Scrive Filippo Facci, più serio che faceto, dopo aver constatato che ad un suo post (peraltro gravido di commenti), dedicato a “quanti si ostinano a sostenere che il Partito (il Pci–Pds–Ds) fosse e resti diverso [da Bettino Craxi & Co., n.d.r.]”, capitava in sorte una posizione in bilico tra satira, reality, telefilm, tette e culi:
E’ qui che interviene il dispensatore di password.
Per dire che i problemi di un autore (o di un lettore) nell’approcciarsi a Macchianera potrebbero essere sostanzialmente di due tipi: che questo sia erroneamente percepito come un “blog di sinistra”, oppure che alcuni post più seri sembrino, messi al confronto con altri, pesci fuor d’acqua.
Nel primo caso ho scritto “erroneamente percepito come un blog di sinistra”, per un semplice motivo: non capisco il perché dell’esistenza di un aggregatore di blog di destra (cfr. Tocqueville) così come non mi spiegherei un aggregatore di blog di sinistra, o di centro.
Voglio dire: perché esiste un blog corale? Per leggere pareri differenti dal proprio.
Scegliere esclusivamente articoli che supportino le proprie opinioni non è informarsi, è masturbazione.
E questo è il motivo per cui le password su Macchianera sono state dispensate senza alcun riguardo per le idee dell’autore. Si è sempre detto: “vengono invitati quelli che han qualcosa da dire e che lo dicano, possibilmente, in maniera originale”. Esempio: in un blog come questo, il cui tenutario si è più volte platealmente dichiarato anticlericale, c’è un prete. Un prete che, da quel che ho capito dalla sua pagina dei link, è persino ben lontano da posizioni sinistrorse. E per quanto qualche malfidato possa pensarlo, non rappresenta una foglia di fico: molto più semplicemente Don Diego è una persona intelligente capace di sostenere una conversazione in modo brillante. E tanto basta perché possa scrivere su queste pagine, se ne ha voglia. Punto.
Vi racconto un episodio. E’ il 13 dicembre del 2002: il quotidiano Il Foglio decide di aprire un secondo blog, oltre a quello di Luca Sofri. Si chiama Camillo ed è gestito da Christian Rocca, columnist autodichiaratosi “neocon”. Qui su Macchianera si festeggia l’evento con un post, e per questo motivo, scherzosamente, si pretende un link. Cose che si facevano qualche anno fa, quando i blog erano molti meno e, sostanzialmente, ci si linkava un po’ tutti. Insomma, il link arriva, e tutti felici e contenti (lo saremmo stati, sia chiaro, anche se non fosse arrivato).
Qualche mese dopo – non mi chiedete il perché e il percome, perché non me lo ricordo: dev’essere stato in seguito a qualche articolo mio o suo che non era riuscito a guadagnare il gradimento della controparte – io e Rocca ci scambiamo qualche e-mail. Il succo è questo: lui sostiene che Saddam è un gran bastardo, nonché fanatico musulmano e supporter di Al Qaeda; io, soltanto che è un gran bastardo che, quando ha potuto, ha brandito il Corano ad uso e consumo dei propri interessi, e che di Al Qaeda, sostanzialmente, non gliene può fregare di meno. Lui dice: no, hai torto. Io rispondo: credimi, ho avuto genitori che per una vita han lavorato in paesi musulmani, ho ragione; e se fossimo ai tempi del missile contro Lampedusa sosterresti persino che uno come Gheddafi è legato ad Al Qaeda. Lui dice: sei uno stronzo. Io: specchio riflesso.
A partire da quel giorno, zac!, il link scompare, lo scambio di e-mail cessa e, quando proprio non può fare a meno di riferirsi a Macchianera, Rocca lo definisce “l’orrido sito”, e tutti i suoi lettori capiscono.
Ebbene, tutto questo non cambia la sostanza, e cioè che Rocca – anche se quando tocca temi politici scrive essenzialmente stronzate – sia “uno che ha qualcosa da dire e che lo dice, solitamente, in maniera originale”. Nel suo caso, aggiungerei anche “appassionata”. Per questo, da allora (e come tanti altri), ha sempre ricevuto la password tutte le volte che è stato necessario cambiarla, sebbene non l’abbia mai usata e mai la userà. Primo: perché scrivere su Macchianera non è una chiamata alle armi; secondo: perché non ne ha voglia, com’è peraltro suo diritto. Sta di fatto in ogni caso che, per quanto Christian Rocca ami sostenere il contrario, perché torna comodo pensarlo p per il puro gusto di vedere l’effetto che fa -, Macchianera non è Tocqueville, e non lo sarà mai. Link o non link.
Però, ecco, questo va detto: Macchianera sarebbe migliore con più Filippo Facci. E più Christian Rocca.
Altro episodio: faccio veloce giuro. Qualche tempo fa su Macchianera si ironizzava sul fatto che il blog di Rolli si reggesse sclusivamente su un mero copia e incolla del Foglio e del Giornale, al punto che diventava quasi superfluo acquistare in edicola i due quotidiani. Poi, purtroppo, anche lì sono arrivate le opinioni fatte in casa, e si è scoperto che si stava meglio quando si stava peggio.
Fino ad un certo momento, però, la tenutaria prese a pubblicare quotidianamente scritti di Filippo Facci (immagino inviati in anteprima dall’autore stesso), corredati di sperticate lodi.
Poi, un giorno – e non ricordò perché, né voglio saperlo -, qualcosa si ruppe e Facci mandò a quel paese, ricambiato, Rolli, il suo blog, i suoi frequentatori. Nella colonna in alto del suddetto sito potete vedere ancora oggi un banner che, simpaticamente, recita: “Blog sfanculato da Filippo Facci“. Insomma: ripudiare uno degli autori che si ritenevano più fedeli alla propria linea diventa motivo di vanto.
Da Macchianera non è stato mai “buttato fuori” nessuno.
Anzi, no: uno. Si chiamava Vlad, ascese al rango di autore per acclamazione dei commentatori del blog e, poco dopo, si vide ritirare la tesserina del “club esclusivo”. Ma non per quel che scriveva o come lo scriveva, sia chiaro: il problema fu che rese i propri post e quelli altrui una chat, nella quale i commenti si susseguivano senza un particolare senso.
E così come nessun autore sarà mai giudicato sulla base delle proprie opinioni (eccetto che dai commentatori, ma è parte del gioco, se uno ci sta, e può sempre scegliere di non starci), Macchianera (inteso/a come entità), proprio per rispetto delle diverse opinioni dei suoi autori, non supporterà o sosterrà mai in alcun modo una coalizione, un particolare partito o un candidato politico. Singole iniziative – come è successo nel caso del referendum sulla procreazione assistita – sì, perché è un altro discorso; ma quel che è certo è che su queste pagine non leggerete mai “VotAntonio”: quando il sottoscritto esprimerà – com’è quasi certo – la propria canonica intenzione di non-voto, si firmerà “Gianluca Neri“. Altri saranno in disaccordo e metteranno per iscritto il proprio dissenso. Ma firmeranno con il proprio nome e cognome e non si esprimeranno mai per conto della collettività degli autori.
Il secondo motivo per cui un autore può sentirsi “fuori posto” potrebbe riguardare il fatto che i propri post vengano compresi in un contesto non congeniale alla serietà delle opinioni espresse. Càpita che una discussione sulla questione morale finisca pressata tra un wallpaper che – per i gusti di qualcuno – espone troppa pelle femminile e una disquisizione appassionata quanto obiettivamente inutile sul significato dei numeri di “Lost“.
Prima di spiegare perché succede vi rendo partecipi della domanda che mi frulla in testa riguardo alla questione. Da destra, da sinistra, dal centro, da atei, da agnostici e da cattolici è tutto un coro “anti-wallpaper“, al grido di “Via le tette e i culi da Macchianera!”. Spiego meglio quel che mi turba: cos’è questa furia bipartisan nei confronti della gnocca? Forse che (fatte le dovute proporzioni) andate a rompere i coglioni anche a Vanity Fair perché la copertina vi distrae dai contenuti?
Dicevamo, però: perché succede che un post sembri fuori contesto? I motivi possono essere svariati. Tra gli altri: perché Macchianera è un blog corale, vi partecipano autori con diverse personalità e differenti passioni, e grazie a questa impostazione qualsiasi lettore può trovare qualcosa che gli interessi. Oppure perché il tenutario qui presente è in un periodo di stanca (ma ricordate che è anche quello che – quando può – vi ammorba con i documenti della Banca Dati della Memoria o con gli imperdibili e ingiustamente sottovalutati scritti di Orioles), perché oberato di lavoro o, più semplicemente, perché ha voglia di parlare di quel che gli pare, confidando che qualcuno, nel frattempo, si occuperà di trattare dei massimi sistemi mentre lui cazzeggia perché ne sente il bisogno.
Siamo riusciti a trarti fuori dalla stanca. Era questo lo scopo di un piano architettato di concerto con Facci. :)
Scherzi a parte, sottoscrivo il più Facci per tutti.
Certo è vero che appunto al momento si nota una certa flessione dei contenuti, ma uno si immaginava fosse una stanca, due ci si augurava fosse temporanea, tre e soprattutto il blog è vostro mica dovete spiegazioni a noi dei vostri cazzi. :)
“Si chiamava Vlad…”
grat grat, toclebal toclebal
“vengono invitati quelli che han qualcosa da dire e che lo dicano, possibilmente, in maniera originale”…ad esempio con un “SIETE STRONZI..”.
Ma indi a scua dua ghe nè!!(vernacolo cremonese, scritto come si pronuncia)
Non concordo solamente con un punto (generico, non legato a Macchianera).
Un aggregatore di blog di destra (o di sinistra, o cattolici, o di qualunque altro tipo) ha una sua utilità intrinseca: se io voglio sapere cosa ne pensano quelli che non la pensano come me, ho un unico posto dove andare a leggerli. Ed essendo io pigrerrimo, mi sembra un ottimo vantaggio competitivo.
In effetti sulla questione aggregatore sono d’accordo con .MAU.
Ecco appunto. Sai che palle avere a che fare solo con gente che la pensa esattamente come te? Una noia mortale! Più voci ci sono, più la pensano diversamente, più mi interessano.
A dire il vero, Gianluca, mi pare che le password, più che a chi a qualcosa da dire, vengano assegnate a chi qualcosa lo ha già detto.
Non che questo blog debba diventare un talent scouting di nuovi autori emergenti, ma mi pare che il tuo merito non consista tanto nel concedere la password a persone che valgono, ma più nel saper vendere bene il proprio spazio a persone il cui valore è già stato testato da altri.
Macchianera vive ormai di rendita, tu sei stanco e questo direi che è l’unico dato significativo.
A proposito, la password l’hai tolta anche a Dandyna, ma d’altra parte gliel’avevi concessa per poterti gustare il piacere di togliergliela.
Sono daccordo con chi sostiene che dal punto di vista dei contenuti, Macchianera è un po peggiorata! Per quanto riguarda Filippo Facci, per me è libero di dire quello che gli pare, qui come altrove (eccimancherebbe!), però non se la deve prendere se prima posta che l’Italia non va male perchè tutti gli italiani a Natale mangiano il cotechino (manco fosse venuto fuori che gli italiani hanno in ogni stanza i nuovissimi televisori ultimo modello a cristalli liquidi, una ferrari a testa o una villetta a famiglia ;)) e a qualcuno scappa l’insulto :D
Sono daccordo con chi sostiene che dal punto di vista dei contenuti, Macchianera è un po peggiorata! Per quanto riguarda Filippo Facci, per me è libero di dire quello che gli pare, qui come altrove (eccimancherebbe!), però non se la deve prendere se prima posta che l’Italia non va male perchè tutti gli italiani a Natale mangiano il cotechino (manco fosse venuto fuori che gli italiani hanno in ogni stanza i nuovissimi televisori ultimo modello a cristalli liquidi, una ferrari a testa o una villetta a famiglia ;)) e a qualcuno scappa l’insulto :D
ops scusate il doppio post :(
non capisco perché la butti sul melting-pot destra/sinistra. non mi sembrava che facci ne facesse una questione di orientamento politico dei post, ma semplicemente di prevalenza di copertine rispetto alle pagine interne…
Facendo amarcord, una volta c’era Brontolo, ed era uno spasso. Fabrizio postava molto di più ed era interessante … anche l’onesto De Collibus latita da un pò. Se scompare Facci, omioddio cosa leggerò mai??
Sarà che il “dover aver qualcosa da dire e il doverlo dire, possibilmente, in maniera originale” agisca in maniera ansiogena sulla prestazione degli autori?
Ho postato di nuovo un paio di cose. Mi riprometto di farlo più spesso. Domani o al più tardi mercoledì scrivo una cosa sulla Stardust, e poi ho in canna un post sui problemi che il darwinismo sta avendo negli stati uniti.
PS: credo che un bel aggregatore alla TV sarebbe carino anche a sinistra. Magari se qualcuno gli andasse di dividersi il lavoro di aggregazione. Dal casino successo a TV ho capito essere molto tosto…
macché ansiogeno e ansiogeno. Io ho la password, e avrò scritto tre messaggi in due anni.
Son d’accordo su tutto, pero’ quando scrivi
“Macchianera (inteso/a come entità), proprio per rispetto delle diverse opinioni dei suoi autori, non supporterà o sosterrà mai in alcun modo una coalizione, un particolare partito o un candidato politico. Singole iniziative – come è successo nel caso del referendum sulla procreazione assistita – sì, perché è un altro discorso”
è un po’ da laurea in retorica e non da poco, eh Gianluca. :-)
ma qua non è così male … a volte posso anche dimenticarmi che esistete
Il discorso di Neri non era necessario, e comunque fa acqua da tutte le parti.
Lui risponde a un obiezione che nessuno gli ha fatto: quello della destra e della sinistra. Ma chi ne se frega. La puerilità sta nel difendere, travestendola da unico ecumenismo possibile e bello, la sua scelta di fare il blog così com’è: ossia come lui lo vuole, punto. Ma in questo quadro la stranezza rimane che io ci scriva, non che non ci scrivano altri come me. E’ pacifico. Lo sappiamo tutti.
E’ perfettamente normale che i blog, i giornali, un canale televisivo, insomma tutto abbia un orientamento: che non è tra destra o sinistra, ma attiene a una minima omogeneità nei contenuti. Se compro il Corriere della Sera, per fare un esempio scemo, non ci trovo un articolo di Sergio Romano e poi subito dopo una gigantografia di Salma Hayek. Magari la trovo, ma contestualizzata, in altre pagine ma soprattutto in un rapporto di equilibrio quantitativo/qualitativo che nell’insieme fornisce una cosa che si chiama linea editoriale e che nell’insieme individua anche un pubblico potenziale, inserzionisti eccetera. E’ perfettamente normale che Rocca non scriva su questo sito: anche se potrebbe farlo. Non lo fa neppure Luca Sofri, che pure è amico di Neri: come mai secondo voi, a parte il fatto che semplicemente ha un blog suo? E poi che c’entra citare Tocqueville come esempio negativo? E’ un aggregatore orientato dove sai che cosa trovi (parlo degli argomenti e dei temi) e dove tuttavia all’interno di un orientamento si dibattono posizioni che tuttavia possono divergere anche moltissimo, ma senza Salma Hayek di mezzo e commentatori talvolta di livello annichilente che se sono in gran parte deficienti, qui, beh, una ragione ci sarà pure, qualcosa li avrà pure attirati: escludo di essere solo io col mio sadomasochismo. Il discorso/paravento di Neri io l’ho capito benissimo, sarebbe anche una gran cosa, ma semplicemente non è realizzata e non ci sono le basi perchè si realizzi, e lui ne è consapevole dolosamente: Cuore aveva Serra, ogni tanto aveva firme prestigiosissime ma un orientamento ce l’aveva: era un settimanale di Satira più altre cose, c’era un turn-over. Poi cercò di esagerare (l’inserto Garrone) e dovette tornare sulla terra, che tradotto in termini irriguardosi sarebbe come se qui si passasse da uno a quarantacinque come il sottoscritto – il quale peraltro scrive sovente di sonore cazzate, qui. Macchianera non è neppure il Foglio, dove c’è seriosità, articoli per palati finissimi ma anche articoli sulle borse, sui froci, c’è satira, c’è Vincino, c’è tutto: ma ha una ricetta, una formula, degli equilibri che mica si creano da soli: vengono cercati. Hanno fatto delle scelte. Neri le sue. Tutto per dire che Macchianera ha la sua, di formula, ed è quella che Neri vuole: ho fatto un esempio caricaturale (ho semplicemente elencato gli ultimi post) e dev’essere chiarissimo che in tale formula non c’è da auspicare altri filippifacci, ma c’è da chiedersi – giustamente – come mai Filippo Facci ci scriva. Risposta: sono cazzi miei, lo faccio per divertimento (regola aurea) e perchè abituarsi a render conto psicologicamente a persone diversissime da sè lo ritengo un esercizio intellettuale sconfortante ma utilissimo, una ginnastica mentale fortificante e utile anche per me. Neri è un cinico, io sono un pazzo e questo è sufficiente: ma non ci meni il torrone col giornale più libero ed ecumenico, perchè la formula di Macchianera è precisa, sa che cosa prende e sa che cosa lascia. Se dopo uno mio post c’è il post di un microcefalo, non è il post di uno che ha idee diverse dalle mie: è il post di un microcefalo.
Finalmente sappiamo perché questo curioso individuo (mediocre giornalista innamorato di sé stesso e della sua ricercata e retorica scrittura) scrive su Macchianera:
“Sono cazzi miei, lo faccio per divertimento (regola aurea) e perchè abituarsi a render conto psicologicamente a persone diversissime da sè lo ritengo un esercizio intellettuale sconfortante ma utilissimo, una ginnastica mentale fortificante e utile anche per me.”
(mi sbaglierò, ma mi pare che questo tizio abbia un lieve problema di megalomania; ma non ditelo troppo forte, sennò ricomincia con le baggianate “documentatissime” su Ciaikovskij)
F.F., posso dire che non ho capito una beata fava di quello che stai cercando di dire? Ho riletto il tuo post che ha scatenato questo, ho riletto quest’ultimo tuo commento, e il tutto a me dice questo:
(a) ti diverti a scrivere qua
(b) non capisci che ci stanno a fare i tuoi post in mezzo a questo troiaio (uso la parola in senso tecnico)
(c) affermi il diritto dello GNeri a lasciare il troiaio così.
Non mi pare che l’intersezione di questi tre punti abbia un significato diverso dall’insieme vuoto.
“commentatori talvolta di livello annichilente che se sono in gran parte deficienti…”
Parla per te.
.MAU., ha anche detto che forse lui è un pazzo. Penso che sia l’intersezione dei tre punti che tu cercavi.
Ddai Facci, facci smaltire i postumi del Natale e vedrai che ritiriamo sù il livello.
E tu, a quanto pare, per loro.
Premetto che io trovo questo blog divertente (sono persino uno di quelli che si scarica il podcast di Macchiaradio). Detto questo, mi sembra che il blog sia diventato il modo del tenutario per diventare famosetto, cosi’ come e’ gia’ successo a Selvaggia. Non che ci sia nulla di male in questo: ciascuno ha le proprie velleita’ e le proprie libidini.
A supporto dell’idea per cui è meglio facci sì che facci no, credo si dimentichi che, comunque la si pensi e a differenza di molti commentatori che più che microcefali sono spesso selvaggiamente ignoranti nonché incapaci di infilare una parola davanti all’altra, Facci scrive bene.
Uno che scrive bene può essere cacciato da una gara culinaria e e preso a calci in un torneo di pelota, perché i suoi meriti forse non rientrano nello specifico dell’attività.
Nel caso del blog, che è una cosa che si legge, uno che scrive bene, anche se quel che scrive può infastidire, è merce da tenersi stretti.
“a differenza di molti commentatori che più che microcefali sono spesso selvaggiamente ignoranti nonché incapaci di infilare una parola davanti all’altra”.
Ma venire giu’ dal piedistallo no? non vi sembra di essere un tantinello arroganti e presuntuosi con commenti così “decisi” relativamente agli altri commenti (chiedo scusa per la ripetizione)?
Noto che come sempre c’è il deficiente di turno che, pur di riequilibrare una cosa che equilibrata non può esserlo visto che a scriverla è un piccolo giornalista che vorrebbe tirarsi fuori da tutto (anche dal suo stesso lavoro), deve aggiungere un commentino banalotto del tipo “sì però Facci scrive bene”.
Ma che minchia c’entra?
Ma stiamo giocando ai sondaggini su “Facci è da Nobel o da Pulitzer”?
Ma andate a cagare!
Linnap e Cinemator: ma non avete ancora capito che qui gli oggetti della discussione siete voi, sono quelli come voi, mica Facci?
Certo. Anzi, aggiungerei un “Ma come fanno i marinai?”.
(Scherzi a parte, cincischiator: grazie per confermare in una botta sola l’indubbia banalità dei miei commentini e insieme, temo, il triste nichilismo di Facci: i microcefali esistono, producono cazzate e le scrivono pure male. Devo qualcosa?
Quanto a Linna e ai “commenti decisi” sugli altri commenti, credo che forse, magari, in un’esistenza possibile ai confini della galassia, nel cosmo alla ricerca della vita, può essere che forse2 magari2, in un remotissimo caso come quello di alcuni dei commenti che mi precedono io, sì, forse io, quantunque io, però tra mille azzardi e cautele io avrei sarei vorrei dovrei potrei arrischiarmi a congetturare una ripostissima arcana velata probabilità che sì, davanti a certuni idioti mi sento su un cazzo di piedistallo. E se va bene bene, se no va bene lo stesso. Contenta?).
Ah, al guardiano che obietterà che le ipotetiche esigono il congiuntivo (“mi senta” in luogo del “mi sento” pubblicato sopra), rispondo in advance che trattavasi di _falsa_ ipotetica, espediente retorico appena appena più azzardato di quello sotteso da un “ma andate a cagare” communis.
“Sotteso A un”, scusate (questo invece è un errore vero).
Il fatto è, presunta l’assenza di ironia, usare termini come deficienti, stronzi e compagnia bella mi sembra un pò fuori le righe, tutto qui.
“sono quelli come voi, mica Facci?”, perchè tu chi credi di essere?Ma fammi il piacere.
“….Contenta?).”, no caso mai contento, masculo sunnu.
Dimenticato un che…
“Il fatto è, presunta l’assenza di ironia, che usare termini come…etc”
Se è vero che i media tradizionali si attengano all’omogeneità dei contenuti, non sono d’accordo sul fatto che debbano farlo anche i blog. Al contrario apprezzo la loro non perfetta canonicità contenutistica. Direi anzi che la qualità argomentativa spruzzata qua e là di cazzate sia uno dei tratti distintivi dei blog più riusciti. Ma non è nemmeno vero, dato che ci sono blog 100% fuffa che (at)tirano (altra fuffa). Ecco, magari un 75% cazzate 25% contenuti lascia un po’ sgomenti. Meglio è il contrario anche se certo poi dipende dal contenuto. Ma tant’è ognuno è una redazione e ognuno si sceglie quale redazione leggere. Poi ci penserà il tempo.
Solo, in questo periodo Macchianera mi pare vicina al 75/25 suddetto. Ma come già detto: mica il Neri o Facci o chi altro devono rendere conto a noi. Che poi fallo tu quel 72/25 e dopo ne riparliamo.
Che alla fine della giostra siamo sempre qui.
Io non ho usato nessuno dei termini citati, anzi, del deficiente l’han dato a me ma, lungi dall’offendermi, me lo appunto al petto come medaglia, che quando sei sul piedistallo sta bene.
Giusto (anche se mi sarei aspettato un altro “…però Facci scrive bene, e se va bene a me buona camicia a tutti”).
E comunque andate a cagare rende bene l’idea visto che qui chi posta e chi commenta scrive in uno stato di evidente costipazione.
ThePetunias non voleva essere una critica ai tuoi commenti, cercavo di spiegare meglio il mio punto di vista.
lavoro, lavoro, pausa, caffè, sigaretta, scorreggia, lavoro, lavoro, pausa, giro internet, facci, lavoro, lavoro, casa
Ma ultimamente non ci capisco nulla, ho nominato già io Tocqueville nel commento al post “Siamo stronzi”, che già me lo dice la mia ragazza una ventina di volte al giorno, poi sentirmelo dire anche dal Facci , che sfiga dai… comunque lo rileggo nel post di GNeri, poi nuovamente nei commenti del Filippo, ma insomma la città dei secondini è diventata veramente importante. Io sono dell’idea che gli aggregator possano anche esistere, cavoli loro e di chi ci scrive, di sicuro è un grosso rischio, soprattutto per chi ci vive all’interno, un pò meno per gli assidui lettori, visto che dopo pochi giorni si ha la presunzione di avere ragione e basta…e tutti quelli diversi sono COMUNI…ops dicevo CATTIVI. Succede anche su Indy per carità, anche se lì, essendoci molto meno interesse e studio dietro, si rimane nella forma amatoriale che piace molto e ogni tanto informa realmente. Foto, filmati, commenti, news, niente male direi. Indy è perfetta secondo me per vivere un evento dal vivo quando non puoi esserci fisicamente e senza leggerti i vari articoloni sui giornali, che hanno la LINEA EDITORIALE ben definita, il giorno dopo, o a vederti i TGfinti.
P.S. Più gnocca e meno Facci :D ma che sia gnocca ignuda però..altrimenti preferisco il Facci vestito.
Boh.. a me sfugge solo una cosa. Posto che ognuno alla fine, come già sottolienato, fa quello che vuole, mi sembra un controsenso andarlo a fare dove sai che ci sono idee (per fortuna) differenti, ma pretendi incontrovertibilmente di lanciare scarpate sui denti e avere ragione.
Nel senso. Un amico ha le chiavi di casa, questo entra e ha 2cm di fango sotto le scarpe, la cosa può non trovare proseliti, ma in periodo di libertà, parliamone; magari scopro che lasciare un letamaio in giro può andare.
Con gli amici che vengono a casa mia o in casa condivisa (Facci_amo il caso) e fanno una cosa a furor di popolo “discussa”, mi risulta naturale parlarne. Le idee poi rimangono le stesse?… pazienza. Non è che la manifestazione di superiorità porti a qualcosa.
Perchè allora entrare e dire “ascolta, il fango è bello, non ti piace? Non me ne frega un cazzo, è giusto così e se non la smetti te la faccio in salotto, in stile impressionistico. A te e agli stronzi dei tuoi amici!” ?
In Macchianera ho trovato parecchie cose interessanti, uno stile che varia e appunto persone che la pensano diversamente, metti caso che io sbagli. Se poi un giorno non va come la penso io… amen. Poi magari sbaglio.
Ma la vogliamo smettere o no di dire che Facci scrive bene? Scrive bene un cazzo!!! Sono anni ormai che prima di pubblicare qualsiasi cosa, anche un commento di due righe su macchianera, mi manda il testo in email e io glielo correggo. Fa degli errori di ortografia che neanche un bimbo di sei anni. Errori madornali diceva la mia maestra. Con questo non mi lamento, ha sempre pagato regolarmente le 10000 lire a testo pattuite, indipendentemente da quanto è lungo. Il problema è che continua a pagarmi in banconote da 10000 lire, che ormai passano direttamente dalla busta al mobiletto accanto al cesso.
Vlad, è vero che lui ha volte condivide articoli e/o libri con altre persone per chiedere un giudizio. Ma di merito e non di forma.
Perchè scrive proprio bene.
Te invece a quanto pare hai un problemino con le “H”!
“A volte”, senza l’acca. Sono 10000 lire, grazie!
Oh Neri, me lo fai anche a me il peypalle come a Orioles?
Magari se la rileggi, riesci a capire la battuta… Sennò te la spiego.
Al di là dell’errore, ma anche del contenuto (su cui per quel che conta concordo), una gioia leggere ThePetunias. Dopo troppi podcosi, sfoglio da mesi la margherita (rossa) in attesa del 3.0. E, in the meantime, mi godo la metrica di quei commenti lì sopra.
Che i blog li si legge perchè sono scritti. E, se son scritti male, non val la pena leggerli.
Spiegamela. Mi devi comunque 10000 lire.
Facci, il tuo commento non significa nulla davvero. Oltretutto quando dici che scrivi qui “per divertimento (regola aurea) e perchè abituarsi a render conto psicologicamente a persone diversissime da sè lo ritengo un esercizio intellettuale sconfortante ma utilissimo, una ginnastica mentale fortificante e utile anche per me”…ecco, per “render conto psicologicamente” intendi il rivolgersi agli altri con parole tipo “ciucciatemi il cazzo” o “siete un ammasso di stronzi deficienti”? é questo l'”esercizio intellettuale”?
Io dico che ti diverti a fare il finto pirla, e basta.
Il Neri farà effettivamente il cazzo che vuole, e comunque il suo post mi sembra ben coerente e speghi bene il calo che effettivamente si trova un po’ in queste pagine.
Sussulto d’orgoglio del Neri e dei commentatori del blog. Oggi la sequenza e’ post, post, post, figa, post, post umoristico :)
via la figa da macchianera.
Leggo pochi articoli su Macchianera, anche perché ce ne sono pochi di interessanti (e la figa virtuale interessa poco, perché una reale mi aspetta a casa)
Facci è uno di quelli che leggo, perché è interessante. Non lo leggo perché sono d’accordo con lui, ma perché è interessante.
(per la stessa ed opposta ragione non leggo quasi mai Neri e salto qualsiasi commento di Vlad).
Se non ci fosse su Macchianera sarebbe un peccato. Ma rimane una sua scelta.
Che insulti i commentatori non mi infastidisce, perché è una provocazione, di fronte alle quali io, da sempre sorrido.
Quindi, perché risulta antipatico a molti? Ovvero, quelli che reputano FF stupido e incompetente, sanno di non essere obbligati a leggerlo? Così come io non sono obbligato a scaricarmi il wallpaper della nuova figona ad ogni aggiornamento del Neri (vale a dire: ogni due ore)?
“la figa virtuale interessa poco, perché una reale mi aspetta a casa)”…
Visto il polso tremolante (hai inviato 7 volte il msg!) permettimi di dubitare…:)