Apro un post nuovo (e potrei farne a meno), perché effettivamente quello sull’anoressia, che è molto interessante, sta precipitando in una deriva pro/anti fumo (e quindi, presto o tardi, pro/anti Facci).
Forse è stata colpa mia. A un certo punto della discussione qualcuno (non ricordo nemmeno il perché) ha affermato questa cosa:
“Lo sai per esempio che risulta che i fumatori si ammalano di Alzheimer in percentuale molto inferiore ai non fumatori?”
Ebbene, io non lo sapevo; ma a naso fiutavo la stronzata.
Però non l’ho detto, perché sono un tipino educato. Ho solo detto che attendevo fonti attendibili. Nel frattempo temevo che si trattasse di un’estrapolazione viziata di dati statistici: è chiaro che molti tabagisti non fanno in tempo ad ammalarsi di Alzheimer perché muoiono prima di cancro ai polmoni. O alla pelle. O di infarto. Da questo punto di vista, non c’è dubbio che il tabagismo ci risparmi un sacco di spese mediche; ma allora perché non provare rimedi ancora più sicuri come, che so, l’eroina o la Jihad islamica? Conoscete eroinomani o kamikaze islamici che soffrano di Alzheimer? Io no. In attesa di fonti attendibili, fidatevi.
Va be’, scherzi a parte, aspettavo fonti attendibili e le fonti attendibili sono arrivate subito: mi è stato citato il British Journal of Pharmacology (senza specificare numero o annata) e il New Scientist del 9 ottobre 1993. Ok, quindi non è una battuta. Probabilmente non è neanche un’estrapolazione viziata. E’ una teoria. Chiedo scusa, sono il solito malfidato.
Prima di fare pubblica ammenda, però, faccio una cosa. Vado su google. Se fossi un esperto di queste cose saprei rintracciarli io, i link negati, ma non ne so niente, per cui faccio la cosa più banale del mondo. Digito alzheimer smoking. Et voilà (sento già qualcuno: “google non è la bibbia, studia, cresci, chiedi in giro, leggi i miei libri”; ok, però non ho tutto tempo. Ho solo mezz’ora).
Il primo risultato è una pagina che ‘sembra’ seria, ma senza bibliografia, che cita due esperimenti nei Paesi Bassi: nel 1998
, a prospective study from Erasmus Medical School in the Netherlands, showed that smokers were twice as likely as those who never smoked to develop dementia associated with Alzheimer’s Disease.
E un altro esperimento dello stesso laboratorio, nel 2004…
showing that year to year, the rate of mental decline was significantly worse among those who smoked. In fact, they could even measure a difference between individuals who had smoked in the past, but since quit, and those who had not smoked their entire adult lives. The study was much larger than previous studies, involving almost 10,000 people over 65 years old.
Il secondo risultato è l’abstract di un articolo della Reuters, il cui originale però non è accessibile. Il tono è abbastanza perentorio: “Smoking does not prevent Alzheimer’s, study concludes” (devo tradurre? “Uno studio conclude che fumare non previene l’Alzheimer”). E’ il risultato del lavoro di due ricercatori californiani. Che naturalmente non sono la Bibbia neanche loro, ma… siete sicuri che su questa idea del fumo anti-Alzheimer ci sia un vero consenso scientifico?
Il terzo risultato è un articolo della BBC. Che non è la Bibbia: è semplicemente la BBC. E titola: Smoking may double the risk of Alzheimer’s (Devo tradurre? Se fumi hai il doppio di possibilità di soffrire di Alzheimer). L’articolo dà conto di una ricerca condotta a Rotterdam; probabilmente è la stessa citata nel primo sito.
Il quarto risultato, infine, assicura che il fumo previene l’alzheimer; ma a parte la mia diffidenza un po’ idiosincratica per i file in pdf e i siti dai nomi evocativi come tobaccofreekids, c’è da dire che la bibliografia risale al 2000. La ricerca olandese è del 2004. Gli articoli che mi avete citato voi dinosauri, risalgono al 1993. 13 anni fa. Di positivo c’è che siete ancora vivi, brutte ciminiere.
Ma non è detto che non vi stiate ammalando di Alzheimer. Anzi, tutto sommato le possibiltà che vi stiate ammalando di Alzheimer sono abbastanza elevate. E questo spiegherebbe perché prima di dire sciocchezze non abbiate provato a fare una ricerchina su google. Una cosina semplice, di quelle che fanno i bambini in prima media. Io ci ho messo tre secondi. A scorrere i quattro articoli, dieci minuti. C’è anche da dire che non fumo.
Questo post si sarebbe anche potuto evitare, ma cercate di capirmi. Io ho una mamma, che ha paura (come tante) di ammalarsi di Alzheimer. Se un giorno capitasse in questo sito, molto ben indicizzato, potrebbe (tra le varie oscenità e il mio nome) assumere che persone degne di fede sono convinte, perché lo hanno letto su pezzi di carta molto prestigiosi, che fumare aiuta. Per cui, se stai leggendo, per favore, mamma, smetti. Non fidarti di questa gente. Si attaccano a ogni sciocchezza, proprio come i tossici per giustificare la loro dipendenza. Lascia perdere. Io ti dico che secondo me il fumo raddoppia le possibilità di ammalarsi di Alzheimer. Voi qua sotto dimostratemi il contrario.
Facci:
“la Monna Lisa degli studi statistici, il moloch, insomma il rapporto (46) dell’Enveronmental Protection agency secondo la quale il fumo passivo ogni anno causa tremila morti negli Stati Uniti: è il punto di riferimento della junk science per quanto già ridicolizzato e sbugiardato dagli studiosi di tutto il mondo, ma è anche l’unico ad esser stato abbracciato come un vangelo dai mass media e dai vari profeti che reggono lo scettro della campagna anti-fumo. L’Enveronmental protection agency (Epa) è l’ente americano che sovrebbe sovrintendere alla protezione dell’ambiente, e nel 1992, appunto, pubblicò un sunto di undici altre ricerche che furono successivamente utilizzate per classificare il fumo passivo nel cosiddetto Gruppo A degli agenti cancerogeni riconosciuti. […] Dopo infinite e sottaciute polemiche, il 17 aprile 1998, la Corte federale americana definì quello studio come fraudolento e manipolatorio, tanto che il fumo passivo fu cancellato dalla lista dei cancerogeni”.
Eppure, se si va sul sito del Centers for Disease Control and Prevention (CDC), si trova questo:
U.S. Department of Health and Human Services. The Health Consequences of Involuntary Exposure to Tobacco Smoke: A Report of the Surgeon General. U.S. Department of Health and Human Services, Centers for Disease Control and Prevention, National Center for Chronic Disease Prevention and Health Promotion, Office on Smoking and Health, 2006.
6 Major Conclusions of the Surgeon General Report
Smoking is the single greatest avoidable cause of disease and death. In this report, The Health Consequences of Involuntary Exposure to Tobacco Smoke: A Report of the Surgeon General, the Surgeon General has concluded that:
1. Many millions of Americans, both children and adults, are still exposed to secondhand smoke in their homes and workplaces despite substantial progress in tobacco control.
2. Secondhand smoke exposure causes disease and premature death in children and adults who do not smoke.
3. Children exposed to secondhand smoke are at an increased risk for sudden infant death syndrome (SIDS), acute respiratory infections, ear problems, and more severe asthma. Smoking by parents causes respiratory symptoms and slows lung growth in their children.
4. Exposure of adults to secondhand smoke has immediate adverse effects on the cardiovascular system and causes coronary heart disease and lung cancer.
5. The scientific evidence indicates that there is no risk-free level of exposure to secondhand smoke.
6. Eliminating smoking in indoor spaces fully protects nonsmokers from exposure to secondhand smoke. Separating smokers from nonsmokers, cleaning the air, and ventilating buildings cannot eliminate exposures of nonsmokers to secondhand smoke.”
A parte l’autorevolezza dell’Ente,
“the Report was written by 22 national experts who were selected as primary authors. The Report chapters were reviewed by 40 peer reviewers, and the entire Report was reviewed by 30 independent scientists and by lead scientists within the Centers for Disease Control and Prevention and the Department of Health and Human Services. Throughout the review process, the Report was revised to address reviewers’ comments.”
‘Junk science’, come no.
Facci, ho una sola domanda da porti:
per quale stramaledetto motivo continui a scornarti in questo modo?
Il mio è veramente un iteresse genuino, se e quando vorrai soddisfare questa mia curiosita’..beh, sai dove trovarmi.
A correre contro il vento si sente un altro vento.
Ma, sai Bleek, ogni tanto me lo chiedo anch’io.
Può essere che in questi giorni sono in convalescenza e non ho nulla da fare.
Può essere, come ho detto altre volte, che la consideri una palestra tuttavia un po’ facile, un videogioco.
Può essere che mi diverta che non si accorgano, certe volte, di quanto li prenda per il culo facendo dei copia/incolla clamorosi di paginate che credono veramente che io abbia passato la giornata a scrivere.
In questo caso può anche essere il voler vedere sino a dove possano spingersi nel loro indaffaratissimo ricercare con l’obiettivo non di sostenere non una tesi, ma di opporsi meramente a me.
Può essere che mi diverta a far emergere la vera natura di uno come Leo, un personaggio di cui per alcuni aspetti (solo per alcuni) dopo questo post e il suo attorcigliamento di commenti sappiamo davvero tutto, basta uno psicologo da tre soldi.
C’è stato un momento in cui mi sono sentito veramente crudele, nel costringerlo a denudare la sua personalità in questo modo e a lasciarlo biotto lì davanti a tutti, spesso a tutte, fuorchè, ovvio, coloro che condividono il suo evidente malanimo nei miei confronti.
Se la domanda fosse ‘ma chi te lo fa fare di misurarti con Leo’, la mia risposta sarebbe che reputo impagabile vedere Leo – e altri, lui è solo di passaggio – mentre pensano davvero di starsi misurando con me. La loro elettricità.
Un caro saluto.
Ah, chi realmente fosse interessato all’argomento mi scriva in privato e gli manderò del materiale. In buona parte è materiale coperto da copyright e non si può spiattellare così in rete. Oppure, come sa uno dei più saggi di voi che ha deciso di interessarsi davvero all’argomento, posso fornire qualche indirizzo dove scaricarli a pagamento.
genio
f.f, piu’ o meno era quello che pensavo.
E chi ha la tua mail?
Che faccio, la chiedo a Feltri? ;-)
FF TI PROPONGO UN SEMPLICE CALCOLO PROBALISTICO:
quante probabiita’ hai di morire di:
malattie polmonari indotte da fumo
alzheimer
morte violenta
non e’ bello scherzare sulle disgrazie delle persone,vero? irrita l’umore.
al di la’ dei meriti, e delle competenze(non siete ricercatori.credo che al massimo la definizione di divulgatori sia accettabile.spro che lei convenga su questo),ritengo che lei sia una persona violenta!
credo che questo ultimo suo commento dimostri a Myshkin57 (che Le ha suggerito una notevole lezione di approccio scientifico di metodo, e di umilta’)ed a molti ricercatori (tra cui il sotoscritto), quanto sia screditata la ricerca.
saluti dal giappone
ps. ovviamente e’solo un giudizio personale.e forse per dare del cretino a qualcuno devo appartenere anche io alla categoria.
Facci, cosa dirti. Abbiamo opinioni diverse su molte cose.
Per me qui dentro c’è uno solo che insulta (veramente ce n’è più d’uno, ma seguono il tuo esempio). Non serve nemmeno uno psicologo da tre soldi per sapere che dietro l’arroganza si nasconde l’insicurezza.
Perché hai fatto tutto questo? Mah. Probabilmente eri nervoso per altri motivi, anche comprensibili. Hai visto un post sul fumo su Macchianera e ti sei buttato, come hai fatto mille volte.
Però ti sei buttato male.
Se oltre a scrivere e copia-incollare dai tuoi appunti avessi riflettuto un po’, ti saresti posto il problema: “come faccio a dire che i fumatori statisticamente si ammalano meno di alzheimer, se tutte le mie conclusioni portano unicamente a svalutare i risultati statistici?” Prima o poi ti saresti incartato da solo – il che è successo.
Io, di litigar con te, non ho poi così voglia. M’interessava soltanto un punto, sempre quello: è sbagliato dire che i fumatori si ammalano meno di alzheimer. E’ sbagliato perché è equivoco, ambiguo: porta a pensare che i fumatori, fumando, abbiano qualche possibilità di prevenire questa malattia. In realtà, al massimo, la prevengono ammalandosi di qualcos’altro che li porta alla tomba prima. Credo che lo sappia anche tu: del resto sconsigli di fumare. La consideri una “schiavitù” e una “dipendenza”.
E allora? Cosa avevo scritto di tanto esplosivo, per te? Onestamente, quand’è che ti ho offeso? Quando ti ho attaccato?
Più che contorcermi, io non faccio che battere sempre sullo stesso chiodo – da cui le accuse di dire sempre le stesse cose. Eh, ma se qualcuno mi dimostrasse che ho torto…
Poi sei stato via. Quando sei tornato, hai riletto tutto quanto… e, secondo me, non ti sei piaciuto. Tanto più che ci metti sempre il nome e il cognome, in queste cose. Diciamo la verità: se io avessi scritto le cose che hai scritto tu, statisticamente ma non dimostrabilmente, avrei difficoltà oggettive a farmi vedere in giro.
Allora hai cercato di coprire tutto con un copia-incolla bestiale. Hai ricopiato i giudizi di tutte le persone che mi avevano dato torto e li hai incollati sotto il thread. Perché? Perché avevi bisogno di compagnia. Io ho fatto finta di niente perché non è mio interesse polemizzare con te, farti notare a ogni passo quanto sei goffo e puerile. Comunque, se insisti, è così: i tuoi tentativi di coprire il thread, depistarlo, o ricopiare i pareri di chi ti ha dato ragione sono goffi e puerili. Se io facessi la stessa cosa, magari si scoprirebbe che un sacco di gente mi ha dato un po’ ragione e ti ha dato del maleducato. Ma sarebbe una mossa goffa – e poi la ragione non si assegna alla maggioranza.
Adesso sei in convalescenza e hai un sacco di tempo per ragionarci su o insultarmi. Io invece adesso vado a lavorare. Ma non c’è problema. Qui puoi scrivere quello che vuoi.
E siccome puoi scrivere quello che vuoi, non si capisce perché non hai risposto al Griso, che ti ha fatto notare tutta una serie di (eufemismo) imprecisioni nelle cose che affermi.
E non si capisce perché non hai ancora risposto a me: come fai a dire che i fumatori si ammalano meno di alzheimer?
Se non ti fidi delle ricerche epidemiologiche condotte su basi statistiche, come fai? Hai censito tutti i fumatori d’Italia o del mondo?
E se invece ti fidi, perché hai smesso di credere in Sir Richard Doll appena la sua ricerca (che è molto più seria di quelle che descrivi tu) ha dimostrato il contrario?
Mi ci gioco un lines seta (con ali) che ff non sà l’inglese…
ciclo, queste basse provocazioni.. esistono dei traduttori automatici che fanno miracoli, non lo sai?
“Può essere che…”
che tristezza di post, filippo. spiace leggerlo.
per fortuna (?) per tutto il resto c’è mastercard.
Scusa Bleek, è che la mail è facile da trovare: filippofacci@tiscalinet.it
Chi voglia uno studio serio a pagamento (pagato non da me, poi vi spiego) scriva. Astenersi Leomuri.
Chi abbia voglia invece di una lettura leggera:
http://www.articlesbase.com/diseases-and-conditions-articles/alzheimers-disease–a-surprising-way-to-prevent–provide-relief-to-sufferers-58664.html
Ma i tuoi parenti ti lasciano fumare alla tua età Filì?
” Chi abbia voglia invece di una lettura leggera:”
No, cos’è, una barzelletta? Vedo a vedere, per capire se davvero c’è qualcosa di NUOVO, nella questione della nicotina che farebbe bene e come, e ti trovo un’articolo sui benefici della nicotina ( comunque non associata al fumo ) ,e poi, guarda caso, a fondo pagina, ti trovo un link ad un sito che vende ( voi non indovinerete mai ) una bevanda a base di nicotina! Ah, e bisogna affrettarsi ad ordinarla, perchè c’è un’offerta del dieci per cento di sconto ma è una ” limited time offer”.
Proprio come le televendite tv. Tutto molto serio.
Ma per piacere.
La discussione finisce qui, per me.
Leo, in realtà Facci risponde eccome, alle sollecitazioni mie, tue, o di altri. Il problema sta nel modo (e non mi riferisco all’urbanità).
L’ultimo suo link, per esempio, a firma Sacha Tarkovsky, che ha scritto tra l’altro fondamentali contributi alla conoscenza umana quali:
“Magnetism – for Quick Healing and Pain Relief
[Alternative Medicine] Can the wearing of a medical magnet relieve pain? Can the broken bone, when left in the presence of a strong magnetic field, heal more quickly? Studies prove they can, and do. Read on, and you may find some answers that will help you manage a health problem, by healing and pain relieve with magnetism. (30/11/2006)
The Book of Bhrigu – See your Past Present & Future
[Motivational] The book of Bhrigu, or the Bhrigu Samhita is a real book, written several thousands of years ago, during an age the Hindus call the Vedic Period. This is when the Vedas, of their Holy Books were being written. Maharshi Bhrigu (Maharshi meaning Great Rishi, or Saint) compiled the horoscopes of all the people who would consult the book, for all time. Hard to believe? Read on. (28/11/2006)
Develop your Spirituality – Be a Saint!
[Religion] On first thought, developing one\’s spirituality may seem an impossible task, let alone being a saint. However, both are possible and not as difficult as it may seem. (26/11/2006)”
Ecco, questa non è “lettura leggera”: qui siamo oltre il junk, o il trash; questo è Mario-Merola-meets-Mago-do-Nascimiento.
Ed è il tipo di counter-evidence cui ricorre Facci quando gli si fa notare che le autorità mediche e sanitarie dicono il contrario di quanto sostiene lui. Esempi:
“Ribadisco. E troverai anche qualche medico disposto ad ammetterlo.”
“Ah, dimenticavo: per quanto riguarda l’alzheimer, i medici che consigliano qualche sigaretta ci sono, soprattutto negli Usa. Ma mai ufficialmente.”
“ci sono dei casi di medici anglosassoni che hanno consigliato a persone anziane di fumare qualche sigaretta. Pochi casi. Celati casi. Ne parla un libro che ho.”
Queste sono junk sources. Io non voglio la parola di Facci che da qualche parte esiste un medico che, in una notte senza luna, in un vicolo di periferia e a volto coperto gli ha sussurrato le sue verità un sacco alternative, che il complotto demo-pluto-masso-salutista vorrebbe tenere nascoste al volgo disperso che Facci non ha. Io voglio un medico disposto a metterle nero su bianco, pubblicamente e a mangiarcisi la reputazione e la carriera. E a mangiarcisi pure la villa sui colli, se gli eredi di qualcuno crepato seguendo i suoi consigli gli fanno causa.
Ecco perché insisto sul fumo passivo, ecco perché se ne preoccupano tanto (nei loro documenti riservati) le multinazionali del tabacco: quel che i fumatori fanno a loro stessi, una volta scritto bene in grande sui pacchetti cosa gli può capitare, sono cazzi loro, appunto; ma quel che fanno agli altri possono diventare cazzi amari, anche in termini di legislazione antifumo, cause e risarcimenti.
Scusate un attimo, prima di fare gli scienziati, tornate per un attimo alle scuole elementari. Si proprio li, dove avreste dovuto apprendere i rudimenti della lingua italiana. Da que rudimenti dovreste capire che le due frasi:
fumare una sigaretta
assumere nicotina
Sono due cose diverse. Questo per l’italiano. Poi passando ad un po’ di scienza “assumere nicotina” vuol dire prendere in qualche modo quel composto chimico. Mentre fumare una sigaretta implica sicuramente l’assunzione di una certa dose di nicotina, ma insieme a centinaia di altre sostanze, la cui interazione non è certa.
Per cui dire che la nicotina si sta dimostrando utile per la cura di qualcosa, non vuol dire che fumare produce gli stessi effetti. E’ come voler dire che le inalazioni di vapore fanno bene alle vie respiratorie, il tubo di scappamento di una macchina contiene una certa percentuale di vapor acqueo, per cui attaccarsi al tubo di scappamento della macchina fa bene alle vie respiratorie.
Caro sig. Facci, si stacchi dal tubo di scappamento della macchina, le si si stanno bruciando tutti i neuroni, ristudi l’italiano delle elementari, e poi potrà forse parlare di scienza.
Saluti!
ancora a rispondere da veri pirla a filippo facci,
possibile che ci sia ancora bisogno di dirlo?
DON’T FEED THE TROLL!
a pensarci bene,credo che Facci stia cercando un punto d’equilibrio tra Cartesio e Descartes
Macchianera è un sito di alto livello. Lo si capisce dai dettagli.
Tutti i grandi blog hanno dei troll. Be’, macchianera è così fico che i suoi troll sono iscritti all’albo dei giornalisti.
Filippo, non far caso a tutta questa gente qua, li ho tutti inventati io stamattina invece di andare a lavorare. Tu sai che sotto sotto hai ragione: tutte le statistiche mentono, tranne quelle che piacciono a te.
Adesso ho la tua mail, ma non so se la userò. Ho paura che poi mi arrivi lo spam del Book of Bhrigu, o i cristalli magnetici che prevengono l’alzheimer senza bisogno d’impuzzarsi l’alito.
Scherzi a parte… no, scherzi a parte niente. Uno che dopo duecento commenti attacca un link a un articolo, e in quell’articolo c’è scritto:
“Nicotine has a bad reputation due to its link with cigarette smoking, but the fact is it is some of the other 4,000 chemicals that are consumed in smoking that are the killers not nicotine”…
Ha solo voglia di farsi prendere in giro.
F.Facci ritiene sia immorale se le rivolgo la stessa domanda?
F.Facci LE PROPONGO UN SEMPLICE CALCOLO PROBALISTICO:
lei quante probabiita’ ha di morire di:
* malattie polmonari indotte da fumo
* alzheimer
* morte violenta
non e’ bello scherzare sulle disgrazie delle persone,vero? irrita l’umore.
al di la’ dei meriti, e delle competenze(non siete ricercatori.credo che al massimo la definizione di divulgatori sia accettabile.spero che lei convenga su questo),ritengo che lei sia una persona violenta ed immorale!
credo che questo ultimo suo commento dimostri a Myshkin57 (che Le ha suggerito una notevole lezione di approccio scientifico di metodo, e di umilta’)ed a molti ricercatori (tra cui il sotoscritto), quanto sia screditata la ricerca.
saluti dal giappone
ps. ovviamente e’solo un giudizio personale.e forse per dare del cretino a qualcuno devo appartenere anche io alla categoria.
Scusate il ritardo e l’insistenza, ma penso sia doverosa una risposta a domanda specifica:
“1) Ma come, ricercatore?
Guarda che è incredibile. Sei intervenuto scrivendo: “ll sig. Facci è un incompetente. Ha letto materiale in abbondanza, ma in assenza di una preparazione specifica di base non può esprimere una corretta valutazione dei dati e delle informazioni”
E poi mi dici che l’incompetente sei tu?
Cioè, tu hai competenza solo per asserire che io sono incompetente?”
A me pare una questione di semplice coerenza: io ritengo che per valutare i risultati di ricerche scientifiche sia necessario una preparazione di base nel settore. Se il sig. Facci non ha tale competenza, allora le sue valutazioni sono (probabilmente) poco fondate. Lo stesso vale per me, come ho scritto fin dal mio primo post. Non posso certo permettermi ciò che reputo scorretto per gli altri.
Il fatto che il sig. Facci sia incompetente deriva da un fatto oggettivo, mica dal mio giudizio.
Salve, sono l’incompetente oggettivo che di fatto, vi informo è considerato competente oggettivo. Il dibattito su che cosa sarebbe del mondo se l’avessimo lasciato ai competenti (pensate solo alla storia e a quei cialtroni degli storici) lo facciamo un’altra volta.
Mi piace la domanda che mi ha fatto Tokio.
1) Quante probabilità ho di morire di tumore ai polmoni?
Anzitutto (qualsiasi medico serio te lo confermerà) il fattore genetico è preponderante. Dovrei vedere come se l’è cavata coi tumori la mia famiglia, ma su questo mantengo un po’ di privacy. Poi bisognerebbe anche dire, l’ho già spiegato, che l’età media delle persone colpite da tumore ai polmoni è di 72 anni, età nella quale il cancro uccide un terzo delle persone in generale: il solo fatto di appartenere al genere umano – è una statistica anche questa – comporta il 33 per cento di probabilità di avere un tumore prima o poi.
Poi bisogna vedere quanto fumo. Il famoso bicchiere di vino al giorno – quello che non fa mai male, posto che tutto fa male – potrebbe equivalere in effetti a meno di dieci sigarette quotidiane, ma poi i rapporti cambiano. Venti sigarette non equivangono a due bicchieri di vino: ma almeno a tre. E così via. Allo stesso modo funzionano le incidenze del fumo sul tumori al polmone: venti sigarette comportano un rischio dieci mentre quaranta sigarette comportano un rischio venticinque mentre dieci sigarette un rischio quaranta.
Tra fumo e tumore ai polmoni esiste probabilmente una relazione (il probabilmente è un obbligo formale, solo perché prove certe non statistiche non ce ne sono) ma la cui valenza rimane da stabilire e, soprattutto, da mettere in equa relazione a un’esistenza intera. L’incidenza del fumo in un campione di popolazione esaminata è risulta mediamente maggiore del 30 per cento tra le persone con un tumore al polmone rispetto alle persone sane, e detto questo occorre dunque considerare quante probabilità abbia una persona normale (io) di prendersi un tumore al polmone al netto di tutto questo.
Secondo uno studio interessante (http://ginasma.it/materiale/iss/carta.pdf) benchè fatto dai truffatori dell’Istituto Superiore di Sanità, io dovrei avere, considerando l’età e il numero delle sigarette fumate, un + 35,9 di probabilità rispetto a una persona non fumatrice che abbia le mie stesse identiche caratteristiche fisiche e genetiche.
Non fatevi in gannare: significa che, se da non fumatore, metti caso, ho una probbailità su mille di prendere il tumore al polmone, fumando come fumo ne ho 1,35.
Non ho la statistica generale sui tumori ai polmoni, ma per esempio ho quella sul cuore. Si usa dire, per esempio, che i giovani fumatori hanno quindici volte più probabilità di ammalarsi di cuore rispetto ai coetanei non fumatori; in effetti, secondo i dati della maggior parte delle ricerche, risulta che si ammalano sette giovani su centomila tra coloro che non fumavano e centoquattro giovani su centomila tra coloro che fumavano: e siccome il rapporto tra sette e centoquattro è circa quindici (7×15=104) tutto quadra, e detto così fa spavento. Ma in altri termini, rielaborando gli stessi dati e tenendo conto delle medie possibilità che ha una persona normale si ammalarsi di cuore (non trovo il calcolo sul tumore ai polmoni, che è più frequante) in fin dei conti significa che un fumatore ha il 99,8 delle probabilità che ha un non fumatore di sfuggire alla morte per problemi di cuore.
2) Quante probabilità ho di prendere l’alzheimer? In linea di massima la percentuale di individui che che sviluppa l’Alzheimer precocemente (tra i 35 e i 60 anni di età) è bassissima, mentre il 95 per cento sviluppa la malattia dopo gli 85 anni. Qui il fattore ereditario c’entra poco: la malattia di Alzheimer è diffusa in tutti i gruppi etnici e classi sociali; colpisce sia uomini che donne, anche se è un poco più comune fra le donne.
Tenete conto, però, che sono un forte fumatore e che l’osservazione che i fumatori si ammalavamo di Alzhaimer mediamente meno degli altri (almeno di Alzhaimer) ha condotto a degli studi secondo i quali la nicotina parrebbe l’unica sostanza sinora individuata – volevo informarvi – che potrebbe prevenire questa malattia.
3) Quante probabilità ho di morire di morte violenta? Molte ma molte ma molte di più che tutte ‘ste seghe sul fumo. Come detto, una morte su un milione può essere ricondotta al consumo di carne, una su 500mila a incidenti Ferroviari, una su 250mila al soffocamento da cibo, una su 26mila a incidenti domestici, una su ottomila a incidenti stradali.
Vabbè Facci, ok,
abbiam capito, sai fare copia-incolla, mela+c mela+v, abbiam capito, bravo.
“l’osservazione che i fumatori si ammalavamo di Alzhaimer mediamente meno degli altri (almeno di Alzhaimer) ha condotto a degli studi secondo i quali la nicotina parrebbe l’unica sostanza sinora individuata – volevo informarvi – che potrebbe prevenire questa malattia”.
Se solo leggessi sopra (persino le cose che linki tu), oltre a scrivere, sapresti che non c’è solo la nicotina.
E che ok, certo, ci sono studi sulla nicotina. Ma nel frattempo gli studi statistici più avanzati e recenti tendono a escludere l’osservazione di partenza (i fumatori si ammalerebbero meno di alzheimer).
Sono studi che tu stai deliberatamente ignorando, per un puro capriccio.
Ma soprattutto: visto che sei così competente e oggettivo, ti ricordi d’ora in poi che si scrive Alzheimer e non Alzhaimer? Perché insomma, è imbarazzante. L’inglese a questo punto non so, ma un musicofilo come te un po’ di pronuncia tedesca dovrebbe masticarla.
Bene, direi che quando l’autore del post arriva alla segnalazione di un refuso spacciandolo (in malafede, macchettelodicoaffà) per ignoranza possiamo dire chiusa la discussione.
L’ultimo spenga la luce e chiuda la porta.
P.S. In tema con la giornata di oggi, e magari ci si diverte un altro po’: “Non c’è prova che con il sesso orale (f2m o m2m) si trasmetta l’HIV”.
Ecco cicca-cicca Leo in azione. Lo prendo per il culo da 225 commenti nei quali una sola volta (una sola) ho scritto alzhaimer al posto di alzheimer (che una riga sopra avevo scritto giusto) e lui individua: “E’ imbarazzante”.
E’ sempre più chiaro che la sua non è una questione personale. Macchè.
Un pirla.
Verrebbe voglia di rispondergli colla moneta sua, ossia che su google (suo vangelo) ci sono 49900 alzhaimer.
Tutti sbagliati, certo. Ma a lui basterebbero per imbracciare 49900 commenti in cui sistenere che la scienza è dalla sua.
Chiudo io la porta.
Signori della corte,
chi siamo noi per giudicare chi è caino e chi è abele, chi è padoa e chi schioppa, chi è Leo e chi Facci, chi è Alzheimer e chi Alzhaimer?
La questione refuso la chiudiamo subito:
– nella stessa riga hai scritto due volte “Alzhaimer”.
– Non è la prima volta, visto che stai copia-incollando cose vecchie. Magari prese da google, appunto.
– Cento commenti più su hai scritto “Helzheimer”.
– La competenza si vede anche da questi piccoli dettagli.
Però è una sciocchezza, certo. E’ una cosa che mi fa ridere: Facci in camice bianco con lo stetoscopio che dice: “io sono molto esperto nel morbo di helzapoppin”.
Ci sono cose assai più serie. Però io non ce la faccio più a star serio, scusa. E’ da due giorni che ignori deliberatamente le domande serie.
Io non ce l’ho con te. Ho aperto questo thread senza di te e l’ho continuato quando non c’eri. Mi dispiace che ti continui ad andare off topic o a scrivere cose imprecise, questo sì.
Soprattutto non capisco cos’hai da dimostrare. Sai che il fumo fa male; sai che dà dipendenza e assuefazione. Hai scritto che la nicotina secondo alcuni studi potrebbe prevenire l’alzheimer, e nessuno l’ha negato: insisti ad affermare che i fumatori si ammalano meno di alzheimer, ma sai benissimo che è una cosa ambigua e controversa. E allora?
Perché continui a venir qui?
Non è per caso una questione personale da parte tua?
OK, visto che Facci è ‘considerato competente oggettivo’, quali sono le sue qualifications? Qual è l’impact factor, nel settore della ricerca medica ed epidemiologica, di un suo articolo o libro?
Dopodiché, dall’alto della sua competenza oggettiva, si decide a spiegare:
-come fa a definire ‘panzana’ il fumo passivo, mentre è dimostrato sperimentalmente (contrariamente a quanto sentenziava lui) che l’organismo dei fumatori passivi assorbe la nicotina e mentre le massime autorità medico-sanitarie americane (contrariamente a quanto sentenziava lui) denunciano esplicitamente ed inequivocabilmente i rischi del fumo passivo?
-quali medici, quando, dove, a che titolo e su quali basi hanno consigliato a chi di fumare come cura per l’Alzheimer?
-quale altro ‘competente oggettivo’ di qualsiasi campo che abbia una qualsiasi attinenza alla salute proporrebbe come fonte (per quanto ‘leggera’) articoli di spacciatori di drink alla nicotina, braccialetti di rame, libri divinatori, magneti curativi e infallibili metodi per vincere alla roulette?
Per simili ‘esperti’ c’era una volta in America un metodo oggettivo di peer review: lo chiamavano tar & feather.
Io sarei interessata a parlare del nuovo argomento proposto da Joe Tempesta.
Ma prima di farmi un’idea definitiva, vorrei sapere se Sir Richard Doll, oltre all’Alzhaimer, ha condotto ricerche sul tema. E magari anche esperimenti su quegli stessi medici inglesi.
Griso, io non devo spiegazioni a nessuno, figurarsi a uno che sull’argomento (date le tue domande) è ancora ad Adamo ed Eva. Ci hi scritto un libro, non è che posso ricominciare da capo con uno che si beve alcora la balla del fumo passivo. E chi cazzo sei? Non rompermi i coglioni, impact factor.
Leo, sulla cosa dei refusi sei penoso e lo resti, è pacifico: io mica rileggo e ‘passo’ i commenti come te, scrivo di getto e spargo refusi andanti, su questo non rompere i coglioni anche tu. Nota: io i copia incolla li faccio da me stesso, non da google: ho un libro mio a disposizione.
Guarda comunque che il punto non è perchè qui ci torni io, ma tu. Io sono quello che tiene in piedi tutto, perchè la gente mica viene qui a vedere le tue opinioni sull’alzahahaimer (tiè), mentre tu sei quello che sin dal post è strasicuro del fatto suo eppure non resiste, vuole l’ultima parola. Sei tu che non dovresti aver problemi, visto che ha cotanta sicumera: e allora che cazzo ci torni tu, qui? Che vuoi da me? Perchè questa palese ossessione nel dovermi ribattere a ogni costo con la collaborazione dello scemo di turno? Ma non vedete in che cosa vi ho trasformati? Non vedete che ormai la notte sognate il rapporto tra nicotina e alzheimer? Io ho già risposto, essenzialmente: è da 230 commenti che oltretutto che ti piglio per il culo.
Lo capisci che questo post è morto da giorni e tu sei un morto che cammina? Lo capisci che io sono quello che ti fa camminare? Lo capisci che l’hanno già capito tutti?
Lo capisci che adesso stai addirittura pensando come replicare, perchè no, oh no, non può finire così, non può finire ora.
Vado al cinema, poveretto.
Ennò, Philip Facci. Chi chiede il CV ad uno che si presenta come ricercatore e poi si autodefinisce ‘considerato competente oggettivo’ ha il dovere di spiegare chi lo considera e sulla base di che cosa.
Chi ignora e/o pretenderebbe di confutare come ‘panzana’ la posizione ufficiale delle autorità medico-sanitarie su una minaccia alla salute quale il fumo passivo, ha il dovere di spiegare su cosa si basa la sua confutazione. Aver scritto un libro – e aver trovato chi lo pubblica – non è considerato ‘competenza oggettiva’. Non da me, che appunto non sono competente né mi vanto tale, ma da chi competente lo è per titoli professionali e per riconoscimento degli altri competenti, sulla base di quanto pubblicato su riviste scientifiche, non su qualsiasi supporto cartaceo. In campo medico e scientifico, non è ‘competente oggettivo’ chi urla più forte ‘chi cazzo sei’ e ‘non rompermi i coglioni’, ma chi dimostra la propria competenza.
Quindi, attendo ancora risposta sui punti specifici:
-che competenze oggettive ha il signor Facci per contraddire le massime autorità medico-sanitarie internazionali e definire ‘panzana’ il fumo passivo?
-quali medici, quando, dove, a che titolo e su quali basi hanno consigliato a chi di fumare come cura per l’Alzheimer, come sostenuto da Facci?
Altrimenti io, che son rimasto ad Adamo ed Eva, non mi fido ed invito a diffidare del primo Facci di passaggio che rinvia senza imbarazzi ad articoli di spacciatori di drink nicotinici, magneti curativi e quant’altro.
caro dott. Facci,
lei dovrebbe avere competenza solo vivendo direttamente il dramma dell’ Alzheimer.
lei specula sulla sofferenza delle persone.
e gioca con la sofferenza.
firma uno che ha perso il padre perl’ Alzheimer
No, non firma un cazzo di nessuno, invece. Non vedo nessuna firma. Lasciate fuori queste cialtronate.
***
Griso, se anche fosse vero quello che dici (che io ho il dovere di questo e quello) lo sarebbe, vero, fuori di qui.
Dove c’è un dovere, c’è un diritto. E che cazzo di diritto hai tu, voi? E chi sei, chi siete? “Griso”? “Leo”? Nickname? Ma ti pare che la sede in cui io mio giochi la professionalità sia Macchianera?
Questo posto non esiste. Fuori c’è un mondo, se esisto con un nome e cognome è da quelle parti. Fuori ci sono altre regole, non è che dica “non rompermi i coglioni” a tutti, oddio: sono la persona che conosco che dice maggiormente “non rompermi i coglioni” anche nel mondo reale, ma se non lo dico essenzialmente è perchè non incontro gente come voi. Nessuna, qui, è obbligato a leggermi, ad approvarmi, a contestarmi, ad accampare diritti e doveri.
Tu fa’ quel che vuoi, diffida, invita a diffidare. Che mi frega. Anche se fossi un santone mondiale della scienza, mi meraviglierei che le tue valutazioni fossero basate sulle opinioni di Filippo Facci su Macchianera.
Good night.
Un ultima cosa.
Dall’osservazione del particolare che i fumatori mediamente si ammalavano meno di alzheimer rispetto ai non fumatori, sono nate delle ricerche che individuano nella nicotina un potenziale agente di cura del morbo di alzheimer. Queste ricerche sono tante, sono varie, dicono tante cose.
Se davvero v’interessa l’argomento, informatevi. Per quanto posso fare, se volete, scrivetemi. in alternativa, potete credere che la verità scaturirà da infiniti scambi tra me e Leonardo.
Ps: Leo, non vedi che nell’incipit non ho messo l’apostrofo? intervieni subito.
F.Facci
lei e’ un imbecille
ed un pappagallo,
che non sa cosa sia la sensibilita’.
Lei e’ fortunato a non avermi davanti.
nella vita tutto torna…
Sig. Facci
le chiedo di considerare queste poche rige:
se lei e’ “l’incompetente oggettivo che di fatto, vi informo è considerato competente oggettivo” (da chi se lecito?)
potrei dire questo conferma 2 ipotesi di base:
1* sono felice di aver lasciato a lei l’Italia
2* ovviamente lei e’ cretino.
cordiali saluti
corollario: ovviamente sono cretino anche io (come molti) a risponderle incrementando la sua popolarita` su tale sito (“Ma ti pare che la sede in cui io mio giochi la professionalità sia Macchianera? Questo posto non esiste.”)
mi chiedo perche’ scriva.
“Questo posto non esiste”. Wow, che profondità, che arguzia! Il problema, com’è già stato fatto rilevare, è che quanto scritto qui viene letto da persone che invece esistono e che potrebbero prendere per serie e valide le tesi propugnate da Facci, il quale, per sua dichiarazione, non è un medico, non è uno statistico, ma pretende lo stesso di giudicare le ricerche medico-scientifiche dall’alto di una ‘professionalità’ che semplicemente – secondo tutti i criteri con i quali si definisce la professionalità in tale campo – non esiste.
D’altro canto, come avevo già accennato, io sarei talmente darwinista da pensare che, se uno è abbastanza credulone – e i fumatori hanno un tasso di credulità decisamente superiore alla media – da farsi indicare come fonte Sacha Tarkovsky, forse tutto sommato rientra nell’ordine naturale delle cose che si estingua.
Meglio concentrare risorse ed energie nella preservazione di chi, invece, dimostra di voler sopravvivere, impedendo di nuocergli a chi ha talmente in spregio la propria salute, la scienza, il buon senso e quello del ridicolo da leggere le tesi faccesco-tarkovskiane senza seppellirle sotto la gigantesca risata che meriterebbero quale eterna dimora.
Ecco perché è doppiamente irresponsabile spacciare la tesi – falsa – che il fumo passivo non sia nocivo, sostenendo che l’esposizione non sia misurabile ma determinata solo tramite interviste (falso, come qui sopra dimostrato) o che in America il fumo passivo non sia più ufficialmente considerato tra gli agenti cancerogeni (falso: il Ministero della Salute lo sostiene esplicitamente, nel 2006, sulla base di studi seri, approfonditi, svolti da professionisti e controllati da altri professionisti, come avviene fuori di qui, nella vita reale e tra persone serie, appunto).
Ancora più irresponsabile, se possibile, è propalare la tesi che ci sarebbero addirittura dei medici (‘anglosassoni’, tanto chi li va a cercare?) che consigliano di fumare come rimedio all’Alzheimer. Fumare, si badi bene: già se si trattasse di prescrivere nicotina senza che la FDA ne abbia certificato le – tuttora da dimostrare – virtù terapeutiche, basterebbe a stroncare la carriera di qualsiasi medico; ma fumare per assumere nicotina sarebbe come spararsi in bocca per otturarsi i denti. Infatti Facci si guarda bene dal fare i nomi:’esistono’, da qualche parte, ‘pochi casi’ e ‘ben celati’. Che è come dire: Elvis l’hanno rapito gli alieni, me l’ha detto mi’cuggino che lavora alla NASA.
Oltretutto, se Facci fosse competente, saprebbe quello che sa chi quando parla di Alzheimer sa di cosa parla. Ad esempio, la Federazione Alzheimer Italia, la quale spiega che l’anziano colpito da Alzheimer non dovrebbe fumare per un ottimo motivo, oltre a tutti gli altri: perché rischia di dimenticarsi la sigaretta accesa e provocare un incendio.
Caro TOKYO, mi dispiace ma il punto 2 è sbagliato. Facci non è sicuramente cretino, ma è la classica banderuola. La sua posizione si spiega semplicemente considerando la sua storia personale “fuori” della rete, come dice lui. Ebbene Facci era ai bei tempi che furono l’accusatore di quei cattivoni dei giudici che volevano solo il male di quel sant’uomo di Bettino Craxi. Un uomo che pensava solo a lavorare per l’Italia, ed in cambio di questo cosa chiedeva? Niente solo il 10% di tutti gli appalti. Dovette smettere questa sua brillante carriera quando venne beccato a ricevere istruzioni vi telefono da Hammamet.
Alla luce di ciò mi sembra ovvio che la posizione sul fumo non è sicuramente dettata da ragioni scientifiche, ma da un semplice aumento del conto corrente causato da qualche libera donazione di qualche multinazionale.
Ciao!
Poi, visto che Facci cita una sentenza della Corte Federale americana del’98, vediamo di aggiornarlo al 18 ottobre 2006:
UNITED STATES OF AMERICA,
Plaintiff,
Civil Action No. 99-CV-2496 (GK)
and
TOBACCO-FREE KIDS ACTION FUND,
et al.
Plaintiff-Intervenors
v.
PHILIP MORRIS USA, INC., et al.,
Defendants.
After a nine month trial, on August 17, 2006 this Court issued its Memorandum Opinion and Order finding Defendants liable for massive violations of the Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act (“RICO”). 18 U.S.C. § 1961, et seq.. Among myriad other unlawful activities, the Court found that Defendants had engaged in a deliberate, decades-long campaign to deceive the public concerning the adverse health effects of smoking, cigarette addictiveness and Defendants’ manipulation of cigarette contents to enhance addictiveness, the effects of secondhand smoke, and the true health effects of “light” cigarettes.
[…]
In light of the Court’s findings that “Defendants have made false, deceptive, and misleading public statements about cigarettes and smoking from at least January 1954, when the Frank Statement was published up until the present,” id. at 1632, among other remedies the Court has ordered:
Defendants to make corrective statements about addiction (that both nicotine and cigarette smoking are addictive); the adverse health effects of smoking (all the diseases which smoking has been proven to cause); the adverse health effects of exposure to ETS (all the diseases which exposure to ETS has been proven to cause); their manipulation of physical and chemical design of cigarettes (that Defendants do manipulate design of cigarettes in order to enhance the delivery of nicotine); and light and low tar cigarettes (that they are no less hazardous than full-flavor cigarettes).
[…]
PUBLIC HEALTH INTERVENORS’ PROPOSED CORRECTIVE STATEMENTS
[…]
B. Recommended Text for Television Ads
[…]
Text for Adverse Health Effects of Exposure To Secondhand Smoke
For decades, we deliberately misled the American Public about the health effects of smoking.
A Federal District Court is requiring us to make this statement.
We denied the harms of secondhand smoke. xxvii Here’s the truth:
Secondhand smoke contains 4,800 chemicalsxxviii…
Including more than 50 cancer-causing substances. xxix
Secondhand smoke kills more than 38,000 Americans each year. xxx
Paid for by [Company Name] under order of a Federal District Court.
Fuori di qui, nella vita reale, succedono di queste cose.
Concedetemi uno sfogo:
fare ricerca è sicuramente bello, ma può anche dare parecchie frustrazioni. Se poi si sceglie di farla in Italia si trovano tanti ostacoli che si rischia la depressione un giorno sì e l’altro pure.
Poi uno viene su Macchianera e trova un giornalista che urla “io sono competente, e ve lo dico io come funziona, mica lasceremo queste cose nelle mani di quei cialtroni di competenti. E chi cazzo siete voi? e chi cazzo se ne frega dell’impact factor?”
E’ proprio questo il punto: se uno se ne frega dell’impact factor ha dato la prova che avrebbe fatto bene a stare zitto, perché per quanto materiale abbia letto non ha idea di cosa si stia parlando. Perché l’iimpact factor è uno dei parametri fondamentali, insieme al citation index, per capire la validità di una pubblicazione.
E quando uno legge quella miscellanea di riferimenti dove si mischiano cose valida a porcate, tutto maciullato in modo acritico, allora si pensa alla fatica, all’energia, all’entusiasmo spesi per ottenere quei risultati validi e sprecati in un puré indistinguibile.
Beh, tutto questo va oltre la frustrazione, è tragicomico.
Certo Tokyo, si può anche preferire un altro paese, ma i danni fatti da questi “divulgatori” comunque rimangono, fanno presa e si spandono.
Per quel che mi riguarda, la discussione si chiude qui.
Buongiorno e grazie!
Credo che la peggior iattura sia la democrazia: tutti si sentono in diritto di dire la loro; ciascuno diviene onnisciente sulla base della ricerchina su Google, delle reminiscenze da sussidiario scolastico, della sua esperienza personale che, nel suo immaginario, assurge a livelli di universalità. Ma il diritto alla parola è una conquista di pochi e, per prima cosa, di chi ha il coraggio di rivelare chi è, assumendosi personalmente la responsabilità di ciò che dice.
Ciao. Come va?
1) Griso, io a dire il vero ho citato essenzialmente un sentenza di Corte d’appello del 2005. Ma guarda che se sfrugugli trovi anche di meglio delle cazzate che trovi.
Sei un vero personaggio: per avvalorare le sue granitiche tesi (io qui paradossalmente sono il più laico, perchè ammetto che il fumo fa male ma semplicemente cerco di ristabilire il senso delle proporzioni, oltrechè, questo sì, denunciare la balla ideologico/propagandistica del fumo passivo) Griso è un o che cita come fonti, chessò, l’Oms, poi la Corte Federale, eccetera. E’ come se per parlare di politica si citasse l’ufficio stampa del Parlamento. E’ come se per parlare di guerra in Iraq si citasse solo il Pentagono. Grazie tante, Griso: le fonti ufficiali le conosciamo. A proposito, ti do una dritta: vai direttamente sul sito della Philip Morris, se vuoi trovare cose durissime contro il fumo: e fatti qualche domanda. Vediamo se ci arrivi da solo a capire perchè lo scrivono.
2) Ghino Tacco, lo sai che mi verrebbe voglia di imporre al Neri il tuo riconoscimento per farti una bella causa civile per calunnia (essendo anonimo) visto che tu hai scritto che io sostenga delle tesi perchè corrotto? Ti pare bello? Perchè non fai un altro commento così per rendermi le cose più facili?
Divertente poi definire ‘banderuola’ uno che scriveva su l’Unità, su Repubblica e poi è passato a difendere Craxi nel 1992.93, quando era il peggior appestato del Continente. Uno che perciò è rimasto praticamente disoccupato per anni. Uno che facendo controinformazione ha fatto nascere l’inchiesta bresciana che portò alle dimissioni del ministro Di Pietro e che perciò compare in tutti i libri su quel periodo e di recente in un dvd storico e sbato scorso a ‘L’altrastoria’. Fine della sbruffoneria.
3) Ricercatore, non ti adirare, davvero, la discussione non è mai iniziata, altro che si chiude qui. Non andare in depressione, qui non è una cosa seria, fuori c’è di meglio, io più che ripetere tre o quattro volte di fila che sto prendendo tutti per il culo non so che altro fare. L’impact factor del mio libro è riferibile solo al mondo dei direttori di giornale, degli opinion maker e dei semplici lettori cui è assai piaciuto. Tra gli addetti ai lavori, diciamo così, medici e ricercatori che fossero, ho riscontrato tre generi di reazioni: a) è spazzatura; 2) non è spazzatura, ma che altro dovremmo raccontare alla gente? A che serve il tuo libro?;3) è spazzatura solo la parte sul fumo attivo, non quella sul fumo passivo; 4) tutto un discorso sul welfare da smantellare.
4) Tokio, l’ho già spiegato cinquanta volte perchè scrivo. Credo che Leonardo l’abbia giustamente e infine compreso, secondo me facendosi anche una grassa risata, perciò si sia ritirato da questo girone di follia pura.
Scrivo perchè sono in convalescenza, perchè non ho un cazzo da fare (ma faccio anche altro, per esempio sto riordinando i dischi dei King Crimson) e perchè mi diverto come un matto a rovinare la vita di un povero Griso che se lo merita e che la notte ormai sogna il rapporto tra nicotina e alzheimer, fa ricerche e ricerche e ricerche, non gli basta mai.
Facci sbaglia, non solo sul rapporto fra fumo (attivo e passivo) e cancro, ma anche sul rapporto fra lui e me. Io la notte, d’abitudine, dormo.
Poi il giorno dopo torno qui e vedo che lui insiste, nonostante sia stato ampiamente smentito non dal Griso, ma da chi di dovere.
Facci ha citato la corte federale americana del ’98, io la stessa corte del 2006: in campo giudiziario, ride bene chi ride ultimo e la Philip Morris, dopo aver molto fottuto, chiagne; e viene costretta dalla corte federale ad andare in TV (a proprie spese) a dire: salve ragazzi, vi ricordate quando dicevamo che il fumo passivo non fa male? beh, vi abbiamo mentito, per decenni: il fumo passivo contiene migliaia di schifezze, tra cui decine di schifezze cancerogene e uccide ogni anno decine di migliaia di americani.
Ecco perché sul sito della Philip Morris si trovano cose durissime contro il fumo: perché i giudici li hanno costretti a comprarsi pece e piume, a cospargersi delle medesime e ad andare in piazza ad esporsi al pubblico ludibrio.
C’è l’etica dei Padri Pellegrini, in tutto questo, se ci pensate: sparare ad uno che ti guarda storto, di per sé, non è necessariamente sbagliato; mentire pubblicamente, quello sì è sbagliato; tradire la fiducia di chi ti ha dato i suoi soldi è sbagliato.
Ecco perché la Philip Morris, pur potendosi permettere i migliori avvocati d’America, perde le cause. O forse è perché non si è fatta difendere da Philip Perry Mason-Facci, l’avvocato delle cause perse, quello cui basta una ricerchina del Griso per essere smentito.
A voi immagino non freghi nulla, ma a Facci sì: ieri sera sono uscito a cena, sono andato a letto relativamente presto perché al sabato mattina lavoro, ed eccomi qui.
Adesso difendo Facci, scusate. Qualcuno ha suggerito che Big Tobacco possa pagarlo, per un servizio del genere. Questo non è possibile. Big Tobacco pagherà gente seria. E in ogni caso, non credo che lo pagherà ancora a lungo, se combina ‘sti casini.
Facci, so che strabilierai, ma questo thread esiste a prescindere da te. Io non desideravo litigare con te (anche se l’avevo messo in conto: non avevo messo in conto la tua capacità autodistruttiva).
Lo sai perché ho scritto questo post, e perché ogni tanto continuo a commentare? Lo sai benissimo, l’ho già spiegato. Io ho scritto questo post perché voglio che la gente, quando cerca su google dei rapporti tra alzheimer e fumo, trovi delle pagine in cui è scritto, in modo più chiaro possibile, che fumare non previene l’alzheimer. Tu stesso lo sai: tu stesso sconsigli di fumare; ma scrivi che va tutto ridimensionato. Ma ridimensionami ‘staminchia, permetti? Andiamo tutti continuamente in cerca di giustificazioni per proseguire i nostri vizi: meglio essere chiari. Fumare non ti aiuta a niente.
Quando ho iniziato questo thread avevo in mente questo, e quando l’ho proseguito continuavo ad avere in mente questo. E adesso il mio blog è al primo posto su google per le ricerche “alzheimer fumo”. Non mi sembra un cattivo risultato, per un cialtrone.
(Ti prevengo: senz’altro le vere soddisfazioni nella vita sono altre. Io, se non si è capito, vengo qui a distendermi. Per dire del fastidio che mi dai: mi diverti).
Ora ti ho spiegato perché io sto facendo questo. E adesso spiega: tu, perché lo fai? Perché magari possiamo trovarci in mezzo. Tanto, alla fine, tu sai benissimo che il fumo non previene l’alzheimer. Insisti soltanto a dire che i fumatori si ammalano meno (ma non puoi dimostrarlo), vabbè, e chissenefrega? L’importante è non alimentare leggende urbane.
E’ possibile che tu ti senta minacciato nella tua cosiddetta “autorevolezza”. Beh, Facci, in questo modo non la difendi. Più scrivi e più ti scopri: puoi darci dei cialtroni finché vuoi, non rovini la reputazione a nessuno. Invece tu hai una reputazione, o perlomeno stai cercando di costruirtela, e se continui a linkare junk-science o a mimare una competenza scientifica, le probabilità che qualcuno ti faccia notare i tuoi limiti e le tue contraddizioni aumentano. Il conflitto è asimmetrico, capisci?
Insomma, a chi conviene continuare la discussione? A te, no. Non perché qualcuno ti attacca – sei tu che ti attacchi da solo. Quando te ne andrai, io, da parte mia, non continuerò certo a polemizzare con un assente. Sei già stato via per un po’, e ho evitato di farlo. Sai benissimo che ho una mia correttezza.
Leo, mannaggia, eri uscito di scena così bene, stavo per farlo anch’io, e invece eccoti a rovinare a tutto. A ripetere le stesse cose come un paranoico.
Che posso dire che non abbia già detto più e più volte?
> “Io ho scritto questo post perché voglio che la gente, quando cerca su google dei rapporti tra alzheimer e fumo, trovi delle pagine in cui è scritto, in modo più chiaro possibile, che fumare non previene l’alzheimer”
Leo, tu sei un megalomane. Tu stai dicendo che hai scritto un post perchè “la gente”? Ma che gente? Che gente può essere quella che per ottenere informazioni su un tema del genere si affidi neppure a me, ma a te?
> “il mio blog è al primo posto su google per le ricerche “alzheimer fumo. Non mi sembra un cattivo risultato, per un cialtrone”.
Oh, sono perfettamente d’accordo con la tua frase.
Il punto è che “la gente”, se s’informa su google, trova anche un sacco di roba che spiega quello che è pacifico e che tu in sostanza vorresti fosse celato grazie al dirottamento sul tuo post megalomane: ossia che dall’osservazione del particolare che i fumatori mediamente si ammalavano meno di alzheimer, rispetto ai non fumatori, sono nate delle ricerche che individuano nella nicotina un potenziale agente di cura del morbo di alzheimer. Queste ricerche sono tante, sono varie e dicono tante cose, ma la tua pedagogia ideologica vorrebbe che “la gente” apprendesse solo quelle che a tuo dire sono le migliori e più autorevoli, personalmente selezionate da te su google. Tu non ne neghi l’esistenza: hai deciso che sono meno autorevoli oppure aspetti che a selezionartele sia io.
Ma ti rendi conto? Ti rendi conto? Forse no, visto che tutto il resto, le prese per il culo circolari, ciò che pensavo tu avessi infine afferrato – seguitano a sfuggirti.
Senti Leo, c’è un limite a tutto. Io pensavo che tu fossi solo un po’ sbruffoncello e che cercassi, come tutti hanno pensato, di provocarmi per provocarmi: ma se questo è il tuo pensiero, tu sei un pazzo pericoloso.
Io potrei liquidarti alla maniera del Marchese del Grillo, volendo fare il pazzo caricaturale: genere ‘io son io e tu non sei un cazzo’.
Io bene o male ho una modesta fama, sono tra i ‘5000 italiani notevoli’, sono un professionista, mi sono informato e ho scritto un libro documentatissimo che ha ottenuto un discreto successo e una certa attenzione. non voglio fare lo spocchioso, ma da un gradino un po’ più qualificato del tuo io conosco i mieie limiti.
Ma tu, i tuoi?
M’hai fatto passare la voglia di prenderti deliziosamente per il culo come ho fatto sin’ora, Leo.
Perchè tu credi davvero che il mondo dell’informazione seria passi da queste parti, pensi davvero che qui sia in gioco l’informazione sull’alzheimer o la mia reputazione: ma sei pazzo. Sei fuori dalla realtà. Sei in internet. appunto. Sei su google.
Io perchè scrivo e riscrivo qui l’ho appunto scritto trecento volte, ed è una ragione assai più contesualizzata (qui) della tua: prenderti per il culo, anche se meriterei l’accusa che mi piaccia vincere facile. Non c’è nessun conflitto, tantomeno asimmetrico. Non c’è un cazzo. Ma tu non l’hai capito.
A questo punto sono io che rovescio le cose.
Gente, ascoltatemi, anche se foste così imbecilli da cercare in internet informazioni sulle quali davvero regolarvi in futuro, fate il piacere, lasciate perdere quel pazzo pericoloso di Leonardo e lasciate perdere, almeno qui, anche me e chiunque. Al mondo esistono ricerche scientifiche serie (se volete io ne ho qualcuna, scrivetemi, c’è il copyright, qualcuno di voi, qualcuno di più saggio, ha provato a scaricarle e ha pagato 30 dollari) e poi ci sono tanti libri. Al centomillesimo posto per importanza nella classifica di questi libri c’è anche il mio (è di un paio d’anni fa, ormai) e tutto il resto non è una cosa seria.
> vengo qui a distendermi. Per dire del fastidio che mi dai: mi diverti.
Magari, Leo. E’ segno che avresti capito tutto, e invece non hai capito un cazzo e basta via via leggerti per comprendere il livore, il profondo fastidio, l’esistenziale rosicamento che in generale ti genera il personaggio Filippo Facci perlono nella versione Macchianera. Ma io qui mi esercito. Faccio un videogioco. Scherzo e ti ridicolizzo. Tu fai sul serio, per quanto tu possa ostentare la tranquillità meno credibile della storia del web.
> Sai benissimo che ho una mia correttezza.
Tu non hai nessuna correttezza. Tu sei un falso, un ipocrita, un bamboccio e soprattutto tempo fa hai mkesso in rete un’irriconoscibile fiction su Facci cocainomane ben sapendo che qualcuno avrebbe potuto scambiarla per vera. Ho voluto pensare che tu fossi solo un ingenuo e non un figlio di puttana, Leo; ma ti consiglio, e ‘stavolta non scherzo più, di non fare lo spiritoso neppure con frasi come queste:
> “Qualcuno ha suggerito che Big Tobacco possa pagarlo, per un servizio del genere. Questo non è possibile. Big Tobacco pagherà gente seria. E in ogni caso, non credo che lo pagherà ancora a lungo, se combina ‘sti casini”.
Perchè tu sei ignorante e non lo sai, e io sì perchè in vita mia ho preso 144 querele (ultimo aggiornamento, comprese le cause civili) pur non avendone fatta neanche una in vita mia: ma tu sei querelabile, e siccome in rete è pieno di dilettanti che non sanno un cazzo di come funziona il mondo e la legge e i media, tipo te, per far togliere cose calunniuose o diffamatorie sono dovuto intervenire più di una volta.
Io ti dico che sei un pazzo pericoloso. Puoi querelarmi, se vuoi. Dài, fallo. Cos’ imparerai la differenza tra un giudizio e l’attribuzione di reati.
Sei un povero, pericoloso idiota.
la querela piu’ veloce del west;
esperto di statistica,
epistemologia, medicina varia,
legge, mass media,
Big attore.
silvio insegna.
E ce l’ho anche lungo.
Insomma.
Va beh.
***
Provo a uscire.
Minchia, ancora qui siete?
Ma non avete una vita fuori da questo post?
Grande Tempesta, oltretutto non c’è prova che con il sesso orale ci si ammali di alzheimer!
Non so’ se qualcuno ha gia’ posto la questione, ma le probabilita’ di arrivare ad avere l’alzheimer fumando…..sono comunque poche.
@Virginia…possiamo parlarne…. ;-)
leo,
se posso, 3 suggerimenti tecnici:
1* scopo: tenere sempre presente lo scopo della ricerca
2* filtrare: filtrare cio’ che viene chiamato “disturbo del segnale”. in poche parole cio’ che e’ fastidioso, si ignora, ben sapendo cosa ignorare.
3* toto’: alla spocchia arrogante dell’ onorevole Trombetta… prrrr
credo entrambi (lei e Ff)non siate esperti, ed a volte vi siete dimostrati troppo granitici su certe posizioni, ma lei dimostra piu’ buonsenso e non aggredisce.
mi auguro che non si faccia coinvolgere da gretti personaggi che abbaiano ma non sanno mordere
cordiali saluti
citazione esatta:”io sono io e VOI non siete un cazzo!”