Premessa.
Ogni sistema politico ha peculiarità che lo rendono unico, ha ruoli e funzioni che nel tempo si conformano e assumono un potere di fatto: anche se tale potere, magari, non risulta scritto da nessuna parte. E’ normale. Nella maggioranza delle democrazie continentali, per esempio, i presidenti delle Camere si chiamano speaker e si limitano a coordinare i lavori parlamentari: non hanno un linea politica perché nel loro caso l’unica linea è quella di non averne.
Se in Italia è diverso è dovuto ragioni precise, a un percorso preciso, a consuetudini via via maturate: ma c’è sempre un’inizio, c’è sempre una ragione, e questo vale per tutto ciò che vanti un ruolo che è divenuto istituzionale senza esserlo all’origine: gerarchie ecclesiastiche, alta magistratura, alta industria, tutto quanto attiri notoriamente l’attenzione della stampa in un turbinio di parole, opinioni, interviste, notizie, sovente non-notizie.
Fine della premessa.
Ciò posto: ma Diego Della Valle?
Diteci quando è cominciato tutto, che puntata ci siamo persi, diteci la ragione per cui un’opinione di Diego Della Valle sulla politica (non sulla Fiorentina) debba meritare titoloni sul primo quotidiano italiano: a parte il dettaglio che ne è modesto azionista.
Diteci: se passasse uno straniero e chiedesse chi sia quel signore, e perché meriti tanta attenzione, che cosa dovremmo rispondere? Che fa? Che ha prodotto?
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(non pubblicato dal Giornale il 17 gennaio)
x Maria Josè:
No, non si deve rifiutare un concetto a priori, se viene da una bocca sgradita, però bisogna anche considerare il perchè confindustria critica Berlusconi: ed è perchè ritengono che la riforma Biagi e la riforma delle pensioni siano state troppo timide.
Per esempio: quando parla di Costituzione, Scalfaro dià anche delle cose giuste, ma cosa ci fa sui nostri palchi? E’ davvero il caso di garantire una seconda vita politica a un figuro del genere?
Comunque, appare chiaro che per apparire in televisione oggi occorre avere fatto le scarpe a qualcuno;-)
Roberto, il post era sull’opportunità che un grande giornale italiano aprisse con molti titoloni sulla questione.
A me sembra semplice. Era una NOTIZIA. Era la copertura di un ” evento “. E l’evento era la figuraccia fatta dal Presdelcons in uno studio televisivo, con tanto di gustosi scambi verbali.
Come hanno scritto in molti, nei media vengono riportate le opinioni delle persone più varie. Lo stesso programma di Vespa è all’insegna del :” e quello che c’entra ?”
Scusa, ma Scalfaro, o i motivi delle critiche di Confindustria a Berlusconi qui non c’entrano proprio niente.
Sapessi di quante persone io non mi faccio una ragione del perchè siano ancora in giro a farsi vedere! E come me molto altri. E forse i miei personaggi non coincidono con i tuoi. O con quelli di Facci.
Facciamocene una ragione.
Per Andrea: Berlusconi l’hanno eletto.
Della Valle: “…mi scusi sire ma, non mi vorrà dire che lei è, scusi il termine sa, fascista?”
Facci: “Beh… proprio fascista no; vede io sono un medio conservatore…”
Per l’idiota: anche Hitler l’hanno eletto.
Si deve rimanere nel merito quando il merito c’è. Se non c’è trippa per gatti, diciamo meglio, se l’oggetto del discorso è sottaciuto e omesso, l’è un po’ dura imbastire la discussione, o no?
Cioè, leggendo due post risibili e pretestuosi su Della Valle e Montezemolo o entri nel merito letterale e ti ingabbi in un confronto demente fin dalle premesse, o ti chiedi quale sia il vero punto.
E nonostante tutta la presunta sofisticatezza e sottigliezza il senso del discorso è proprio il più ovvio: non si tollera che altri soggetti nella società si esprimano, rivendichino un autonomia, una rappresentatività in concorrenza col primo ministro.
Che poi in concorrenza non lo sono nemmeno: è la norma che ci sia continuamente una pluralità di voci e posizioni. Quando la situazione si fa preoccupante solitamente si moltiplicano le prese di posizione che riflettono questa preoccupazione, e in particolare, in democrazia, concentrandosi sull’operato del governo.
A fare notizia in Italia è che tutto sommato pochi lo facciano.
Io non so bene che paesi prenda come riferimento Facci o che testate straniere legga per sostenere certe posizioni. Mi viene il sospetto che frequenti la Turchia per poter, in una mossa, dare del cornuti incivili ai turchi per i loro ritardi e avere allo stesso tempo una pietra di paragone non infamante per le arretratezze e anomalie italiane.
Un comportamente di raffinata eleganza :)
Non per infierire (Amstrad&C) ma leggo stamane sul Corriere che P.Berlusconi “resusciterà” il marchio Garelli (bene) ma i motorini prodotti con tale marchio verranno prodotti in Cina (come un Della Valle qualsiasi..:) )
E meno male che il P.B non ha criticato il fratellone se no chi lo sentiva poi il Facci….