Come quella volta dei Papa boys che schitarravano sotto le finestre del Papa morente, anche stavolta viene da riflettere su una cosa: è legittimo ricordare a Dio quello che deve o non deve fare (“Dio non permetta mai più una cosa simile”)? E se risuccede? Comunque per una riflessione vera leggete questo.
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Il piu` grande dono di Dio.. a differenza di tante panzane che ci raccontano.. e` il libero arbitrio! che evidentemente non siamo molto bravi a gestire. Credere veramente che Dio scenda dal cielo con la sua Grande mano per spazzare via i cattivi, mi sembra.. ehm.. ridicolo?
Forse Dio ha messo in moto il giochino (si`, insomma, l’universo) e adesso sta li a vedere quello che capita. Tifa per noi? Ne “Dialogo della Natura e di un Islandese” Leopardi propone che in realta` a Dio non importi nulla di noi, o meglio, che il fatto che noi siamo i prediletti sia in realta` una.. ehmm.. cagata? :-)
Ma comunque la si pensi, chiedre a Dio dove si trovasse ai tempi di Auschwitz, bha.. mi sembra meschino. Detto da un Papa mi fa pensare gran male.
Dov’era il vaticano quando milioni di Ebrei finivano nei forni?
Non considerare il libero arbitrio e, anzi, scaricare il barile come ha fatto il Papa è subdolo, molto subdolo.
L’unica cosa che mi consola di questo pontificato miserabile, è che Benedetto XVI sta portando la chiesa al minimo storico di consensi.
Politica suicida la sua, invece di cercare come il suo predecessore di avvicinare le altre confessioni e cercare di farle uscire in molti casi dall’integralismo , questo papa vuole far regredire il cattolicesimo al fanatismo del medioevo.
“E se risuccede?”
E’ già risuccesso. Gli esempi più eclatanti in Rwanda (o più indietro in Cambogia) ed in misura “minore” in altri paesi. Sfumature poco diverse di pulizia etnica scientemente programmata con punte di efficienza, modi, base ideologica e supporto popolare simili a quella nazista, anche se l’olocausto rimane (fortunatamente) un orrore ineguagliato.