Ognuno ha la democrazia che si merita

Il brutto di queste Primarie è che chiunque ne parli non si esime dal pronunciare la formula «strumento di democrazia». Come se fosse necessario esorcizzare qualcosa: ad esempio il fac-simile in versione manifesto che trovi all’ingresso del seggio già crocettato sul candidato Romano Prodi, in una elezione finanziata direttamente ed inderettamente da tutti i cittadini (in realtà è successo di meglio).
Anche per questo sono andato a votare pochi minuti fa: così, tanto per mettere una crocetta dove voglio io e non dove mi dicono sia bene disporre. Ho scelto Fausto Bertinotti.
S’avessi potuto esprimere un ordine di preferenze, il cosiddetto voto trasferibile che vale in Irlanda, sarebbe stato questo: BertinottiScalfarotto (ovunque è andato, pure da Anna La Rosa, ha fatto figure egregie) – Di Pietro (brava ed onesta persona, ma Tangentopoli fu 13 anni fa) – Pecoraro Scanio – Panzino – Prodi – Mastella (uno che darebbe tutto pur di non arrivare ultimo, così da tenere ancora buono il salto dall’altra parte).

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50 Commenti

  1. E certo che è uno strumento di democrazia. Vedere la gente fare la fila, come non era mai successo, dichiarare esplicitamente la propria appartenenza ad un disegno politico è una cosa bella. Felicemente, senza perplessità, a testa alta e con poche riserve (volevo dire – senza riserve, ma mi è apparso eccessivo). Andiamo tutti a votare, per chi vi pare, ma votiamo.

    P.S.: Non ne posso più di uno come Luca Sofri, che si è autoeletto Grillo Parlante, Pierino della sinistra, che non fa passare un giorno, senza strapazzarci i marroni su Prodi. Mi viene da pensare che aveva ragione Brontolo, quando lo bersagliava un giorno sì e l’altro pure. Ed io che l’ho pure difeso. Che palle. E basta, no?

  2. “dichiarare esplicitamente la propria appartenenza ad un disegno politico”

    eh no. io più tardi vado a votare e voto Scalfarotto, la persona Scalfarotto.

  3. Sì e sborso il mio euro, ma questo non significa che per le persone in fila ci sia un solo comune denominatore e niente riserve.

  4. Per le persone in fila almeno UN denominatore comune c’è. Probabilmente – purtroppo – è UN denominatore comune CONTRO qualcosa e non PRO qualcos’altro.

  5. Vogliamo procedere con l’infausto gioco delle percentuali?

    Io ci provo.

    Prodi: 54%
    Bertinotti: 31%
    Di Pietro: 4%
    Scalfarotto: 4%
    Pecoraro Scanio: 3%
    Mastella: 2%
    Panzino: 2%

  6. La gente faceva la fila anche in Irak e pure alle ultime elezioni presidenziali in USA, quindi per me non basta come ‘segno di democrazia’.Perlomeno
    noi che stiamo da quest’altra parte, un candidato premier ce lo scegliamo.

  7. mi fa piacere che a sinistra ci sia sempre uno spirito critico ben presente. sono andato a votare e sono contento di averlo fatto. Gli elettori di sinistra hanno capito quanto era importante. Forse anche Il Giornale domani dedicherà un trafiletto alla cosa, magari per dare voce a Mastella come hanno fatto le televisioni del padrone oggi.

  8. Vado a votare per contribuire a decidere il nome del candidato. Democrazia è anche questa. E voto Prodi. Perchè? Perchè la Panzino si è dimostrata patetica,incompetente e scorretta (“votare Prodi? Non so…); perchè ho paura che premier Bertinotti torni a parlare di abolizione della proprietà privata; perchè Di Pietro è onesto, ma fa ancora paura a tanti; perchè Mastella neanche lo prendo in considerazione. Mastella chi? Infine: perchè voglio mandare a cagare una CAZZO DI VOLTA PER TUTTE Berlusconi.

  9. Nessuno che trovi strano che sia obbligatorio pagare un euro per poter votare?
    Un offerta libera pareva un idea troppo reazionaria?

    Un uomo un voto! Un voto un euro!

    Al confronto quelli di FI sono principianti…

  10. Ho votato, e ho votato Prodi, l’unico in grado di farci vincere. Una sua netta affermazione trasformerebbe queste primarie in una vittoria per tutto il centrosinistra e non darebbe adito alla destra di continuare con la sua opera di farci litigare tra noi.
    Devo dire che la classifica di gradimento proposta in questo post non mi dispiace affatto, tutt’altro, se si potesse scegliere senza considerare il panorama generale.
    Leggendovi, però, non ho potuto fare a meno di ripensare ai danni causati dal voto contrario di prc in parlamento al governo Prodi, agli inciuci D’Alema-Cossiga, e alle altre vicende autolesionistiche del centrosinistra che hanno dato al nano la possibilità di portare l’Italia alla rovina.
    Penso perciò che se l’inizio è questo che leggo in questo post e nei vostri commenti…beh…iniziamo proprio male…e non abbiamo imparato niente dal passato.

  11. Sergius, quelli di FI non hanno problemi di soldi, però per iscriversi al club loro bisogna pagare.

  12. Percentuali:
    Prodi 58%
    Bertinotti 29%
    Di Pietro 4%
    Pecoraro Scanio:3%
    Mastella 3%
    Scalfarotto 2%
    Panzino 1%

    (secondo me almeno 100.000 attivisti di centro destra sono andati a votare infiltrandosi, per votare Bertinotti – altrimenti le percentuali reali sarebbero 65% Prodi e 20% Bertinotti, all’incirca)

  13. Toto primarie

    Mi lancio in un toto primarie (e vi invito a fare lo stesso), nell\’ipotesi di votazioni regolari ed in quella di voto fortemente infiltrato del centrodestra.

  14. Ma quello nella vignetta è Arrigo Sacchi?
    Comunque, hai appena votato scalfarotto? Bene , ora corri a comprare l’ultimo doppio live di Guccini e lasciati andare sul divano, fatti cullare dalla musica e riposa ragazzo, riposa, perchè ne hai veramente bisogno :)

  15. @ED, ok ma non ti pare che rispetto al un iscrizione il fatto di versare soldi per poter votare appanni di piu una parola come “democrazia”:cosa è una raccolta fondi camuffata da consultazione?
    Le cose sono semplici mi sembra:se vuoi esprimere un diritto devi pagare.C’è profonda contraddizione mi pare.

    Puzza di marcio e il fatto che sia “solo” un euro non lo fa puzzare di meno.

  16. Sergius, l’organizzazione di un evento così costa, i gazebo vanno affittati, come bisognerà affittare gli spazi pubblicitari se verrà approvata l’abolizione della par condicio. Questo discorso non vale ovviamente per qualcuno che ha un patrimonio di 10.000 miliardi e che con i soldi e i favori politici ha avvelenato ad esempio il calcio, costringendo le squadre a rialzi pazzeschi per l’acquisto dei giocatori ed ha alimentato un sistema che manda le squadre in bancarotta. Tenterà anche la corruzione del sistema politico, drogando la competizione elettorale con una alluvione di milioni di euro e con gli spazi gratuiti.
    E tu ti lamenti per un euro, un euro è simbolico, la simbologia dell’impegno ed il giusto contributo alla comunità politica di appartenenza. Non i fondi neri, quelli per i quali poi bisogna corrispondere i favori politici e sottostare ai ricatti. Per un euro basta rinunciare alla colazione, al cappuccino, quella che ci è arrivata con la diminuzione delle tasse. E non ti dico che soddisfazione che è quella di pensare che con quell’euro contribuisci a mandare a cagare il premier truccato e truccatore.

  17. @ventomare
    E cosa vietava una cosa del tipo “offerta libera” ?
    Mi spiace ma questa se si chiama politica,se si chiama democrazia, deve essere qualcosa di diverso da una puntata a Las Vegas.

    Riguardo i costi, i fondi per i partiti sono li per questo no?

    ciao
    Sergius

  18. Perché nella vita oltre ai diritti ci sono i doveri, e partecipare impone anche di impegnarsi, costruire insieme agli altri, è una regola giusta. Poco, pochissimo, ma un segno tangibile, concreto. Una piccola rinuncia, simbolica, per la propria comunità. La politica è nostra, e vogliamo contribuire a farla, almeno a sinistra. Ti confermo che l’euro che ho dato è stato uno delle ultime spese che mi ha più soddisfatto, una goduria se penso che oltre a me sono andati a votare 3 milioni di persone producento una delle più belle lezioni-elezioni democratiche degli ultimi tempi in Italia. E se Berlusconi pensa che è facile raccogliere tutta questa gente e vincerle, ed è sicuro di vincerle, le facesse lui! Che a noi viene da ridere!

  19. Cmq, la spiegazione ufficiale dell’obolo era: evitare che si infiltrassero elettori del polo. Già, perchè a destra non hanno un euro da infilare nell’urna, a sinistra invece siamo tutti ricchi!

    Cmq, fanculo. Preferisco pagare per votare, anzichè per un caffè.

  20. Sergius ascolta le elezioni costano un botto spaventoso, esagerato. Tant’è che questo è uno degli argomenti utilizzati contro la proliferazione dei referendum. Però questi sono i costi della democrazia e li si sopporta volentieri, tramite lo stato. Le primarie sono delle elezioni in piccolo da organizzare senza contare sugli apparati e mezzi dello stato, e edifici, e forze dell’ordine e scrutatori pagati. Costano e no le casse dei partiti non sono sufficienti a farvi fronte. Quindi si da un contributo minimo, che comunque non basterà, esattamente come succede con le elezioni maggiori attraverso le tasse.
    Punto.

    La prossima volta offriti volontario se vuoi dar forza alla democrazia.

    Se invece non credi nell’utilità delle primarie liberissimo, non sei solo, ma è un altro paio di maniche.

  21. Le mie percentuali:
    Prodi 56%
    Bertinotti 32%
    Di Pietro 4%
    Pecoraro Scanio:3%
    Mastella 2%
    Scalfarotto 2%
    Panzino 1%

    Ho votato Prodi, ovviamente…è il nome più fastidioso per il cavaliere.

  22. @ventomare, da bravo, non vado a prostitute, figurati se do 1 euro a prodi per godere :)
    Sono d accordo con te che 1 euro e poco ma e’ il principio che conta.

    Per votare devi pagare.
    Il pagamento presuppone una transazione:denaro
    in cambio di “qualcosa”.Che cosa?
    Mi vogliono vendere la facolta’ di voto?

    Ti ripeto:l ‘offerta libera era la scelta piu etica.
    Altrimenti tanto valeva chiamarla “raccolta fondi”

  23. @antonio,
    Mica posso contraddirti,dici la verita riguardo i costi.
    Ma diciamocelo le elezioni sono la qualita piu alta dell’espressione democratica e farle pagare
    equivale a far pagare l aria stessa.

    Se ti piace l’immagine puoi pensare che le elezioni siano il respiro stesso della democrazia.
    Tutti devono respirare,anche senza un euro.

    Un euro o 10centesimi non importa:non sono piu votazioni.E’ un altra cosa,con un altro nome,ma non si possono chiamare più elezioni.

    Mi rendo conto che la mia è una questione di ideali e di principi quasi assoluti ma proprio
    questa cosa del cartellino del prezzo sulla scheda
    elettorale la trovo disgustosa.

  24. Io non ho votato. E non certo per il prezzo, che mi sembra frutto di un compromesso ragionevole. Il punto è semmai che le primarie sono un’altra cosa (Luca Sofri ha perfettamente ragione).
    E adesso che torna il proporzionale poi?
    Ma come si fa se Prodi è l’unico candidato, su. A me sembra che in Italia nessuno accetti la sana competizione e il rischio di doversi farsi da parte: sempre tutti un pò vincitori e sennò è colpa del sistema. E dai: sarebbe stato diverso se si fosse candidato Rutelli: forse avremmo visto anche il candidato occulto dei DS, che invece oggi vince se Prodi non supera il 60%. Ma vi paioni cose serie? Saluti.

  25. Io non ho votato. E non certo per il prezzo, che mi sembra frutto di un compromesso ragionevole. Il punto è semmai che le primarie sono un’altra cosa (Luca Sofri ha perfettamente ragione).
    E adesso che torna il proporzionale poi?
    Ma come si fa se Prodi è l’unico candidato, su. A me sembra che in Italia nessuno accetti la sana competizione e il rischio di doversi farsi da parte: sempre tutti un pò vincitori e sennò è colpa del sistema. E dai: sarebbe stato diverso se si fosse candidato Rutelli: forse avremmo visto anche il candidato occulto dei DS, che invece oggi vince se Prodi non supera il 60%. Ma vi paioni cose serie? Saluti.

  26. il fac.simile con la crocetta su prodi? ma dove cazzo hai votato? Io ho fatto il presidente di seggio, tra il materiale arrivato c’erano fac.simile delle schede in versione poster senza croci su nessuno dei candidati, bandita ogni bandiera di partito, solo quelle dell’unione e dell’italia.

  27. Ragazzi, Prodi ha stravinto. Contro l’arroganza della maggioranza e fregandosene assolutamente delle schizzinoserie dei bloggers che hanno votato Scalfarotto (per i cui esiti elettorali non sprecherei nemmeno la parola “fallimento”).

    Tutti pronti a criticare la sinistra da lontano con dei bellissimi “DOVREBBERO fare”. Non ne vedi mai uno ad un’iniziativa.

    Ma forse sono io che mi sbaglio e non ho ancora capito che queste menti illuminate che buttano il voto in un progetto perdente e tristanzuolo come la candidatura di Scalfarotto (pover’uomo: gettato nella mischia nonostante fosse stimabile politicamente), hanno il dono della militanza telepatica, wireless…

    Mi spiace, ma leggo solo cose di gente che ha un po’ troppo la puzza sotto il naso. Berlusconi e soci fanno le peggio porcherie e noi stiamo qui a fare gli schizzinosi?
    Ma siamo tutti ricchi di famiglia e non ce ne fotte niente se vince Berlusconi?

    In ogni caso il 70% di 3 milioni di persone (non ho testa di fare il conto) ha spernacchiato i tanti profeti del particolarismo a sinistra. Ammalati della tremenda sindrome di Tafazzi, tanto per cambiare.

    Facciamoci furbi.Meno male che ha stravinto Prodi.

  28. Sergius, pensa che io non sono neanche andato a votare. Sono d’accordo con te, la mia su FI era una battuta. Su queste primarie ci sarebbero da fare discorsi troppo lunghi e questo non è il posto adatto. Le votazioni che contano le faremo tra qualche mese. Che poi dovesse essere Prodi a guidare la coalizione era chiaro già da anni. Intanto il Cavaliere comincia a innervosirsi e questo è un bel segno.

  29. Suzuki: non capisco assolutamente il tono del tuo post. Erano primarie, potevamo votare chi ci piaceva di più, votare Scalfarotto, o Bertinotti, o la Panzino, non era un regalo al polo, era solo esprimere la nostra opinione.
    Potremmo dire la nostra ogni tanto, no?

  30. oh, come non ci avete indovinato!
    4.000.000 di voto, di cui 3.000.000 a prodi.
    romanone ci ha visto meglio di tutti, ‘stavolta. la gente aveva una gran voglia di poter farsi sentire, alla faccia di tutti gli storcinaso.

  31. 4000000 di votanti, che non solo si sono presi il disturbo di andare a votare, ma hanno pagato un contributo, spesso superiore ad un euro.
    Vorrà dire qualcosa, no? Chiaramente non sono paragonabili a quelle americane, ma il messaggio è stato chiaro: io che voto, voglio esserci, partecipare. E’ stato bello al seggio, trovare gente che la pensava come me: magari non era d’accordo con Prodi, ma votava lo stesso, perchè cosciente che le prossime elezioni non le possiamo perdere. Se l’unione riuscirà a vincere, si potrà allora rivedere il meccanismo delle primarie e magari metterci dentro anche una scelta sui programmi. Ma dobbiamo voncere.

  32. beh, d’altra parte prodi gronda di carisma, non poteva essere altrimenti. in quel ‘fare gli schizzinosi’ di cui sopra c’è già l’ammissione di una grande povertà, come a dire ‘votiamo anche chi ci fa schifo’. io non mi sarei mai sognata di votare a sinistra, l’ho fatto solo per il linguaggio nuovo di uno sconosciuto che dal nulla ha raccolto 25.000 voti. nulla, sì, perché i blog non contano nulla, i passaggi televisivi di scalfarotto si contano sulle dita di una mano, i minuti che ha avuto a disposizione durante i passaggi idem, la stampa favorevole lo stesso. chi l’ha votato per fargli raccogliere firme, ieri ha votato prodi. perché è prodi – un democristiano – la grande speranza della sinistra italiana. auguri.

  33. Ma che c’importa chi ha vinto e come? Che c’importa di sapere quanti voti ha avuto Prodi e quanti Scalfarotto? E’ il messaggio che qualche milione di persone ha voluto mandare andando a votare quello che conta. E il messaggio a me pare chiarissimo: stiamo scaldando il motore, siamo pieni di entusiasmo. Arriviamo.

  34. Grandiose queste primarie. Pazzesca la tempistica, proprio adesso che si torna al proporzionale. Wow. Visto che servono a poco, mi auguro che almeno siano funzionali a una soppressione politica di quel residuato bellico che è Demente Mastella.

  35. Perchè Scalfarotto avrebbe dovuto ottenere un risultato eccellente alle primarie?
    Ha appena iniziato in politica, dove poteva arrivare?
    Ci sono peccati di “inesperienza” che tutti fanno all’inizio.
    Perchè il candidato premier del centrosinistra dev’essere un uomo che nel suo programma scrive che dobbiamo rientrare nei parametri UE, ma non scrive come?
    Forse perchè è giovane, perchè ha un blog su internet e perchè è il responsabile delle risorse umane di una banca molto importante.
    Tutte queste sono speranze per il futuro, che fanno prevedere la crescita di un potenziale leader.
    A breve termine preferisco Prodi che nei parametri UE mi ci ha già portato tanti anni fa!

  36. Non avevo capito che non avevi idee di sinistra, barynia. L’equivoco con te è stato questo. Strano perché ti ho sempre letta pensandolo, mi sono trovato sempre in linea con quello che scrivi. Comunque, in fondo meglio così, sei una di quelle di ritorno, a cui è stata data la possibilità di esprimere liberamente la propria volontà politica scegliendo una figura nuova nel panorama italiano, e questa possibilità te l’ha data la sinistra. In particolare te l’ha data Prodi, che nonostante avesse la candidatura in mano ha voluto fortemente queste primarie dimostrando visione e coraggio politico. In Puglia Vendola ha vinto le elezioni, non era così scontato, perciò, che Bertinotti, non prendesse il 30% e che Prodi andasse al 50%, indebolendone la leadership politica. Invece ha preso il 75%, mica bruscolini, raggiunta su una base percentuale di elettori “doppia” di quella che va alle primarie negli USA. Prodi è il candidato ideale, Prodi conosce il valore del concetto di network, per il lavoro che ha fatto nel laboratorio europeo, che è quello che serve per guidare una coalizione di partiti alla quale non a caso è stato dato il nome di UNIONE. Prodi è un grande esperto economico (per dirne una Rifkin è consulente di Prodi, ne ha sempre parlato bene e riconosciuto la sua visione lucida e moderna) e questo serve al paese, ridefinire il suo assetto economico-produttivo, riportarlo al centro della politica internazionale come parte attiva. Tra 5 anni se Veltroni vorrà, e non confermerà la decisione di smettere la politica, allora potrebbe essere lui il candidato della sinistra, e prendere un paese risanato e rinnovato e vestirlo di bellezza e di modernità. Ma prima di tutto questo c’è da vincere le elezioni del 2006 e sbaragliare questa destra dannosa, sorda e immorale. E non sarà una passeggiata.

  37. Quattro milioni e mezzo (ultimi dati di raisat, stamattina…) di liberi votanti equivalgono a circa il 9% della popolazione italiana. Della popolazione, non del corpo elettorale attivo… che è logicamente inferiore, e quindi in percentuale credo si potrebbe arrivare a un buon 10, 11% degli elettori, forse: un dato che fa riflettere comunque, direi. Ed è un buon segnale. Non sono Prodiana, ma per scalzare il berlusca dal seggio della presidenza del consiglio, bisogna pur cominciare da qualcosa, no?
    E quantomeno, è molto divertente fargli venire un po’ di strizza…

    Quanto all’euro della discordia… non sarà peggio del valore ricaricato su ogni prodotto che ha a che fare con mediaset, e noi più o meno inconsapevolmente (o masochisticamente) versiamo nelle sue casse, acquistandolo: dai libri mondadori ai dvd distribuiti da medusa. Per non dire della grande distribuzione, e di ogni inserzionista tv. Francamente, io non me la sento di attuarne il boicottaggio per ragioni personali, anche se so che dichiarandolo mi attirerò fatalmente gli strali di qualcuno. Con la non trascurabile differenza che qui si è trattato di un’offerta libera (minima) e volontaria. Non occulta. Quindi, chi è senza peccato scagli la prima pietra.

    Domandina carognina finale: adesso, cosa credete che farà Follini?… Io un’idea dove mandarlo l’avrei. E voi?;o)))))

  38. mh, ho votato socialista perché mio babbo militava e mi aveva convinta, poi sempre radicale. ora, in mancanza di un cambiamento serio, vedo l’astensionismo.

  39. Beh, se lo SDI ed i radicali si fondono, potresti trovare una composizione. :)
    Comunque le braccia della sinistra sono sempre aperte, e rispettose del sentire delle persone. :)
    Pensaci con calma, il programma della sinistra non sarà quello di Zapatero, ma è il programma della pace, dell’Europa, dei diritti, della Politica, con la P maiuscola. Non dei trucchi e della bassa cucina politica mirata a fini individuali. Non perdere l’occasione di partecipare come hai fatto questa volta.

  40. tutto molto bello,certo.Ma io starei un po attento a entusiasmarmi anche in caso di vincita delle elezioni politiche.Nella migliore delle ipotesi questa destra che odiate in maniera smodata,a volte cieca(io non la tollero,ma nemmeno amo margherita,mastella,ecolgisti a senso unico,Ds e rifondazione in vena di epurazioni)prenderà almeno 19 milioni di voti.Forse dovremo cercare un percorso diverso

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