Non rubo il mestiere a nessuno se osservo che Francesco Totti, l’altra sera, era la proiezione solitaria della solita vecchia Italia che tuttavia si contrapponeva a quella dei suoi compagni che intanto si sbattevano e s’ammazzavano per emanciparsi da quell’immagine stessa: quella appunto del italiano-Totti-medio che va in crisi non appena ese dal raccordo anulare, vittimista e sfaticato, geniale e individualista come un Alberto Sordi del calcio nostrano.
Va da sé che non sto parlando solo di calcio.
Totti è il Paese che lascia sbattere gli altri ma poi sbruffoneggia perché ha segnato un rigore, è la commedia del pulcinella cascatore che leva la gamba nei contrasti oppure si leva direttamente lui (ma ha il certificato del dottore) ed è quello che all’oratorio invocava la palla e a cui noi gridavamo “torna!”, esattamente come l’altra sera faceva Gattuso, irlandese di Calabria che non ha un millesimo del suo talento ma ha il cuore e la volontà di chi ha fatto la differenza.
Forse un Gianni Brera redivivo ti farebbe un panegirico sul Totti romanico contrapposto allo Zambrotta visigoto, ma dovrebbe scontrarsi con Cannavaro che è un guappo napoletano ma poi gioca come un vichingo, insomma il giochino antropologico non funziona, è Totti e solo Totti il paradigma ideale: insostituibile, sì, ma come ogni italiano crede esattamente di essere.
Dall’altra però c’è una squadra, come ogni italiano non ha mai saputo fare.
Totti per uno
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Alè, Farina lavora per la Cia, Facci per lo Spiegel. Tutti servi dello straniero!
Ma vaffanculo, va!!!!
Ma ti è mai venuto in mente che per far funzionare un corpo umano abbiamo dei muscoli che consumano tantissima energia e delle sinapsi che non ne consumano niente ma non possono fare a meno dell’altro?
Oppure altro paragone, i parassiti nel regno animale anche se denigrati hanno sempre svolto la loro funzione insostituibile?
Una squadra è una squadra quando ognuno fa la sua parte anche se è quella di stare in mezzo al campo a prendere calci in modoc he altri non li prendano. A me Totti in se può non piacere ma se mettere lui al centro per tirare fuori uno o due difensori può servire ben venga.
E poi che l’italiano non sa far squadra dove lo hai sentito?
Forse ti occupi di politica e vedi due squadre di governo ed opposizione per niente amalgamte al loro interno ma l’italiano (sempre che esista come oggetto antropologico)sa far squadra quando serve.
filippo facci
facci una pompa!
mai sentite tante cretinate tutte insieme!
se l’infortunio fosse capitato a te anche tu avresti tolto la gambina nei contrasti….Lo stesso è accaduto a del Piero…che c’è tutti simboli dell’Italiano medio?
è patetico quando si cerca con zero contenuti di dar vita ad un post interessante giocando solo sui parallelismi calcio-vita (non sei originale, il medico di Pessotto sta molto più avanti di te)
Noi siamo come il Totti da te descritto, e tu, caro Filippo Facci?Sono curiosa di sapere se ti indentifichi in qualche giocatore, magari di quelli che si dannano per il gruppo! io sinceramente faccio fatica a vederti tra i convocati, sei un tipo che divide(e personalmente credo anche ti diverti a farlo), non uno che fa gruppo!
Facci, per la prima volta sono con te al 100%.
Devo cominciare a preoccuparmi?
il bello del calcio è che qualsiasi pisquano si sente, al riguardo, competente.
– con l’australia totti ha segnato il rigore in circostanze come dire…peculiari?
– con l’ucraina ha smarcato di tacco zambrotta nel primo gol e ha messo sulla testa di toni il secondo;
– con la germania ha mandato almeno un paio di volte un azzurro (mi pare perrotta) solo di fronte al portiere.
tutte cose – e dico TUTTE – che un pur straordinario gattuso non sarebbe mai stato in grado di fare.
Post eccezionale!
La Marianna è ‘na zoccola!
Se dovevi tornare per dire queste cazzate potevi restare dove eri. Ma vaffanculo va.
Gattuso… irlandese di calabria? Glasgow è in scozia.
Mi auguro che Totti segni in concomitanza della tua sopravvenuta impotenza. Facci… ridere ancora
Ho mai letto qualcosa di più vero? No.
Ottimo (a parte la glasgow irlandese…)
Certo che per dare del “pulcinella cascatore” a uno che s’è rotto la caviglia in partita ce ne vuole di fegato.
A proposito di cascatori…il rigore contro l’Australia non c’era. Grosso (lanciato da Totti, guardacaso) poteva tranquillamente aggirare il difensore che era già steso per terra ed invece gli è franato addosso. Chissà se Facci se ne sarà accorto.