Filippo Facci & Vittorio Feltri highlights

Per introdurre questo pestaggio non so che cosa scrivere.

Filippo Facci sul Giornale del primo novembre:

Mancava che i consiglieri milanesi di Forza Italia proponessero Renato Farina per la medaglia d’oro del Comune: un disastro. Io l’amicizia la capisco (Il Domenicale mi ha censurato un articolo su Farina per amicizia nei suoi confronti) e nondimeno capisco l’amicizia che ha spinto un forzista vicino a Comunione e Liberazione (vicino a Farina) a questa trovata che ha lasciato perplessi tanti colleghi suoi.
Ma il disastro non è tanto il chiedere onoreficienze per chi la gaffe della “difesa dell’Occidente” l’ha già abbandonata da un pezzo, e infatti ha chiesto scusa, ha cercato di patteggiare una pena che però l’ha visto punito con 12 mesi di sospensione.
E il disastro non è neppure, o non solo, il prospettare a tanti giornalisti ordinari che per essere premiati e onorati, oggidì, si debba infrangere la legge e farsi pagare dai servizi segreti.
Il disastro è la mancata comprensione del danno che si fa a Farina stesso, bipolarizzato come tutto il resto, scaraventato in politica con ciò peggiorando una caciara che già bastava: l’Ordine regionale che dice una cosa, La Federazione della Stampa che ne dice un’altra, i linciaggi sui giornali a torto o a ragione, i Gad Lerner che sciacalleggiano, la Procura che infine impugna la sospensione per 12 mesi perchè vuole che Farina venga radiato a vita e finisca magari in galera.
Farina è colpevole, sta pagando, pagherà. Ma chi alza un’improbabile bandiera si chieda almeno a danno di chi, e dove, rischi di finire l’asta.

Vittorio Feltri su Libero del 2 novembre:

Filippo Facci sulla prima pagina del Giornale ieri ha mostrato di che pasta sia. Fingendo pieà, con quel suo stile da Campari Soda, seppellisce Renato Farina sostenendo che è già morto. Non vuole che gli si dia l’Ambrogino d’oro perchè, afferma, sarebbe un “disastro” proprio per Farina. Quanto altruismo, Poi, con la manina dell’accoltellatore che si avvicina con l’aria di fare una carezza, spiega: il solo merito di Renato è quello di “infrangere la legge e farsi pagare dai servizi”. Quindi si diletta pure a sentenziare e a menare gramo: “Farina è colpevole, ha pagato, pagherà”. Sulla (non) colpevolezza ci arrivo subito. Sul piano della iettatura avverto il dilettante del Giornale: ho la patente. Ne ho già stecchiti per molto meno.
Colpevole Farina? Facci ricava questa sentenza dal fatto che il mio vice ha proposto il patteggiamento all’Ordine lombardo dei giornalisti. Patteggiare in nessun caso vuol dire riconoscere una colpa: lo dice la legge. Quanto a Renato, ha avuto il torto di seguire il mio consiglio. Gli ho suggerito di fermare la pratica a Milano con il minor danno, sapendo bene che a Roma lo avevano già dichiarato radiato a prescindere, senza bisogno neanche di sentirlo.
Ma per Facci è colpevole e pagherà. Mi dicono passi per garantista. Probabilmente lo è, a seconda del reddito e del padrone. Paolo Berlusconi ci risulta abbia patteggiato. Perchè non gli dedica un bel corsivo sulle discariche? O forse l’ha fatto e non ce lo ricordiamo?
La dico tutta. Farina merità l’ambrogino d’oro. Per quello che scritto di Milano e su Milano, e anche per il suo modo di intendere il giornalismo. Diciamo alla Testori. Aldo Brandirali proponendolo ha interpretato i sentimenti della gente, non solo milanese, che si identifica col modo farinesco di raccontare e giudicare la realtà.
Come si fa a non caopire che l’aggressione senza precedenti che ha subito è la prova che Renato è importante? Facci losa, e gli rode. Per questo cerca di affossare la candidatura di Renato e la denigra. Poi perà inciampa nelle sue stringhe da fighetto. Quando scrive che contro Farina si sono scatenati “i linciaggi sui giornali a torto o a ragione”. Bel garantistone di un Facci. Ci sono anche i linciaggi giusti per questa mente fina di giurista da osteria. Secondo me Facci andrebbe arrestato per apologia di reato.

Filippo Facci sul Giornale di venerdì 3 novembre:

Ieri sono stato attaccato da Vittorio Feltri: un signore che non ha neppure
il coraggio di essere direttore responsabile del suo giornale perchè ha
paura delle querele.
Un signore che ha fatto la battaglia contro le baby-pensioni e poi è andato in pensione a 53 anni.
Un signore che ha fattola battaglia contro le sovvenzioni pubbliche ai giornali di partito e poi ha trovato il modo di prenderle anche lui.
E tacciamo di altre faccende, per ora.

A Feltri ha dato fastidio che io abbia dato di farisei a quei consiglieri di Forza Italia che vogliono appuntare la medaglia d’oro del Comune di Milano sul petto di Renato Farina: un premio a un giornalista che si è messo al soldo dei servizi segreti e che ha fatto pedinare un magistrato per il Sismi. Un premio per aver spiato nascondendosi dietro un giornale (il suo) proprio come le spie dei film. Un distintivo per aver fatto l’agente segreto con rimborso a pie’ di lista. Un riconoscimento al valor civile per aver combattuto la guerra tra Occidente e Islam: anche se Farina è diventato Agente Betulla nel ’99, quando le Twin Towers svettavano e Farina attaccava gli Usa perchè bombardavano i serbi.
Feltri è così lucido che non ha capito neppure che per Farina si vuole solo scongiurare il peggio, come ho scritto ieri: perchè è Farina che ha abbandonato la posa del difensore dell’Occidente, è lui che si è detto pentito, e ha chiesto scusa, ha ammesso l’errore.
E non puoi premiare un tizio per un errore: penalmente rilevante, peraltro. Non puoi prospettare alla classe giornalistica che se infrangi la legge e ti fai pagare dai servizi segreti ti premiano pure. Non puoi, e non devi, alzare la posta politica e fare di Farina una bandiera: altrimenti diventa l’oggetto di un contendere che riguarda altre cose, rischia di essere schiacciato in mezzo, di peggiorare una punizione già inflittagli e che per quanto mi riguarda va benissimo così.
Ma Feltri non ha capito un tubo.
Ha scritto che “patteggiare non vuol dire riconoscere la colpa, lo dice la legge”: e la legge dice proprio il contrario.
Mi ha dato di invidioso, di roditore, di iettatore eincredibilmente di “garantista a seconda del reddito e del padrone”, confondendo la mia storia di garantista con la sua di banderuola: passato com’è egli medesimo, si sa, dal fare il quotidiano più forcaiolo della Storia al fare il più garantista, sinchè gli è riuscito: per il grano e i quattrini, direbbe lui.
Un signore, Feltri, che ieri ha scritto di me: “Sul piano della iettatura lo avverto: ne ho già stecchiti per molto meno”.
Una 44 Magnum per l’ispettore Feltri.
Datelo a lui l’Ambrogino d’oro, anche se probabilmente lo venderebbe subito.

(Visited 167 times, 1 visits today)

24 Commenti

  1. Hai commentato 45 secondo dopo che l’ho postato.
    Prova scientifica che non l’hai letto.

  2. x F.F.
    ma è tua la voce che si sente nella puntata di annozero di ieri sera? durante l’intervista della jebreal a di pietro, qualcuno che si è dimenticato di avere il microfono aperto ha soavemente commentato: “una gnocca senza cervello stà ragazza”
    complimenti al conte!

  3. Scusa Filippo, potrei sbagliarmi, ma Feltri non poteva diventare direttore responsabile perché radiato dall’albo (causa foto di pedofilia che inguaiarono anche Lerner, che però si difese, al contrario di Feltri). Dovrebbe ancora essere fuori dall’Albo, no?

    P.S. Ma la Jebreal dal vivo è così bella come in video? ;-)

  4. Non lasciarti impressionare da quella gente.Lo sai,loro amano i toni Grand Guignol,la roba da Stadera.Di solito basta lasciarli abbaiare(prima o poi si stancano)

  5. Cacchio, mi sono perso la puntata.

    Comunque simpatico Feltri.

    Farina ha smesso di essere giornalista nel momento in cui ha deciso di lavorare per i servizi, cioè di lavorare per una causa che non sia la libera informazione. Non è più un giornalista che lo caccino o meno. L’ha scelto lui, solo non voleva dircelo. Ora che l’hanno scoperto non può lamentersi e infatti sembra non farlo, limita i danni (su consiglio di Feltri poi, bell’amico. io mi sarei fatto buttare fuori almeno avrei espiato. invece si segue la politica forzitaliota: sono colpevole solo se lo dico io).

    E non stiamo parlando di un Pecorelli che usava le veline dei servizi per rompere le scatole al gobbo(su fatti veri), ma stiamo parlando di un tizio che va dai magistrati per intortarli e ottenere informazioni per qualcuno che non sia un lettore di giornale. Credo che questo rompa almeno un patto di fiducia tra il betulla e il lettore. Non c’è bisogno di nessuna radiazione. Farina si è autosqualificato.

    Marco Travaglio scrive:

    […]6 – Pio invia Betulla, ovvero l’agente Farina Doppio Zero, in missione per conto di Dio: deve spiare i magistrati che indagano sul Sismi, fingendo di intervistarli. I magistrati, che intercettano tutto, lo aspettano al varco e gli vendono un po’ di fumo. Poi gli chiedono perché sia tanto interessato al ruolo di Pollari nel sequestro Abu Omar. Il vice-Feltri se ne esce con questa scusa: «Io sono cattolico, Pollari è cattolico, mi spiacerebbe se un cattolico facesse cose brutte». Manca poco che i pm finiscano sotto il tavolo per le risate. Appena uscito dal palagiustizia, Betulla fa subito rapporto: «Un’ora di confronto durissimo, ma alla fine li ho messi nell’angolo e ho avuto quel che cercavo». Balle, ancora balle.[…]

  6. dovrebbero sfidarsi a un duello tipo OK Corral e poi vedere da che parte sta Dio. Magari, se siamo fortunati e Dio sta dalla nostra, si ammazzano a vicenda!

  7. Affascinante davvero il giornalismo dilettantesco. Ho letto l’articolo. Ma, non sapendo chi sia questo Farina (e giustamente, con il solipsismo dell’autore, non venendo spiegato in nessun punto del testo) non ho idea né dei pro né dei contro. Salvo la sensazione di una strana bega tra gente che già si voleva male (o bene) anche prima

  8. Facci ha ragione e Feltri torto, ovviamente. Però “Lo stile da Campari Soda” è un knock-out, Facci se ne faccia una ragione.

  9. Caso Farina, lite a destra tra Facci e Feltri

    Filippo Facci del “Giornale” e Vittorio Feltri di “Libero” se le danno di santa ragione, almeno attraverso i rispettivi giornali.
    Motivo del contendere, la proposta fatta da un esponente di Forza Italia al Comune di Milano, di a…

  10. Facci, giustissimo quello che scrive su Feltri. Però non mi sembra che abbia risposto sul patteggiamento di Piersilvio.

  11. Non di Piersilvio, ma sulle discariche si riferiva a Paolo Berlusconi, editore del Giornale.
    Il direttore del Giornale ai tempi del patteggiamento delle discariche, comunque, era Feltri.

  12. mai avuto grande considerazione di facci, ma questa volta sottoscrivo in toto.penoso il secondo elzeviro di feltri che fa le pulci a facci da santoro. facci te la sei cavata bene, credi a me che non sono mai d’accordo con te!

  13. Onore a Facci in questo caso.

    Tommaso, tuo padre si sbaglia. Facci è restato sul generico, non ha citato, ha esposto in modo alquanto confuso. Travaglio è stato penalizzato dai tempi contingentati di Santoro. Risultato: un interessante capitolo di vicende giudiziarie italiane è rimasto, per una buona fetta di telespettatori almeno, nella nebbia più totale.

  14. “Tuo padre si sbaglia”. Ma senti ‘sto scemo.
    Non scrive “il la penso in modo diverso”, ma “tuo padre si sbaglia”.

    Comunque come è andata è stato sotto gli occhi di tutti.

  15. Faccione, querelalo come un sol uomo. Il tuo stile è da Cambusa Uan, l’amaricante.

  16. assicurarsi che Pollari facendo le consegne a Branciforte includa anche l’elenco di “tutti” i pennivendoli a libropaga (da non far sapere, per carità, alla ditta Bonini/D’Avanzo)

  17. Gentile dott.Facci, lei si meraviglia che un giornalista difenda un suo sodale accusato solamente di raccontare ai suoi lettori quel che i servizi segreti gli consigliavano di dire?
    Ma non è la stessa sponda giornalistica(sulla quale mi pare stia anche lei) che giudica del tutto normale che un settantatrenne inneggi pubblicamente alla famiglia e poi trascorra il tempo libero a fare “il karaoke” con una ragazzina?
    Credo che ci si meravigli solo di quel che non ci somiglia!

1 Trackback / Pingback

  1. dituttounblog.com – Un blog senza padroni » Blog Archive » Stampa e dintorni: quando a fare notizia è la querelle fra giornalisti

I commenti sono bloccati.