A me fa piacere che si organizzino convegni nei quali ci si chiede “Come community, blog e contenuti generati dagli utenti stanno cambiando la nostra vita, il mondo dell’informazione e il modo di fare business?”. Epperò penso che il modo di fare business si cambia anche e soprattutto intraprendendo una strada che non porti a ingiunzioni, avvocati, tribunali, ogni qualvolta un dipendente, un collaboratore o un fornitore si fanno passare per la testa l’insana e innaturale idea molto “webunopuntozzero” di essere pagati per il lavoro svolto.
Non sarebbe male, per iniziare. Dico così, in generale.
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E’ sempre una gioia leggerti gianluca.
PS A fatica… lentamente… da poco, per la verità… con ottimi risultati, peraltro… ho finalmente imparato a farmi SOLO i cazzi miei.
“Dico così, in generale.”
pagare? lavoro svolto?
che volgarità
e la gloria dove la mettiamo?
GNeri è uno che la New Economy la prende per il verso giusto: per il culo!
E secondo me Elio va al DDay per fare lo stesso :)
Ad ogni modo il web2.0 serve ai project managers principalmente, perchè non sanno più che fumo vendere della versione 1 e si trovano nella spiacevole condizione di dover pagare chi fa il lavoro sporco.
A proposito di fumo, ancora grazie per Weeds. La colonna sonora della stagione 2 è bellissima e ora ho altri 11 motivi per cantare Little Boxes. :)
Ma come..non c’è Crepet tra i relatori?
Che pacco.
E’ buffo poi notare che a volte uno dice delle cose con anni di anticipo…che so:…gli utenti valgono eccome, il free internet serve e servirà per fare utenza e raccogliere pubblicità, il web 2.0 è la nuova frontiera della rete…..Lo dici nel 2003, non vieni ascoltato ma poi qualcuno nel 2007 ci fa un convegno.Quando sarete seduti ad ascoltare, mi raccomando…una mano sulla tasca del portafoglio e un’altra sulla bocca.