiani, che certamente utilizzano maggiore professionalità e correttezza, e che rispettano quelle regole deontologiche che, stando all’articolo in questione, il Facci pare non conoscere. Ci meravigliamo inoltre di come una testata seria e rispettabile come Il Giornale abbia potuto pubblicare un simile articolo sballato senza aver verificato prima la veridicità delle affermazioni contenute al suo interno.

Il Codacons ha deciso di non chiedere la rettifica della notizia falsa, misura che permetterebbe alla testata di sottrarsi alla giusta punizione, ma di informare direttamente tutte le testate di quanto sopra e riservarsi di agire direttamente dinanzi alla Magistratura chiedendo pene severe nei confronti di Filippo Facci.

All’Ordine dei giornalisti il Codacons chiede l’apertura di una inchiesta e provvedimenti disciplinari urgenti nei confronti del Facci, compresa – laddove se ne ravvisi la necessità – la radiazione dall’Albo dei giornalisti. Si resta in attesa dell’avvio della obbligatoria azione disciplinare e dell’avviso all’istante delle sue conclusioni.

Con osservanza

Vicepresidente Codacons
Giuseppe Ursini


Nell’ordine.
1) Circa i telefoni erotici, visto che insistete, e nonostante la mia fosse una palese battuta, faccio due esempi;

– “Sono una donna molto bollente e esibizionista, adoro le trasgressioni , cerco persone che come me adorano il sesso per incontri molto caldi in ogni luogo, per info 892022(…), risponde il mio amico per eventuali incontri la tariffa e di soli 1, 50 euro”;

– ecco poi le tariffe riscontrabili sulo sito telefonoragazze.com, dove troneggiano Natasha e Manuela: per le numerazioni 899, fisso € 0,12910 alla risposta più € 1,5490 al minuto.

2) Nel vostro sito si legge di un costo “alla risposta”, e la risposta in tutti i telefoni del mondo parte col disco pre-registrato; se il vostro caso è diverso, rappresenta un eccezione mondiale e fareste bene a segnalarlo.

3) La vostra scritta che evidenzia i costi della telefonata resta piccola e abbastanza illeggibile, ma soprattutto l’avete ingrandita dopo la pubblicazione del mio articolo e di alcune lagnanze pubblicate su due blog. Non sono il solo ad averlo notato.

4) Il vostro addetto stampa, sempre su un blog, ha scritto che «Sapevamo che avremmo ricevuto critiche, così abbiamo preparato una bufala e le critiche ce le siamo fatte da soli mandando una lettera di protesta alla stampa». A casa mia questo si chiama scherzo, anche se casa mia voi certo non la frequentate.

5) Ho scritto che la vostra tariffa è vessatoria: lo confermo, soprattutto se proposta da un’associazione che vorrebbe tutelare i consumatori. E’ la mia opinione. Potevate mettere non dico un numero verde, ma una tariffa ordinaria: chi si fa pagare 1 euro e 50 al minuto più Iva più 10 centesimi alla risposta, a mio avviso, lo fa per guadagnarci.

6) Non so dove abbiate letto che io abbia dubitato del vostro proposito di devolvere la bellezza dieci centesimi per telefonata a una determinata onlus. Io non l’ho scritto nè adombrato.

7) Il parallelo tra il chiamare voi per un consulto telefonico e chiamare un medico per una visita telefonica è una sciocchezza. Voi non siete medici, in ogni caso i consulti telefonici in Occidente li fanno anche gli avvocati, i commercialisti e comunque anche i medici. Nel vostro caso, la costosa telefonata serve solo a fissare un appuntamento. E a questo appuntamento si potrà accedere solo pagando 50 euro per l’iscrizione al Codacons. All’anno.

8) Dilettanti sarete voi, anche se circa l’onorabilità del Codacons confesso di non essere particolarmente informato. A ogni modo le verifiche ci sono state, e infatti l’articolo contiene il vero.

9) Il fatto che non abbiate chiesto rettifiche bensì querelato direttamente (questo almeno ci state dicendo) dimostrerebbe che puntate direttamente ai soldi, nel caso. Se è questo che volete, ci vediamo in tribunale.

(f.f.)


Codacons, tu telefoni loro incassano
(Il Giornale, 21 dicembre 2006)

La prima parte del racconto già basterebbe: il mitico Codacons, quello che si straccia continuamente le vesti per il consumatore vessato (ora per esempio è alle prese con il dramma del caro-albero) sul proprio sito ha pubblicizzato un numero telefonico unico che sarebbe questo: 892-007. Sotto il numero però c’è scritto in piccolissimo che telefonare costa la bellezza di 1 euro e 50 al minuto più Iva più 10 centesimi alla risposta. Come neanche i telefoni erotici.

Basterebbe questo, ma poi c’è la seconda parte del racconto. Due cosiddetti blogger, Maurizio Codogno e Massimo Mantellini, nei giorni scorsi si sono accorti del paradosso e l’hanno evidenziato sui rispettivi blog. La cosa non è sfuggita al Codacons (precisamente a Stefano Zerbi dell’ufficio stampa) che è subito intervenuto sui rispettivi blog, nello spazio commenti, e ha spiegato che in parte era uno scherzo: «Sapevamo che avremmo ricevuto critiche, così abbiamo preparato una bufala e le critiche ce le siamo fatte da soli mandando una lettera di protesta alla stampa». Bene, ma di che lettera parla? Di che scherzo? Il numero telefonico è valido. Funziona. Ma il comunicato prosegue e cerca di spiegare più o meno questo: il Codacons è povero e molti dei suoi consulenti non sono neppure provvisti di segretaria, dunque è stato necessario istituire un numero unico che potesse «apprestare almeno uno strumento di coordinamento per gli appuntamenti». Con parole nostre: se tu chiami il Codacons perché ti senti vessato, non solo spendi la cifra vessatoria di 1 euro e mezzo più Iva più 10 centesimi alla risposta, ma il consulto non ce l’hai. Ti risponde una segretaria, un centralino: il consulto sarà fissato per altro tempo e altro luogo. Resterebbe da capire perché la telefonata non debba costare come una normale, o perché un indirizzo di posta elettronica non possa essere sufficiente, ma la risposta è ancora sul sito del Codacons: «Con il telefono a pagamento si elimina il malvezzo di chiedere consulenze per telefono che nel caso degli avvocati sono vietate dal codice deontologico».

Allora è un problema di civiltà giuridica. Macché: «Queste telefonate facevano sì che la maggior parte dei consumatori, per non spendere la quota associativa di 50 euro l’anno, provavano a risolvere il loro problema per telefono». E non va bene? No, perché così facendo «alimentavano vieppiù quella cultura non consumerista che determina che solo il 10 per cento degli iscritti rinnovi spontaneamente l’iscrizione dopo il primo anno, e solo dopo aver risolto il problema che lo portò nell’associazione». Messo da parte il neologismo «consumerista», riproviamo con parole nostre: il Codacons si è accorto che il 90 per cento di chi li approcciava annusava l’aria e salutava anziché spendere 50 euro l’anno per tutta la vita. Gente che non conosce la gratitudine o semplicemente non conosceva il Codacons.

Sarebbe tuttavia ingeneroso non segnalare che un modo per non pagare c’è, e nel sito è scritto bello chiaro: basta andare nelle sedi Codacons dove però «ci si deve sobbarcare attese a volte anche di ore, fastidiose e sconvenienti, che abbiamo voluto cancellare col nuovo sistema». Un po’ come con lo specialista dell’ospedale pubblico: puoi attendere una visita anche per mesi, ma se vai nel suo studio privato e paghi fai decisamente prima. Chiaro. Un filo consumerista, magari.

Noi comunque il famoso numero unico l’abbiamo chiamato. Risponde una vocetta registrata che ti tiene alla cornetta per circa 30 secondi prima di passarti chicchessia, anche perché deve avere il tempo di spiegarti che paghi la telefonata, come no, «ma finanzi anche l’assistenza dei bambini malati di cancro del Policlinico». Ascoltando solo il nastro registrato, se anche sbatti giù la cornetta subito dopo, hai già speso un euro tondo calcolata l’Iva e lo scatto alla risposta. Questo dalla rete fissa: se chiami da un cellulare passi a circa 2 euro al minuto più Iva eccetera: ma sono tutti calcoli nostri, la vocetta non spiega neppure in che percentuale si finanzieranno questi bambini malati di cancro.
La soluzione è ancora sul sito del Codacons: per ogni telefonata verrà devoluta la cifra di 10 centesimi a un’onlus che si chiama Mary Poppins. Non il 10 per cento sul costo di ogni telefonata: 10 centesimi per telefonata. Iva compresa, vi è da presumere.

E qua risorge un dubbio. Ma non avevano discusso una legge a tutela dei consumatori, l’anno scorso, secondo la quale bisognava imporre il prezzo finale per i servizi al pubblico, dunque comprensivo di Iva e tutto il resto? Bisognerebbe informarsi. Rivolgersi a qualche associazione di consumatori. Un numero da chiamare ce l’avranno pure.

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34 Commenti

  1. @JT:
    1. io non sono un’associazione di consumatori;
    2. sono iscritto a Tocqueville e me ne vanto;
    3. continuerò a scrivere articoli sulla razionalità quanto mi pare;
    4. tratterò argomenti leggeri quando e se mi pare;
    5. la tua professione è moralizzatore?

    http://fabiosacco.blogspot.com/

  2. Salviamo questo post.

    Non c’è un modo per salvare questo post, che sta slittando via dalla home page, pur essendo quello che in tutta evidenza continua ad attrarre il maggiore interesse dei lettori in questo momento?
    Non si possono ordinare i blog per “commenti nelle ultime 24 ore” o simile, invece che in puro ordine temporale?

    Altre considerazioni qui:
    http://edit.splinder.com/myblog/edit/post/346749
    (scusate se non si fa così, sono ai miei primi passi nella blogetiquette)

  3. @Leonaltro
    A destra, tra mille cose, ci sono pure i post più commentati del mese. E questo penso resterà tutto gennaio in classifica.

  4. Egregio Leonaltro (ma nomi normali?), sono costretto a darti la risposta più sbruffona possibile: quello che dici ha un senso. ma nel mio caso è normale: moltissimi dei miei post hanno un sacco di commenti (guarda nel boxino a destra) ma non è che ci si può basare solo su questo, e comunque numero non è sinonimo di qualità.

  5. Roberto:
    “A destra, tra mille cose”
    Appunto. La sostanza del mio ragionamento non cambia: non me n’ero nemmeno accorto che c’era il box dei più commentati del mese. Forse sono io distratto (in genere il mio occhio taglia per default le colonne laterali perché è dove c’è la pubblicità), ma comunque un conto è lasciare una notizia interessante sotto il riflettore e un conto e rifilarla in un box laterale (dal quale, tra l’altro, sparirà comunque entro 30 giorni).

    Filippo: infatti non ho parlato di qualità, ma di di interesse suscitato nei lettori, che direi si misura abbastanza bene con i commenti o i clic, di certo molto di più che col calendario.

    (nel caso interessasse: lo pseudonimo deriva semplicemente dal fatto che tra blogger e commentatori già abbondano i Leo e Leonardo – per qualche motivo bizzarro mi sembrano pure in sovrannumero rispetto alla realtà – e che in quanto ultimo arrivato non sono che un altro Leonardo)

  6. Mi sembra normale che i post di ‘sto Facci attirino tanto l’attenzione: a tutti fa piacere farsi quattro risate leggendo i deliri del poveretto.
    Allora, il piacere della notizia della radiazione a quando?

  7. Volontariato? Nessun tipo di retribuzione?
    Sarebbe carino se qualcuno si prendesse la briga di capire perchè il Codacons tanto mira ad essere presente ovunque coi suoi “volontari”, “ISPETTORI” per l’occasione, ad estrazioni del lotto, elezioni di miss, Sanremo, trasmissioni come “Amici” e molte altre.
    E perchè Rienzi è così accanito contro “Affari tuoi”, forse perchè non ne fa parte?
    Per partecipare all’estrazione del lotto, che dura un massimo 45 minuti, la retribuzione è di 80 euro lordi per ogni presenza e le presenze sono tre alla settimana, circa 1280,00 euro per 12 ore di lavoro. Ma per ogni quota presa dai “volontari” ne entra un’altra anche per il Codacons.

  8. Ogni mattina un Facci si alza e sa che potrà essere radiato dall’albo dei giornalisti.
    Certo che se viene radiato per mano del Codacons… tristezz’

  9. Mi associo con Roberto per quanto riguarda l’immunità stile “scemo del villaggio” per tutto quanto venga scritto sul Giornale o su Libero, estenderei anche l’idea a tutto cio’ che venga detto o fatto dai loro direttori, e almeno in un caso anche dalle mogli dei direttori.

  10. Sono per un comitato di salvataggio del post.
    O almeno, Filippo, facci (forte eh? come scrivere “Gabriele, la porta!” o “Osvaldo, bevilacqua!”) sapere come andrà a finire quando il post scivolerà nell’obio dell’archivio.

  11. i biondi non hanno barba, al massimo un po’ di pelo “matto”.. cmq solidarietà al codacons che, poverino, stava a fare gli affari suoi (in senso stretto) e si è ritrovato il facci tra le balle.
    ;)

  12. ah, le virgolette di matto servono appunto a stemperare i toni, non vorrei essere querelato dal pelo (rado) di facci.

  13. Mio caro, flavio ed incazzoso, non ti sei rotto di assorbire ironia sul tuo cognome?
    E voi, miei cari, “eterei”, scriventi dotati di puerile fantasia,non vi siete stancati di reiterare battute da avanspettacolo giocondo? Anche l’ironia, come l’umido indifferenziato, dopo un pò puzza.
    Al mio 3…RINNOVATEVI!! Approfittate del baby anno.

  14. bah, morosita, l’impegno è proporzionato all’interesse e questo del commentare non è altro che un passatempo.
    cmq, in forma di battuta, io ho detto le 3 cose che mi interessava dire:
    – il facci ha ragione e questa questione la porta avanti con forza anche se lo fa solo perchè il codacons gli sta sulle palle per principio.
    – concordo che il codacons ha bisogno di soldi e cerca di farli sulle spalle di chi difende in maniera diciamo non del tutto corretta, o furbetta.
    – questa questione delle querele minacciate e fatte per delle cazzate la trovo preoccupante.

    poi, la tua di ironia, beh..

  15. Per carità! Ci mancherebbe solo Facci che fa la fila con noi disoccupati in una bella agenzia del lavoro..
    C’è già troppa concorrenza in questo mondo precario.

  16. Vedi Morosita.
    C’è chi commenta un argomento.
    C’è chi commenta un commento altrui.
    E c’è chi, no avendo una cazzo da dire, commenta il niente che capisce.
    Tu a che tipo appartieni?

  17. tutta la solidarietà al sig. Facci che è riuscito a far “perdere la testa” ai responsabili Codacons che dimostrano il vero volto della associazione che tutela se stessa e non certamente i cittadini. Sarebbe interessante a questo punto se Facci si prendesse la briga di approfondire come vengono distribuiti i fondi Statali alle associazioni dei consumatori e come vengono impiegati i fondi regionali e quelli straordinari sia statali che dell’Unione Europea che il Codacons riceve.

  18. occhei, l’hai detto tu, però, occhei?
    Ma a quest’ora potrei tranquillamente essere già incinta di .

    @mt:che domande!Appartengo all’ultimo, non si era capito?

    Fuocherello, dania, ce la puoi fare!

  19. Carla, nessuno ti ha chiamato in causa, perlomeno non ancora.occhei?!
    …ma tu guarda!

    Incazzita

  20. Se fossi in lei, caro Filippo, mi offenderei sugli insulti del Codacons, solo in merito al fatto che Lei “fà finta di non conoscere” i numeri della linea erotica :-D Si capisce già da questo che razza di fanfaroni sono..in bocca al lupo!! :-* Meg

  21. Non capisco come mai Morosita se la prende tanto per l’intervento di Carla.
    Carla ritengo abbia detto cose molto reali e sarebbe bene che qualcuno – magari proprio Morosita, perchè no – iniziasse ad indagare sulla faccenda.
    Caro dott. Facci, vedo che Rienzi il vizietto di intimorire e minacciare chi non ubbidisce o mette in essere quanto lui dice non riesce proprio a perderlo.
    Io più volte ho subito velate e meno velate minacce da Rienzi.
    Forse l’ultima è stata “tu non sai contro chi ti stai mettendo, non conosci il nostro passato non sai di cosa siamo capaci”.
    Stesse abitudini ha lo stretto collaboratore di Rienzi nominato dallo stesso “leader” di Listaconsumatori Codacons, sig. Truzzi presidente di Assoutenti Liguria: “se non fai come diciamo noi sei finita, tagliata fuori per sempre”.
    E’ vero e lo stanno dimostrando, ma hanno trovato pane per i loro denti.

  22. Morosita si incazza quando e con chi le pare.
    Ho iniziato ad indagare già nel 2003 quando tutti, più o meno, ancora camminavano ammantati l velo di Maya.
    Per quanto mi riguarda ora lascio il campo a giovani più valorosi e forse meno facinorosi della scrivente, ma di certo non sto zitta davanti a cinque caratteri trascritti in questo modo. chi vuol capire, capisca.
    E lei, gentile Massone,mi perdoni,a quest ora dovrebbe essere tra ben più ospitali coltri.

  23. mi sembra che morosita stia proprio eccedendo offendendo senza motivo e con un linguaggio assai discutibile

  24. Micol, s emetti bene l e virgoleper come ti conosco Io, forse forse ci scappa qualcosina,m a soooolo ei fu siccome immobile, trenta giorni asettembre..la là laaaaa

    buuuh

    morosita, comunque, commestibile iè

  25. ottimo!
    magari un giorno per potersi definire giornalista sarà necessario esserlo veramente.
    dai se studi e ti applichi magari col tempo può capitare anche a te di essere definito giornalista.
    pero ra sei uno schiavo/lacchè del padrone
    lui tira l’osso e te lo recuperi, naturalmente litigandotelo col tuo amico farina.

  26. ottimo!
    magari un giorno per potersi definire giornalista sarà necessario esserlo veramente.
    dai se studi e ti applichi magari col tempo può capitare anche a te di essere definito giornalista.
    pero ra sei uno schiavo/lacchè del padrone
    lui tira l’osso e te lo recuperi, naturalmente litigandotelo col tuo amico farina.

  27. Ma bisogna essere iscritti all’Ordine (con la O maiuscola) per essere uffici stampa??? Grande Italia

  28. Ma sì, ritorni!
    ..che nostalgia di polemiche, che polemiche di nostalgia, che di nostalgia…….

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