Ricavo e rilancio questo istruttivo post scritto da Aliencrossing:
Nel gennaio 2006 Medici senza Frontiere ha presentato il secondo rapporto dell’Osservatorio Crisi Dimenticate: un’iniziativa in collaborazione con l’Osservatorio di Pavia, che ha effettuato un’analisi qualitativa e quantitativa dello spazio che le principali edizioni (pranzo / sera) dei TG nazionali di RAI, Mediaset e La7 hanno dedicato alle emergenze umanitarie nel corso del 2005.
Dal loro sito si può leggere:
“Entrando poi nel dettaglio delle dieci crisi umanitarie più ignorate, anche nei nostri TG queste hanno trovato poco spazio:
- 1 ora e 37 minuti al fenomeno AIDS in generale (di cui 1 solo minuto dedicato alla lotta all’AIDS in Africa);
- 1 ora e 24 minuti dedicati alla Somalia (di cui 2 soli minuti sono stati dedicati agli scontri e alle tensioni che affliggono la popolazione civile);
- 48 minuti dedicati alla crisi in Cecenia;
- 28 minuti alla situazione in Colombia;
- 21 minuti ad Haiti, ma solamente al sequestro lampo di una donna di origine italiana;
- 8 minuti alla guerra in Congo;
- 7 minuti alla situazione in Sud Sudan;
- 4 minuti alla guerra in Uganda;
- 0 minuti ai conflitti interreligiosi in India nord-orientale;
- 0 minuti alla situazione in Costa d’Avorio.
Pochissimo spazio è stato inoltre dedicato ad altre gravi crisi umanitarie: poco più di un’ora alla tragedia del Darfur, dove due milioni di sfollati continuano a vivere in una condizione di estrema precarietà, sottoposte a violenze e tensioni permanenti.
Sei minuti all‘epidemia di malaria, che ogni anno provoca oltre un milione di morti; due minuti alla situazione in Angola e a quella in Zimbabwe. ”
Ehe, la TV è un sistema autosupportante. L’anno scorso c’era molto da fare per descrivere un paese godereccio e ricco, di modo tale che il nano potesse vincere le elezioni, per così salvaguardare i posti degli stessi che facevano i TG.
Ti pare facile mettere insieme una pagnotta quando si sa fare poco o niente?
per non parlare dei campi profughi saharawi nei deserti algerini…
Poverini i direttori delle testate magari erano impegnati a fare colloqui ad aspiranti giornaliste di bella presenza.
Bando agli scherzi, per restare in casa nostra a me comunque basterebbe che ogni tanto si parlasse di cassintegrati che non arrivano a fine mese, disoccupati e poveri pesnionati da 512 euro al mese.
Massì dai, per fortuna ora che c’è il centro-sinistra sentiremo finalmente parlare nei TG del Darfur, dell’ Uganda, dei cassintegrati, dei poveri pensionati…
Ogni giorno muoiono al mondo oltre 40.000 persone. Vorrei un minuto per ognuno di loro.
Spesso ho l’impressione che i media parlino solo di ciò che fa comodo e di ciò che fa audience. Delle cose importanti non ne parlano mai, o ne parlano troppo poco. Che tristezza.