Predica della domenica (2): Cesare e il Tempio

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Tante volte si parla del fatto che la Chiesa fa politica. Vero. Oggi però vorrei parlarvi invece di quelli che vengono IN chiesa PER fare politica.
Un prete dovrebbe sforzarsi sempre di portare la gente verso il proprio campanile. Normalmente tento di farlo. C’è solo una categoria di persone che mi rifiuto categoricamente di invitare e che – anzi – cerco di dissuadere a comparire: sono i politici in tempo di elezioni.
Ecco cosa capita ad un curato di campagna nel periodo pre-urne. E’ già cominciato:

1) si presentano nuove associazioni di volontariato che ti chiedono il salone parrocchiale per un convegno aperto alla popolazione sulla salvaguardia dei pinguini strabici. Si scordano però di dirti che parlerà anche l’onorevole tal dei tali (noto esperto ovviamente di strabismo pinguinaro) e che addobberanno tutta la sala (cinque minuti prima di iniziare) con simboli di partito come neanche farebbero per un comizio. Al che te ne accorgi e intimi di levare tutto.


2) a messa compaiono dal nulla curiosi personaggi, ovviamente nei primi banchi perchè spinti da fede improvvisa, con un sorriso stampato in faccia, che nemmeno se gli dici che gli stanno sfregiando la macchina nuova vedi scomparire, pronti a stringere la mano a tutti e a distribuire “santini” elettorali che…. “guarda caso ho proprio qui sotto mano…”.

3) gli stessi personaggi ti fanno sapere che desidererebbero incontrarti attraverso il loro capo sezione locale che (oltre ad essere ricomparso in chiesa anche lui spinto da neo conversione fulminante) è molto attivo nel volontariato da qualche settimana a questa parte. Ma solo se i giornali locali possono riprenderlo.

4) se, in preda a delirio, accetti l’incontro con i suddetti (bè… ogni tanto uno se la va anche a cercare…e ben mi stà) le modalità, sempre condite dal sorriso, sono le seguenti:
– “Mi faccia sapere se possiamo fare qualcosa…” è l’esordio (alchè io annuisco e gli consegno una bolletta da pagare di una famiglia bisognosa, che però rimane sempre poi dimenticata sul mio tavolo a fine colloquio o me la ritrovo nella buca delle lettere se me ne accorgo e ricordo al candidato così prodigo di non abbandonarla)
– “Siamo a favore della politica per la famiglia e le adozioni a distanza”… è il prosieguo. E qui è forte la tentazione di chiedergli se ama davvero così tanto la famiglia da averne addirittura tre, come si sussurra.
– “C’è tanta disonestà, la politica è lontana dal cittadino, noi abbiamo una grande idea per far ripartire il paese… reverendo, reverendo… ma… si svegli reverendo… ma che fa, dorme mentre parlo?… reverendo…”

5) sono disposti a comprarti tutti gli spazi pubblicitari del bollettino parrocchiale. Dici che non sei d’accordo, che se lo possono scordare. E ti accorgi di avere ancora una coscienza ma ancor di più un gran senso per gli affari (i pagamenti sono minimo a 180 giorni… ed eseguiti dai comitati elettorali che normalmente si sciolgono subito dopo il voto, questo lo dico per chi di voi ha attività commerciali e viene contattato dai suddetti per qualunque tipo di servizio).

Nulla di male che facciano campagna elettorale, ma fuori dal Tempio come è giusto che anche il Tempio stia fuori dalla campagna elettorale.. Date a Cesare quel che è di Cesare: Hem… 23 pugnalate?

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17 Commenti

  1. Don Diego, il problema è che è un tempio per te. Per loro siete solo un bacino commerciale. Siete tante persone che consumano un prodotto e che si riuniscono per consumarlo. E nient’altro.
    Per farvene consumare un altro, vi attaccano coi soliti sistemi del marketing.

  2. La chiesa, intesa come istituzione, ha meccanismi molto simili a quelli descritti nel post. Che un reverendo se ne stupisca, mi stupisce e mi ricorda uno delle poche cose di vangeli che mi ricordo (ma probabilmente l’ho letta in un apocrifo): “Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio?”

  3. “Ezechiele 25,17.Il cammino dell’ uomo timorato è minacciato da ogni parte dall inequità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà, conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre, perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e in fine a distruggere i miei fratelli e tu saprai che il mio nome è quello del Signore, quandrò farò calare la mia vendetta sopra di te.”

  4. La Bibbia secondo Quentin Tarantino.

    Don Diego, ha ragione Fabrizio, come hai ragione tu: tira fuori la sferza e scaccia i mercanti dal tempio. Viene in mente la famosa scena di “La messa è finita” di Moretti, in cui il protagonista fa notare come tutti vengano al confessionale per scaricare i peccati sessuali, ma l’ingordigia, l’avidità, la falsità e l’opportunismo non li confessa mai nessuno.

    Questi signori che si presentano in chiesa a fare campagna elettorale andrebbero sbattuti fuori a pedate. Peccato che la morale cristiana non preveda questo provvedimento (e però dicono che Gesù, quando s’è incazzato, s’è incazzato…)

  5. senti,don diego, dov’è la tua parrocchia? mi piacerebbe venirti a trovare (non faccio parte di nessun comitato elettorale e di nessun partito!!). Se vuoi lasciami un messaggio nella mia casella email o nel mio blog. Ciao

  6. immagino l’evangelizzazione a latere.
    (se non ricordo male scrisse che è a Torino, ma non ricordo la zona)

  7. Quello che è detto nell’articolo è molto interessante e trova sicuramente la mia condivisione.
    E’ vero che la chiesa non deve scendere in politica, ma questo non vuol dire che la chiesa non possa esprimersi sui temi politici. In un mondo laico in cui la libertà di espressione è concessa a tutti, non capisco perchè non debba essere concessa alla chiesa! La chiesa come tutti i soggetti può esprimersi su qualsivoglia argomento, anche su argomenti di interesse politico!!!

  8. La vita è un dare e un avere, signora mia…
    In occasione dell’ultimo referendum elettorale si trovavano i preti anche alla festa dell’Unità e ora si trovano politici anche in chiesa.
    Ognuno cerca di “evangelizzare” tante più persone possibili.
    I politici come i missionari.

  9. grazie per avermi risposto don diego, ma se non mi dici come contattarti difficilmente potrò aiutarti … è vero che le vie del Signore sono infinite, ma spesso non guasta se Gli diamo una mano ;-)

  10. grazie per avermi risposto don diego, ma se non mi dici come contattarti difficilmente potrò aiutarti … è vero che le vie del Signore sono infinite, ma spesso non guasta se Gli diamo una mano ;-)

  11. Politica, cronaca, sport… un confornto sul mondo che ci circonda
    E’ un tentativo.. poi sarete voi a dire se è ben riuscito o meno… si accettano critiche costruttive!

  12. Dalla Repubblica di oggi:

    “Sono i preti di campagna, i parroci dei paesi, a cui, devoti, i rappresentanti del popolo in periodo preelettorale indirizzano sempre un caloroso segno di amicizia e solidarietà. Un abbraccio e un obolo, da infilare nel cassetto della sacrestia. Quattromila euro alla parrocchia San Giovanni di Avigliana, centomila a quella di Osnago, trentamila alla diocesi di Patti. Cinquantamila, e ancora altri cinquantamila, e ancora cinquantamila: Sacro Cuore, Beata Vergine di Maria, San Giuseppe e San Salvatore, Santa Maria Maggiore e prega sempre per noi, San Carlo, Santo Spirito, San Nicola di Bari, San Gabriele Arcangelo.”

  13. Don Diego, la tua parrocchia mi ricorda curiosamente la mia…;-)
    A proposito:
    “Perché osservi la pagliuzza che è nell’occhio di tuo fratello e non scorgi la trave, che è nell’occhio tuo? E come puoi dire al tuo fratello: «Fratello, permetti che io ti levi la pagliuzza che è nell’occhio», non vedendo la trave che hai nel tuo occhio? Ipocrita! Leva prima la trave dal tuo occhio; ed allora vedrai di togliere la pagliuzza, che è nell’occhio del tuo fratello”.
    (Matteo, 7, 1-5)
    Ma è curioso come siano sempre gli altri quelli a cui si indirizza la frase.
    Quello che interessa alla Chiesa è salvare le anime. Per fare ciò i missionari si mettono gli stivali alti e fanno tre giorni di cammino nel fango per andare a trovare un singolo indio sperduto nella giungla. Altri vanno nei covi dei senzadio, siano essi su internet, in Turchia o in una sede politica…

  14. La Chiesa non è teatro della politica. La Chiesa come organo a se non è tenuta a fare politica. Ma è chiamata ad un’ermeneutica politica. Come noi esprimiamo il nostro pensiero, perchè a Lei non è consentito ad esprimere il suo? Mi chiedo: ma siamo o non siamo in un Stato democratico con libertà di espressione? O siamo sotto un regime totalitarisa?
    Forse uno sbaglio c’è: la Chiesa si esprime sempre con presbiteri o cardinali, mettendo in confusione i loro ruoli di annunciatori del Vangelo e percursori della Verità. Qui, come già auspicava e sollecitava il Concilio Vaticano II, bisognerebbe istituire un colleggio di laici. In pratica di nominare un “parlamento” della CEI il quale andrebbe composto da un numero di laici (un rappresentante per regione, dico io) che esprimessero il loro pensiero su base cattolica.

    Su questo argomento fa già chiara luce il nostro e buon Ratzinger nella sua enciclica Deus Caritas Est al punto 28: http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20051225_deus-caritas-est_it.html

    “La Chiesa non può e non deve prendere nelle sue mani la battaglia politica per realizzare la società più giusta possibile. Non può e non deve mettersi al posto dello Stato. Ma non può e non deve neanche restare ai margini nella lotta per la giustizia”.

    Chiaro che non tutti sono così, ci sono preti che fanno politica a destra e a manca. Ma nella mia esperienza dico che il prete non è per sempre..è di passaggio. Senza dubbio sono loro che devono darci l’esempio e l’insegnamento. Da parte nostra non dobbiamo fermarci all’effimmero, ma aver occhi capaci di vedere oltre, al Trascendente, al Divino. Credere all’universalità della Chiesa, nella quale anche noi siamo suoi componenti.

  15. I frutti e l’albero: opuscolo del signor B.

    "I frutti e l'albero: cinque anni di governo alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa". Questa la formula messianica scelta dal signor B. per diffondere le proprie gesta politiche nell'ennesimo opuscolo. Il target – termine che …

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