La state facendo troppo lunga

Tra gli “esaurimenti nervosi” di alcuni personaggi del centrosinistra e quelli di Filippo Facci, mi sfugge dove stia il problema: Bobo Craxi non contava un cazzo prima e continuerà a non contare un cazzo adesso e dopo.

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50 Commenti

  1. Credo ci sia modo e modo di non contare un cazzo.
    Bobo Craxi, forse, ha scelto il meno adatto.
    Tutto qui.

  2. nobile facci tutto iniziò quando trovarono a rubare in un ospizio e gli altri la posse caval donato il seboso ci davano da matti i ravanelli
    con ipocrisia e dignità ci davano anche loro solo un po’ meno quando tutto andò a rotoli
    tu ascoltavi il vecchio zoppicante che dopo aver detto chi è senza peccato scagli la prima pietra se ne andò(andò? ho detto andò? andò)
    il cognato………

  3. nobile facci tutto iniziò quando trovarono a rubare in un ospizio e gli altri la posse caval donato il seboso ci davano da matti i ravanelli
    con ipocrisia e dignità ci davano anche loro solo un po’ meno quando tutto andò a rotoli
    tu ascoltavi il vecchio zoppicante che dopo aver detto chi è senza peccato scagli la prima pietra se ne andò(andò? ho detto andò? andò)
    il cognato………

  4. Domiziano, lo capisco. ma Bobo ha mai avuto un minimo di spessore umano? trattatelo come va trattato, come una scorreggia nell’universo politico italiano.

  5. Non male il metodo di QP.
    Fare un post insignificante, sopra uno mio e nominandomi, per risucchiare i commenti sotto negati.
    Cioè: anzichè fare un commento fare un post.
    Come farsi vedere in giro con la donna dell’amico.

  6. Quando leggo i post di ff su Craxi, mi domando sempre se ci creda davvero. Io penso che quello di ff sia solo un gesto estetico: difendere l’indifendibile e’ molto bello e per ff, probabilmente, anche molto nobile.

  7. F.F.: ti ha smerdato, e ti sta bene, visto che l’hai prestato tu il fianco. Non metti i commenti? Scrivi articoli solenni e gonfiati il contenuto vero e proprio ammonta massimo a un paragrafo?
    Direi che a conti fatti QP ci rende un utile servigio.

  8. Il post di qp e’ opportunistico, scorretto e paraculo; se non si riesce a capirlo occorrerebbe rivedere un po’ i propri parametri. Si puo’ anche sbagliare ma se qualcuno te lo fa notare magari scusarsi aiuta a far capire in giro come il mondo dovrebbe funzionare.

  9. Cari amici quando si parla di Ex P.S.I. e EX D.C. viene fuori un odio irrefrenabile. Questi camaleonti sono come un bottino di guerra ,ce li siamo divisi come un bottino di guerra ,un po’ di qua’ e un po’di la’,questa è solo zavorra che appesantisce e non fa salire .Insieme ne hanno combinate tante, non so’ se siamo piu’ stronzi o piu’ masochisti.Stragi e saccheggi sono state le azioni piu’ eclatanti. Non c’è piu’ memoria storica.E’gente che dovrebbe essere processata per direttissima , invece stanno sempre con il microfono in bocca. A questa feccia vecchia si è aggiunta un ‘altra nuova ,siamo combinati male,non riusciamo a depurarci ,siamo pieni di scorie ,attive e pericolose.Che dobbiamo subire ancora per innervosirci?. cordiali saluti mario volpe (napoli).

  10. Ah Mario !.. Cambia cognome, ti conviene, se posti DIECI volte lo stesso commento.. Echecazzo..

  11. Aggiornamento.
    Dal Giornale di domenica:

    Caro Direttore ,
    ho di recente incontrato, alla sua presenza, il vostro collaboratore Filippo Facci. Egli era menomato ad una mano, in conseguenza di una grave caduta. Rilevo, tuttavia, che la botta ricevuta deve aver avuto conseguenze piuttosto gravi sul suo intelletto, a giudicare dal suo lungo articolo, mal argomentato, il cui unico fine nobile è quello di liquidarmi con l’abusato epiteto di “traditore”.
    Sdraiato sul ‘sofà’ dei suoi molteplici contratti con un noto editore milanese, ottenuti per meriti acquisiti sul terreno della polemica politica negli anni della ‘guerra civile’, Facci pretenderebbe di spiegare a me quel che si deve fare o non si deve fare nella politica italiana. E, in ragione di un giudizio storico ancora controverso, determinare le ragioni di un’alleanza politica o di un comportamento che non è mai personale, ma sempre collettivo.
    Che destino ingrato quello dei socialisti, o dei ‘craxiani’ nel senso più largo del termine: optare fra un’alleanza con chi portava i cappi in Parlamento ed i cani di fronte Palazzo Marino (Lega Nord) e fra chi circondava Montecitorio con i guanti bianchi (Alemanno), o chi tirava monetine dinnanzi all’Hotel Raphael circondato dai propri giannizzeri in camicia nera (Bontempo), un’alleanza con chi candidava Antonio Di Pietro (salvo poi ‘smemorarsi’) alla guida del Viminale, o un accordo politico con una sinistra giustizialista, rancorosa, facinorosa, ostile al riformismo e assetata di un’improbabile rivincita storica nei confronti di chi, nella storia della sinistra, ha avuto ragione.
    Come scioglie l’ex amico Facci il nodo gordiano di una tragedia politica e personale, di una scelta politica, anche difficile e sofferta? Con il solito ‘pagellino’ dei buoni, dei cattivi, dei traditori e di coloro che stanno nel giusto al riparo delle commesse e degli stipendi Mediaset.
    Non spenderò una parola di più per commentare un attacco così miserevole, anche se credo opportuno spiegare ai lettori che dai tempi della divisione interna al Nuovo Psi sino ad oggi, i tentativi di impedire il successo politico della mia scommessa non si contano più: prima mi è stato negato un esito politico limpido in un Congresso democratico, poi mi si impedisce di utilizzare il garofano socialista ed il mio nome per una lista elettorale.
    Dopo tutto ciò, ancora ci si domanda per quale ragione viene richiesto un diritto di tribuna per un Segretario di partito considerato minore? Non scherziamo: di quale tradimento parla il signor Facci? Sta di fatto che io sono ‘in piedi’, che c’è una forza politica, “I socialisti”, composta di uomini liberi che si batteranno nel centro-sinistra, che i diritti di tribuna non valgono soltanto per Forza Italia e i suoi alleati della destra neofascista, ma anche nel centro-sinistra, ove il dialogo fra avversari di tutta la seconda metà del novecento non può essere scambiato per una rinuncia o per il consueto tradimento, bensì essere considerato un investimento sul futuro. Se ci sarà uno sbocco politico, democratico, riformista e socialista nella sinistra italiana lo si dovrà anche a chi ha scommesso su questo futuro. E chi si oppone al futuro, mi spiace ma rimane un ‘fottuto conservatore’, proprio come Bettino Craxi era solito definire tutti coloro che si oppongono alle novità.
    Distinti saluti.

    Bobo Craxi

    Egregio Signore,
    purtroppo sono ancora menomato a una mano, ciò che mi ha costretto a scrivere l’articolo da Lei criticato come meritava: con una mano sola, giust’appunto la sinistra.
    Lei invece mi sembra stia bene, La trovo lucido e consapevole come tutti la conosciamo. Lo desumo dalla Sua lettera, laddove allude a contratti purtroppo inesistenti e parla di percorsi novecenteschi per giustificare che Piero Fassino Le ha dato un collegio, ciò che nel centrodestra non Le avrebbero negato. Ella ha ragione nel dire che il mio articolo voleva solo darLe del traditore. E’ così. Anche gli accenni ai forcaiolismi provenienti da Lega e An sono giustificati; le ricostruzioni più minuziose sono apparse su questo giornale, e spesso per testimonianza di chi era presente: mi duole che Lei non abbia mai figurato tra le mie fonti. Per ricostruzioni più tecniche può rivolgersi al compagno di partito Gerardo D’Ambrosio o all’ alleato Antonio Di Pietro.
    Su Berlusconi, se permette, ci andrei invece più cauto. Nel coro che spinse il Suo ex padre a divenire un esule non mancava certo chi oggi circonda Berlusconi, e magari siede, invero con mutate convinzioni, su scranni parlamentari o istituzionali. Quel che accadde attorno alla sagoma espiatoria di Bettino Craxi l’abbiamo ricordato più volte: è proprio in quel periodo, nel 1993, che l’imprenditore Silvio Berlusconi già soppesava e orecchiava la politica o a esser precisi il consenso. E quando una percentuale di italiani che sfiorava il novanta per cento voleva Craxi espressamente in galera, e lo odiava di un odio viscerale e risolutore, vediamo che un Berlusconi già mentalmente politico non ebbe a rifuggire le telecamere di Raitre (29 aprile 1993) dopo le note e mancate autorizzazioni a procedere contro Bettino Craxi. Alle telecamere disse questo: sono venuto a trovare un amico e sono tanto contento per lui. Un gesto che non fu certo l’unico, e che ha giustificato, per mille altre ragioni e per un decennio, il tentativo non solo giudiziario di associare Craxi a Berlusconi. Ora Lei è dall’altra parte, e straparla, dice che Le hanno ipedito di usare il Suo nome per una lista. Nome: sino all’altro ieri forse Lei poteva denotare un cognome. Ora neanche più quello.
    Con nessuna stima

    Filippo Facci

  12. Chiedo una cosa sola: quante volte il sig Berlusconi è andato a trovare il sig Bettino Craxi in Tunisia?
    Se l’ha fatto la nascosto molto bene.
    Cosa ha fatto concretamente?
    Per i suoi problemi personali si è dato da fare molto.
    Mi sembra che la persona che piu poteva fare per Craxi e non ha fatto nulla se non ricordarsene dopo morto è stato proprio Berlusconi.
    Con amici cosi Craxi non aveva bisogno di nemici.

  13. Sa gan de dì
    il giurnalista
    che a tempo perso
    fa il purista
    a la matina
    quand leven su
    ciapen Bettino
    e sel pichen in del..
    Puli puli puli pu’
    fa il tacchino
    qua qua qua qua
    l’ochetta
    portate qui il monetino
    e di noi che cosa sara’

    Sa gan de dì
    il giurnalista
    che ha coltivato
    il suo orgoglio socialista
    a la matina
    quand leven su
    ciapen el “Traditore!”
    e sel pichen in del..
    Puli puli puli pu’
    fa il tacchino
    qua qua qua qua
    l’ochetta
    portate qui Bettino
    e di noi che cosa sara’

    Sa ga de dì
    quello ingessato
    che fa l’ articolo
    anche se è menomato
    a la matina
    quand leven su
    ciapen la mano
    e sel pichen in del..
    Puli puli puli pu’
    fa il tacchino
    qua qua qua qua
    l’ochetta
    portate qui l’ elefantino
    e di noi che cosa sara’

  14. Tranquillo Filippo, il QP fa sempre così… questione proprio di metodo…

  15. La cosa giusta l’ha detta Domiziano Galia. E’ uno scontro umano prima che politico. Però Craxi E’ una questione politica.
    Non ho nessuna stima di Bobo Craxi e non riesco mai (MAI!) ad essere d’accordo con F.F. (no, una volta forse), anche per questo suo craxismo profondo.
    Sono troppo giovane per ricordare la presunta politica geniale e lungimirante di Craxi (magari c’è stata, magari mi sono perso il più grande statista di tutti i tempi); ricordo solo il danno arrecato a tutta la Nazione e credo sia imperdonabile, indipendentemente dal passato politico di Craxi. Trovo giusto tutto quello che è successo ai craxiani, sacrosanto il tentativo di processarlo e codarda e perdente la fuga ad Hammamet. Bettino Craxi ha la pesantissima responsabilità storica di aver portato un partito che annoverava tra le sue fila personalità assolute come Nenni e Pertini su un binario di malaffare e corruzione difficilmente eguagliabile, snaturando fino in fondo l’idea e l’ideale socialista. La sua gestione della cosa pubblica ha contribuito pesantemente a fare della tangente una regola e dell’impunità un’aspirazione (tant’è che attualmente chi ha problemi finanziari con la giustizia anela al Parlamento e alla sua immunità…)
    Però Facci parlava principalmente d’altro.

  16. Bobo Craxi è un cornetto portafortuna. Basta metterlo in lista, e la vittoria è garantita(nel senso che: lui sta sempre dalla parte dei vincitori).

  17. Caro Igi,
    Craxi aveva ragione in tutto, ma aver avuto ragione non ha mai portato voti o fortuna a nessuno.
    I suoi governi vinsero l’inflazione, portarono l’economia al più elevato sviluppo d’Europa, coincisero con la vittoria sul terrorismo, misero le basi per i nuovi trattati europei.
    Bettino Craxi aveva ragione ed è morto sei anni fa, nell’ignavia di un intero arco costituzionale. Non c’è altro, per ora.

  18. Non entro nel merito, però sarebbe bello chiamare le cose col loro nome. Ho letto sopra, non ricordo chi, definire Craxi padre ‘esule’.

    Ma credo che il termine giusto sia ‘latitante’, però.

  19. Bettino Craxi si è fatto del male da solo, con le sue azioni. Stop.
    LO dice uno che lo ha votato ma che non ha per questo abbondato l’uso del cervello.
    Questo forse perchè ho votato per convinzione politica non per convenienza come invece molti hanno fatto.
    Quello che dovrebbe indignare Facci non è Bobo Craxi candidato nel centrosinistra (DS) ma Stefania Craxi candidata nel centrodestra!
    Ma qui continuiamo a parlare ad uno che si erge a difensori dei poveri operai cinesi per sfanculare Della Valle ma tace sul Garelli cinese ed Amstrad…
    Aggiungo che Bobo Craxi è candidato nella mia circoscrizione e sarò felice di votare il suo ritorno a casa.
    Lo farò consapevole di alcuni suoi limiti ma fiducioso perchè portatore sano di quel riformismo che alla sinistra serve come l’aria che respiriamo. Utile antidoto ai “sinistrismi” radicali delle varie rifondazioni comuniniste e agli eccessi “democristiani” di un centro che deve mantenere la barra dritta sulla laicità dello stato.
    Non disconosco per questo gli errori, anche gravi, di suo padre.
    E spero che alla fine nasca il Partito Democratico.

  20. Ho l’impresione che FF sia impermeabile ai fatti concreti.
    I governi Craxi non sono quelli che hanno vinto l’inflazione, la discesa dell’inflazione è iniziata nel 1979 quando era al 25% e nel 1983 quando è andato al governo Craxi era gia scesa al 14% durante i suoi governi si è solo vista la conseguenza dell’azione dei governi precedenti.
    Purtroppo da tutti i punti di vista.
    Mentre l’inflazione scendeva, negli anni 80 il debito pubblico è TRIPLICATO, da 500 miliardi di lire a 1500 miliardi di lire, e la pressione fiscale è passata dal 30% al 40%.
    Il presunto sviluppo di quegli anni è stato solo frutto di un economia drogata, che ha lasciato un enorme debito che è la pietra al collo che sta trascinando a fondo l’Italia.
    Forse FF non sa che quasi metà del debito pubblico italiano è in mano a investitori stranieri, e quindi di conseguenza metà della spesa per interessi, finanziata con le tasse che paghiamo tutti finisce all’estero.
    Ogni volta che sentitite parlare di un aumento del tasso di sconto della BCE, sappiate che significa un ulteriore impoverimento del’Italia.
    E sappiate che di cio dovete ringraziare i governi degli anni 80.
    Quando finiremo come l’Argentina, e prima o poi secondo me se è inevitabile piangeremo tutti.

  21. Molto semplicisticamente i nemici di tuo padre, coloro che gli hanno tolto dignità e l’hanno costretto all’esilio – una delle peggiori umiliazioni – coloro che tutto sommato, sì, lo hanno ucciso, dovresti combatterli fino alla fine dei tuoi giorni e annientarli, non sceglierteli come alleati.

  22. Bobo Craxi mi sembra una persona pulita e per bene… chi lo denigra molto meno. Ma questa è una mia convinzione.
    La famosa frase di Berlusconi “sono venuto a trovare un amico e sono tanto contento per lui” erano parole dovute (tutti sanno il perché…è inutile ritornarci) e furono davvero pochissima cosa rispetto ai favori (enormi) ricevuti. Fosse stato un uomo riconoscente avrebbe potuto spendersi di più in favore di un amico in ginocchio. Ricordo invece che corse opportunisticamente ad offrire un posto di ministro al “nemico” Di Pietro. O vogliamo credere che quella fosse solo una mossa tattica del “genio” Berlusconi?

  23. Bobo Craxi non era nemmeno in grado di spiegare il senso del simbolo del suo partito…
    L’Unione ha fatto un grande acquisto c’è da dire…
    Ottimo.
    Senza dubbio rispetto a Prodi è un attimo acquisto.

  24. Craxi non era un esiliato, era un latitante. Non si tratta di scegliere le parole, si tratta di usarle corretamente.

  25. Jinzo: mentre altri hanno pagato nelle patrie galere? In effetti. Comunque era latitante in quanto uno dei protagonisti dell’elevamento della corruzione a sistema, fino al punto in cui questa si è cannibalizzata la stessa azione politica a cui era subordinata ed ha aperto una voragine non solo nei conti pubblici ma nello stesso scenario della politica italiana.

    Penso che a quasi 15 anni di distanza dai fatti dovremmo essere in grado di iniziare a discuterne serenamente. Visto che quella fase ha aperto le porte a quella in cui ci troviamo ora. La questione è che in Italia non si riesce a discutere serenamente di nulla e ci sono grossi problemi a fare i conti con la propria storia.

    Un bettinocraxifacts non è un modo sereno di affrontare la discussione. Come non lo è cercare una pacificazione nazionale rivalutando Salò. Come non lo è affrontare i temi dell’eredità del socialismo italiano in termini di ripicche personali. Come non lo è non riconoscere che Calderoli è uno stupido che non ha senso investire del ruolo di ministro. Sono tutti puerili infantilismi per buttare in aria le carte di una discussione che non si sa sostenere.

    ciao

  26. Per esempio un buon modo di analizzare fatti intricati può essere quello di iniziare dagli esiti, che sono un punto fermo e non opinabile.

    Qualcuno è in grado di dirmi cosa ci sia di socialista nell’attuale centrodestra? Sì, prima in effetti bisognerebbe chiedersi cosa sia rimasto di politico in questa coalizione, ma pazienza. Se il berlusconismo è uno dei risultati della fuga in avanti craxiana credo che a posteriori qualche bilancio lo si possa tracciare. Craxi pensava di poter cavalcare le storture di un sistema, insomma forzare la mano facendo dei compromessi pesanti con la propria tradizione politica, al fine di sbloccare la situazione italiana e ‘sbancare il banco’. Ma come spesso accade nei giochi di azzardo invece di triplicare la posta, l’ha volatilizzata, dissipando il patrimonio di tutti quelli che ci avevano investito (e non solo).

    Quello che comunque voglio sottolineare è che la sua era visione strumentale in cui i mezzi sporchi erano pur sempre indirizzati verso un disegno politico, distorto e retorico quanto si vuole.

    Ciò che invece ha ottenuto è uno scenario in cui la politica è completamente relegata in secondo piano, con una classe di governo (quella attuale) che non ha addirittura più nemmeno l’interesse di governare. Pensare in prospettiva, costruire. Persino la ruggente prosopopea della Milano da bere è scomparsa, per lasciare il campo a un livido personaggio che riempie le pagine dei giornali con le barzellette imparate ai tempi dell’oratorio.

  27. Barynia, ma non è che scelgo le parole al posto tuo. Semplicemente, chiamo le cose col loro vero nome.
    Il che, nel caso di Craxi, significa chiamarlo ‘latitante’ e non ‘esiliato’.

  28. Io ho una mia capacità di giudizio, sono libera di avere chiamarla come cazzo mi pare e la chiamo esilio.

  29. Caro Barynia, puoi chiamare la cacca ‘cioccolata’, non ti consiglio pero’ di mangiarla.

  30. Partendo dal presupposto che non me ne frega un cazzo della vostra opinione e che quindi non gradisco repliche a questo commento, quello che Facci secondo me stava cercando di dire è che tu figlio, tu che sei cresciuto così grazie alla tua famiglia (e quindi anche grazie a tuo padre), tu che se oggi sei qualcuno lo devi solo ed esclusivamente al cognome che porti, tu che devi a questo stesso cognome il tuo mancato futuro da operaio, non importa che pensiero politico hai o pensi di avere:
    devi rispettare l’uomo (giusto o sbagliato che fosse) che ti ha permesso tutto questo.
    Lo scopo del post sottostante non era accusare, giudicare colpevole e mandare alla gogna il fu Bettino Craxi.
    Tutto questo è già successo.
    Era trasmettere all’insignificante Craxi jr la sua totale mediocrità.
    A mio giudizio (e ripeto: me ne frego del vostro) qualunque tipo di persona fosse Bettino Craxi, ora è morto.
    E un figlio (inutile come Bobo tra l’altro) la morte del padre dovrebbe rispettarla
    Questo significa che se realmente non condivideva nessuna delle idee del padre (e sto dando per scontato che abbia un cervello per comprenderle) invece di buttarsi in politica avrebbe dovuto fare il cioccolataio.
    Ovviamente dipingere il padre come un santo martire è a dir poco fuori luogo.
    Ma non essendoci più è ancora più fuori luogo spalare merda su chi non ha la possibilità di replicare.
    Per questo, a qp che invece ha aperto questo spazio per i commenti, alla luce dei 37 commenti pubblicati: datti pure del coglione da solo.

  31. “Questo significa che se realmente non condivideva nessuna delle idee del padre..”
    Prego….a me sembra che fra i due figli, sia Stefania Craxi ad uscire dal solco di suo padre, è lei che si candida con la destra…

  32. Letture Consigliate:

    per FF: un bel manuale di Scienza Politica, da cui si possa chiaramente evincere che un Partito Socialista sta a sinistra, con il proletariato, gli svantaggiati, le donne. A destra, di socialista, c’e’ stato solo il Partito Nazional-Socialista…

    per Baryinia: un bel manuale di Diritto, che chiarisca le idee sui concetti di ‘esilio’ e ‘latitanza’. Sarebbe forse utile anche un manuale di comunicazione, in cui si spieghi che se si vuole comunicare con gli altri e’ utile utilizzare concetti condivisi…

    per Stefania Craxi: una copia del ‘Kanun’, il mitico codice consuetudinario delle montagne albanesi in cui viene regolata la vendetta con un sistema simile alla faida calabrese. Forse anche un manuale sull’uso del Kalashnikov le potrebbe risultare utile…

    per QP, visto che nessuno mi pare l’abbia fatto, grazie. Grazie, perche’ l’idea di non poter gridare ai quattro venti che FF si dovrebbe occupare solo di rapporti di coppia e sesso nel mondo contemporaneo, e lasciar perdere argomenti che non e’ in grado di comprendere, mi seccava veramente.

  33. “A destra, di socialista, c’e’ stato solo il Partito Nazional-Socialista…”

    Che comunque era socialista lo stesso.
    Anche la destra sociale è socialista.
    La Rosa nel Pugno sostiene che socialista sia uguale a liberale.
    In America i socialisti si chiamano liberali…
    Blair dovrebbe essere un socialista, ma la sinistra lo odia…

    Insomma socialista non vuol dire proprio nulla.
    E’ impossibile capire dove debbano stare i socialisti.

  34. “A destra, di socialista, c’e’ stato solo il Partito Nazional-Socialista…”

    Che comunque era socialista lo stesso.
    Anche la destra sociale è socialista.
    La Rosa nel Pugno sostiene che socialista sia uguale a liberale.
    In America i socialisti si chiamano liberali…
    Blair dovrebbe essere un socialista, ma la sinistra lo odia…

    Insomma socialista non vuol dire proprio nulla.
    E’ impossibile capire dove debbano stare i socialisti.

  35. Grazie a Qp, che ci dà la possibilità di commentare. Facci, se non vuoi commenti non scrivere su un blog. Scrivi veline, scrivi discorsi a qualche barone, scrivi depliants… ma ti avverto che c’è chi risponde anche a quelli.
    Comunque, restando in tema: la vera domanda è PERCHE’ i diesse si sono presi Bobo Craxi? Se ne sentiva il bisogno?

  36. Jinzo, la tua affermazione che il Partito Nazional-Socialista fosse socialista e’ incommentabile. E l’affermazione relativa alla destra socialista e’ una tautologia della precedente. In America i liberali si chiamano liberali, e non socialisti, e forse un motivo c’e’. Lo stesso dicasi per Blair, che e’ a capo del Partito Laburista e non socialista. L’affermazione relativa alla rosa nel pugno e’ una tua interpretazione della loro politica, che lascia il tempo che trova.
    Al di la’ della polemica, le parole sono importanti, perche’ definiscono il mondo in cui viviamo. Se cominciamo a usare una parola per un’altra, tutta la realta’ in cui viviamo diventa opinabile.

  37. Io credo che Facci abbia ragione. Sempre.
    Qualcuno deve pur dirglielo, senno’ continuera’ a scrivere tarzanate.
    Tipo: con craxi economia in supercrescita, dignita’ internazionale…eggià, ma allora cosa ci fa con Berlusconi?

  38. Non ci dobbiamo mai dimenticare che gli hanni scellerati dal 1982 al 1992 sono quelli nei quali il debito pubblico è cresciuto del 6% l’anno, raddoppiando da circa il 60% (parametro di Maastricht) del 1982 al 125% del 1992, anno nel quale per evitare la bancarotta ed il congelamento dei BOT Amato fece una manovra di 92.000 miliardi. Quelle scelleratezze le dobbiamo al CAF, del quale CRAXI era il leader principale insieme ad Andreotti e Forlani, dilapidando, tanto per essere gentili e non dire rubando, e caricando sulle generazioni a venire, 800.000 miliardi di lire di debiti. L’Italia da bere fu questa. Mani Pulite intervenì su una politica corrotta ed in decomposizione, arrestando il disastro suicida. Adesso ci toccherà per decenni di ripagare quel debito e quelle gozzoviglie.

  39. …”invero con mutate convinzioni”…

    Ecco, questo dà la cifra di quanto sei finto…
    Più finto di una banconota da tre euro.

  40. Basta. Non se ne può più di questi urletti “al traditore”. Bobo ha fatto una scelta che va rispettata: soprattutto, uno che scrive sul Giornale, dovrebbe stare molto attento a parlare di moralità.

  41. Basta. Non se ne può più di questi urletti “al traditore”. Bobo ha fatto una scelta che va rispettata: soprattutto, uno che scrive sul Giornale, dovrebbe stare molto attento a parlare di moralità.

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