Nella Germania oscurata dal delirante crepuscolo nazista, un pugno di giovani studenti e di professori universitari cercò di risvegliare la coscienza ottenebrata della borghesia e delle élite tedesche. Si ribellarono, con le armi della non violenza, a Hitler e alla sua “dittatura del male”. Ma poteva un volantino sconfiggere il terzo Reich? Ovviamente no. Furono scoperti grazie alla delazione del bidello Jakob Schmidt, sottoposti a un processo-farsa condotto dal giudice Roland Freisner (tristemente famoso come il Berja di Hitler) e condannati alla ghigliottina. Nell’assordante silenzio di quella borghesia e di quelle élite a cui i valorosi resistenti della Rosa Bianca si erano rivolti.
Un paradosso della storia, che possiamo finalmente conoscere nel dettaglio grazie al film La Rosa Bianca – Sophie Scholl di Marc Rothemund, in uscita domani nelle sale italiane. Un film che ho visto in anteprima e che mi sento vivamente di consigliare. Non tanto per le sue qualità cinematografiche, ma proprio per la storia che racconta. E per il monito che ci lancia: “Medici, avvocati, professori, voi élite istruite, aprite gli occhi”, scrivevano Sophie, suo fratello Hans e i loro compagni nei volantini che distribuivano all’università di Monaco nel 1943. “Che venga la rivolta contro la Dittatura del Male”.
E noi oggi, con il dovuto rispetto per le proporzioni, vogliamo lasciare a un “Re degli Ignoranti” il compito di essere la nostra “Rosa Bianca”?
La scelta di Sophie (e la nostra?)
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Alla faccia delle proporzioni!
Bella storia. Ma il film è già in circolazione nelle sale? Non mi pare di averlo visto proiettato da nessuna parte…
Su “La Rosa Bianca” da vedere la mostra del Meeting di Rimini 2005
è bello vedere che oramai post stupidi come questo sono diventati rari e lasciati a postatori di secondo rango.
Forse anche macchianera si prepara a diventare “governativo” ;-)
Allora, aspetto speranzosa il giorno in cui decapiteranno Celentano…:o))))))
Diego, il film dovrebbe essere distribuito a partire dalla fine di questa settimana (arriva anche “The corpse bride” di Tim Burton e spero caldamente che distribuiscano “The Constant Gardener”, che vi consiglio, a proposito di bei film), circuiti permettendo.
Sophie era bella e coraggiosa come solo una licela diciottenne poteva esserlo: per saperne un po’ di più: http://www.spartacus.schoolnet.co.uk/GERschollS.htm. Ci sono molti siti in lingua tedesca esaustivi, per chi volesse saperne di più.
P.S.: di Sophie, Hans e Ingo avevo già parlato anch’io in un post sulle leggi razziali, credo il n°8… ciauz!:o)
Scusate, a parte gli svarioni di prima. Mi pare che il link funzioni a singhiozzo. Andate anche qui: http://www.jlrweb.com/whiterose/hans.html
bravi bravi..