Dal momento che la situazione pare essere ciclica (si parlò degli stessi temi anche su questo blog, nel gennaio 2003), scelgo di ripetermi.
Sono spiacente: devo dare spazio ad un tipo di indignazione tutto di destra. Va detto: la collera contro chi sciopera è tipicamente di destra, ma c’è chi sciopera alla cazzo. Tipo, in questi giorni, i tassisti milanesi inalberati in seguito alla proposta del sindaco Albertini di concedere 500 nuove licenze.
Primo: già mi fa incazzare che qualcuno possa scioperare, piuttosto che contro la carenza di posti di lavoro, contro l’idea di crearne di nuovi.
Secondo: se non vivete a Milano non potete capire. A Milano, il taxi ve lo potete scordare nei seguenti casi: se piove; se nevica; se le previsioni del tempo del giorno prima han detto che pioverà o nevicherà; se è troppo tardi; se è troppo presto; se avete la necessità di percorrere un tragitto breve; se vi trovate in una zona decentrata; se provate a chiamare il numero fisso di un posteggio; se c’è traffico; se la moglie del tassista ha già buttato la pasta.
E sebbene tutti i taxi siano ormai dotati di reperimento satellitare (in grado di calcolare la prossimità delle vetture), l’attesa varia dai 10 fino ai 50 minuti e l’auto che arriva è sempre proveniente dalla parte esattamente opposta della città rispetto a quella in cui vi trovate. O, per lo meno, così vi parrà dando una fugace occhiata al tassametro quando salite sulla vettura.
Il tassista medio milanese è un’incommensurabile testa di cazzo. Uno, per intenderci, che davanti ad una donna di mezza età impellicciata e indubbiamente snob che, sotto la pioggia, chiede a gesti se è libero, è capace di commentare rivolgendosi a te, passeggero: “Eh, questa zoccola? Ma che vada a casa, che c’è brutto tempo! Vuole pure farsi scarrozzare in giro, ‘sta mignotta”. In più può capitarvi di trovarvi alla stazione della Bovisa alle 10 di sera, soli, nel buio, tra fabbriche fatiscenti, con un mirino stampato sul davanti della maglietta e, sul retro, la scritta “Si, è vero: tra cellulare, computer, palmare, orologio e portafogli ho addosso almeno 5.000 euro di roba”, chiamare cinque diversi servizi di RadioTaxi e, dopo un’attesa di venti minuti venti, sentirsi rispondere: “Mi spiace: il conducente non vuole venire fino a lì, provi a richiamare tra mezz’ora. Click”.
A me, confesso, quella sera l’idea dello stupro etnico nei confronti di tutte le centraliniste dell’8585, del 4040, dell’8383, del 5353 e del 6969 non è parsa poi così intollerabile.
Primo: già mi fa incazzare che qualcuno possa scioperare, piuttosto che contro la carenza di posti di lavoro, contro l’idea di crearne di nuovi.
Secondo: se non vivete a Milano non potete capire. A Milano, il taxi ve lo potete scordare nei seguenti casi: se piove; se nevica; se le previsioni del tempo del giorno prima han detto che pioverà o nevicherà; se è troppo tardi; se è troppo presto; se avete la necessità di percorrere un tragitto breve; se vi trovate in una zona decentrata; se provate a chiamare il numero fisso di un posteggio; se c’è traffico; se la moglie del tassista ha già buttato la pasta.
E sebbene tutti i taxi siano ormai dotati di reperimento satellitare (in grado di calcolare la prossimità delle vetture), l’attesa varia dai 10 fino ai 50 minuti e l’auto che arriva è sempre proveniente dalla parte esattamente opposta della città rispetto a quella in cui vi trovate. O, per lo meno, così vi parrà dando una fugace occhiata al tassametro quando salite sulla vettura.
Il tassista medio milanese è un’incommensurabile testa di cazzo. Uno, per intenderci, che davanti ad una donna di mezza età impellicciata e indubbiamente snob che, sotto la pioggia, chiede a gesti se è libero, è capace di commentare rivolgendosi a te, passeggero: “Eh, questa zoccola? Ma che vada a casa, che c’è brutto tempo! Vuole pure farsi scarrozzare in giro, ‘sta mignotta”. In più può capitarvi di trovarvi alla stazione della Bovisa alle 10 di sera, soli, nel buio, tra fabbriche fatiscenti, con un mirino stampato sul davanti della maglietta e, sul retro, la scritta “Si, è vero: tra cellulare, computer, palmare, orologio e portafogli ho addosso almeno 5.000 euro di roba”, chiamare cinque diversi servizi di RadioTaxi e, dopo un’attesa di venti minuti venti, sentirsi rispondere: “Mi spiace: il conducente non vuole venire fino a lì, provi a richiamare tra mezz’ora. Click”.
A me, confesso, quella sera l’idea dello stupro etnico nei confronti di tutte le centraliniste dell’8585, del 4040, dell’8383, del 5353 e del 6969 non è parsa poi così intollerabile.
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Sono d’accordissimo, i tassisti sono una delle categorie più stronze che abbia mai visto. Quando vado a roma e (per caso) devo prendere un taxi devo stare attento che:
1. Cambino la tariffa al GRA e non ti facciano pagare il doppio.
2. Facciano la strada corretta e non la più lunga
3. Non ti scarichino in mezzo alla strada (già successo) perchè “dottò, non funziona il tassametro”
You talkin’ to me?
Poi quando arrivi da Fiumicino e prendono il raccordo, lo prendono sempre dalla parte più lunga.
Più di una volta ho lasciato 100 euro, che neanche a Parigi dopo due ore in Taxi..
a me è capitato più di una volta che si rifiutarono di fare il tragitto richiesto perchè “poi non ho la corsa al ritorno”. ma a me, che me ne frega? e che senso ha se tanto chi ti chiama comincia a pagare da quando accetta?!?
clap clap clap concordo su ogni punto. Torino per certi versi è simile. Molto simile. L’hai letta la mia mail? Aspetto una risp da qualche giorno . fammi sapere ciao!
Ma d’altronde si sa, i tassisti son tutti fascisti.
(sarà pure uno stereotipo, però io tutti i tassisti con cui ho parlato in periodo elettorale votavano berlusconi o fini)
Bene fa questo governo a stangare le categorie privilegiate. D’inverno sei lì sotto il portico e cazzo non li trovi mai, infredddolito sconvolto daresti qualsiasi cosa pur di trovarne uno ma loro sembrano essere sempre da altre parti. Maledetti caldarrostai.
E buon per loro non esistano più gli spazzacamini, che se no Bersani Je faceva il culo, je faceva.
Sacrosanto, i tassisti hanno rotto.
Proprio due giorni prima dell’annuncio di Bersani alla stazione centrale di Milano alle 9 del mattino bisognava attendere un’ora e 20 per un taxi: in nessun paese civile è tollerabile una cosa del genere.
Basta guardare i posteggi, sono sempre vuoti perchè sono pochi.
Su questa questione Prodi e soci si giocano buona parte della loro minuscola credibilità: se mollano e non portano il provvedimento fino all’approvazione faranno la definitiva figura dei peracottari.
Oltre ad essere oltremodo d’accordo, sono curioso di leggere almeno un commento critico. Nessuno, parrebbe, per ora.
Roma Termini 23,30 aereo ritardato di 2 ore, fila taxi 500 metri, abusivo ” Dotto’ fino al suo albergo 20 euri” accetto stremato. Al ritorno tax normale 8 euri.
Avanti Bersani !!!!
Tassì
Che gioia, vedere queste notizie. Che gioia sapere che un’altra lobby viene colpita e affondata.
Se va tutto bene, entreremo finalmente nella schiera dei paesi civili anche per quanto riguarda i taxi: il nuovo governo vuole liberalizzare le licen…
Il fatto che una delle categorie PEGGIORI del pianeta (i tassisti) scioperino contro la proposta del Governo Prodi, è la prova più lampante della bontà della proposta del Governo Prodi.
[Ste]
Ovviamente sono favorevole alla linea intrapresa dal magno governo Prodi etc. etc.
Hanno fatto benissimo etc etc. penso anch’io bla bla bla… Figurarsi
Però ! Io faccio un investimento in un determinato campo, compro una licenza, o chissà cos’altro, difficile da trovare e costosa. Il prezzo e la difficoltà acquisto di tale “bene” è in relazione alle ampie possibiltà di lucro future su di esso. Esse sono in buona parte possibili grazie al numero limitato di persone che operano in tale campo.
Per quelli che l’ hanno comprata di recente è stata un’ inculata storica (se un’ anno fa valeva 200k, ora quanto, 150k ?). A me girerebbero come una turbina.
Poi, lo so, bla bla bla .
Vorrei dirti che a Roma non è così…
vorrei, ma direi una cazzata.
Il decreto non è giusto, è giustissimo.
Non perchè i tassisti siano stronzi (non sarebbe condizione sufficiente per un decreto-legge, credo), ma semplicemente perchè è pensato nell’ottica di favorire chi del servizio (taxi, in questo caso) usufruisce.
E così è per tutti gli altri punti del decreto-legge.
Spero che questo sia solo la prima spallata al mondo delle lobby, vera rovina del nostro Paese.
Avvocato, commercialisti, notai, privilegiati che vivono dei privilegi sin qui concessigli da leggi che rendono l’Italia una curiosa appendice dell’Europa.
Giusto, sacrosanto, etc. etc.
Adesso sento che il Codacons vorrebbe sporgere denuncia per turbativa del pubblico servizio; ma com’è che quando scioperano gli autoferrotramvieri (molto più spesso) non si fa tutto questo casino e di disagi ne creano altrettanti?
Forse perché non lavorano in proprio e sono gli ennesimi “Sfruttati dal sistema”?
Eh, no, cazzo: adesso pure la coscienza di classe dei tassisti? Quale sarà il prossimo grido che si leverà contro il potere tiranno? “Contro Bersani, paninari di tutto il mondo unitevi”?
Bersani ha occupato per lunghi anni una posizione molto delicata all’interno dei Ds ossia faceva da tramite tra il partito e le cooperative. Già nel precedente governo di Testa Quedra occupava la posizione di ministro dell’ economia e possiamo immaginare quanto se la sia spassata. Ora di nuovo ce lo ritroviamo quasi allo stesso posto e che fa come prima cosa? Propone la vendita di farmaci, e quant’altro nei supermercati (vedi coop). Questo a casa mia lo potremmo chiamare conflitto di interessi, legge ad personam, furto legalizzato o semplicemente merda.
Taxiii!!
Ti pareva che non venisse fuori la strumentalizzazione sulle coop.
Fammi capire: c’è un decreto-legge di 13 punti, tutti volti alla tutela del consumatore, e tu riduci il tutto all’aspirina sul banco del supermercato?
Credi davvero che l’aumento di introiti della Coop (e di tutti gli altri supermercati, nota bene) sarà così significativo e costituisca l’aspetto centrale di questa manovra?
ennò steve, non sarà l’aspetto centrale, ma saranno comunque dindini numerosi per le coop…
Per le coop E PER TUTTI GLI ALTRI SUPERMERCATI, nel caso.
Comunque scusate ma non riesco proprio a non vederlo come un fatto marginale nel contesto di questa riforma.
Gianf e A., scusate ma non posso esimermi dal sottolineare che quello che dite sia una emerita sciocchezza.
Visto che possono vendere farmaci da banco *anche* le coop, allora non è una buona cosa liberalizzarle?
Il mercato della GDO è uno di quelli col maggior numero di attori.
concordo con te gianluca su quanto sono cazzoni i tassisti.
In più se vogliono cambiare lavoro possono farlo quando vogliono.
P.S.: se non esistono licenze (o caste o altre stronzate mediavali) per i muratori perchè debbono esistere per i tassisti?
massimo
Nooooo, Ma dai….
Infierire sui tassisti.
Arrivare in stazione Termini e vedere gli stranieri in fila sotto la colonnina per un Taxi per poi sapere che saranno incartati con il resto, non è un gran spettacolo.
Vogliamo aggiungere anche delle corsie preferenziali e dei varchi di accesso al centro che sono utilizzati alla sera da tassista con famiglia per andare a managiare la pizza in centro o per parcheggiare comodi al cinema?!
O è solo una leggenda?
Bye!
in effetti la categoria dei tassinari non è molto amata, anche se una volta mi salvarono perchè non trovavo una via a roma per un colloquio.
Mah, che dire? Mio padre, tassista a milano, comunista, lavora 10 ore al giorno (i turni sono di dieci ore, non meno) 7 giorni la settimana, perchè quando sta a casa non guadagna.
E ha un sacco di spese, perchè mica gli rimborsano la benzina. o il meccanico quando la macchina si rompe. o il fatto che con i soldi che prende non può permettersi di abitare a milano, e quindi si spara tutti i giorni 30 km ad andare, e 30 a tornare.
Che, quando andrà in pensione, prenderà 600 euro al mese, e contava di recuperare quei 43 milioni di lire spesi 20 anni fa per la licenza.
Che ha fatto partorire una donna di colore sul suo taxi.
Che porta la gente anche in germania, e non ha mai rifiutato una corsa, neanche quando s’è trovato tizi strafatti che gli sono collassati in macchina e poi non hanno pagato.
Che non truffa nessuno, visto che i tassametri sono piombati e le tariffe le decide il comune di milano, mica lui.
Che sente le persone che si lamentano perchè a milano, appena piove, un taxi non lo trovi neanche a pagarlo. Curioso, perchè a milano i taxi mica volano, e se c’è traffico (e quando piove, a milano, di traffico cazzo se ce n’è!),latitando le corsie preferenziali, voglio proprio vedere come dovrebbero fare a muoversi. Però è colpa dei tassisti, mica di chi, con due gocce di acqua, va fin dentro in ufficio in macchina, perchè sennò si bagna.
Ma magari è mio padre che non ha mai capito un cazzo. Infatti non è uno di quei tassisti ricchi sfondati che chiunque millanta di conoscere.
Gli stronzi sono davvero ovunque. Insieme ai luoghi comuni.
Devo proprio ammetterlo. Nonostante la categoria dei tassisti mi stia profondamente sul cazzo(la categoria, non il tassista singolo, che per esperienza ho trovato sempre educato e gentile), nonostante costoro se ne approfittino…e nonostante questa storia delle lobbies deve finire, l’intervento di Rossana mi sembra il migliore della giornata. E se avessero ragione le mosche?
Si colpiscono queste categorie solo perchè sono numericamente poche e poco organizzate sindacalmente. Che non si racconti la balla che il ritardo dell’Italia dipende dal numero di taxi in circolazione. I problemi in Italia sono in altri settori: riforma delle pensioni, possibilità di licenziamento nel settore pubblico, eccessivo numero di amministratori pubblici (pagati troppo). Ma sui veri problemi il governo non durerebbe 2 minuti. Trovo non morale incentivare il consumo di farmaci da banco di cui già adesso spesso si abusa. E’ ridicolo dire che lo scopo è aumentare i posti di lavoro dei giovani farmacisti. Probabilmente anche la Coop aveva a cuore i giovani farmacisti quando mi scriveva invitandomi a firmare per poter vendere farmaci negli ipermercati.
l’avrai buttata giù un po’ così, e letta ora come allora sembra proprio un post alla cazzo… dopotutto mi ricordo le polemiche che suscitarono allora il tuo post. Però adesso che sento dire di tutto e di più contro le liberalizzazioni dalle più emerite teste di minchia che la nostra nazione possa annoverare, e visti gli argomenti che le varie caste rimaste in italia oppongono a questa e ad altre sacrosante riforme, mi viene da darti ragione al 200%. Per poter finalmente dire liberamente di non aver buttato il mio voto stavolta, aspetto le liberalizzazioni di energia e telecomunicazioni, anche quelle dietro l’angolo, almeno a dar retta a Bersani, che a quanto pare è uno che le cose prima le dice e poi le fa pure.
Non è una questione di singoli casi, nessuno vuol “punire” i tassisti perchè alcuni di questi il tassametro piombato non lo usano nemmeno e fanno finte ricevute tenendolo spento appena sale il turista allocco: il problema è che 1.5 taxi ogni 1000 abitanti in una città come milano sono pochi rispetto a tutte le città europee.
Devono aumentare, fine del discorso.
ciao a tutti ( rossana compresa,ovviamente),
alcuni miei amici/conoscenti lavorano come tassisti.
la licenza ( a torino ) vale non meno di 180-200 mila €.
l’incasso medio pro capite si aggira sui 300-400€.
mensilmente denunciano 2000€.
non dimentichiamo l’introito derivante dalle pubblicita adesive all’esterno ( da 300 ad 800€ a seconda del periodo e dell’importanza del prodotto) e da quelle applicate ai poggiatesta….che alcuni pensano di sostituire con dei display LCD che martellino adeguatamente il passeggero pagante.
vogliamo ricordare che in origine le licenze erano state concesse dai comuni a costo “0” ?
per quanto ne so,hanno diritto ad un megacontributo regionale sull’acquisto del mezzo, ad un buono per l’approvvigionamento di carburante,tagli sull’iva,il bollo ecc ecc….
c’è la convenzione con il comune ( invalidi ecc. )che garantisce un certo incasso
c’è la convenzione con le F.S. ( 17.5€ a corsa,solitamente inferiore ai 5 km ! ) tanto interessante che i tassisti fanno carte false per aggiudicarsi le corse FS.
c’è la “guardia medica” da scarrozzare di casa in casa…paga a fine mese….ma il tassametro gira un sacco.
quando piove/nevica i piu evitano di lavorare ” chi me lo fa fare ? son mica scemo a rischiare il mezzo ! “.
se le cose non stessero cosi….chi sarebbe tanto deficiente da pagare quasi 400 milioni per una licenza ?
vogliamo parlare di quelli che scesi dal taxi vanno in giro in porsche ?
e degli alloggi che acquistano come “investimento” ?
dei tassametri coperti che partono prima del tempo ?
della tariffa 2 che non torna ad 1 ?
dei giri lunghi “tanto il forestiero/straniero non capisce un ca…o ” ?
vogliamo anche parlare delle corsie preferenziali ??
:-)
matt
P.S. le corse in germania non sono gratuite,vero ?
proprio oggi uno dei miei amici ha “tirato su” oltre 600€ per
portare al mare una “vecchia babbiona”.
ciao a tutti ( rossana compresa,ovviamente),
alcuni miei amici/conoscenti lavorano come tassisti.
la licenza ( a torino ) vale non meno di 180-200 mila €.
l’incasso medio pro capite si aggira sui 300-400€.
mensilmente denunciano 2000€.
non dimentichiamo l’introito derivante dalle pubblicita adesive all’esterno ( da 300 ad 800€ a seconda del periodo e dell’importanza del prodotto) e da quelle applicate ai poggiatesta….che alcuni pensano di sostituire con dei display LCD che martellino adeguatamente il passeggero pagante.
vogliamo ricordare che in origine le licenze erano state concesse dai comuni a costo “0” ?
per quanto ne so,hanno diritto ad un megacontributo regionale sull’acquisto del mezzo, ad un buono per l’approvvigionamento di carburante,tagli sull’iva,il bollo ecc ecc….
c’è la convenzione con il comune ( invalidi ecc. )che garantisce un certo incasso
c’è la convenzione con le F.S. ( 17.5€ a corsa,solitamente inferiore ai 5 km ! ) tanto interessante che i tassisti fanno carte false per aggiudicarsi le corse FS.
c’è la “guardia medica” da scarrozzare di casa in casa…paga a fine mese….ma il tassametro gira un sacco.
quando piove/nevica i piu evitano di lavorare ” chi me lo fa fare ? son mica scemo a rischiare il mezzo ! “.
se le cose non stessero cosi….chi sarebbe tanto deficiente da pagare quasi 400 milioni per una licenza ?
vogliamo parlare di quelli che scesi dal taxi vanno in giro in porsche ?
e degli alloggi che acquistano come “investimento” ?
dei tassametri coperti che partono prima del tempo ?
della tariffa 2 che non torna ad 1 ?
dei giri lunghi “tanto il forestiero/straniero non capisce un ca…o ” ?
vogliamo parlare delle corse rifiutate “perchè non ci guadagni un c…o e perdi il posto al piazzale ” ?
vogliamo anche parlare delle corsie preferenziali ??
:-)
matt
P.S. le corse in germania non sono gratuite,vero ?
proprio oggi uno dei miei amici ha “tirato su” oltre 600€ per
portare al mare una “vecchia babbiona”.
Il Corriere riporta 2,1 taxi ogni 100 abitanti a Milano contro gli 8 di N.Y. e gli 8,3 di Londra.
per quanto mi riguarda, possono scarrozzarsi tutto nel dorato paese dei vaffanculo
ma si sono sbattuti sulle riforme, sulla costituzione, sulle grandi opere pubbliche,ma checazzo non avevano capito una mazza. Le aspirine volevano,le aspirine Dio bono, qualche corsetta in taxi e i panettieri, quelli sì,tanti tanti panettieri.
Ehi, amico! Stai parlando con me? Ehi, dico, stai parlando con me?
SHOOT!
Rossana scrive:
“E ha un sacco di spese, perchè mica gli rimborsano la benzina. o il meccanico quando la macchina si rompe. o il fatto che con i soldi che prende non può permettersi di abitare a milano, e quindi si spara tutti i giorni 30 km ad andare, e 30 a tornare.”
E già, suo padre é l’unico che fa il pendolare per andare al lavoro.
Quelli che invece si sparano 100 km di treno o auto dove li mettiamo. E lavorando senza protezioni di sorta nei loro rispettivi mercati del lavoro.
Mi spiace ma non ci sono scuse.
O quelli che devono prenderlo in quel posto per via del Mercato devono essere sempre i soliti (operai, lavoratori precari, etc).
Prafrasando una celebre frase di Bogart: é il mercato bellezza!
Ora mi aspetto uletriori riforme per energia, odini professionali e, anche, una attenta politica contri certi privilegi “statali”…
E naturalemnte sarà il governo di centrosnistra a beccarsi gli strali di molti (mentre il centrodestra potrà godersi il calduccio dell’opposizione).
Non mi è ben chiaro in quale modo le liberalizzazioni andranno a colpire eventuali disonestà della categoria dei tassisti. In ogni caso, favorire la concorrenza dovrebbe, in teoria, abbassare i prezzi. Prezzi più bassi, più gente che prende il taxi (se non costa una follia è più facile che tu lo chiami, penso; altrimenti riservi l’utilizzo del mezzo ai momenti di autentica, gravissima emergenza). Più taxi uguale più corse, maggiore facilità a trovarne uno quando ti serve. Certo, ai tassisti questo non piace. Mon credo elimini i turisti truffabili, li diluisce soltanto.
Senza alcuna animosità nei confronti della categoria, un servizio è un servizio quando serve. Se il provvedimento serve a farlo funzionare meglio a costi minori per il pubblico, non vedo dove stia il problema. Per il pubblico, almeno.
Ah, già, sta nelle aspirine alla Coop.
La Coop logora chi non ci fa la spesa.
“Porteremo in piazza un milione di persone che preferiscono andare all’Esselunga. Magari in Taxi.”
“Il calduccio dell’opposizione”? AHAHAH questa è bella… ma se la sinistra è stata al calduccio nei peggiori 5 anni (economici e non solo) capitati al mondo, all’europa, all’Italia!
La sinistra 3 anni fa avrebbe rifiutato di andare al governo anche se glielo avessero ceduto…
Per il resto, ci volevano Prodi e un DS per fare un vero governo liberista di centro-destra. Quasi quasi la prossima volta (tra 6 mesi) lo voto.
e’ il mercato Linnap? E allora per fare un banale esempio, la Fiat che è in crisi da decenni mantenuta dai soldi dei contribuenti, chiuda e gli operai vadano tutti a fare i tassisti.
Gianf, stai ignorando la prima regola dell’aspirante flamer: quando non hai argomenti, taci. Fai più bella figura.
Concordo con Bersani ma anche con Rossana. Bisogna provvedere ad assicurare la liquidazione a quei tassisti che la licenza l’hanno pagata eccome ma soprattutto non bisogna sparare a zero su un’intera categoria come ha fatto Gianluca con questo pezzo. Ci sono tassisti e tassisti, e questo lo sappiamo tutti. È la lobby che non va. È la corporazione che non va. Non il tassista che apostrofa volgarmente la bellona snob e impellicciata. E questo Gianluca non l’ha capito.
Costantemente alla ricerca della bella figura alla fine rischiamo di sembrare tutte persone intelligenti. Fortunatamente rileggendo i commenti noto che anche per questa volta il pericolo è scongiurato.
per cortesia e per dovere di corretta informazione, non mischiamo l’oro con la latta, non cerchiamo di far passare per liberalizzazioni “cose” che non lo sono, anzi! Albertini da liberale qual’è, voleva vendere nuove licenze a nuovi taxisti, Bersani no, ecco il testo del provvedimento:
“Con una norma del decreto legge si prevede che, fatta salva la possibilità di conferire nuove licenze secondo la vigente programmazione numerica, i Comuni possono bandire pubblici concorsi e concorsi riservati a chi è già titolare di licenza taxi (in deroga alle attuali disposizioni) per l’assegnazione a titolo oneroso di licenze eccedenti la vigente programmazione numerica”.
Giudicate voi se è la stessa cosa.
Veramente in questi 5 anni appena passati il centrosinistra ha speso molte energie nell’ invitare senza retorica il centrodestra a parlare chiaramente (in parlamento) al paese sulla situzione economica dell’Italia…l’unica cosa che hanno ottenuta é la litania dell’11 settembre (il cui effetto sull’economia mondiale si é smorzato nel giro di pochi mesi).
La CDL ha continuato, per 3/4 anni, a cantare le lodi di una ripresa, da essa prevista, ma mai arrivata.
Solo nell’ultimo anno ha dato segnali di un ritorno alla realtà.
Per quanto riguarda la Fiat, gli effetti del mercato li ha subiti negli ultimi anni senza eccessivi paracadute da parte del governo; chiedere agli operai dell’Alfa di Arese….
(in quanto agli aiuti di stato c’é che si fa fare le leggi apposta per non cercarli…do you remember legge Mammì e Gasparri?).
Poche balle, qui in Italia pochi possono vantarsi di essere capitalisti puri (forse nessuno) e quindi ben vengano delle belle e sane liberalizzazioni. Così andiamo tutti sul mercato (compreso il tizio che ha invitato gli industriali di Confidustria ad, appunto, “andare sui mercati”…da che pulpito!): aziende, professionisti e lavoratori stipendiati (i primi ad esserci da un po’ senza tanti ammortizzatori come invece vorrebbe unn mercato del lavoro aperto e liberista).
quando si dà inizio alla stronzaggine darwinistica sociale si mette in moto un meccanismo destinato a fare vittime in ogni settore
e poi, non capisco come si faccia ancora a credere alla balla del millennio: che liberalizzazioni e conocrrenza abbassino i prezzi
l’Rc auto fu liberalizzata 12 anni fa, ed è aumentata a dismisura
le botteghe di frutta e verdura non sono contingentate come i taxi, ma quando i fruttivendoli hanno aumentati i prezzi della zucchina, li hanno aumentati tutti
…e per quanto riguarda la lobby dei notai??
Anche loro tutti a lamentarsi perchè con certi provvedimenti non potranno piu’ permettersi la Ferrari la Porsche la Maserati la villa al mare la villa in montagna la villa in collina la…..
la cosa curiosa è come gli amici polticanti della CDL, distribuiscano demagogicamente l’acqua ai tassisti e a suo tempo manganellate ai Valsusini…