“L’assassinio della signora Politkovskaja è un grave danno per la leadership russa e specialmente per quella cecena. Un danno molto più grave di qualsiasi articolo di giornale“.
(Vladimir Putin)
Da questa frase uno psicanalista fallito ricaverebbe tanto materiale che se Freud fosse ancora in vita si accontenterebbe di fare l’ospite fisso al Maurizio Costanzo Show.
Lo sguardo di Vladimir Putin è rassicurante come quello di un sommergibile nucleare che ti suona alla porta di casa alle tre del mattino, ma con conseguenze peggiori. Ha instaurato il primo regime turbopostcomunista, l’applicazione del liberismo più sfrenato a una oligarchia batteriologica controllata: cresce solo chi si adatta più in fretta alle regole della coltura (con lui nella parte dello streptococco, batterio anaerobico che si sviluppa in assenza di ossigeno democratico).
Il massacro sistematico compiuto dall’esercito federale in Cecenia è l’avamposto sperimentale del più totale oscuramento mediatico contemporaneo, e l’omicidio di una giornalista costituisce un fallimento che il buon Vladimir accoglie con estrema amarezza: durante il funerale della Politkovskaja, trovandosi nella sua dacia sul Mar Nero, in segno di rispetto ha utilizzato l’aquascooter listato a lutto.
Di seguito alcune ipotesi di trascrizione della dichiarazione di Putin:
a) E’ davvero un peccato perdere una giornalista tanto in gamba, proprio ora che fioriscono tanti programmi sul meteo.
b) Tutti i cattivi pensieri scatenati da questo omicidio non verranno mai eguagliati da quelli suscitati da un reportage.
c) Forse abbiamo esagerato con i proiettili.
Autocritica globale:Tutti indignati al momento della morte e subito dopo si dimentica….Chi?…Ha! la giornalista russa!Si ora ricordo…com’è che si chiamava…come quella marca di vodka….ho scusa devo scappare ho la macchina in doppia fila e devo fare un sacco di cose!ciao!
La prossima volta i nostri politici ci penseranno bene a dichiararsi “grandi amici d’infanzia tu proprio non sai quante ne abbiamo combinate noi due quand’eravamo pischelli in quel di Leningrado” di Putin.
Ogni riferimento a politici di bassa statura politica non è puramente casuale, ma anche gli altri stiano attenti…