Romano degli spiriti

Romano ProdiQualche tempo fa scrissi un pezzo che riuscì ad incassare parecchi dei vostri “vaffanculo”.
Si intitolava Indietro, miei Prodi e, in punta di fioretto, diceva in sostanza che il nemico siete voi, laddove per “voi” è da intendersi voi che alle primarie avete scelto l’ex prefetto Ferrante e, qualche mese fa, Romano Prodi. “Voi” nel senso di quelli che ascoltano la voce del Padrone e poi, bravi bravi, tutti in fila, fate quel che dice.

A conti fatti a me non frega una mazza di forgiare un candidato che vada bene a voi o ai 250.000 (duecentocinquantamila! Su 4 milioni) che hanno immaginato Clemente Mastella premier. E’ sufficiente che vada bene a me. Sono pronto a pedere. Ma, se perdo, fate almeno la cortesia di non sottopormi al ricatto per cui dovrei votare quello che piace a voi, perché altrimenti faccio il gioco del nemico.
“Il gioco del nemico” una beata fava: siete voi, il nemico. O meglio, anche voi. Rappresentate il “meno peggio” ma anche, per forza di cose, il “meno meglio”: un concetto simile a quello che, nella storia recente italiana, ha avuto un ruolo e ha un nome: Democrazia Cristiana. E mica per niente vi siete scelti un candidato cerchiobottista che la personifica fin nei minimi dettagli.

E’ un po’ di tempo che ho intenzione di chiedervelo, così sfrutto l’occasione: voi sapete, vero, che l’uomo che vorreste come prossimo Presidente del Consiglio, una lontana sera d’aprile del 1978 – quindi in piena emergenza nazionale -, venne in qualche modo a conoscenza del nome della via nella quale probabilmente Aldo Moro veniva tenuto prigioniero dalle Brigate Rosse, e ancora oggi, a distanza di 28 anni, sostiene di aver casualmente ottenuto l’informazione nel corso di una seduta spiritica in compagnia di amici, nella quale fu invocato lo spirito di Don Luigi Sturzo?
Se non sapete, sarebbe probabilmente il caso di leggere il resoconto di ciò che avvenne quella sera.
Se giàssapete, invece, i casi sono due: o credete negli spiriti, nel qual caso mi prenoto per una seduta spiritica, magari anche in compagnia dei ragazzi del CICAP; oppure anche voi, come me, avete un insano pensiero che vi frulla per la testa: chiudere in un ascensore Romano Prodi in compagnia di Jack Bauer affinché ci si riesca a far dire, finalmente, come – cazzo – ottenne – quell’ – informazione.
E poi chiedergli se quando i carabinieri, leggendo “Gradoli”, andarono a perlustrare un innocuo paesino medievale invece che l’omonima via romana, lui poteva fare qualcosa per indirizzarli verso il reale obiettivo, o era proprio necessario che continuasse a fare il bamba di copertura che gioca con il piattino, Don Sturzo nella sua migliore interpretazione di “Ghost”, e le lettere sparse sulla tavola?
Che poi il problema non è tanto il mentire (sì, un po’ anche quello), quanto l’utilizzare una menzogna talmente plateale da risultare insultante per l’intelligenza di quelli che dovrebbero essere chiamati a votarti. Sempre che poi quella rivelazione inaspettata non avesse l’intento di mandare un messaggio ai terroristi o metterli sul chi va là.
Così, sempre in punta di fioretto, chiedo: voi (quelli della voce del Padrone, di Ferrante, eccetera…) non vi sentite un filo presi per i fondelli? O chi vota Prodi crede – liberissimo, per carità – negli spiriti?
Chiedergli conto di quella straordinaria boiata (e boiata è la migliore delle ipotesi), pur con 28 anni di ritardo, pare brutto, dite?


(Il documento dell’Audizione di Prodi presso la Commissione Moro è stato pubblicato in un altro post dal momento che, storicamente, la “Banca Dati della Memoria” predilige quel che i documenti in sé hanno da dire, alle opinioni).

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50 Commenti

  1. dev’essere dura essere un genio circondato da tanti poveri coglioni come noi, vero? ma resisti, chi e’ in anticipo sui proprio tempi, dai propri tempi verra’ raggiunto.

  2. premetto che x quanto riguarda tutto quello che dici nella prima parte del post mi sento d’accordo con te, ma, alla fine, anche quello che scrivi nella seconda è condivisibile. Se fossimo negli stati uniti – o in un’altra democrazia massmediologica – dove conta tanare un politico che mente e questo si dimette, o, come in questo caso, non viene votato, allora sarebbe una notiziona e ci dovremmo ricoprire il capo di cenere eccetera. Ma siamo in Italia. Se ogni personaggio politico trovato a mentire, o, peggio, come nel caso di prodi, a prenderci bellamente per il culo, dovesse andarsene o non essere votato, le due camere sarebbero vuote. Pensa a quel pirla di Frattini, tanato in diretta a dire le bugie sugli ostaggi in Iraq, così, tranquillo. e magari si è sentito pure un eroe, che come nei film “ho fatto il maneggione che non rivela i segreti, perchè sono il segretario di stato!” mavaffanculo, bastava dicesse “La farnesina non commenta” e morta lì. Invece ha detto una bugia e poi l’ha smentita, dieci minuti dopo. Questo per dire la forma mentis di questa gente, e prodi è uno dei capi di personaggi come frattini, che non è neppure dei peggiori. Sono convinto della validità del continuare a sbugiardarli, ma su cose un pochino più “solide”, no? Ultimamente prodi sulle politiche sociali che la sua commissione ha approvato ha sbugiardato se stesso dicendo prima che erano buone, e poi il contrario. Su Berlusconi è come sparare sulla croce rossa, ho perso il conto. Si vada a leggere “Carta canta” in repubblica.it, ci sta uno sbugiardamento al giorno. Quindi, tornando a noi, kevvuoi veramente dire? Kettirode? Il fatto degli spiriti? Badget Bozzo dice che dio gli ha detto di combattere il centrosinistra mentre si trovava al cinema, così, personalmente, “Gianni, alzati sono il tuo dio, il film finisce con lui che muore, vai e combatti il centro sinistra, io lo voglio!” ma andiamo…..

  3. vero, noi ci siamo sbagliati sull’autostrada del sole, silvio s’e’ sbagliato su mangano. si decide tra il meno peggio, alle solite.

  4. Neri, so che è triste, so che è democristiano, so che non corrisponde all’ideologia dei partiti per i quali si vota ed in cui si crede (o si credeva), ma siamo in un momento storico in cui o si manda lo stato sociale a putt…(ovvero altri 5 anni di berlusconi) o si cerca di porre rimedio ad una situazione socialmente preoccupante.

    Nel 2001 fui in parte contento, perchè pensai che, date le promesse allucinanti fatte da questi visionari che ci governano, nell’ipotesi (poi verificatasi) che non fossero riusciti a raggiungere nessun obiettivo, ce li saremmo definitivamente tolti dalle scatole, altrimenti, se si fossero dimostrati i geni che andavano predicando di essere, ne avremmo avuto tutti dei benefici.

    Si è capito alla fine che poi questi grandi geni non sono; adesso manca solo l’ultimo ed essenziale tassello: la vittoria dell’Unione alle politiche.

    Dopo le elezioni, se vince l’Unione come credo, nel centro-destra sarà il momento di rivedere posizioni di leadership e strategie comuni, proprio come avvenne a sinistra nel 2001 e magari le cose miglioreranno.

    Un ultimo appunto: penso che ci vorranno almeno il doppio degli anni che ha avuto questo governo a disposizione per rimettere a posto i disastri fatti da loro.
    Prodi non mi spaventa, nè mi esalta: mi interessa di più conoscere chi ricoprirà le varie cariche di ministro.

  5. Neri, ne abbiamo parlato anche nello specifico. Nei due post ci sono degli errori (minimali) che non ne cambiano il senso.
    Quello che però mi preme dire è che la vulgata Andreottiana che non ci sia stata la seduta spiritica e che ci sia stata una soffiata non è la sola interpretazione.
    Agli atti del Moro I c’è la descrizione di due incontri tra chi gestiva il rapimento e una persona legata geneticamente ad un dirigente della DC. Scusate se fare 1+1 mi sembra stupido, ma la soffiata è nata nella DC ed ha avuto il tramite di uno che muoveva il piattino, cosa facilissima.
    Riguardo al chiudere Prodi con Jack Bauer in ascensore, cosa ne otterremmo? La conferma che qualcuno ha dato una soffiata. E capirai.
    Le persone che la devono raccontare tutta sul caso Moro sono altre due. Uno comincia per C, ma a volte anche per K. Un altro invece ha il cognome curiosamente simile a quello del rapito.
    Ecco, loro due a turno con Bauer, e allora sì che sapremo qualcosa di più di Moro, del palazzo Caetani, del lido romano, dei ponti radio, del memoriale, di Dalla Chiesa, dell’omicidio Pecorelli.
    Neri, Moro è lo scandalo corner della prima repubblica italiana. Risolverlo sarebbe notevole. Ma Prodi era un comprimario all’epoca. Focalizzarcisi lascerebbe i veri protagonisti tranquilli.

  6. Tutto per giustificare cosa? Che non voterai per Prodi? Non la menare più e non andare più a votare, tanto non ne troveresti uno moralmente integro, ricorda siamo italiani e a noi le bugie stanno comode come i maglioni; non voglio giustificare nessuno ma non pretenderai di certo che io pensi che l’epurazione dei bugiardi sia una soluzione….per gradi, occorre arrivarci un pò alla volta tentando di evitare la deriva definitiva della società italiana dalla legalità verso l’illegalità(condoni, evasione, raccomandazioni, omertà,………)

    Ciao GNeri e riflettici un attimo.

  7. potrei sbagliarmi, ma in via Gradoli, nel palazzo dei servizi segreti, c’era sì un covo BR, ma Moro non vi è mai stato tenuto prigioniero.

  8. Se non ricordo male più interpretazioni concordanti davano l’imbeccata di Gradoli proveniente dall’ambiente dell’autonomia bolognese. E’ lecito pensare che uno o più partecipanti alla seduta utilizzò quell’espediente per coprire la fonte dell’informazione.

  9. Neri, si può sempre fare come certi elettori di centrodestra che, grazie anche alla nuova legge elettorale, ti dicono che loro Berlusconi, quello lì, non lo voteranno di certo. Loro voterano Fini…

  10. eccallà, Neri stavolta è partito in ancitipo con la campagna astensionista, di solito lo fa a 3, 4 giorni dal voto. O di solito dice che chi si astiene è una merdaccia.

  11. Io lo trovo pietoso. sembri rolli.
    Ma perchè non facciamo una bella campagna elettorale sulle cause della guerra del 15-18? o magari del perchè è finito l’impero romano?

    gli astensionisti consapevoli sono i peggiori in assoluto: così non hanno responsabilità, non si schierano, possono solo cagare il cazzo con “ve l’avevo detto” da qui al 2050.

    urge crescere.

  12. Si può non votare per Prodi a prescindere da questa storia. Poi, però, credo che non si possa far finta di non vedere cosa c’è dall’altra parte, e se ci tocca votare il meno peggio (o il meno meglio), per ora facciamo la cosa giusta. In altri tempi un atteggiamento troppo fermo sulle questioni di principio ha permesso al fascismo di proliferare…

  13. 1) Scusa Neri, ma non puoi mettere un post cosi’ e poi non replicare alle critiche e/o non accettare il contraddittorio. Perchè non facciamo un bel dibattito su Macchiaradio?

    2) nel merito personalmente concordo con tutto ciò che ha scritto Fabrizio (ed è soprattutto a lui che ti inviterei a replicare), tranne che su un passaggio.

    “ci sono errori che non ne cambiano il senso”. Non è vero: lo cambiano.

    Se è vero (come secondo me è vero) che Prodi (che -sia detto per inciso e per chi non conosce i fatti- ebbe un ruolo secondario in quella “seduta spiritica”: era uno dei tanti) e gli altri si fecero semplicemente portatori di una soffiata e usarono quello stratagemma per

    a)coprire i propri informatori

    b) non passare per trattativisti (all’epoca la polemica era fortissima su questo)

    Se tutto ciò è vero, allora derubricherei la cosa a peccato veniale.

    3) sulle primarie ho già detto commentando de collibus, provo a dirla in modo diverso: perchè i 16mila che votano Fo sarebbero uomini liberi e i 50mila che votano Ferrante utili idioti?

  14. Io non capisco una cosa. Perché in Italia si fa sempre un’enorme fatica nel cambiare le cose, soprattutto quelle più semplici e meno impegnative? Scusate se forse sono prosaico, ma tutto si riduce a scegliere ad aprile i migliori amministratori per la cosa pubblica. Sfortuna vuole che la maggioranza uscente sia stata una delle meno competenti e meno produttive di sempre, a dispetto del fatto che hanno goduto dell’unica legislatura che si conclude a termini naturali. Fortuna vuole che per gli stessi motivi la scelta è drammaticamente facilitata.

    E invece no, è tutto un pestare i piedi, strapparsi i capelli, accapigliarsi.

    E’ semplice nei sistemi bipolari. Hai due opzioni, se una non soddisfa, la volta dopo puoi puntare sull’altra. Quantomeno la statistica ti sarà amica. Questo è un lusso, un bene prezioso di cui non tutti dispongono. Vuoi perché vivi in un paese a partito unico, oppure in una situazione di democrazia bloccata (come eravamo noi una manciata di anni fa), oppure in uno stato di instabilità costante che non permette un cambio della guardia senza mettere a rischio l’intero sistema.

    Di paesi così in giro per il mondo ce ne sono a decine, forse la maggioranza. Noi facciamo parte dell’élite dei benestanti. E in più abbiamo questa fortuna, guadagnata a caro prezzo e ancora claudicante, di un sistema di rappresentanza abbastanza solido da consentire un’alternanza. Eppure siamo completamente immersi in un clima di stanco fatalismo. Più le cose si mettono male, più ci si rassegna al vecchio adagio del tanto non cambia nulla, son tutti uguali, che gran magna, magna.

    Oh chiaramente sul piano individuale uno sceglie quello che vuole e questo fa parte del gioco. Se sei anarchico ti puoi astenere dal voto, ché tanto disconosci il sistema elettivo in toto. Oppure puoi dare la tua preferenza a un terzo incomodo fuori dagli schieramenti: ecco su questo siamo ancora indietro, ma mi chiedo se c’è tanta insoddisfazione perché qualche formazione non prova a raccoglierla?

    La riflessione che faccio è sugli orientamenti collettivi. E questa resistenza a cambiare dell’Italia è veramente curiosa. Anche perché l’atteggiamento sul voto si trasmette inevitabilmente in ogni altro aspetto della vita quotidiana: in questo ha ragione Berlusconi, non c’è ottimismo, non c’è voglia di futuro, è tutta una sequela di lamentazioni e depressioni andanti. Meglio darci un taglio no?

  15. Neri, sono d’accordo con te, su tutto. Il problema non e’ Prodi o Berlusca o Fini o Casini, ma il sistema democratico che non sembra funzionare, ne’ in Italia ne’ altrove (da Bush a Blair a Chirac alla Merkel). OK, siamo d’accordo. E d’accordo con noi sembra essere Fidel, che non se la sente di introdurre un sistema cosiddetto democratico a Cuba per gli stessi motivi (e secondo me ha ragione).
    Ma ora dalla critica passiamo alla costruzione, che proponiamo alle giovani menti ottenebrate dei lettori di questo blog? Che sistema di rappresentanza proponiamo? Quali possibilita’ (realistiche) abbiamo?

  16. Io vorrei capire perché ce la metti tutta per smontare Prodi.
    Mettiamo che tu ci convinca, dai, occhei. Bene, ad Aprile stiamo tutta a casa eh? Bello, sì, mi piece l’idea.
    Un’altra bella Legislatura con berlusconi che invece del 48% ha una coalizione al 70% magari.
    Bell’idea, ci sto.

    Scusami, ora devo andare a farmi frustare nel culo, ti saluto.

  17. Neri, quello che mi stupisce e’ che in altre occasioni dai quasi l’impressione di essere intelligente: il medium fu un modo di coprire la fonte, punto e basta. Prodi non c’entra nulla, magari agli spiriti ci crede davvero. Anche la polemica su Ferrante e’ demenziale, perche’ il bravuomo, oltre ad avere operato bene come prefetto in anni in cui non era facile, conosce la citta’ e non si lancia in sedicenti analisi farneticanti come invece fa Dario Fo. Ricordarsi che si vota per un sindaco, non per una stagione teatrale.

  18. Un articolo che ci dice ciò su cui dagospia (il che è tutto dire il livello dello “scoop”), marcia da anni, se non da mesi. Wow.

  19. nei 5 anni di centrosinistra arrivavano più finanziamenti alla ricerca di ora.
    io lavoravo e venivo pagato.
    in questi 5 anni di centrodestra faccio i salti mortali per arrivare a fine mese.

    sai che minchia mi frega delle sedute spiritiche?

  20. “E d’accordo con noi sembra essere Fidel, che non se la sente di introdurre un sistema cosiddetto democratico a Cuba per gli stessi motivi (e secondo me ha ragione).”
    E chi cazzo è Fidel, Dio che decide tutto lui. Ma cosa diamine stai dicendo!!??

    Neri: secondo te, uno che è stato eletto presidente della commissione europea dopo un forte scandalo che ne aveva minato la credibilità e l’ha guidata in anni difficili (per il mondo intero e per l’Europa presa dall’unificazione) cavandosela discretaemente (ok, gli inglesi al solito sono stati i piu’ critici ma visto che, loro, nell’euro sono ancora voluti entrare..), ecco dico, ti fa tanto schifo rispetto ad un Berlusconi(che, tanto per fare un esempio, ieri sera, dimenticandosi d’essere il presidente del consiglio, parlava di affossamenti da parte della procura milanese…così alla “Carlona”)?
    Vabbeh, forse Prodi non sarà il massimo ma rispetto a quello che offre il “mercato” mi accontento e di molto.

  21. Il problema, caro Gianluca, è che non raccogli vaffanculo. Raccogli argomentazioni, spesso pacate, a volte ironiche, del perchè la tua posizione sia poco compresa e condivisa.

    P.s. che poi, che diavolo, ti hanno fatto pure il proporzionale, nemmeno ti devi sporcare le mani stavolta…

  22. a me basterebbe tornare a una sera romana di qualche anno fa quando il Moretti non terrorista disse che “con questa gente la sinistra non vincerà mai” e da lì ripartire(in H.G. Wells We Trust)

  23. Come al solito, quando si usano metafore, tocca mettere i sottotitoli senno’ qualcuno non ci arriva: Linnap, l’esempio di Fidel voleva essere paradossale, per sottolineare che l’alternativa esistente al sistema democratico presente e’ una dittatura (benevola, a Fidel gli voglio pure bene, ma sempre un dittatore resta). Quindi non e’ sufficiente dire: a me Prodi non piace e pertanto non voto; Neri dovrebbe invece trarre le conclusioni e chiarire quale sistema alternativo di rappresentanza (diretta o indiretta) gli sembra realistico e proponibile. Senno’ di pippe mentali, masturbazioni, si tratta, che sarebbe meglio fare nel chiuso del proprio bagnetto, altrimenti si diventa pervertiti esibizionisti.

  24. Non hanno ancora costruito la macchina che voglio io, che vola, spara i razzi atomici e che usa banane come carburante.
    Che sia ben chiaro… è solo per colpa vostra che vi accontentate di queste merde che trovate sul listino in fondo a quattroruote.
    Allora io me ne vado in treno perche tanto sono calvo e mi pidocchi non me li prendo, io.

  25. Giusto per completare il ragionamento precedente.

    La vita politica della prima repubblica ruotava intorno a due grandi chiese. La debolezza delle istituzioni in uno stato giovane come il nostro faceva sì che i due partiti principali fossere ben più che semplici organizzazioni per la gestione della macchina pubblica. Quindi il PCI era madre, padre, nonna, zia, sorella, impegno, privato, riferimento culturale, scuola, lavoro, dopolavoro, ricreazione e via dicendo. La DC con tutto il contorno che ci ruotava intorno, analogamente.

    Questo divisione della società in cui i partiti di massa hanno giocato il ruolo di ossatura e sostegno ha permesso di traghettare l’Italia da paese contadino, a paese industrializzato. In una situazione di semi-democrazia che non permetteva all’equilibrio generale di spostarsi di un millimetro. Ma insomma sotto una dura scorza esterna l’Italia brulicava, anzi è stata percorsa per decenni da una vitalità estrema. A differenza di quello che dice Facci nel suo temino delle medie il ruolo della sinistra è stato tutt’altro che regressista o conservativo: ha partecipato in pieno a questo sviluppo e nell’instradarlo in una direzione di progresso generale, di ridistribuzione delle ricchezze, di crescita democratica e culturale, etc. etc. Certo anche rompendo i coglioni: ci mancherebbe che un’opposizione non lo facesse. Comunque, non parliamo ora di questo.

    L’equilibrio si è rotto negli anni novanta dopo che era già andato a male da un pezzo: vedi il pentapartito, il PSI che con una manciata di voti cercava di fare il ganassa, la grande industria in crisi e l’emergere dei “pirati” della speculazione. Con ’89 e tangentopoli è deflagrato il bubbone.

    DC, PSI e pentapartito sono scomparsi. PCI si è sottoposto a una micidiale cura dimagrante e a un cambio di oggetto sociale. Così siamo passati dalle chiese totalizzanti che ti influenzavano passo-passo a un quadro più laico e normalizzato. Del tipo: la società ce la può fare da sola e non ha più bisogno della tutela di questi moloch. Il passaggio è stato imposto da eventi esterni ma questo non significa che non sia stato invocato e sposato con convinzione dall’opinione pubblica. Tutta la campagna contro i partiti e per l’empowerment del cittadino, da Segni in poi, è iniziata lì e ci ha accompagnato fino ad oggi. La sinistra si nascondeva dalla vergogna non solo per il passato comunista ma per la sua figura strabordante, troppo fisica e poco fine per i tempi eterei che si stavano aprendo. E infatti tutti gli sguardi di invidia per la silhouette leggera dei colleghi socialdemocratici di altrove che magari qualcuno si ricorda.

    Tutta sta tirata per arrivare al punto della questione: l’equazione “basta con le chiese, più potere ai cittadini” funziona se qualcuno si prende carico di tutto quello che facevano i partiti tradizionali. Cosa che in parte è successa e in parte no. Per esempio associazionismo e volontariato hanno conosciuto una bella espansione coprendo parte dell’impegno che prima finiva nelle strutture di partito. Le nuove leggi elettorali e il federalismo fiscale hanno dato (sulla carta) più peso alle amministrazioni locali che sono più vicine ai cittadini.

    Però insomma il vuoto non è che lo si sia colmato tutto, soprattutto a livello di testa: a chi e cosa affidarsi in politica una volta andato in crisi l’assolutismo degli schieramenti del dopoguerra? Berlusconi a suo modo ha dato una risposta: il bene di Mediaset è il bene del paese, coincidono e quindi entro in politica. Peccato che Berlusconi non sia Henry Ford, il quale comunque era troppo occupato dalla sua attività per dedicarsi ad altro. E poi l’emergere di aziende come quella del cavaliere hanno segnato la fine del miracolo economico italiano: altro che interesse del paese, fa profitti senza creare occupazione.

    La sinistra dal canto suo per la prima volta ha potuto aspirare ad entrare in alta società, dopo una gavetta di appena cinquantanni. Come Fantozzi dalla contessa Serbelloni si è messa il vestito buono di due misure più piccolo e con grandissimo imbarazzo si è fatta avanti. Lo scotto da pagare per questa accettazione è stato di darci un taglio con tutto ciò che ricordava le proprie umili origini. E così, chiedendo scusa ad ogni passo, la risposta del centrosinistra alla fine delle ideologie è stato di trasformarsi in degli irreprensibili e inattaccabili amministratori. Questo è quanto e questo è dove ci troviamo ora.

    I ragionamenti come quello del Neri nascono dal non aver ancora fatto bene i conti con i cambiamenti di questi ultimi 15 anni. Ma mica è problema solo suo, facciamo tutti un po’ fatica a riallinearci con questa realtà. Se i partiti, le ideologie e gli schieramenti non sono più il tutto che erano un tempo, ognuno di noi in teoria è chiamato a scelte più mature e indipendenti. Non è più il “ci metto la testa e il cuore, sposo una causa e non ci penso più”. In questo momento si tratta di scegliere chi governa meglio, chi sa capire di più la società, chi rispetta e crede nelle istituzioni comuni. Noiosa come scelta, ma mi pare non ci sia spazio per dubbi. In questo momento.
    In un futuro si spera che la sinistra, o come diavolo si chiamerà da qui a qualche anno, ritrovi il coraggio di sostenere posizioni sue, magari non avendo di fronte uno che ti sfida sempre sul terreno più basso. Ma comunque non sarà mai più come prima: parte delle questioni di cuore e di coscienza non rientreranno più nella politica nazionale ma saranno piuttosto un fatto individuale.

    Cioè, visto che si è voluto essere moderni, nei mitici paesi moderni le scelte si fanno con un ragionamento e per una passione, però anche in base a un compromesso: non è che nel momento in cui concedi il tuo voto e vieni a patti con milioni di altri il tuo pipino si accorcia. Fai la scelta migliore in quella circostanza, dopodiché hai tutte le occasioni che vuoi per smarcarti, dire la tua, giudicare nel merito.

    A proposito, non ho votato Ferrante. Se non ci si vuole adeguare alle scelte mainstream, la prossima volta gli si opponga un avversario credibile.

  26. Per Silvestro: premesso che votero’ Prodi senza nemmeno troppo turarmi il naso, se, come sembra, fai ricerca e ti lamenti del potere d’acquisto del tuo stipendio, penso che il responsabile principale non sia Berlusconi, ma tale Berlinguer (il cugino scemo). Fu lui a precarizzare il ruolo dei giovani nelle universita’ con i contratti di “ricercatore a termine”, che quasi nessuna universita’ ha mai bandito per il semplice motivo che lo stesso geniaccio creo’ anche i famigerati “assegni di ricerca”, mille euro al mese per due anni, uno scandalo senza equivalenti all’estero.

    Al contrario, si devono a Moratti sia l’aumento degli assegni -con lamentele dell’opposizione e di quei bei tipi della Conferenza dei Rettori- sia la diminuzione del periodo a stipendio ridotto per i ricercatori di ruolo, da tre a un anno.

    Cio’ detto, ribadisco che voto centrosinistra.

  27. Al paese serve un governo di centro sinistra.
    Prodi è il candidato con maggiori possibilità di vittoria (così come Ferrante ha più possibiltà di Fo.
    Di cosa dobbiamo discutere ?
    Io me ne strafotto di Moro, di Gradoli e di tutte ste cose, il mio stipendio continua a perdere potere di acquisto, non so se potrò comprarmi casa, sono stufo di respirare merda e vorrei andare in pensione prima dei 75 anni. A 20 anni si può fare gli idealisti,superati i trenta magari bisogna diventare un po’ più pragmatici.

    p.s.
    Fareste amministrare il vs. soldi a Morett ?

  28. > Fareste amministrare il vs. soldi a Moretti ?

    No. Ma a differenza di Fo e Grillo non ha mai espresso l’intenzione di farlo. Anzi finita la stagione dei girotondi con tanti saluti si è congedato.

  29. “Neri, sono d’accordo con te, su tutto. Il problema non e’ Prodi o Berlusca o Fini o Casini, ma il sistema democratico che non sembra funzionare, ne’ in Italia ne’ altrove (da Bush a Blair a Chirac alla Merkel). OK, siamo d’accordo. E d’accordo con noi sembra essere Fidel, che non se la sente di introdurre un sistema cosiddetto democratico a Cuba per gli stessi motivi (e secondo me ha ragione).”

    Piu’ che i sottotitoli magari ripassati la definizione di metafora, qui non ne vedo l’ombra.
    Diciamo che hai usato un paradosso citando Fidel e la sua dittatura. Il “(e secondo me ha ragione)” suona molto poco metaforico e si presta ad essere compreso alla lettera.

  30. Il punto non è questo (mi rifersco all’articolo di Neri). Il punto è, e lo spiego con una metafora:
    meglio una scarpata nel culo o 100 cazzotti in faccia? Doto che non ho altre scelte se non, forse, quella di andare a vivere via dall’Italia, io scelgo Prodi che mi da una scarpata nel culo.
    Tu continua a prendere e, soprattutto a far prendere, i cazzotti in faccia! Bravo!
    Gianni

  31. Linnap, hai ragione. Sei contento? Adesso avrei piacere commentassi il senso di cio’ che ho detto, se ti va. Senno’ comunque grazie per avermi chiarito le mie difficolta’ ad esprimermi correttamente.

  32. john, rileggo qui e ti ri-rispondo.
    i contratti si fanno quando ci sono soldi, se togli i soldi con che li fai i contratti?

    e sulla riforma moratti ti ho risposto sotto.
    se i contratti a tempo determinato erano propedeutici all’assunzione, togliere l’assunzione è stata una genialata?

  33. Cannonball, non volevo essere troppo polemico, ma visto che avevi tirato in ballo i sottotitoli (presumendo, immagino con ironia, una certa durezza di “comprendonio” da parte mia) ho voluto puntualizzare….
    Paradosso o meno continuo a contestarti il tuo giudizio su Fidel e non capisco perchè la Merkel, ad esempio, dovrebbe essere un esmpio di democrazia imperfetta.

  34. Per Silvestro: d’accordo, ma gli investimenti in ricerca con il centro-sinsitra non erano di piu’. O meglio, la regressione con berlusca c’e’ stata nel settore ricerca come in tutto il resto del settore pubblico. Anzi no: sotto Berlusca c’e’ stata la rimozione del blocco delle assunzioni SOLO PER LA RICERCA a fine 2003: sei sicuro che il centro sinistra lo avrebbe fatto? Ancora: che i contratti a termine o gli assegni fossero propededutici all’assunzione lo dici tu. Berlinguer non ha mai fatto nulla in quella direzione. Infine: Moratti non ha eliminato l’assunzione: fino al 2013 tutto come prima. nel 2013 i babbioni che occupano le cattedre dovrebbero iniziare a smobilitare.speriamo.

  35. john, sulla carta erano propedeutici, poi chi può dirlo?
    di certo è che se non faranno quanto promesso deporrò le armi e me ne andrò.
    il csx li ha aumentati di pochissimo, dello 0,4% se non ricordo male con la previsione di arrivare al 2,5%, ma non li ha tagliati almeno.

    certo è che se aumentano l’età pensionabile i babbioni sloggeranno dopo e fino al 2013 i trentenni di oggi che fine faranno?

    io li voterò per quanto hanno promesso e non voterò il nano per quello che ha fatto, questa è l’unica cosa certa.
    allo stesso tempo tremo al pensiero di un pecoraro scanio, ma che devo da fà?
    sto pensando solo al mio futuro.
    se stai nella mia situazione in bocca al lupo anche a te

  36. Un po’di sana autocritica non guasta,
    sbeffeggiare Berlusconi proponendo quale alternativa Prodi è semplicemente ridicolo.

  37. ” sbeffeggiare Berlusconi proponendo quale alternativa Prodi è semplicemente ridicolo.”

    Forse hai ragione. Ci vuole qualcuno che possa reggere in autorevolezza con Berlusconi.
    Che ne dici di Paperino?

  38. Mi hai convinto: voterò Berlusconi.
    Fammi una cortesia: se giovedì viene in radio chiedilo a lui di via Gradoli, magari nella P2 qualcosa in più si sapeva.
    Non chiedergli di poteri occulti perché ha già risposto a Ferruccio de Bortoli: “Non ne so assolutamente nulla”.

  39. Francamente non capisco quale sarebbe la grande colpa di Romando Prodi nella vicenda.

    Nel 1978 Romano Prodi aveva 39 anni. Nella gerontocrazia italiana era, insomma, un bambino dell’asilo.

    Quanto era inserito dunque tra le leve del comando democristiano? Per niente direi.

    E perchè se ne è uscito con la storia della seduta spiritica? Non lo so e forse non lo saprò mai. Forse ha saputo per caso qualcosa, di vagamente vicino al vero, e la storia della seduta spiritica era l’unico modo per non farsi saltare in aria lui e la moglie. Mi pare infatti che in quegli anni si saltava in aria per molto meno.
    Forse ha detto l’unica cosa che sapeva ma non ne sapevan neanche lui il significato. Ma almeno qualcosa ha detto. Non credo che non si rendesse conto del senso del ridicolo della seduta spiritica. Ma francamente preferisco uno che, anche se conosce solo un’infima scheggia di verità la dice a costo di coprirsi di ridicolo, piuttosto di tutti quelli che sapevano molto di più ma hanno taciuto senza vergogna.

    Io in ascensore con Jack Bauer ci metterei tutti quelli che fino ad oggi sono stati zitti.

    Per il resto sono d’accordo con silvestro.
    Oggi vivo molto peggio di cinque anni fa.
    Delle sedute spiritiche me ne frega il giusto.

  40. Io invece vorrei capire una cosa.
    La storia della seduta spritica è strana assai, e un eventuale elettore di sinistra ha tutto il diritto di chiedere chiarimenti a Prodi.

    Però, in quella seduta spiritica Prodi non era solo, c’erano altre persone , con lui.
    Anche Mario Baldassarri, che se non sbaglio è un membro dell’attuale governo.
    A costui e a tutti gli altri non dobbiamo chiedere niente? Hanno confermato? Smentito? Se gli altri lo hanno smentito , allora Prodi dovrebbe essere accusato di Falso.
    Ma se gli altri hanno confermato, perchè Prodi si trova ” sotto accusa “?
    Dobbiamo farci dettare l’agenda politica dalla destra ?

  41. Per Silvestro.

    Causa inimmaginabile botta di culo, non sono nella tua situazione: ma lo sono stato per anni, e ho molti amici ancora “precari della ricerca”, come ormai si dice. nessuno puo’ dare consigli nella situazione attuale, ma quello che posso dire e’ che mi ha molto aiutato, da tutti i punti di vista non ultimo quello psicologico, passare un lungo lungo lungo periodo all’estero. Purtroppo e’ vero: all’estero si vive/lavora/pensa meglio, in questo momento. Puo’ essere una valida alternativa alla rinuncia, nel caso.

    In realta’ siamo abbastanza d’accordo, i finanziamenti alla ricerca non stanno nel DNA di questo ridicolo governo (Fisichella, ai parlamentari ululanti alla notizia delle ventilate ma mai rassegnate dimissioni dei rettori: “semttetela di ululare, l’universita’ e’ una cosa importante, anche se molti di voi non possono saperlo perche’ non ci sono mai andati”.)

    Fatto sta che quando i medesimi rettori e la corporazione degli ordinari babbioneggianti ha levato la voce piu’ alta CONTRO l’aumento dello stipendio agli assegnisti di ricerca, ho avuto un sussulto: chi cazzo e’ il vero nemico? Berlusca, la Moratti, o i rettori e i babbioni? Allora, guardando le cose con occhio un po’ piu’ laico, sembra emergere che ci sono un po’ tutti dentro, perche’ ognuno fa i suoi interessi, che sono interessi piccoli piccoli piccoli e meschinelli meschinelli meschinelli.

    La mia conclusione e’ che ora i peggiori sono i babbioni. E Berlinguer era il loro profeta: offrendo ai dipartimenti la possibilita’ di sfruttare il lavoro sapeva benissimo che i dip ci si sarebbero buttati a pesce, di fatto cancellando la terza fascia prima che quella poveradonna della Moratti lo scrivesse nero su bianco.

    Tant’e’. Spero solo che vinca Prodi e non ci rimetta l’Idiota (non e’ un insulto, e’ un romanzo di Dostoevskij).

  42. immagino che anche nel 2001 tu non sia andato a votare csx a causa di Rutelli, o mi sbaglio?
    se non mi sbaglio, grazie anche a te degli splendidi 5 anni trascorsi.

  43. Trovo giusto che se qualcuno arrivi a proclamarsi al di sopra di qualunque sospetto se invece di sospetti ne genera, che lo si sappia.

    Chi voleva votarlo non cambierà per questo idea.

    Come avvenne con Berlusconi, ché al Cavaliere senza macchia e senza peccato non ci ha mai creduto nessuno.

  44. Purtroppo c’è chi ha interesse a votare Berlusconi e per evitare altri 5 anni di una combriccola con un curriculum ben peggiore di un dilettante veggente, sono costretta ad andare a votare per rispedirlo come minimo all’opposizione, anche se avrei preferito altrove! Non lo voterei mai(Prodi), se non temessi che qualcuno ultimi definitivamente lo smantellamento della Costituzione, dell’uguaglianza, delle istituzioni (magistratura in primis), dello stato sociale ecc… sinceramente mi sento costretta anche perchè se non vado a votare, Berlusconi ari-vince! Non vedo tante alternative purtroppo, ma se le trovate fatemelo sapere :)

  45. Sapevo la storia del piattino. Ma quando hanno eletto Prodi alle primarie ho detto: almeno ci si toglie il nano dai c…. Poi ho letto un po’ di storia recente e ho scoperto che le privatizzazioni organizzate da Prodi, Draghi, Amato e altri nel 92-93, furono un regalo alle multinazionali britanniche e americane, nonche’ alle Banche della City e di Wall st. Fu fatta man bassa di importanti aziende soprattutto in un settore di successo tutto italiano: il cibo. Invernizzi, Locatelli, Galbani, Ferrarelle e moltissime altre furono svendute immediatamente dopo la svalutazione della lira del 30% (ecco lo sconto).
    Allora ho capito che esistono, piu’ che destra e sinistra, due partiti trasversali. Uno per il progresso e i valori repubblicani della nostra costituzione, e l’altro che esiste per difendere gli interessi dell’ elite ologarchica Europea e statunitense, composta da uno strano mix di vecchie famiglie nobili (i Windsor e gli Agnelli, per esempio), antiche famiglie di banchieri e aziende transnazionali. Poteri Enormi. Che non vogliono lo sviluppo indipendente dell’economia di una nazione al di fuori del loro controllo. Penso a Mattei e Moro, due progrtessisti, e alla fine che hanno fatto.
    Mi e’ sorto il dubbio che Prodi, Draghi, Amato e altri, siano i referenti in Italia di questa fazione reazionaria, che vuole impoverire i poveri, prendersi tutto quella che fa gola, accrescere il potere dei ricchissimi (loro)ed eliminare progresso e democrazia.
    Penso persino a certi movimenti ambientalisti di fondazione “aristocratica”, come il WWF e il FAI, alternativi e non complementari a Legambiente, e mi chiedo se non facciano anche loro gli interessi del partito “oligarchico”, proponendo una specie di bucolico ritorno al feudalesimo medievale.
    Tornero’ dopo un periodo all’estero giusto in tempo per le elezioni. Ho votato Prodi in passato, ma forse stavolta pensero’ a Rifondazione. Dai loro discorsi mi sembra l’unico partito veramente progressista e repubblicano.
    PS: Adesso Draghi e’ alla Banca d’Italia. Chisa’ cosa privatizzera’/svendera’ ora ai suoi amichetti?

  46. condivido appieno il discorso su ferrante, che infatti non ho votato alle primarie proprio per lo stesso motivo. certo, magari se avessero posto un candidato “vero”, veramente in grado di vincere contro la destra, avrei preferito. però non lo legherei alle primarie precedenti, nelle quali il meccanismo era ancora troppo sperimentale per poter esser lasciato libero di dare risultati che eventualmente buttassero tutte le strategie che (a meno che vadano random) lentamente sono state messe a punto. prodi doveva essere e prodi è stato. quello che trovo un po’ inutile contestargli è questa faccenda dell’essersi parato il cu*o/ aver coperto.per come vanno le cose in questo paese, sarebbe finito con prodi capro espiatorio e tutti ai loro posti. come sempre. e, allora, mi chiedo: com’è che non si capisce che il rinnovamento morale, non solo della sinistra, m del paese tutto, deve partire dal basso? a partire dall’emarginazione di tutti i mediocri che-indegnamente- vuoi per viltà, vuoi percè fa comodo lasciamo in incarichi che non sono in grado di gestire. a partire dal basso, sia chiaro, per arrivare a chi è responsabile delle sorti di questo paese. qui c’è tanta gente che si lamenta, ma nel suo piccolo cosa fa? spero che un giorno qui possa esserci una pagina nella quale dare testimonianza di atti concreti compiuti da singoli cittadini per rendere migliore il nostro paese. sempre che a qualcuno freghi veramente

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