Rivalutazione della Notte dei cristalli.

Quindi dei roghi di libri.

Alain Elkann, Giorno dopo giorno, Bompiani, pagg. 157, euro 13,5.

Dal risvolto di copertina: «Cos’è la politica, oggi, se non soltanto potere?, scrive l’autore che rivendica il diritto di uno scrittore alla lentezza e si interroga sui pensieri a lui sconosciuti del suo cane o sui massimi sistemi che reggono il mondo. Elkann viaggia e si sofferma a pensare, a osservare, portandosi per mano il lettore, le grandi tragedie, la morte di un papa, la morte di un principe, oppure una passeggiata a Parigi, l’incontro casuale con un grande artista, l’antisemitismo e la riflessione di un bambino che chiede “il maestro di un cane è un cane?”».

Pag. 57: «Penso e ripenso e finché penso nessuno sa a cosa penso. Sembra un gioco di parole, ma è l’altra metà della vita di ognuno di noi. A volte si confidano a qualcuno i propri pensieri e si comincia una frase dicendo: “Secondo me, scusa se te lo dico, ma…”. I cani invece pensano soltanto e nessuno sa veramente a cosa pensano. Forse agli altri cani».

Pag. 59: «Oggi è la Befana, ma da quando è morta mia madre, e i figli sono grandi, sono spariti la calza con il carbone e i regali».

Pag. 50: «Mi dispiace pensare che questa stupenda lingua che adopero per esprimermi sia capita da pochi e soprattutto da un popolo che legge poco e non dà alcuna importanza agli scrittori… Pazienza!».

Pagina 18: «A New York volevo vedere mio nipote Alessandro. Ogni giorno mi lasciava dei messaggi: “Oggi non posso, forse domani, ma forse vado a Philadelphia. Scusami, forse domani ci vediamo, ma forse devo stare tutto il giorno a un meeting”. In otto giorni non ci siamo mai visti».

Pagina 19: «Chiamo mio figlio Lapo che è senza voce: “Dove sei?”; “a casa, distrutto, ho perso la voce”; “vengo a Torino venerdì, ti vedo?”; “no, vado a Bologna per il Road show, ma ti voglio bene”».

Pagina 67: «Mi telefona mio figlio Lapo. “Dove sei?”, chiedo; “In Australia”; “come stai?”; “da Dio”; “quando torni?”; “tra due giorni, vengo a Roma, ma non posso vederti”».

Pagina 51: «Si sentono i botti di capodanno, il mondo va avanti e si biascicano parole rituali di augurio. A Moncalieri ci sono Rosi, Giuseppe, Guido, Stefano e dalla televisione accesa sentiamo Maurizio Costanzo e Maria De Filippi che fanno il conto alla rovescia in un programma televisivo!

È mezzanotte, brindiamo. Poi ci guardiamo un pezzo di un film, Totò in Egitto».
Pagina 101: «Lo scrittore deve pubblicare i suoi libri quando sono pronti, quando in quel libro si è detto quello che si doveva dire e lo si è scritto con un ritmo e con una lingua che il lettore possa capire. Il lettore deve entrare nel libro e non lasciarlo più finché non lo ha letto tutto».

Pagina 120: «Ricordo una sera tardi, stavo andando in Maremma, dalle parti di Bolgheri. Sono sceso a una stazione sbagliata, Follonica, mi sono trovato in una piazza deserta, non sapevo dov’ero, ho camminato in città, poi ho fermato un taxi, e ho chiesto all’autista: “Mi può portare a Donoratico?”».

Pagina 42 e 43: «Siamo in albergo e c’è anche Muc, il piccolo bulldog francese che ci sta sempre appresso. In piena notte l’ho sentito abbaiare, mi sono svegliato, ho trovato Rosi in bagno con un accappatoio, la porta della stanza aperta, il cane era uscito in corridoio. L’ho preso e riportato in camera. Al mattino mi sveglio, il cane è tranquillo, poi abbaia allo specchio. Dopo un po’ non lo vedo più, lo chiamo, lo cerco, non c’è, esco in camicia da notte in corridoio, incontro una cameriera. “È sparito il cane”; “Non si preoccupi, sono cose che succedono”; Rosi dice: “Sarà andato a fare i suoi bisogni. Chissà dov’è?” e poi aggiunge: “E se fosse sotto il letto?”. Guardo sotto il letto e, sdraiato a pelle di leone, vedo il cane immobile. Avverto la cameriera che il cane è stato trovato, lei non capisce bene e risponde: “Très bien”. Dopo un po’ sento Rosi che dice: “Hai visto? Ha vomitato sui miei stivali!”. Io le rispondo: “Forse voleva farti un dispetto”».

Altro libro: Alain Elkann, L’invidia, romanzo, Bompiani 2006, 127 pagine, 13 Euro.

Pagina 15: “ROMA. E’ venuto a trovarmi Paul, un amico inglese, un noto giornalista che deve scrivere un articolo sulla politica italiana e vuole dei consigli su come muoversi e chi incontrare. Gli ho chiesto: “Tu come stai? Come va la vita?”. “Molto bene, ho una moglie giovane, un bambino piccolo e questo alla mia età è terribilmente eccitante”.

Pagine 48 e 49: “LONDRA. Ho raccontato a Sole di aver visto gli ultimi quadri di Sax a New York e di come mi siano sembrati interessanti. Lei mi ha detto: “Pensa che sono stata invitata per il week-end in campagna a casa di Damian Oxfordshire, dove sapevo che ci sarebbe stato anche Sax”. “Ma se non si muove mai da Londra”. “Sai che ha un debole per Damian. Ma io non sono andata perché non avevo voglia di vederlo”. “Ma perché lo disprezzi tanto? È un grande artista!”. “Secondo te”. ” “Non solo secondo me, anche secondo il mercato!”. “Io preferisco altri artisti. Preferisco Hopper”. “Ma Hopper è morto”. “Cosa c’entra, anche Leonardo, Poussin, Caravaggio sono morti!”. “Va bene, non discutiamo più”. Sole è fatta così. Non è una persona semplice da capire e i suoi umori sono variabili”.

Pagina non numerata: “Ringrazio Elisabetta Sgarbi che per prima ha letto il romanzo e ha contribuito alla sua stesura con il suo prezioso e intelligente editing”.

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50 Commenti

  1. considerando che Elkann è di religione ebraica, mi sembra quantomeno un titolo di cattivo gusto.

    e l’insipidezza dei suoi libri non è una gran novità. vogliamo parlare di vespa costanzo e tutti gli altri in uscita natalizia come tutti gli anni?

  2. 1) Sono stufo che le scelte private altrui debbano diventare un problema pubblico, me ne frego di che religione è, stringi stringi è lo stesso discorso delle vignette su Maometto;

    2) Cattivo gusto? Mentre la stragrande maggioranza di voi statisticamente non riuscirà mai a pubblicare mezzo libro neppure se ne avesse il talento, quest’uomo, dico l’autore di quanto ho esposto, solo e unicamente per il cognome che ha pubblicato e vinto premi.
    Per Bompiani, e non sono neppure tutti: Vita di Moravia, Rotocalco (romanzo), Delitto a Capri (romanzo), Vendita all’asta (racconti), Cambiare il cuore, Essere ebreo (premio internazionale Fregene 1995), Emma, intervista a una bambina di undici anni, I soldi devono restare in famiglia (romanzo), Diario verosimile, Il Messia e gli ebrei, Il padre francese (romanzo), Le mura di Gerusalemme, Interviste 1989- 2000, Essere Musulmano (Premio Capalbio 2005), John Star (romanzo), Premio Cesare Pavese 2002, Una lunga estate (romanzo), MoMo, Mitzvà, Giorno dopo giorno, Montagne russe, Il tuffo, Piazza Carignano, Stella Oceanis, i racconti di Boulevard de Sébastopol, Delitto a Capri, Una lunga estate, un cofanetto con Essere ebreo- Cambiare il cuore- Essere Musulmano.
    Le vendite? Ve le lascio immaginare.

    3) Cara Clara, voi benatristi avete rotto i coglioni, siete i peggio, i più inutili. Vespa? E’ un’altra cosa, lui pubblica perchè vende, e comunque mi pare sia piuttosto monitorato. Costanzo? Me ne sono già occupato e la cosa finì sui giornali, anzi, io finii addirittura in suo libro.
    “Vogliamo parlare…” dice Clara. E parlacene tu, invece di rompere i coglioni.

  3. filippo, tessoooro, dov’è la notizia?
    – Elkann pubblica perchè è ben imparentato? e allora? sai quanti giornalisti sono “figli di…
    – non vende niente (perchè non sa scrivere?)
    e allora? saranno fessi quelli che ci rimettono i soldi a pubblicare, mica quelli che non comprano i suoi libri!
    – se sapevi qual è la sua religione, il titolo è volutamente offensivo o quantomeno provocatorio, potevi citare Fahrenheit 451 e pure 1984…
    – vogliamo parlare di vespa costanzo etci? no grazie!
    – benatrista così di primo mattino… insomma… non ci sono abituata…

  4. Facci, la notte dei cristalli (Reichskristallnacht) è quella tra il 9 e il 10 novembre del 1938. E fu una rappresaglia contro gli ebrei. Non fu una notte di rogo dei libri.
    La notte del rogo dei libri che tipicamente si usa nella storiografia tedesca è la prima, quella del 10 maggio 1933, quando Berlino notturna si illuminò per il rogo di migliaia di libri.
    Non so se hai volutamente usato il riferimento alla notte dei cristalli per il fatto che l’autore sia di religione ebraica, oppure se ti sei semplicemente sbagliato.
    Spero nella seconda opzione.

  5. Non sono contraria all’ Alain Elkann scrittore, purché cominci a pubblicare su carta soffice ed avvolta in lunghi rotoli.

  6. comprerei il libro solo per vedere quanti altri parenti si danno da fare per evitarlo.
    che storia triste :P

  7. Fabrizio, lo sapevo che arrivavi tu a dirmelo. Perchè sei un tignosetto.
    Allora: durante la Notte dei cristalli ci sono stati anche dei roghi dei libri, e me lo sono fatto bastare.
    Sennò non sapevo come titolare.

    Kalman, ma che rosico io? Come se avessi difficoltà a farmi pubblicare dei libri.

  8. Alain Elkann pubblica un libro insulso.
    Dico: lo vedi lì, e ti par quasi una personcina intelligente, uno che quando pensa pensa.
    E invece no: pensa quel che scrive
    E non, per dire, in un blog, dove è concessa ogni genere di ovvietà o peggio: ci pubblica un libro.
    Beh, grazie fratello di Lapo (o papà o cugino, davvero non so nè m’interessa) per aver confessato pubblicamente, carta parla, di essere un mezzo pirla.
    E grazie Facci per esserti ciucciato il libro, avercelo ‘riassunto’ e non averci lasciato nel dubbio.
    Certo, il tempo l’hai buttato tu a leggerlo, è tempo tuo, forse è benaltrismo dire che avremmo preferito ci consigliassi un libro da leggere e non il contrario.
    Ma così è meglio di niente, è un servizio pubblico questo pure…

  9. Non credo che se li legga per intero, secondo me salta qua e là, ne trascrive degli stralci, procedura che probabilmente renderebbe idiota anche uno scritto intelligente. Nella notte dei cristalli, sono state uccise 400 persone, deportate 30.000 in campi di concentramento, devastati e saccheggiati (perché l’oro degli ebrei, quello, non faceva schifo) 7500 negozi, distrutte più di 1500 sinagoghe.

  10. Si ma vuoi mettere fare il sagace/superiore/controcorrente per piazzare lì il titolone ad effeto, per poi insultare chiunque gli faccia notare che è un pirla? :D

  11. Non è che volevo trollare. Era che mi sembrava un riferimento strano.
    Potevi titolare neutrale, Il falò di carta rilegata che illumina Berlino. Perchè certe opere magne altro non sono che carta rilegata..

  12. Signor Facci, adesso basta! Con questa fanno quattro volte che sono d’accordo con lei, e questa volta in modo totale! E poi dicono che il buco dell’ozono è una bufala: queste sono le conseguenze!

  13. A me il fatto del titolo preoccupa… ma che allora io che sono cristiano mi dovrei arrabbiare ogni volta che passo davanti al Colosseo?
    Capisco se il post avesse giustificato in qualche modo la notte dei cristalli, ma non mi pare proprio il caso…
    Molto spesso gli scritti di Facci sono criticabili, ma, parafrasandolo direi: “critichiamo il post, non critichiamo il titolo”, ove occorra.

  14. Non può essere vero !!! E questo sarebbe un intellettuale ? Non è quello che conduce una trasmissione sui libri su La7, o è tutto un incubo ? Ditemi che non è vero !

    Ma, cosa ancora più inquietante, mi scopro per la seconda volta d’accordo con Facci, leggo di gente che per quattro volte concorda con quest’uomo, dove andremo a finire ? E’ il segno che la fine dei giorni si avvicina ?

  15. Io qui dichiaro senza nessun pudore che invidio Facci, invidio la vita che fa e il mestiere suo. Un uomo che ha tempo per leggere i libri di Elkann ha veramente molto tempo.

  16. In effetti chissenefrega se la Mondadori che non è un impresa pubblica vuole buttare i soldi nel cesso per stampare i libri di Elkann.
    Nessuno è obbligato a comperarli e se c’è qualche cretino che lo fa non sono problemi miei.

  17. Leo, Fabrizio, LockOne e altri ancora… non vi fa un po’ di tenerezza vedere queste Clare, questi Kaiman, queste Dani che arrivano e commentano come se tutto fosse cominciato oggi? Come se fossimo a qualche anno fa? Come se avessero appena scoperto Macchianera e quindi boh, ‘sto Facci?
    Non vi fa un po’ di malinconi?
    La sensazione che di debba ricominciare ogni volta da capo, ignari come sono costoro di battaglie, post storici, casini, blogfest, finte querele?
    Non vi viene mai da pensare che alle matricole qualche scherzetto andrebbe fatto, chessò… ?

  18. premesso che sono d’accordo con il signor Filippo, che amo più dell’aglio nelle polpette,
    cioè parlo io di vespa:

    1) date gli stessi spazi in televisione a pincopallino (compresi “la prova del cuoco”, “unomattina” e “lo zecchino toro”), e vediamo quanto vende

    2)togliete i libri di vespa dalla tivvù e vediamo quanto vende

    nel prossimo tomo tratterò dei capolavori italiani tipo i film di de sica e le canzoni di giggidalessio, ma forse non ce la faccio, vado a pesca di pezzogne

  19. E’ vero, le matricole potrebbero non essere avvezze alla tendenza di F.F. di aggiustare il tiro con i commenti: “ma no, il mio era tutto uno scherzo”, “la mia ironia e’ sprecata con voi”, “il titolo era solo per far abboccare gli idioti”, “io mi riferivo alle donne nel senso di categoria aristotelica”, …

  20. Mi rivolgo agli ostruzionisti di Facci:quale essere il problema?Trattasi di banale invidia del pene o di invidia della Penna?La seconda probabilmente.Sa scrivere,ha qualcosa da dire,lasciamoglelo fare..è una specie in via d’estinzione e come tale merita salvaguardia,non palate di merda.
    Riguardo al post:quoto tutto.Il titolo è adeguato al contenuto:la stupidità la totale assenza di talento e la noia sono trasversali,non patrocinate da religioni o schieramenti politici,per non soccomberre a tutto ciò rimane solo la sempre incompresa arma dell’ironia.Incompresa solo da chi ha il buontempo di dimenarsi nella fanghiglia di sterili polemiche..e ne prova un sottile piacere,ve ne suggerirei altri!Quindi,sì:Clara,hai rotto i coglioni.Aggiungo che la NOIA,ed Elkann ne è un portatore insano,è imperdonabile,un reato,una piga che miete quotidianamente numerose vittime.Dovrebbe esserle legalmente proibito d’insinuarsi tra noi attraverso vari mezzi di comunicazione.Per il caso NOIA DI ELKANN,mi appellerei al Tribunale per i Crimini contro l’Umanità.Previsione sul prossimo titolo dell’ennesimo libro stillicida del caro Alain:
    QUANDO LE OCHE SGUAZZAVANO NEL LAGHETTO.Bompiani,naturalmente.E beccatevi ‘sto Elkann.

  21. Letto questo, da qui in avanti bisognerà evitare di fare umorismo su quel povero ragazzo che preferiva la compagnia di un Lino in giarrettiere.

  22. si, vabbè. il falò delle vanità.

    un post sul nulla con un titolo sciagurato;
    il postatore (il poster, postino, fate voi) che la butta in caciara invocando lo scherzetto alle (presunte) matricole;
    i fedeli lettori che invece ci credono epperò da soli non se ne erano mai accorti (che Elkann non è straordinariamente eccitante);
    io sarò rompicoglioni ma già lo sapevo (che Elkann non è straordinariamente eccitante).

    filippo, tessoooro, se il sabato notte non hai di meglio da fare che leggere Elkann e poi fare ‘ste recensioni telefonami; se poi hai dei libri da pubblicare sposami che ti compro una casa editrice.

  23. Wow, il facci non solo mi risponde, ma si eleva dal “vaffanculo, ti venisse un cancro!” ?!?! Sono estasiato. In compenso fa gruppetto coi fans… un passo avanti o due indietro?

    Tra parentesi: leggo e commento qua da molto prima che cominciassi a scriverci te. Quindi occhio quando parli di scherzi alle matricole, perchè mi sa che ci rimetti.

  24. Titolo a parte (non entro in polemica).

    ….dice che poi si meravigliano se in Italia non legge nessuno.
    ….dice che uno che si chiama Elkann è ovvio che pensi ai pensieri del suo kan.
    ….dice che però alain ha un futuro come gatto di marmo, posizionato appena fuori villar perosa.
    ….dice che perchè dobbiamo anche sorbirci le riflessioni di un francese snob imparentato con la famiglia più snob d’italie.
    ….dice che “Facciungol” resta uno dei pochi che rompono i maroni a fin di bene.

  25. No, Facci, stai quaqquaraqqueggiando: è talmente chiaro che hai letto il libro avidamente. Che poi tu l’abbia fatto alla ricerca di minchiate, come lo spettatore medio de La pupa & il secchione, cosa cambia? L’hai letto avidamente. E d’altra parte, di fronte a tanto surrealismo, come esimersi. Guarda, io ne farei un film.

  26. Il libro di Elakann non posseggo neppure.
    Un giorno, in Mondadori, vidi un importante editor che si rotolava dal ridere. Stava leggendo il libro di Elkann con delle parti sottolineate. Glielo chiesi, non me lo regalò perchè lo considerava un cult. Allora feci le fotocopie. Tempo dopo lo trasformai in tre rubriche sul Giornale (una la settimana) perchè tra l’altro sul Giornale ho una rubrica che esce la domenica e che si chiama “Macerazioni”: ci metto, senza cokmmento alcuno, frammenti di libri che per qualche ragione giudico assurdi o degni di nota.
    l’altro giorno invece ho rubato l’altro romanzo di Elkann a un collega e vi ho tratto un’altra rubrica.
    Poi ho messo tutto insieme perchè ho pensato che ad alcuni di voi potesse interessare, anche perchè secondo me le frasi di Elkann fanno oggettivamente sbellicare.
    Ecco la storia di questo post, che alcuni hanno gradito e ciò mi basta, anche se non sono certo noto per cercare consenso.
    Se poi alle Clare e alle Dani il post non interessasse, o non piacesse il titolo, mi possono fare un pompino.

  27. Filippo, premetto che non ho ancora letto i commenti, se non i primi tristi due. Non conosco molto bene la tua carriera, io per pubblicare ho dovuto fare le peggio cose [si fa per dire, naturalmente], che tu ci creda o no questo è stato il mio tragitto: assunto come venditore di pubblicità sui giornali della casa editrice (in prova), resistito una settimana – non ero capace, meglio dire mi hanno trombato dopo una settimana – andandomene lascio il mio capo con “Comunque, in realtà, sono laureato in storia e queste sono cose mie” e gli lascio tipo 40 cartelle di sudore; due mesi dopo mi chiama per dirmi che il capo struttura collana Grande Guerra vuole vedermi, per farla breve un anno di correzzione bozze e OCR a collaborazione; poi prima cura di un testo di un generale, illeggibile, quindi altre bozze, poi cura di un libro di un prete/guerrriero. Totale 3 anni e mezzo a 600 euro al mese. Alla fine, al quarto anno, sto lavorando (sempre collaborazione) finalmente a due progetti miei, anche adesso prendo poco, ma finalmente ho un’occasione. Al di là di quelli che ho visto pubblicare grazie al nome del papà, tantiiiii, o grazie allo sponsor, mettici anche quelli che in questi quattro anni che io ho passato rinchiuso a rendere leggibili libri di altri hanno fatto i soldi. Sono tranquillo, faccio come cazzo mi pare e non devo ringraziare quasi nessuno (quasi perché, sarai d’accordo, l’occasione di lavorare in casa editrice ti fa comunque crescere professionalmente). Tutto per dire che la penso come te, al di là dell’esempio specifico, che si presta anche molto bene fra l’altro. Prima volta che sono in sintonia con ciò che scrivi, sarà grave?

  28. Chiedo venia, non rileggo, di solito, i commenti che scrivo. Comunque sì, mi spaccio per un correttore di bozze, ma in realtà vendo macchine usate a Verona…. sentito rumorino?
    PS ma come mi rode il culo quando guardano il dito e non la luna, ancora non ho imparato…

  29. Il dito e la luna.
    Non è forse la luna il fatto che uno che fa interviste in TV sui libri in realtà non sa scrivere?
    Non è forse la luna il fatto che uno che fa “correzzione” di bozze in realtà non corregge nemmeno se stesso?
    Sono OT, ma mi rode il culo quando uno viene colto in flagranza di incoerenza e si para dietro la storia del dito e della luna.

  30. Io attendo trepidante le repliche della Clare e della Dani.
    I libri di Lap… ehm Alain Elkann si commentano da soli. Questi estratti sono esilaranti per la loro vacuità.
    Ps chi ‘corrigerà’ il correttore di bozze? Prossimamente su Rieducational Channel!

  31. Premesso che sto ridendo sgangheratamente da una ventina di minuti per “Se poi alle Clare e alle Dani il post non interessasse, o non piacesse il titolo, mi possono fare un pompino” (non era una premessa necessaria. Era solo per fotografare una realtà scomoda), qui nessuno ha il coraggio di fare L’Ipotesi. Ovvero: Elkann è un genio, ed è lui il primo a sganasciarsi del fatto che gli stampano i libri, pubblicano i suoi articoli, trasmettono in tv le sue interviste. Elkann sta smontando il giocattolo. Sta portando un attacco al cuore del sistema mediatico. Sta dimostrando che il re è nudo (beh, questo non sorprende nessuno). La realtà è che LUI indica la luna, e NOI si guarda il dito.

  32. Bravi, voi continuate pure a guardare il dito e la luna.
    Che intanto io mi rifaccio la vista con le poppe di Copiascolla.

  33. Fox: “Io attendo trepidante le repliche della Clare e della Dani.”

    Ah, perchè, è stato elevata a dibattito la sindrome di Tourette di facci? :-|

  34. Fox: “Io attendo trepidante le repliche della Clare e della Dani.”

    Ah, perchè, è stata elevata a dibattito la sindrome di Tourette di facci? :-|

  35. Sia chiaro, io adoro Facci. Dico sul serio.
    Mi piace questo suo modo di essere provocatorio, scorretto, senza fronzoli, senza preliminari.
    E’ uno che si schiera apertamente, una rarità in un panorama di cerchiobottisti, felpati voltagabbana, smemorati a gettone di presenza. Si sbatte a trovare ragioni e argomentazioni, lucidamente e con indubbia onestà intellettuale, mentre molti altri, che non hanno il suo talento, vivono tranquilli fotocopiando comunicati stampa.
    Forse è un cyborg. Ma sicuramente più bello di Rutger Hauer.
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    Filippo, tessoooro, più di questo non posso. Soffoco.

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