Sottotitolo: “Dividiamo tra tutti quella di uno che da solo dovrebbe provarne troppa”.
Prendo di nuovo a prestito questa rubrica di Macchianera per un aneddoto e una domanda. L’aneddoto è semplice e senza morale.
Questa mattina, mentre facevo acquisti da Euronics – quello sulla Nomentana, poco prima del Raccordo Anulare – e mentre aspettavo l’emissione della fattura, noto una tizia spazientita che vorrebbe parlare con uno degli addetti alla cassa. Alla fine ci riesce, intrufolandosi fra la gente in coda, e chiede, come se fosse la cosa più naturale del mondo: Un’informazione. Volevo sapere se avete convenzioni e sconti per i dipendenti della Presidenza del Consiglio.
Io mi vergogno per lei, insieme a un’altra mezza dozzina di persone; l’addetto alla cassa non batte ciglio, controlla sul computer, poi le dice: no, mi dispiace, e quella se ne va senza comprare alcunché. Ora. Se la signorina ha chiesto, probabilmente ci sarà un motivo.
E dal motivo discende la domanda, semplice e probabilmente senza morale anch’essa: esistono veramente convenzioni e sconti per i dipendenti della Presidenza del Consiglio?
E se sì, dove devo mandare il curriculum?
Presidenza del Consiglio per gli Acquisti
(Visited 178 times, 1 visits today)
La maggior parte dei dipendenti pubblici (e non solo) ha qualche convenzione con negozi più o meno conosciuti e di solito si tratta di uno sconto del 5%. Il perché è facile capirlo.
Se entri in Polizia hai lo sconto per andare al cinema.
Siamo un popolo di aspiranti privilegiati. Questa vicenda mi ricorda molto una striscia delle Sturmtruppen in cui un soldato voleva distinguersi fra gli altri e non gli rimaneva che il misero ripiego di lustrarsi a specchio gli scarponi. Più degli altri, meglio degli altri.
Sinceramente non capisco cosa ci sia di strano, nè cosa sia tanto vergognoso.
Come ricordato da altri commenti la maggior parte dei dipendenti pubblici gode di più o meno facilitazioni.
Si può discutere se questo sia giusto o meno, ma sul fatto che qualcuno ne usufruisca mi sembra logico, scontato e normale.
;)
Sapessi quant’è vasta la rete di sconti e convenzioni di chi lavora in ministeri o enti pubblici… Ti verrebbe la pelle d’oca.
anche molti dipendenti di aziende private hanno sconti e convenzioni per acquisti, viaggi, biglietti etc.
Anche i giornalisti.
Dov’è lo scandalo scandaloso?
Albè, se ti butti nel vortice di sconti e convenzioni non ne esci più. E comunque hanno ragione alcuni qua sopra. Ci sono privilegi ben più consistenti e insospettabili. Chiedere ai vari Ordini professionali (ammesso che ti rispondano).
appunto, come ha detto Clarabella, anche nelle grandi aziende private ci sono questi privilegi.
Credo che il razionale sia: l’azienda XY che ha 5.000 dipendenti per me è appetibile perchè anche se io faccio a questi 5.000 fessi uno socnto del 5-10% ci guadagno comunque …
Non credo che chiedere dell’esistenza di una convenzione sia una cosa così pessima …
ogni azienda di media dimensione ce l’ha … poi ci sono le carte sconti dei vari produttori di cellulari dei supermercati etc …
anche il sito per cui lavoro ce l’ha e non gliene frega nulla a nessuno …
con gli sconti di mio padre che lavorava per una grande multinazionale americana sono andato a teatro a comprarmi gli occhiali e anche a comprarmi i vestiti da gina lebole …
i favoritismi sono altri … anche perchè non è che un dipendente della presidenza del consiglio guadagni necessariamente miliardi no?!?
o mi sbaglio?
cyrnano
Sconti e convenzioni? E più difficile trovare chi non li ha.
Li ha chi ha la tessera Arci, i dipendenti delle assicurazioni, chi ha la Carte di Credito xyz.
Ordini professionali? Gli architetti hanno lo sconto del 20% in tutto il settore mobili e oggetti pre la casa.
Io di mio ho una microconvenzione con qualche hotel *** in quanto mi danno i Ticket Restaurant e insieme ai dipendenti del mio ufficio abbiamo uno sconto del 5% dall’assicuratore che sta nello stesso stabile.
Perbacco. Rispetto a un post chiaramente demagogico e straccione, noto una certa maturità nei commenti. Complimenti.
Alberto, io che lavoro in una grande azienda che con il mercato automobilistico ha poco a che fare in rapporto al fatturato, ho avuto nel 2000/01 uno sconto sull’acquisto di automobili del gruppo Fiat (7%, tanto). In passato l’ho anche avuto con una banca dove le commissioni erano praticamente a zero ed attualmente con una compagnia assicurativa.
Questo è il grosso, poi ci sono i “piccoli sconti occasionali” da un po’ tutte le parti e nei più disparati settori, ma come è già stato spiegato in un commento, è una cosa normalissima e conveniente ad entrambe le parti, visto che chi applica questi sconti si troverà potenzialmente migliaia di nuovi clienti.
Nessuno fiata per il salto di coda?
Mi auguro che abbia chiesto il permesso a chi aveva la precedenza….
Caro Alberto, te lo sentivi vero?
Tante volte non fa piacere avere ragione.
Un saluto,
Pierluigi
Un’ultima precisazione, per quello che può servire: sono gli stessi dipendenti organizzati (Cral, sindacati o altro) che negoziano gli sconti, non certo le aziende intese come dirigenza.
E’ il piccolo welfare che riescono a garantirsi gli individui organizzati, ma certo non ottengono nulla di più di quanto non sia possibile fare attraverso altre organizzazioni (penso all’Arci, come detto da altri, oppure alle recenti perversioni di grandi aziende che fondano un “club” per gli utenti offrendo sconti e mirando ad altro).
è tutto un magna magna……..
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&codid=20.0.1550374203
&chId=30&artType=Articolo
&DocRulesView=Libero
Ho capito.. sono l’unico che non ha uno straccio di convenzione manco coll’arrotino che passa sotto casa.
Mi sento emarginato..
embé?
qualsiasi gruppo di persone (ente pubblico, azienda privata, condominio, scuola, associazione culturale / sportiva etc etc) che si proponga come acquirente in massa di un prodotto otterà sempre sconti, BASTA SOLO ORGANIZZARSI!
Passino le convenzioni e/o sconti, chi più chi meno può avere la possibilità di risparmiare qualcosa.
Ma quando, discutendo di incentivi per l’installazione di impianti a GPL o metano su autovetture private, scopri che il dipendente pubblico, sulla base degli incentivi stanziati dal comune o dalla regione, ha goduto in passato di un incentivo doppio rispetto al cittadino normale, ci rimani male e ti chiedi il perchè…
Bye!