Allora: ci sono in commercio un sacco di panettoni di un sacco di marche, anche sconosciute nè milanesi nè lombarde: ma i criteri sulla loro bontà a me non sono chiari per niente.
Se spendi di più sono più buoni? Non mi pare proprio.
Se sono di pasticceria sono più buoni? Tantomeno, anzi, quelli delle più mitiche pasticcerie milanesi li ho provati tutti e delusione totale, compreso quello di Peck.
E allora io ho da anni il sospetto, più volte verificato, che i panettoni più buoni si celino dietro marche industriali talvolta semisconosciute o modeste, e magari costino pure due lire. Segnalateli, gente, che finalmente i commenti in questo cazzo di blog possono essere una cosa seria.
Astenersi panettoni da circo (farciti, senza canditi, con la maionese, la mostarda e tutte le variazioni dall’originale) e soprattutto astenersi quei poveretti senzadio che preferiscono il pandoro. Orsù.
Il mistero del panettone buono
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Considerando che sono un pandorista con 7 figli (per coloro che dicono che ce l’ho piccolo :-P) domenica ho ricevuto un panettone da 4000 gr e delle 3 Marie.
Tutt’altro che malvagio, ne ho mangiato 2 fette :-P
Sì, va bene le 3 Marie, però costa quanto un panettone comprato da Peck. Quì si tradisce il senso del post. Marca coop per risparmiare. Marca unes – viaggiator goloso tipo basso e classico per la qualità. Oggi comunque faccio un salto anch’io dal Bettini. E quasi quasi oltre al panettone sperimento pure la veneziana. Ed al pandoro ci piscio sopra.
Buon Natale a tutti.
Le 3 Marie l’ho ricevuto. Di certo non vado a comprare un panettone da 4 kili! Neppure se, come domenica, siamo in 16 a tavola.
@ kluz: dammi la tessera che divento militante.
@butel1: pazzo! lo spaccio Paluani è un buco di 1 metro con 2 commesse che vendono 3 pandori a 4 scemi per 5 euro.
dimenticavo, per Giopana… per quanto io sia una signorina a modo cohe non usa abitualmente, intendo difendere il “caGare” di Noantri.
Se passi dal Veneto e dici caCare in pubblico il minimo che possa accaderti è che ti venga dato del frocio senza passare dal via.
ho visto che è stato già segnalato, ma confermo che in sardegna è buonissimo il Panettone di Pula(che non ha nulla a che vedere con la Polizia ma è un paese dalle parti di Cagliari) Almeno lo era fino all’anno scorso… quest’anno non l’ho ancora provato…
A me però tutta questa sperimentazione per ora mi è costata sui 2 chili e mezzo sulla bilancia.
Ho provato l’Albertengo, che è eccellente, ma lo considero più di pasticceria che industriale. E infatti secca subito.
Il maledetto Bettini alla fine non l’ho ancora trovato. Persisterò.
Per intanto ho riprovato il Tre Marie e a devo ammettere una certa superiorità.
Mi piacerebbe anche provare il panettone “Il viaggiator goloso” che fanno a cuneo e se ho capito bene vendono alla Unes, segnalatomi da Luca Sofri; però sino a Cuneo, ecco.
Poi vorrei provare in particolare il Galup e il Bistefani.
E poi boh. La delusione più clamorosa, ma proprio da mettersi a urlare, è il panettone Coop. Siamo sui livelli del Motta.
Con tutti questi commenti favorevoli al panettone (bleah), e conoscendo per la maggior parte persone che gli preferiscono il pandoro, ne ho riprovati quattro tipi diversi (parlo di assaggini ovviamente) dopo vent’anni di astinenza, pensando che dopo tanto tempo magari l’avrei trovato gradevole. Macché. Tenetevelo.
Il panettone delle Tre Marie resta per me il migliore tra gli industriali ma anche il Bistefani è buono: umidiccio dentro quanto basta… Dopo diverso tempo l’ho riassaggiato quest’anno da un giornalista che lavora a Mediaset: era nel mega pacco dell’azienda tra praline della Lindt e carciofini sott’olio.
Facciiii!!!
ritorni in sè!!! lei è stato ipnotizzato dai canditi e dalle uvette!!! soccorrouomo!
il primo /la prima che si permette ancora di utilizzare il mio nick, LO SPIEZZO IN DUE!
La vera MOROSITA, quella unica, inossidabile, bellissima, antichiappa e antiaderente,quella che il giorno di Natale anziche fare altro, si sveglia presto per controllare se sono arrivate le renne,
SONO IO!!!!
Corro a depositare il marchio. E non toccatemi Facci, grazie.Almeno a Natale.
MOROSITA
L’ unico panettone buono e un panettone morto.
numerosi panettoni non industriali appartengono al gruppo “fioccati”: vengono fabbricati da normali laboratori che li rivendono a vari artigiani. Molti dei panettoni citati appartengono a tale schiera: sono tutti usciti dallo stesso forno, ma travestiti da panettoni artigianali grazie alle etichette diverse, applicate successivamente.
evviva il pandoro!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
abbasso il panettone!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
per chiudere la diatriba gastronomica: gli struffoli vincono su tutto.chiuso.
Non si discute, il panettone più buono in assoluto è Il VERGANI
provare per credere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
del galup ci sono tante versioni accattivanti guardate sul sito
Forse Facci non lo sa , ma un gran numero di pasticcerie ( ma come si fa a definirle cosi’ ) compera da MAINA un panettone industrilae incartato ecco perche’ e’ scarso !!!Chi parla di panettone industriale e lo mangia non sa di quello che parla e si fa del male ( ma nella motore della vostra macchina mettete dell’olio buono ?? )
Incominciate a mangiare il panettone di Igino Massari ( Brescia ) o di Terenzio Busnelli ( ad Arluno ) o della pasticceria Asperti ( a Legnano ) o di Zaia ( a Concorezzo )e poi incomincerete a capire cosa vuol dire panettone. Se poi vogliamo parlare di semi industriale parliamo di Loison , Albertengo , Bonfanti , Borsari a cui indubbiamente c’e da inchinarsi .
Per parlare di panettoni da pasticceria giusto per precisare dobbiamo parlere di lievito madre , di burro dal 16% al 20% , di solo uova fresche e solo tuorlo, di scorzoni di cedro e arancio ( come canditi , non quella robaccia di plastica dei panettoni industriali ) , di lievitazione naturale .
Il prezzo corretto di un ottimo panettone e’ di 25 Euro al kilo !!!
Come il Bettini non c’è nessuno. E non lo dico da Monzasco doc ( la Bettini è proprio un’icona di Monsciaschità), vi invito a provare per credere. Il guaio è che questa piccola azienda, della quale il fondatore, il sciur Bettini, è ancora in vita, ormai è schiacciata dalle grandi marche nazionali: negli anni 70 si trovava in tutti i negozi della città (mai nei supermercati), oggi bisogna proprio andarlo a comprare allo spaccio aziendale.
Poichè conosco una persona che ci lavorava dentro, posso assicurare che usano ancora burro e uova come li intendiamo noi, non polverine o surrogati vari.
Chi voglia mangiare un Panettone, con la P maiuscola, non ha altro da fare che venire nella mia città. Costa parecchio, non è a buon mercato come diceva qlc. nei primi post. Affrettatevi, perchè non so quanto potrà durare ancora questa gloriosa minuscola ditta.
A Monza non c’è giovedì senza Il Cittadino, e non c’è Natale senza Bettini.
X Filippo Facci: Bettini a Milano non lo troverai mai, devi venire a Monza.
Quest’anno come prodotto semi artigianale, ho preso il Bonifanti, e l’ho trovato davvero strepitoso, molto ma molto meglio del rinomato panettone della pasticceria Cova.
il panettone industriale alla salute ti fà male , se prendi quello fatto a mano andrai sano e lontano !!