Basta coi nomi ridicoli ai figli: ha ragione Maria Laura Rodotà del Corriere Della Sera. Secondo lei, per dire, Christian è un nome assurdo: è una spada di Damocle che può farti crescere come un disadattato. La figlia di Maria Laura Rodotà, che si chiama Zoe, avrebbe potuto fornirci la sua opinione: ma non è questo il problema.
E neppure che la figlia del cantante Bob Geldof si chiami Peaches (in italiano: Pesche) o che la figlia di Gwyneth Paltrow si chiami Apple (Mela) o che l’altra figlia di Bob Geldof si chiami Fifi Trixiebelle: sono artisti, sono creativi cui tutto è concesso, il nome eccentrico o da perfetto idiota è un marchio di fabbrica.
Il problema non sono neppure quei nobilastri romani che torturano la prole chiamandola Aimone, Sigieri, Artico, Diamante, e neppure che nelle famiglie degli editori del Corriere si annoverino Lupo e Delfina: loro possono, tanto poi si frequentano tra loro.
Già che ci siamo: è chiaro che il problema non è neppure che i figli di Ignazio Larussa si chiamino Geronimo e Lorenzo-Chochis, è chiaro insomma che non stiamo parlando di italiani medi, di gente che il nome debba ripeterlo continuamente al telefono, in coda alle Poste, nei luoghi della gente normale: perché è chiaro che il problema è appunto la gente normale.
Il problema è quello di nomi italiani, veri, esistenti, verificabili, tipo questi: Felice Mastronzo, Perla Madonna, Strato Insidioso, Vera Vacca, Benedetta Topa, Tremendo Porcile, Felice Della Sega. Oppure, mettendo prima il cognome: Ave Maria, Maddio Santo, Pasta Agnese, Culetto Rosa, Recupero Domenica.
Non ci credete? Barzellette, pensate?
Allora andate sul sito specializzato momix.it o procuratevi il libro “Piacere, Felice Mastronzo” (Eco editore) dove è tutto documentato. E non ridete: dovete immaginarvi un’intera e drammatica esistenza passata a dire “piacere, Urino Birra” oppure “ciao, sono Tranquilla Dalle Palle”. Costoro sono tra noi: Pacifico Settembre è marito della soubrette Miriana Trevisan, Leon Cino partecipa ad “Amici” di Maria De Filippi, Felice Mastronzo ha appena cambiato il cognome il Mastranzo, perché si può, ci sarebbero delle regole: all’anagrafe è proibito dare nomi «ridicoli e vergognosi» ma la norma è spesso inapplicata, e noi siamo qui per questo, per promuovere una campagna.
Passino i nomi storici e commemorativi: risultano un Cristoforo Colombo che vive a Genova, un Giuseppe Mazzini che abita in Piazza Risorgimento e un Giuseppe Garibaldi che abita in via Unità d’Italia: questi vanno bene come i vari Raffaello Sanzio, Scipione Africano, Lucrezia Borgia. Sono voluti, un qualche senso c’è.
Già il discorso cambia per i non casuali Bianco Natale, Sabato Malinconico, Domenica D’Agosto, e cambia moltissimo (anzi c’è da invocare la galera, i lavori forzati, la tortura in carceri irachene) per quei genitori che facendo di cognome Chiappa chiamano la figlia Rosa, i signori Silvestre che scelgono Pino, i coniugi Voltaggio che battezzano Massimo. Perché questo è dolo, cattiveria umana, e allora è giusto che e angosce dei figli ricadano sui genitori: si ribellino dunque Luce Scala, Tranquilla Piscia, Guido Collauto, Massimo Orgasmo, Gustavo La Pasta.
Ci scrivano, noi li aiuteremo, le cose possono cambiare, devono sapere che altri stanno peggio e che però non potranno mai farci niente: perché peggio di un nome imbarazzante c’è un cognome imprescindibile.
Fatevelo raccontare da Lourdes Porco Pesce, da Lorenza Pompini Nani, da Petra Sasso Pirla, da Giancarla Cazzin Mozzato, da Amorino Maniaco Topa, da Benedetta Spaccamela, da Mariamina Dalla Bernardina Rada Tucci La Fica.
Tutto vero, una tragedia autentica e voi magari lì a non crederci, a pensare che stiamo facendo i brillanti, che stiamo ridendo come voi pure potreste farlo.
Smettete subito. Non ve lo chiediamo noi.
Ve lo chiede Narciso Culetto Flocco.
Ve lo chiede Felice Evacuo Bisognin.
Ve lo chiede Soccorso Bocchino.
Ve lo chiede Vito Maiale Brontolone.
Sono certo che lo scrivente apprezzerà la trascrizione completa del testo della canzone “Guglielma (che vita di melma)” scritta da Rocco Tanica ed eseguita da Claudio Bisio, che tratta proprio il tema dei nomi/cognomi stronzi.
E allora basta parlare di Martha,
di Margherita, di Mariù,
niente più Beatles, né Mario Tessuto,
fanculo a Lisa dagli occhi blu.
Perché se Lisa si chiamava Guglielma,
voglio vedervi a scovare una rima per lei!
Mica puoi dire che tirava di schelma,
che la pompelma era il frutto che lei preferì…
Però, che sfiga, che vita di melma,
sentirsi Guglielma, e chiamarsi così…
Guglielma, che vita di melma,
Guglielma, u
Pensi ai tempi andati della scuola,
sembra ieri e il tempo vola,
ma quant’odio per quei suoni vellutati è ancora vivo,
Guglielma!
Nomi freddi come carne cruda,
falsi più del porco Giuda,
quasi come banconote da 28mila lire.
L’appello:
“Grimaldi Guido, Casati Chiara, Fontana Silvia,
Bianchi Gianluca, Boschi Tiziana, Del Bono Poppi”
e, scherzo dell’anagrafe, vigliacca in fondo all’aula,
sempre tu, Bavosa Guglielma.
Bocchino Generoso, Schiaccia Tina,
Armida Cacchioni, Gino La Froscia,
Clotilde La Vacca, Cazzoni Umberto,
Roso Lia, Sempronio Lardo, Dolores La Vanga.
Guglielma, che vita di melma,
Guglielma, u
E allora basta con le mamme burlone,
che danno ai bimbi nomi un po’ così,
quelli che presi di per sé va bene,
ma coi cognomi fanno i disastrì.
C’è Tromba Daria e c’è Cappella Celeste,
c’è Scoglio Nando, Foglio Rosa e Fisiotera Pia.
Lo so ben io che tengo un grave problema:
Gliodiputtana è il mio cognome e di nome son Fi!
Va bene Ubaldo, va bene Rossano,
ma mamma, ti sbrano! Chiamarmi così…
Fi, che vita di melma.
“Pronto? Casa De Vinis?”
“No, si sbaglia, qui è Gliodiputtana!”
“Ah! Ah! Ah!”
“Ci hai poco da ridere te, Bavosa!”
Gugli io lo so che fai gli scherzi,
chiami Scrotalo, Pisterzi,
ti fai beffe di chi ha un nome come il tuo, o magari peggio…
Gugli, tu ci provi a vendicarti, ma non fai che inimicarti
chi il destino ha nominato tuo compagno di sventura.
Ti immagino fi…ehm…una donna piacente,
perché farti cruccio di un nome scadente?
Uniamo le forze, reagiamo perdio!
Noi che non possiam dire come gli altri:
“Lei non sa chi sono io!”
perché noi siamo e restiamo Fi e Guglielma.
“… il costo del lavoro.
Ancora ignote le cause del duplice suicidio di ieri notte in via Goldoni.
I corpi di Gliodiputtana Fi e Bavosa Guglielma,
sono stati trovati dalla custode Brigida Culos,
impiccati alla stessa corda. Ermetico
l’estremo messaggio lasciato dai due, cioè:
“Guglielme ma melme, sont des mots qui vont tres bien ensemble.
E fatelo sapere anche a…”
Gino La Froscia e Clotilde La Vacca,
Cazzoni Umberto e Roso Lia,
Sempronio Lardo e Dolores La Vanga,
Felice Schiuma e Teresio Piscia,
Iride Tozza e Gerardo Petardo,
Giordano Strumolo, Eleuteria Caccapava Cortellazzo,
Ulisse Troia, Benedetto Schifone,
Vitaliana Cagozzi con Telemaco Repullone.
E un’altra lista di nomi chiama in causa:
“Igor Sbutega, Gastone Scafazzillo, Pirlo Pompeo,
Nereo Cacace, Alcide Rospo, Sborlino Giosuè,
Filomena Schizzo, Scopinaro Matilde,
Bocchino Generoso, Schiaccia Tina, Armida Cacchioni, Gilberto Merda”
E una parola andrebbe spesa anche per i più proletari Ciullini la cui figlia fa l’estetista con il nome di Manola.
Oppure per Cosetta nata di quasi cinque chili con un DNA pesantemente compromesso dagli oltre 100 chili di ciascun genitore.
E poi Dania commessa in un negozio di ferramenta della provincia che il mio nome l’ha scelto i’ mi babbo perchè lo aveva letto su un libro di uno russo.
E Allegra punkabestia con tendenze sadomaso, Corso fiorentino di nascita ma milanese in fasce di adozione e le sorelle Flavia e Fulvia mie compagne di classe alle elementari o Gionatan scritto proprio così per facilitare la vita adulta del tapino.
Ma la meglio in assoluto era la mia compagna di classe Addolorata Ficucello….
Ciarli…scritto proprio così, CIARLI. Lo conosco, è ancora vivo, e pare che ora faccia pure l’avvocato. Battete questo, battete.
Hai perfettamente ragione, Filippo Facci Duseghe.
C’è di peggio, tipo gente che dice all’ ufficiale dell’ anagrafe: “Cynthia, col th”, e quello scrive “Cinzia TH”.
Meglio gli indiani d’America, che in età adulta cambiano nome e si scelgono un appellativo appropriato, così possono rimediare agli errori dei genitori.
Maria Rocchina e Consiglia.Giuro!
Credo bastino.
Per restare in ambiti nobiliari e affini, mi era giunta notizia che in epoche passate ma non remote un infame funzionario (ragionevolmente piemontese) assegnava nomi nobiliari dall’ignobile significato dialettale.
Parrebbe quindi che il “Rata del Vallino” di cui si fregiava il defunto e poco compianto Edgardo Sogno significasse “Topo di cloaca” e consimili amenità.
A conferma di ciò, mi erano stati indicati almeno altri due nomi simili, di cui, ahimè, ho perso memoria
Una mia utente si chiamava Isola Della Morte…che genitori macabri!!!
conosco personalmente Farina Bianca … e per sentito dire da mia madre Lampa Dina e Lampa Dario!
Ha ha, Mitico! :-D
Il codice penale dovrebbe prevedere un reato specifico per chi affibbia certi nomi ai figli!
… Propongo la gogna per genitori simili, sottoscrivo pienamente e ricordo (alcuni attinti alla memoria di quando feci l’archivista, i più sono tranquillamente verificabili su http://www.paginebianche.it):
… Troia Finocchio Francesca, di Palermo;
Scopa Tina di Teramo;
La Bella Pippa Rosina di Pignola (Potenza);
Ficarotta Rosina di S. Stefano Quisquina (Agrigento)
Bianco Natale di S. Benigno Canavese (Torino) e Bianca Bruna di Mira (Venezia);
Rosa Verde di Ceggia (Venezia);
Biondo Bruno di Possagno (Treviso);
Baciami Alfredo di Torre di Fine (Venezia);
Torta Margherita di Rotonda (Potenza: … ma questi potentini???)
il geniale Vio Lino di Spinea (Venezia);
Poli Ester di Bologna;
Racchia Porcella Marisa di Genova;
Zona Franca di Roma;
E il più bello di tutti:
Mori Remo di Cossato (Brindisi)…
… ma non è finita qui. Rammento ancora una vedova Bice Melalavo in Piazza (sempre provincia veneta) e un paesino del ferrarese noto per l’onomatopeica bizzarra – di cui curiosamente ho dimenticato il nome – dove spiccano la famiglia Lampa (Dina e Dario) e i simpatici Oleoblitz (lubrificante, l’insegna del quale fu la prima cosa che un felice padre di un primogenito nato negli anni Cinquanta vide una volta uscito di casa: e Oleoblitz fu!;o), Fulmicotone, Bomba, Dinamite (questi, di fiera stirpe anarchica).
Poi, se torno indietro con la memoria, mi ricordo un critico cinemtografico tv che per la tv svizzera, a metà degli anni Settanta, introduceva bellissimi cicli di classici (da Tarkovskij a Kubrick) e rispondeva al nome soave di Lucifero Martini. Sempre restando sul diabolico, abbiamo poi il notissimo Nantas Salvalaggio, anagramma di Satann. E anche l’ultima miss Italia, tale Edelfa Masciotta, vero…
Mia madre, infine, ricorda ghignando quando lavorava (metà anni Sessanta) un agente di commercio toscano, i cui genitori sadici meriterebbero di essere coperti di piume e pece: tale Loreto Pappagallo. E una collega che, diventata madre qualche giorno dopo la morte del compianto suocero, non trovò nulla di meglio da fare del chiamare il primogenito – povera creatura – Arluca: acronimo per A Ricordo (di) Luca…
… e poi dicono che i figli vengono su traumatizzati… ;o))))
Saludos Amigos!
Dimenticavo… un giornalista del tg3 veneto, Pino Nano. E una cara amica milanese, che mi gira:
Grassi & Porcelli (società) e Rosa Porcellino;
la signora Panciera, sposata Grassi. Ergo, Grassi in Panciera.
Poi, un suo amico che da militare aveva due commilitoni: Tomba e La Morte. La
Morte dormiva nel letto a castello su Tomba. E un suo compagno liceale, tale Felice Mezzasalma…
A volte, penso che il milite ignoto sia stato mooolto fortunato… ;o)))))
Guido Guida, lo conosco. Idem per Pino Cipressi.
Una mia cliente si chiama domenica melalavo e ha sposato il signor piazza…melalavo domenica in piazza…
be’, c’è il noto fotografo Guido Guidi (esortativo?), e il mio vicino di casa, Dèvi (sarebbe stato David, ma la pronuncia inglese, in veneto, viene fuori un po’ così).
Conosco personalmente il signor Campo Santo.
Poveraccio, che vita grama, che grama vita
Lessi un articolo una volta che parlava di questo problema. In gergo tecnico i nomi si dividono in “Parents oriented” ed in “Child oriented”. Tutti quelli che sono elencati in questo articolo ovviamente fanno parte della prima categoria. Nomi con i quali i genitori esprimono tutti i sentimenti meno quello più importante: l’interesse vero per il loro figliolo.
I motivi? Eccentricità, presunta originalità, pretesa diversificazione, appartenenza politica, semplice stupidità, condizionamento sociale e televisivo, altisonanza storica, per arrivare alla cattiveria, perfino al sadismo.
Mi ricordo che nell’articolo la giornalista faceva l’esempio di un padre estremista che aveva chiamato i tre figli maschi Rivo, Luzio e Nario; di un altro che, per non far torto a lui ed alla moglie, nomò i figli Ateo e Cristiana; un’altra ancora, fedele osservante religiosa gli diede nome Kirie Eleison; e dell’ultima, emiliana, che impose un nome atroce al figlio e lo chiamò Antevleva che, tradotto dal dialetto, vuol dire: Non ti volevo.
Il movimento contro i nomi stupidi o perversi è una nobile iniziativa! :(
ehi! Melalavo Domenica è anche una cliente di mio padre … allora ce n’è più di una!
Ve lo dice anche, Nella Botta o
BottaNella che dir si voglia
… Quella di Antevleva me la ricordo anch’io, Vento! Terribile… :o)))))
Mi è venuto in mente anche un Massimo Della Pena, (sempre archivi) che spero per lui non abbia fatto il giurista… e un Massimo Amore, di origini siciliane, alle mie elementari. (Beh, fortunata la moglie!)
(… a quanto pare, i Melalavo sono una stirpe prolifica!;o)
L’articolo originale è un condiglione di questa pagina qui:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_unusual_personal_names
Peccato che non abbiano citato il figlio di Jason
Lee (attore), un bambino che affronta la vita
chiamandosi “Pilot Inspektor”.
Posto il nome di una giornalista, che fa spesso servizi per una notissima radio romana, Radio Rock.
Ramona Sfigata La Manca.
E’ una delle radio più ascoltate di Roma, immagginatevi la quantità di sms e telefonate ironiche alla radio…..
Skywalker e Rig (leggasi Ridge), provincia di Pescara.
Io ho conosciuto una signora che di cognome fa Scopa, che ha sposato un uomo che di cognome fa Branda (Scopa in Branda)… :D
E mi ricordo su un manifesto elettorale una candidata nelle liste dell'(allora) PCI che si chiamava VERA TROJA!
Io conosco Maria Laudadio sposata con Giuseppe Madonna. Conosco anche Perla Madonna e ranquillo Maiale. Bastano?
Io conosco Maria Laudadio sposata con Giuseppe Madonna.
Conosco anche Perla Madonna e Tranquillo Maiale. Bastano?
Nel paese dove vivo ci sono due fratelli che di cognome fanno Lampa. I genitori che hanno fatto? Gli hanno chiamati uno Dario e l’altra Dina. Originali, eh?
“Gli” hanno chiamati, è diffusissimo ormai. I professori non correggono più niente a scuola?
(piaciuto l’articolo? Massì. Molti di voi hanno pure riso. E’ questo che volete da me? Massì. Ebbene, scordatevelo).
Questo articolo è veramente brutto.
In Sardegna ho anche sentito di un certo Alain Delogu…
Se un giorno il mondo non vedrà pià persone arrossire stringendo mani altrui, questo articolo dovrà essere portato come chiave di volta.
P.S. La cosa migliore che ho letto di Facci da tempo, davvero incantevole.
e dove lo mettimo LUCA AZZONI ?
Conosciuti di persona:
Pirito Santo (Giuseppe) e Pizza Margherita.
E poi, da mia madre:
Crisci Santa e Crisci Felice…
A.I.U.T.O.
Associazione Italiana
Uomini Troppo Oppressi
Conosciuto personalmente un Dino Sauro.
E certe perniciose tradizioni del mio Sud che inchiodano certe povere ragazze a obbrobri tipo Crocifissa e… Sterpeta (dalla Madonna dello Sterpeto).
E dei miei tempi trascorsi in Emilia Romagna ricordo abbondanze di Weimer, Widmer, Raian (scritto così..), Sohili, Tracy…
Segnalo anche una signora umbra, ultima di sette figli, che è stata chiamata Finìmola
Conosco personalmente un traslitterato “Maicol”. No, non Michael, proprio M-a-i-c-o-l.
Contestualmente alla legge che permette di cambiare leggermente il nome, avrebbero dovuto aggiungerne un’altra con cui si puniva il genitore per averglielo messo.
Per i curiosi, si tratta di questo dpr: http://www.giustizia.it/cassazione/leggi/dpr396_00.html#Art.%2089
Un saluto.
Ecco, Facci: perché non ci scodella un bell’approfondimento, intervistando qualcuno di questi/e sfortunati/e?
Sono sicura che riuscirà a non usare la domanda preferita dai suoi colleghi/e della TV di fronte alle migliori tragedie … “COME SI SENTE!?!?!?”
Alberto: la giornalista a cui ti riferisci appartiene ad una redazione giornalistica che vende GR ed in parte pubblicità a varie radio e si chiama Laurence Figà Talamanca. Letto così il nome non è poi così ridicolo ma è vero che pronunciato lorans-figà-talamanca può ingannare.
:)
Ciao
Capisco perfettamente perché Facci non abbia dato la possibilità di commentare quel suo post su Pappalardo e Zequila: sarebbe più spiritoso il boia di Londra mentre taglia la testa a qualcuno. A Facci, continua a fare quello che sai fare e lascia certe cose ad altri.
Ciao,
sono uno degli autori di “Piacere Felice Mastronzo”…
Grazie prima di tutto per la segnalazione. Ti pregherei solo di correggere l’indirizzo del sito che é http://www.nomix.it
Grazie mille,
Alessandro
… nella stessa redazione cui fa riferimento sinclair, se non erro c’è anche un certo Nino Spampinato. Ma anche una terza persona con un nome a dir poco impressionante, che al momento non mi sovviene.
Pe de nome de facto da non dimenticare Padre Cantalamessa che scriveva le omelie per il papa.
beh… manca il nome di mio zio!
Rosario Lucifero!
… dimenticavo il collega di mio papà!
il famosissimo Fiore Spampinato!!!
Personalmente ho conosciuto alcuni Comdef (nati il 2 novembre), vari Firmato (dal Bollettino della Vittoria Firmato Diaz del 4.11.1918), i fratelli Orviles e Derviles, i fratelli Albo (sì come quelli a fumetti e non Aldo) e Sperandio, la signora Rita Formaggin in Sardella, la signora Mosco Vita, le sorelle Mosca Bianca e Mosca Bruna, la signora Culos Irene in Culetto, il signor Dioscoride (sembra quasi una bestemmia!), i fratelli Grande – Vittoria – Del – Socialismo (3 maschi e 1 femmina nell’ordine scritto). Sembra incredibile ma é tutto vero.