Al di là dei negati danni ambientali, delle condotte di finanziamento che avrebbero bisogno di un TomTom per imparare la strada dello sviluppo a meno che non si era d’accordo sulla destinazione Argentina (ot similia). Al di là della siepe di cemento Torino-Lione, insomma, c’è una periferica verità che potrebbe essere d’aiuto nei momenti di sconforto del prossimo quinquennio.
L’affaire TAV e il mucchio di parole che s’è creato attorno (spesso accompagnato da un monolite di scemenze pari solo a quanto visto in occasione del referendum sulla PMA), sono anche serviti per raccogliere un numero imprecisato di citazioni rosa-pallido spendibili nella dimostrazione del vecchio ma sempreverde teorema che suona così: "Ce lo meritiamo Berlusconi".
Per la beatificazione del teorema, presto dogma costituzionale, manca solo il plauso al Ponte sullo Stretto di Messina.
"Manca". Diciamo che c’è ma è troppo timido per salutare la nazione.
La composizione 3D di Piero Fassino, brava persona, è opera di Mirco Tangherlini.
Almeno dal 1850 la parola progresso s’è sempre riferita al portafoglio di finanzieri, industriali, immobiliaristi e di chi gli ha fatto i favori: politici di varia natura.
Se poi volete chiamare progresso i quartieri per gli operai dietro a Mirafiori a Torino…
Fassino è bellissimo….forse un pò troppo grasso.
TAV, in sigla est omen
Sberle e manganelli. Pareva Valle Giulia e invece era Val di Susa. Mancavano solo le bombe MoloTav. Questo supertreno che non s’ha da fare, s’ha da fare… TAV, tre lettere che sintetizzano una storia: da una parte i valligiani, con i loro eloquenti cartelli, con quelle tre lettere sparate come una mitragliata: TAV Tiranni, Andatevene Via! Dall’altra, i poliziotti in TAV, Tenuta Anti Valle, ma anche Anti-Vaffa. In quelle tre lettere c’era la premonizione di quanto sarebbe accaduto alle tre di notte…
“‘Tanto Andrete Via!”, il grido di battaglia della Curva Susa.
“Tanto Andremo Avanti!”, la risposta dei celerini.
“Tornate Al Viminale!” l”invito dei locali
“‘Tenti A Voi…”, la minaccia dei caschi blu.
“Terroni, Alè, Vinceremo!”, lo strillo degli indigeni.
“…” lo stupore della falange.
“Topastri, Antipatici, Vigliacchi!” l’incalzare autoctono.
“TRUCIDATELI, AAA-VANTI!!!”, il comando del capoliziotto.
“…” lo stupore della falange.
“Ehm… (licenza letteraria) Tenente, Avanzare, Vicini!”, il più calibrato comando.
“TE-NIA-MO AL-LA VAL-LE!” lo scandire dei tramontani che arretrano.
“Tosti! Attenti! Veloci!” lo slogan della truppa che avanza.
“TE-NIA-MO AL-LA VAL-LE!” il bis dei pedemontani.
“Tenete Alla Vita” il sogghigno dei falangisti…
E poi l’epilogo a suon di mazzate. Se fosse uno spot, sarebbe finito con le randellate in dissolvenza e una voce fuori campo a leggere la scritta in sovrimpressione:
TAV, TORTORATE AI VALLIGIANI
TAV: imprenditori, politici e crimine organizzato
Sul sito di Diario si può trovare una summa delle infamie commesse da faccendieri, imprenditori, costruttori e politici – dimenticavo i malavitosi- riguardo l’Alta velocità . Esponiamo brevemente i fatti, rimandando all’articolo in questi…
Fassino è bellissimo, peccato che sia copiato. ( Intendo dire il disegno non lui in carne e ossa, anzi no, ora che ci penso anche lui in carne e ossa è una copia di Mitterand in salsa Fiat )
Grande Aledeca!
Posso aggiungere?
gli autoctoni: Tutti Anti Vaccata
(risposta: Tutti Addosso ai Valsusini…:oPPP)
Fassino in questi giorni è ingrassato troppo: colpa delle sue comparsate alla De Filippi, temo.