I triangoli no, non li avevo considerati

Uno dei triangoli incisi nel deserto del NevadaChi ha provato Google Earth (o le mappe di Google: ma non poter inclidare il piano e partire per un volo radente in tre dimensioni non è la stessa cosa) e ci ha speso notti intere sa è una droga e che, al confronto, Lapo e Calissano, dopo, si sentivano una bellezza. Io, per dire, sono a un passo dal dover prendere la Xamamina, prima di lanciare il programma, e scherzo fino ad un certo punto.
E’ un surrogato virtuale del viaggiare: si può dire che non è la stessa cosa, certo, ma quelli tra voi che in aereo trascorrono il tempo guardando fuori dal finestrino, quasi compatiti dal vicino di posto che immagina per voi sia la prima volta e invece non è vero, sanno che cosa voglio dire.

Così capita che, una sera, decido di passare in volo radente sull’Area 51, la famigerata base segreta americana che ha dato di che campare a migliaia di scrittori di fantascienza e a Chris Carter, il creatore di X-Files. L’Area 51, per chiarire, è quella in cui si dice siano stati nascosti (dopo essere stati uccisi e vivisezionati) i corpi dei due alieni che si sarebbero schiantati con la loro astronave in un’area remota del New Mexico, a nord-est di Corona, il 2 luglio 1947. Secondo quelli che credono a questo tipo di storie, i resti sarebbero infatti stati trasportati dalla base aerea di Roswell fino all’Area 51. A sentire altri, invece, astronave in panne e omini verdi si troverebbero in un fantomatico “Hangar 18” nella base aerea militare Wright-Patterson a Dayton, in Ohio. Peraltro, anche l’Area 51 possiede un altrettanto misterioso “Hangar 18”.
Per i curiosi, l’Area 51 è ubicata nel Nevada del sud, nel deserto del Mojave. Al suo interno si trova la base Nellis, che prende il nome da uno dei più sfigati militari americani: il pilota del P-47 William Harrell Nellis, abbattuto in Europa un giorno prima della fine della Seconda Guerra Mondiale. A sud-ovest c’è Las Vegas. Poco distante il lago Groom. Ad est il “Nevada test site“, luogo nel quale nel corso degli anni sono avvenuti migliaia di esperimenti militari (se cliccate qui – o qui, in dettaglio – potete visionare un’immagine nel quale ogni singolo esperimento è segnalato da un mirino; e non fatevi ingannare dalle scritte segnaletiche in sovraimpressione: i luoghi colpiti sono molti di più, come si può evincere aprendo questo file leggibile se avete installato Google Earth).

(Cliccare sull’icona rotonda azzurra
per visualizzare le aree ritratte con Google Earth)
Cratere Sedan
Cratere
Sedan
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Esperimenti nucleari
Esperimenti
nucleari
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Esplosioni nucleari (dettaglio)
Esplosioni
nucleari (dett.)
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Va detto che non è che le forze militari USA si siano granché impegnate a smontare la leggenda e sfatare il mito: il governo non conferma né smentisce l’esistenza stessa della base e l’intera area e parecchie migliaia di acri tutti attorno sono stati dichiarati off-limits. I curiosi che vi si avventurano devono vedersela con minacciosissimi cartelli che segnalano la licenza di uccidere da parte dei sorveglianti (assoldati da un’azienda di sicurezza privata e conosciuti come “Cammo Dudes”); posti di blocco presidiati da guardie ogni 50 piedi lungo il confine; sensori di movimenti disseminati lungo tutta la zona e, infine, da elicotteri che pattugliano dall’alto. Oltrepassare il confine militare comporta l’arresto immediato.


Tutto ciò, si capisce, contribuisce ad accrescere la mitologia del posto, malgrado chiunque sia riuscito ad avvicinarsi più degli altri sia poi tornato indietro con anonime fotografie di normalissimi capannoni e strutture militari. Eppure sono in molti a pensare che l’Area 51 si sviluppi per miglia e miglia sottoterra, e che quella che si vede in superficie sia solo la punta dello spillo.
Qualcosa di segreto, però, è innegabile ci sia o, perlomeno, ci sia stato: i modelli di velivoli U-2, A-12, SR-71 Blackbird, e F-117A, ad esempio, sono stati testati e nascosti nella base aerea Nellis fino a quando la loro esistenza non è stata nota al pubblico. Convintissimi testimoni affermano di avere visto volare nella zona apparecchi tecnologicamente molto più avanzati di quanto si crede sia scientificamente possibile al momento, e del resto dal 1980 si rincorrono voci a proposito di “strane luci” che sfrecciano nel cielo a velocità impossibili nelle vicinanze della zona.

Conclusa la parte turistica, torniamo a noi, a me. Ero in volo radente sul deserto nel Nevada, dicevo, curioso di capire perché una zona desertica senza alcuna particolare attrazione sia entrata nella leggenda, quando mi imbatto in alcuni cerchi concentrici disegnati sul terreno. Cerchi del diametro di miglia, visibili da 5000 piedi e oltre.

Area 51
Area 51
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Concentric circles 1
Concentric
circles 1
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Concentric circles 2
Concentric
circles 2
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Concentric circles 3
Concentric
circles 3
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Concentric circles 4-5
Concentric
circles 4-5
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Concentric circles 6
Concentric
circles 6
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Concentric circles 7
Concentric
circles 7
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Concentric circles 8
Concentric
circles 8
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Concentric circels 9
Concentric
circles 9
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Crosshair 1
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Crosshair 2
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crosshair 3
Crosshair 3
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Ora, non per tarpare le ali della fantasia degli ufologi, ma è chiaro che ci troviamo al cospetto di bersagli militari. Bersagli visibili dagli aerei in volo, in particolare (altri tipi di cerchi – in genere di colore verde – che solleticano la fantasia della community di Google Earth sono in realtà normalissimi sistemi di irrigazione circolare). Epperò resta bizzarro, ammetterete, che quei bersagli abbiano un’ampiezza immensa e – soprattutto – che siano composti da strade. Già: strade come quelle percorse dalle automobili. Ogni cerchio, una strada. Ogni segno, una strada. Strade che girano in tondo, concentriche, per chilometri e chilometri.
Non è impossibile. E’ solo singolare.
E la curiosità aumenta quando, proseguendo il tuo volo radente, scopri che di questi bersagli ne esistono di più bizzarri: cerchi concentrici perfetti racchiusi all’interno di monumentali triangoli. Uno di questi, in particolare, visto dall’alto sembra comunque disegnato da Giotto, pur essendo “inciso” in una zona montuosa.

E va bene tutto: pur fan di X-Files, noi siamo San Tommasi che di qualsiasi teoria esigono una dimostrazione pratica; siamo gente per cui sacre sono solo le parole del CICAP; però guardate la prima e la seconda foto dei triangoli stampati sul deserto e ditemi voi se è normale che qualcuno si metta a numerarli (nel primo, in alto, si riconosce a malapena il numero “2”; il secondo è chiaramente contrassegnato con il numero “3”) tratteggiando sul deserto una strada che sembra sia stata realizzata con l’aiuto del normografo di Godzilla.

Triangolo n° 2
Triangolo n° 2
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Triangolo n° 2
Triangolo n° 3
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Bersaglio n° 7
Bersaglio n° 7
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Ecco, a questo pensavo: se è normale che il sedicente esercito più potente del mondo (notare che i bersagli ci sono, ma ne avessero centrato uno) si metta a disegnare per terra stanghette e numeretti ciclopici (resta peraltro una grande domanda: dov’è il numero uno?). E l’ho pensato fino a quando, in conclusione del mio volo virtuale, parecchie miglia più avanti, non mi è capitato di imbattermi in un tizio che si è avventurato con la macchina nel deserto per scrivere RSG RULZ Clicca qui per aprire con Google Earth (¹) con i copertoni di un SUV sulla sabbia, a caratteri monumentali.


(¹) Svelato anche il mistero del graffito RSG RULZ in pieno deserto. Lo spiega direttamente l’autore nel forum di Google Earth: “RSG” sta per “Remote Sensing Group” (qui il sito ufficiale) un’organizzazione facente capo all’Università dell’Arizona, a Tucson, e che si occupa di calibrare i satelliti della NASA utilizzando la Railroad Valley Playa. Dice: “Ok, abbiamo tentato di fare gli spiritosi: volevamo solo dire ‘ciao’ ai satelliti Ikonos e Quickbird. La cosa divertente è che quando l’immagine è stata presa, noi stavamo ancora lavorando in quel posto. Poco più sotto si vede il nostro fuoristrada”.
Nel frattempo, pare che la moda stia dilagando. Appurato che c’è chi se lo sceglie per professione, pare esista anche chi, evidentemente, lo fa per noia. Tale “Tony”, che ha inciso il proprio nome su una collina Clicca qui per aprire con Google Earth.
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22 Commenti

  1. William Nellis, cercando su Google, non è morto l’ultimo giorno della guerra, ma durante la battaglia delle Ardenne (o della Bulge), quindi in Belgio e quindi circa un anno prima della fine.

  2. mistero per mistero, hai pure cercato i disegni degli inca Nazca? Se la cosa ti stuzzica e li trovi fai una segnalazione?
    Grazie

  3. questo post è molto bello e io sono molto invidiosa perché ho provato a installare google earth un mese fa e malgrado avessi i requisiti di sistema mi si è prima piantato tutto poi il picci si è spento facendomi una pernacchia.

  4. ma perchè quel maledetto googleheart ogni volta dopo un po che gira mi si impalla completamente e mi manda in mod. provvisoria il sistema.
    help me.
    comunque fino a che non si inchioda è una figata

  5. Nazca si vede su Googleheart ma la risoluzione non è il massimo, Stonehenge invece è uno spettacolo! Per vedere le cose più simpatice senza andartele a cercare di persona è consigliabile una capatina sul forum di Googleheart dove gli altri utenti postano le coordinate delle locazioni. Tutto chiaro? (Spero di si)

  6. gneri hai provato a sorvolare la base segreta del Cav. Banana a Porto Rotondo …? (Io Povca Tvoia c’ho il Mac e google Evth non viesco scavicavlo)

  7. Xamamaps

    Gianluca Neri confessa su Macchianera la dipendenza dalla droga satellitare di Google in un post partito alla grande con i segreti dell’Area 51 e chiuso in bellezza con… Ecco, a questo pensavo: da quanti anni non sentivo parlare dell&#8217…

  8. Non tutti, Fabrizio, non tutti. I cerchi concentrici 6, 3 e 1 sono chiaramente bersagli militari, tant’è che si possono chiaramente vedere i bersagli colpiti.

    Per il resto: so che sono strade. E’ questo l’assurdo, no?

  9. Gianlu’, non colpiti. Focalizzati. Non sono bersagli per aerei, ma per focalizzazione dallo spazio. Dagli aerei sarebbero tremendamente facili.
    Ci stanno lavorando da decenni, e c’è un sacco di letteratura in giro. Si focalizzano microonde sui 95GHz. Sono state usate anche in Iraq. Per farti un’idea, durante i test era vietato indossare le lenti a contatto.

  10. quindi tutte le testimonianze ke circolano su misteriosi avvistamenti UFO e bagliori nel cielo in questa zona in realtà sono degli il risultato di esperimenti degli stati uniti?

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