Indietro, miei Prodi!

Romano ProdiUno non può scrivere a proposito della discrepanza tra ciò che vanno proclamando gli intellettuali e il pensiero della gente comune, che subito viene subissato da messaggi di prodiani che, entusiasti del tuo presunto outing, ti hanno scambiato per loro simile.
Per comodità, generalizzo portando tutto ai minimi termini seguendo una semplice regola: chiunque esprima un’opinione in forma scritta e tutti i congiuntivi dove grammatica comanda è un intellettuale.
Corollario: chiunque esprima un’opinione in forma scritta su un supporto non accessibile a molti o scelto da pochi, è un intellettuale di nicchia che fa tendenza. Potrebbe anche scrivere un bastimento di cazzate, questo va da sé e lo diamo per assodato, non è questo il punto.
Ora definiamo il concetto di “nicchia” attraverso qualche esempio: i lettori degli editoriali politici in generale, o quelli che chiedono all’edicolante Il Foglio e il Riformista sono una nicchia. Quelli che compravano Cuore erano una nicchia. Quelli che leggono i riquadri di Vanity Fair privi di foto sono una nicchia. Quelli che scelgono autori che non appaiono nella top ten dei libri più venduti della settimana sono una nicchia. Gli utenti di internet sono una nicchia (altrimenti non si spiegherebbe il proliferare di servizi sostitutivi del “12”, o il successo di loghi e suonerie e, insomma, di tutte quelle cose che sulla rete sono gratis). I blogger sono una nicchia. I lettori di blog sono una nicchia.
E potremmo continuare da qui all’eternità, se il concetto non fosse chiaro. Ma se vi è chiaro, ecco, siete una nicchia.

Detto questo, procediamo con le grandi dichiarazioni. Amici prodiani, avete poco di che congratularvi: il sottoscritto, pur considerandosi “di sinistra”, pur gongolante per la partecipazione di massa e pur non avendo nient’altro di paricolarmente importante da fare, l’altroieri non ha partecipato alle primarie in veste di elettore. Nel caso, avrebbe votato il candidato l’unico candidato a suo giudizio “presentabile”, Ivan Scalfarotto, ma non l’ha fatto. Se non l’ha fatto c’è un motivo, e il motivo è che sapeva che avreste vinto voi. O, più che voi, che avrebbe vinto il personaggio che avete scelto affinché vi rappresenti.
E’ che essere presentabili, a certi livelli, non basta più. Serve anche il conforto dei numeri. E quando questo viene a mancare, fare una saggia scelta: piuttosto che optare per il “meno peggio” (e anche Scalfarotto sarebbe stato “meno peggio”, per quanto “un po’ meglio” del vostro preferito), rassegnarsi ad essere minoranza.

L'Unione fa la Forza (Italia)Abusiamo di metafore: se vado dal gelataio e chiedo un cono tutto pistacchio, devo ricevere un cono tutto pistacchio, non una reprimenda da parte del gelataio stesso sul fatto che la maggior parte della gente preferisce il pistacchio abbinato alla crema o, in alternativa, la crema abbinata al cioccolato, senza pistacchio, e che quindi dovrei anche adeguarmi alle preferenze della maggioranza.
Allo stesso modo non desidero un centrodestra e un centrosinistra: voglio una destra, un centro e una sinistra.
Se non posso averli, meglio niente. Meglio l’astensione dal voto anche alle prossime elezioni.
Nel frattempo, potrei impiegare il tempo a forgiare, scegliere, sponsorizzare uno o più scalfarotti che possano agire anche in nome e per conto vostro, che vi vadano a genio, che siano più rappresentativi o che, magari, non fondino la propria candidatura esclusivamente sull’originalità (“Ehi, un bancario gay: votiamolo!”) perché di accoppiamenti caratteristici che agli occhi dell’uomo della strada possano risultare singolari ne esistono a bizzeffe (che so: ballerini agricoltori; falegnami sadomaso; antennisti esibizionisti; notai onesti), e non è con quelli che si vicono le elezioni.

Dico “potrei”, perché poi ci penso meglio e concludo che, a conti fatti, a me non frega una mazza di forgiare un candidato che vada bene a voi o ai 250.000 (duecentocinquantamila! Su 4 milioni) che hanno immaginato Clemente Mastella premier. E’ sufficiente che vada bene a me. Sono pronto a perdere. Ma, se perdo, fate almeno la cortesia di non sottopormi al ricatto per cui dovrei votare quello che piace a voi, perché altrimenti faccio il gioco del nemico.
“Il gioco del nemico” una beata fava: siete voi, il nemico. O meglio, anche voi. Rappresentate il “meno peggio” ma anche, per forza di cose, il “meno meglio”: un concetto simile a quello che, nella storia recente italiana, ha avuto un ruolo e ha un nome: Democrazia Cristiana. E mica per niente vi siete scelti un candidato cerchiobottista che la personifica fin nei minimi dettagli.

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50 Commenti

  1. Sono sostanzialmente d’accordo con l’approccio di Mr. Neri. Non capisco però che c’entra la foto di Ruini & Prodi in cima, anche perché nel post non si fanno accenni ai temi Chiesa/Stato e cattolici/laici. Quindi cosa vuole dire quella foto?

  2. Finalmente qualcuno che rompe questi stupidi schemi da cerebrolesi, o sei comunista o sei fascista, o sei di destra o sei di sinistra. E’ triste dover votare sempre turandosi il naso. E’ ora di finirla.

  3. “Scusi…”
    “Sì, desidera ?”
    “Un gelato alla merda.. Sa.. E’ di nicchia.. E’così cool..”
    “Ecco a Lei, Signor Neri.. Ma non esageri, eh ?! Sa che poi il Padrone s’incazza se sta a casa dal lavoro..”

  4. a un post post-qualunquista si risponde con palate di qualunquismo. certo che si doveva votare per poi permettersi di criticare il voto. certo che si poteva votare prodi. certo che si poteva non votarlo. certo che sarebbe più emozionante essere meglio rappresntati. certo che il meno peggio è priorità rispetto al meno meglio. certo… certo… certo… affogando in banalità strabordanti si perde il centro di gravità (permanente?). e l’outing generalizzato di massa (del post, dei commentatori, del commentato, del commentante, del commentabile) non giova alla lucidità dei discorsi. insomma, onanismo diffuso per capire che, in fondo, abbiam sempre ragione tutti. idolatria del relativismo. attenzione, gente, attenzione!

  5. Cerchiobottista…
    detto da un miliardario viziato e saccente ce ne vuole. Duro e puro quanto vuoi, ma sempre allineato “contro”.
    Quindi, se il “popolo della sinistra” va a votare, lui non si può, anzi, non deve allinearsi.
    Perchè lui è “contro”.
    Icona di un’elite di stolti pseudo-acculturati, ma sempre e comunque “contro”.
    Il classico borghese trinariciuto.

  6. Intervento snob, in cui si nega l’essenza stessa della democrazia: “non vado a votare perchè tanto non vince chi dico io”. Peccato che il voto della ‘casalinga di voghera’, come dicono in tv, o il tuo, pesino (ancora e per fortuna) allo stesso modo. E se quella massaia pensa che berlusconi sia meglio di prodi, scalfarotto o chicchessia, o che prodi sia meglio di scalfarotto, la si convince del contrario con i fatti e la partecipazione, non facendo i capricci, battendo i piedini, scappando in cameretta a pensare che “tanto io sono più intelligente di loro”.

  7. Intervento snob, in cui si nega l’essenza stessa della democrazia: “non vado a votare perchè tanto non vince chi dico io”. Peccato che il voto della ‘casalinga di voghera’, come dicono in tv, o il tuo, pesino (ancora e per fortuna) allo stesso modo. E se quella massaia pensa che berlusconi sia meglio di prodi, scalfarotto o chicchessia, o che prodi sia meglio di scalfarotto, la si convince del contrario con i fatti e la partecipazione, non facendo i capricci, battendo i piedini, scappando in cameretta a pensare che “tanto io sono più intelligente di loro”.

  8. Forse, con questa nuova legge elettorale, in futuro sarà possibile avere una scomposizione dei due poli attuali in almeno tre coalizioni: sinistra, centro e destra. Oppure potrebbe rinascere solo la voglia di fare un grande raggruppamento centrista che tagli le due ali (destra e sinistra), rendendole elettoralmente e politicamente inoffensive.
    Nel primo caso bisognerebbe buttare a mare tutta una discussione, che va avanti da anni, su come coniugare il riformismo cattolico con quello, diciamo così, socialista europeo. E non credo sia un’operazione facile, visto che su questo intreccio si è tentato di costruire un soggetto politico unitario del centrosinistra. Nel secondo caso si ritornerebbe, con ogni probabilità, ad una sorta di palude nello stile del pentapartito della Prima Repubblica.
    Entrambe le eventualità non mi paiono elettrizzanti per i prossimi governi italiani. La strada intrapresa dall’Unione, cioé il tentativo di integrare varie ipotesi politiche riformiste a sinistra, non è da buttare via.
    Il tentativo di mettere d’accordo Stato e Mercato è, secondo la mia opinione, un’ipotesi interessante con una grande tradizione poliica alle spalle.
    Forse, però, mancano i leader. Mancano politici nuovi che siano in grado di raccogliere la sfida del presente per governare correttamente nei prossimi anni. Insomma pare che ci sia una crisi della classe dirigente anche a sinistra. Probabilmente bisognerebbe operare un turn over politico per riattualizzare le politiche economiche e sociali del centrosinistra.

  9. Secondo me Gianluca o gode a prendersi dei vaffanculo, oppure gode a vedere i piccoli uomini che si incazzano ai suoi deliri capricciosi, oppure, ancora, sa che per avere molti commenti, molta audience, il modo più spiccio è dire delle cazzate provocatorie ammantandole con il bello scrivere per farle sembrare riflessioni intelligenti. In alternativa si mostra la figa.
    Queste sirene, però, come quelle di Berlusconi, attaccano sempre meno.

  10. C’è anche un’altra possibilità Ventomare, che non si capisca un cazzo in qualità di lettori a prescindere dalla penna.

  11. Dai Neri, continua pure a guardare telefilm imbecilli, a scrivere sulla carta igienica del riformista e a scassarci i maroni con camera caffe ma non andare in giro a raccontare bugie! Tu di sinistra! Il povero Giannini su dal cielo ti benedice come suo legittimo successore!

  12. – i lettori degli editoriali politici: celo
    – quelli che chiedono all’edicolante Il Foglio: manca
    – quelli che chiedono all’edicolante il Riformista: manca
    – quelli che compravano Cuore: non lo compravo, lo leggevo a sbafo, vale?
    – quelli che leggono i riquadri di Vanity Fair privi di foto: celo
    – quelli che scelgono autori che non appaiono nella top ten dei libri più venduti della settimana: celo
    – gli utenti di internet sono una nicchia : celo
    – i blogger sono una nicchia: manca
    – i lettori di blog: celo
    – se vi è chiaro: celo

    sei volte di nicchia! wow!!

  13. – i lettori degli editoriali politici: celo
    – quelli che chiedono all’edicolante Il Foglio: manca
    – quelli che chiedono all’edicolante il Riformista: manca
    – quelli che compravano Cuore: non lo compravo, lo leggevo a sbafo, vale?
    – quelli che leggono i riquadri di Vanity Fair privi di foto: celo
    – quelli che scelgono autori che non appaiono nella top ten dei libri più venduti della settimana: celo
    – gli utenti di internet sono una nicchia : celo
    – i blogger sono una nicchia: manca
    – i lettori di blog: celo
    – se vi è chiaro: celo

    sei volte di nicchia! wow!!

  14. Dove abita Neri, fra sei mesi, ci sarà una delicata riunione di condominio. Si dovrà scegliere il nuovo amministratore. Quello che c’è adesso è un gran ballista, è tre anni che il tetto perde e le grondaie son rotte ma non ha ancora chiamato nessuno a farli riparare. Si dice pure che i soldi dell’anticipo dei lavori se li sia intascati lui. Qualcuno vorrebbe nominare un nuovo amministratore, un tizio senza arte né parte che però la metà dei condòmini garantisce che alla grondaia e al tetto riuscirà metterci una pezza sufficientemente funzionante, anche se, ne conveniamo tutti, esteticamente orribile. E poi sembra onesto, almeno in confronto all’altro.
    Neri ha già annunciato che per lui pari sono e perciò non parteciperà all’assemblea: al massimo il giorno dopo, se non pioverà, ci scriverà sopra un post.

  15. Centrato il problema Carogni’…
    Mancanua di comprensione dello spirito del maggioritario. Ma tanto mo’ torna il proporzionale, e via alle convergenze parallele!

  16. io, comunque, se entro in una gelateria e chiedo il cono tuttopistacchio e il conista mi dice ‘abbiamo solo i gusti cacca e cioccolato’ non solo esco e cerco un’altra gelateria, ma se mi gira ci sputo pure in un occhio, ecco.

  17. Ripensandoci a bocce ferme (chè il Neri blogga di notte e io commento di notte), mi sembra davvero un post di una capricciosità inquietante.

    Insomma, non è il Gianluca Neri che conobbi di corsa ad una Festa di Cuore e non è quello che da un po’ di tempo leggo & ascolto.

    Secondo me gli è scappato un post pieno di stronzate e sono convinto che ci fa sopra una bella dormita e (magari non pubblicamente, che l’orgoglio è tanto) ritratta.

  18. E’ una sinistra schizzinosa quella che appare dalle tesi (legittime) del Neri.
    Con la puzzetta sotto il naso.
    E non è per caso che, avendo la sinistra ragionato assai spesso in questi termini, ci ritroviamo al punto in cui siamo.

  19. La stessa opionione di Feltri.. ma andiamo bene. Anche quelli che fanno finta di essere di sinistra perchè gli intellettuali sono di sinistra sono una nicchia. Anche i blogger che odiano quelli più famosi di loro sono una nicchia. Anche quelli a sinistra che sabotano la sinistra sono una nicchia… no aspetta, di questi ce ne sono tantissimi.

  20. Sono d’accordo con Gianluca Neri.
    Temo che proprio questa storia del meno peggio abbia prodotto questi due schieramenti approssimativi, che prendono le proprie decisioni non sulla base di convinzioni radicate (etiche, politiche, economiche, ideologiche ecc. ecc.) ma sulla base dei sondaggi (e le primarie sono state un sondaggio alla fin fine).
    Una cosa che non capisco e’ perche’ l’Unione invece di fare le grandi manovre non fa’ l’unica cosa che convincerebbe gli Italiani a votarli in massa: presentare ORA una contro-finanziaria credibile.

    p.s.:
    Anche io non ho votato alle primarie.
    Non avevo alcuna intenzione di sottoscrivere quella dichiarazione di intenti generica e raffazzonata che veniva spacciata per programma dell’Unione.

  21. Ma cazzo, litigate anche quando vincete. Allora ad aprile, dopo la batosta, finirà a mazzate.

  22. Ho passato tutta la domenica al seggio. Quando ci sono entrato ero il classico esponente della sinistra pessimista, demoralizzato e convinto che la gente si sia completamente rincoglionita. In realtà era una visione distorta: mi sono lasciato influenzare dall’idea che la gente assomigli a quello che gli propinano per televisione o a quello che Gianluca Neri pensa di lei.
    Alle 23, dopo aver visto una valanga di gente assolutamente normale che chiede solo un po’ di normalità, buon senso e pudore, che ne ha le palle piene dell’arroganza, della politica come insulto e mancanza di rispetto, che se ne frega di te e delle tue nicchie e vuol decidere qualcosa, QUALUNQUE COSA, beh, mi si è riempito il cuore di gioia. Resta nella tua nicchia, Neri, il mondo è fuori ed è bello anche senza la tua puzza sotto il naso.

  23. Frequentare questo blog è un po’ come essere a casa del suo titolare. Se siamo qui significa che riteniamo giusto che il buon Neri possa esprimersi e perfino cercare di convincerci. Significa che i suoi lettori ritengono argute ed interessanti le cose che scrive. Anche al Neri, però, può capitare di sparare cazzate. Arroccato nella sua nicchia credeva forse di avere spostato l’equilibrio dell’opinione pubblica mobiltando masse festanti a votare per Scalfarotto? E credeva che bastasse pubblicare un paio di post al riguardo (persi in mezzo ai tanti di critica televisiva) per sconvolgere il quadro politico nazionale?
    E’ facile dimenticarsi che la politica si fa stando in mezzo alla gente per anni. E’ una pia illusione credere che basti qualche spazio in rete ed un tour in qualche città ad offrire sprizz ai giovani della margherita per spostare le scelte degli elettori. A meno che non si credesse che queste primarie sarebbero state un flop frequentato da un mezzo milione di persone e che bastassero diecimila voti “sicuri” per fare una gran figura.
    Ok: questa è una nicchia, è la nicchia di Neri e la si frequenta con piacere. Se poi il Neri avesse l’occasione, ogni tanto, di uscire e guardare le nicchie altrui ed il resto del mondo… forse gli sarebbe utile e magari gli verrebbe voglia di andare a votare.
    Un’ultima cosa: chi non ha votato il candidato che riteneva “più presentabile” a che titolo si lamenta di chi una scelta l’ha fatta?

  24. Un po’ come quando, parlando di musica, chiedi al tuo interlocutore “ti piacciono i xxx?” e l’altro ti risponde: “una volta, ora sono diventati troppo commerciali”!!!
    Certo che sentirsi orgogliosamente una nicchia perchè si va in edicola a comprare il foglio o il riformista…

  25. No, scusate, c’è un errore di fondo: uno che compra il foglio non è di nicchia è sotanto un idiota.

  26. Bravo Gialnluca.
    Concordo ma:
    1. Indirettamente sostieni che il miglior sistema elettorale è il maggioritario con premio di maggioranza (perché tanto casino sulla man bassa del Polo allora?).
    2. Sei contro la scelta dall’alto di un candidato premier per la coalizione: l’antidoto ci sarebbe; si chiama primarie solo che in Italia nessuno vuole davvero farle perché fa più figo illudere gli elettori e scegliere con criteri di marketing il cavallo vincente.
    3. Le primarie non erano tali anzitutto perché avevano un solo candidato manifesto (ed uno occulto, Veltroni che però giocava da rimpiazzo).
    Poi perché avevano tutt’altra finalità, quella di bagnare con qualche crisma di democrazia un candidato che non ha né arte né parte e non è espressione di alcuna società intermedia: è stato scelto quel dì perché appariva il più fotogenico, politicamente parlando.
    Ma questo negli anni ’80 dirigeva l’Iri: e mica perché fosse un genio.
    3. Di pessimo gusto infine la foto di Prodi che si comunica da Ruini. Sarà pure rappresentativa del tuo pensiero ma la trovo una cazzata (che poi dopo lo strappo dei “cattolici adulti” sulla fecondazione assistita …)
    Saluti.

  27. Tanto piacere Derumax, sono anch’io un idiota talmente idiota che non me ne rendo nemmeno conto. E so’ pure de sinistra! L’avresti mai detto?!?

  28. No perchè il Neri scrive sul foglio?? Passi per il riformista ma scrive VERAMETNE SUL FOGLIO?? Si spiegherebbe la sua nefasta Diaconizzazione!!

    * RickHelmut, Non vuol dire niente essere di sinistra. Anche il simpatico direttore del foglio Ferrara è, era, tornerà… boh, di sinistra. Per dio, anche berlusconi era di sinistra!! La differenza stà proprio nelle azioni, e leggere il foglio è una di queste.

    C’è chi dice che la 7 è di sinistra perchè è del tronchetto (che forse deve ancora venire a “miti consigli”). Poi però propina in prima serata, tutti i giorni, Ferrara che scriveva i discorsi di berlusconi (perchè non dimemtico le cose, io).
    http://www.ilfoglio.it/direttore.php
    E non preoccuparti ne parlerò male anche quando inizierà a schierarsi con la sinistra e criticherà berlusconi… sempre che non abbia già iniziato (sai comè il personaggio è noto).

    Questi giochetti del dire sono di sinistra non mi fanno più effetto.

    Ora c’è un obbiettivo che migliorerebbe le cose. o si lavora per quello o lo si danneggia. Semplice. Questo post lo danneggia a differenza del signor nessuno, Scalfarotto, pubblicizzato qui, che usava ben altri toni.
    Inoltre fa una analisi delle primarie da dementi, perchè tutte le persone fornite di intelletto sanno che lo scopo non era certo quello di candidare prodi come leader della sinistra.

    Concludo dicendo che se le primaria italiane vi sembrano inutili, studiatevi quelle americane.

  29. A parte che finora di Pacs, sfidando i Ruini vari, ha parlato solo Prodi, mentre Fassino e Bertinotti confessavano la loro religiosità…ma vabbè…tornando al post devo ringraziare il Neri, che dopo la trionfale giornata di ieri fa scoprire in questi commenti come il popolo di centrosinistra abbia recuperato quella forza e quello spirito che ha permesso a Prodi di vincere già una volta. Ancora c’è molto da fare, certo, ma almeno ci siamo ripresi dalla batosta della legge elettorale truffa.
    Sembra ci siamo immunizzati anche dai Ferrara, Adornato, D’Alema boys e Polito vari che, come al solito, tentano di metter zizzania tra noi fingendosi dei nostri (e non se ne sentiva affatto il bisogno di emuli, caro Neri) per poi finire sulle buste paga del padrone (ma guarda?).
    Per intanto esultiamo per la mazzata data al Nano (che con l’intervista di oggi conferma la mazzata ricevuta) e ai suoi alleati inconsapevoli (o fintamente e furbescamente inconsapevoli? la questione credo sia questa)…4 milioni e 300 mila…75%…numeri che fanno girare la testa, alla faccia di chi non è andato a votare (-:

  30. “Quelli che scelgono autori che non appaiono nella top ten dei libri più venduti della settimana sono una nicchia”: definizione autoreferenziale.

  31. Fammi capire: non sei andato a votare Scalfarotto perchè intanto sapevi che avrebbe perso?
    E’ come se dicessimo: non vado a votare per il centrosinistra perchè intanto lo so che vincerà Berlusconi?
    Una volta questo mi pare lo chiamassero qualunquismo. Ma forse ho capito male.

  32. Derumax, prova a scansare i paraocchi e vedrai le cose diversamente. Magari imparerai che è bellissimo mettere in discussione le proprie idee, leggere opinioni altrui a prescindere da chi le ha scritte, anzi, fregandosene, guardare anche gli altri punti di vista e aprire la propria capoccia a diverse interpretazioni di questa storia buffa che è la politica.
    Capirai che non tutti i buoni sono da una parte e i cattivi dall’altra, e che il Foglio, si, proprio il Foglio di Ferrara edito dalla Sig.ra Lario in Berlusconi, è molto più democratico e meno omologato di tanti, anzi, di tantissimi altri quotidiani.
    Tornando all’essere di sinistra, non è un “giochetto”, ma il mio pensiero, per cui ti chiedo solo di rispettarlo anche se non lo condividi. Questo, ovvero il “rispetto”, dovrebbe essere di sinistra, ma non mi sembra che tu ne abbia grandi scorte nella capa.
    Concludo chiedendoti se davvero credi che uno che legga il Foglio non possa essere di sinistra. Dimmi, lo credi davvero? Davvero davvero? Complimenti, hai vinto il premio “luogo comune” 2005 (con opzione per il 2006 se rimani dentro i tuoi schemi). Facciamo una cosa: ora ti faccio la lista di ciò che leggo quotidianamente e tu mi dici da che “parte” sto. Ok? Allora: Rep, Corsera, Foglio, Manifesto + altri a rotazione (esclusi Libero, Giornale e Unità). Dimmi, allora, cosa sono che tu sai che io non so?

  33. Il fatto che non leggi il Riformista potrebbe farti recuperare i punti persi col Foglio e tornare tra quelli di sinistra…ghghghg (era una battuta servita su un piatto d’argento, questa)

  34. Il Foglio è scritto benissimo: è uno dei pochi giornali, ormai (assieme alla Stampa) che non insulti grammatica e sintassi nei suoi articoli. Conosco parecchie persone di sx che lo leggono o lo hanno letto almeno una volta (fra cui me, guardacaso: la specie di Rickhelmut è più diffusa di quanto non si creda). Chissenefrega, poi, se chi lo stampa è Miriam Bartolini, alias Veronica Lario in berlusca? E ci scrive pure il Giulianone? (Figlio di uno stalinista feroce, che crebbe in Urss, vi rammento: con un trauma simile, altro che complesso di Edipo!:oP Il suo problema non è né la dx, né la sx, è il padre terribile che ha avuto!!!:o(((()

    Forse che dovrei rinunciare a leggere i miei saggi critici preferiti, poesia e narrativa (Garcia Màrquez, Malraux, Steinbeck, Hemingway, Pavese, Stevenson) o i miei fumetti e comici – anche e soprattutto di sx – editi da mondadori, solo perché ne è presidente la berluschina? Ma vaffanculo!

    Scusa, tu leggi un autore perché ti piace, ti serve, condividi ciò che scrive, ti dona un’emozione o uno strumento critico, oppure solo perché scrive per gli Editori Riuniti, Einaudi o il Manifesto? (Che finanzio anch’io, beninteso: compro quello che di loro mi va, e non è poco, ti garantisco):oPPPP?

    Sarebbe come dire che leggere Montanelli è un peccato mortale, perchè lui fu filofascista e filodc, dato che un tempo scrisse “voto dc turandomi il naso”, oppure fece l’ufficiale durante la guerra d’Etiopia.

    Ma per favore, va’ a distribuire “Lotta Comunista” per la strada (con le tod’s, e la giacca di Visconti di Modrone, come ho visto io) magari, va…

  35. Postilla: Deru’, se berlusconi era di sinistra (… What???) allora siam tutti camicie nere (… e le donneehhh non ci voglionoooo più beneeehhh!!!). E mi raccomando: occhio al candeggio, ragazzuoli… sennò ci si ritrova come il Fiero Alleaten Galeazzo Musolesi. Sìc!!!

  36. RickHelmut guarda che ho una mente apertissima, ed è proprio perché sono stato ad ascoltare Ferrara che so che razza di individuo sia e quanto sia opportunista. Conosco perfettamente la sua capacità dialettica e il suo talento nel mentire per avvalorale le sue tesi. Dice ovviamente anche delle cose vere ma se devo investire il mio tempo su qualcuno che mi dia delle informazioni, meglio un’altro. E’ solo un fattore statistico, qualcuno che più probabilmente non mente. Ma forse sto perdendo tempo, visto che qui si discute di grammatica e italiano fluente come se fossero i problemi del giornalismo italiano. La questione non era nemmeno di parte ma di correttezza, citando Ferrara pensavo fosse chiaro visto che passa da un parte all’altra.

    Non devo rispettare il tuo dire di “essere di sinistra” perchè è del tutto indifferente la spilla che ti attacchi al bevero, giudicherò le azioni. Poi il “rispetto” mi auguro proprio che non sia di sinistra ma una cosa apolitica. Mi sa che ho la mente più aperta di tè. E’ perchè conosco la destra seria che critico il foglio.

    Berlusconi era di sinistra perchè socialista. La biscia è stato un amicone di Craxi è cosa nota. Definire craxi di sinistra può sembrare una bestemmia ma era come si definivano loro, giusto per avvalorare ulteriormente la mia tesi.

    Un esempio esplicito di quanto berlusconi fosse esposto a sinistra lo puoi vedere dalla sua tv francese. Quella fallita. Berlusconi fu introdotto in francia da craxi e appoggiato da Mitteran il quale aveva bisogno di una TV di propaganda da contrapporre alla destra. Come sappiamo berlusconi usa l’anticomunismo come rete elettorale, ma se c’è da fare affari invita con piacere a casa sua un ex dirigente del KGB.

    Per Berlusconi però andò male perché in francia vinse la destra(come previsto) di Chirac. Qualche anno dopo “le 5” fallì, giusto a dimostrare che senza appoggi politici il biscione non è tutto sto gran imprenditore.

    Guarda che è questo il motivo per cui Chirac odia berlusconi… Chirac insultava apertamente berlusconi quando in italia la maggior parte delle persone non sapeva nemmeno chi fosse.
    E lo insultava perchè schierato a sinistra. Sul foglio ste cose dovrebbero essere scritte.

    A questo punto però capisco questa alzata di scudi a favore del giornale di ferrara. Forse non sapete nemmeno che ferrara da estremo comunista lanciava le molotov? Sapete che poco dopo si faceva pagare dalla CIA per dare informazioni da infiltrato? Credo di si, visto che se ne vanta anche se lavorare per servizi segreti stranieri dovrebbe essere tradimento contro la patria.

    Per me leggete quello che volete basta che non danneggiate la sinistra dicendo di essere di sinistra come sta facendo in questo blog (almeno il neri lo fa per egocentrismo).

    Tutto questo mi ricorda tanto la questione di d’alema che scriveva per la Mondadori. Se non capite cosa ci sia di sbagliato se un operaio paga berlusconi per leggere il pensiero di d’alema, non riuscirò a farvelo capire io.

    P.S. Scusate per l’italiano approssimativo, ma sono uno di quelli che da più importanza al contenuto. Se dovessi badare alla forma, credo che due tette attirerebbero più persone.

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