Dico una cosa impopolare, ma poi neanche tanto.
Riguarda il video trasmesso da “Le Iene“, il programma di Davide Parenti, nel quale si è visto un “noto e insospettabile personaggio televisivo” fare proposte esplicite ad un’aspirante attrice diciannovenne di belle speranze, e solo quelle, ché non mi ricordo dove l’ho letto, ma pareva una Nikka Costa invecchiata male. “Le Iene” si sono premurate di camuffare volto e voce del personaggio, specificando di non poter fare il nome del presunto vip.
Ora vi spiego perché C.S.I. ha rovinato una generazione.
Dopo la messa in onda del filmato internet si muove (si muovono soprattutto i lettori del blog di Selvaggia Lucarelli e del Daveblog: va detto, perché non l’ho visto scritto da nessuna parte) e accade una cosa che avrebbe del rivoluzionario se non fosse già successa in casi analoghi (per citarne uno assolutamente estraneo al sottoscritto, e facendo le dovute proporzioni rispetto alla gravità della vicenda, quello dei dossier americano sull’omicidio di Calipari), ovvero cento, mille teste si mettono ad indagare come un sol uomo e finisce che ridicolizzano uno degli espedienti più utilizzati dai giornalisti quando la necessità è quella di proteggere la fonte della notizia: camuffare la voce. Qualcuno registra il filmato e, con un semplice editor di file audio, riporta la voce di Topo Gigio allo stato originale.
Lui – è ormai chiaro e persino confermato – è Amedeo Goria, il signor Ruta, telegiornalista sportivo RAI. Ironicamente, è in video in diretta su RaiTre nel momento esatto in cui l’intera rete gli fa tana. Poi si autosospende dal video. Dice lui. Lo sospendono, pensiamo noi.
Qui partono le considerazioni:
- Nel lasso di tempo tra la messa in onda del filmato e la scoperta dell’effettivo colpevole sono volati nomi e parole grosse. Dal filmato si deduceva che, oltre ad utilizzare le “k” al posto dei “ch” negli SMS, il nostro – lo si evinceva chiaramente dalle inquadrature del cellulare dell’aspirante soubrette – aveva il cognome che iniziava con la lettera “G”. Da altre frasi pronunciate e chiaramente udibili nel corso del servizio si deduceva, inoltre, che il marpione era un marpione Rai e non un marpione Mediaset. Per qualche ora, insomma, forum e blog sono rimasti ingolfati da insulti random nei confronti delle “G” di viale Mazzini: Giletti, Giurato, Ghinazzi, Galeazzi, Guardì. Di tutti (alcuni non a torto, francamente, ma qui non si vuole fare i lombrosiani) si è detto che “avevano la faccia di uno capace di fare una cosa del genere”. Dal che si deduce che, probabilmente, in casi come questo e se proprio lo si deve, è preferibile fare nomi e cognomi, pur di evitare che il venticello della calunnia soffi a caso spazzando via intere lettere dell’alfabeto.
- Che Amedeo Goria possa essere “noto” è persino accettabile. Con fatica, ma alla fine si riesce a farsene una ragione. “Insospettabile” diventa una parola grossa.
- Una che arriva a pensare che Amedeo Goria possa traghettarla verso il successo non può essere catalogata tra gli esseri senzienti. Anche se dispone di regolare pollice opponibile.
- Amedeo Goria non ci fa una bella figura, su questo non ci piove. Epperò, alla fine, non dice nulla di particolarmente poco logico. “Allora, sei disposto ad aiutarmi o no?”, chiede lei. Lui cincischia, vuole portarla a casa: “Ti devo prima vedere, ti devo costruire, le brave ragazze che vogliono andare in televisione non vanno in giro al bar, devi sfruttare le tue abbondanze”. Lei insiste: “Cioè, tu non mi aiuti se non vengo a casa con te?”. E lui, che non è la Madre Teresa di Calcutta dello showbusiness né potrebbe esserlo anche volendo, chiosa: “se mi diverto con te, ti aiuto, sennò…”.
Al che viene da pensare questo: che, per quanto esacrabile possa essere il comportamento del giornalista, lei è sempre stata libera di alzarsi, andarsene, e financo sputtanarlo in televisione; lui non l’ha minacciata, non le ha detto “dammela, altrimenti ti uccido”, non ne ha abusato mentre altri due della redazione sportiva la tenevano ferma, non l’ha privata di un titolo o un ruolo che le spettava per merito. E, quindi: in nome di cosa ragazze come quella – che, per carità, sono libere di andare in giro per locali abbigliate come credono senza che nessuno debba rinfacciargli che “quelle perbene non vanno per bar” – andrebbero “aiutate” se non dispongono del talento necessario per riuscire da sole? Voglio dire: non stiamo parlando – e non è questo il caso – di un fenomeno da palcoscenico osteggiato, che so, da un funzionario con la prospettiva del materasso. Qui si tratta di “aiuto” in nome di cosa? Simpatia? Buona volontà? Compassione? Qui non ci sono colpevoli. Ci sono solo due persone tristi.
Ma il punto è: quand’è che ci siamo distratti e abbiamo permesso che questo stuolo di sciacquette iniziasse a pensare che quello alla ribalta, al successo, alla notorietà, sia diventato un diritto fondamentale dell’individuo?
Da quel che scrivi, fabrizio, la lobotomizzatrice deve essere passata anche dalle tue parti.
Anzi, con te si deve essere particolarmente accanita.
Che triste che sei. Che pena. Anche qui è colpa di berlusconi.
Peccato, questo articolo, bello e condivisibile, non meritava i tuoi spregevoli e sclerotizzati commenti.
Per quanto riguarda i craxisti, come li chiami, ora sono affari tuoi. Ora avete veramente vinto. Ora avete dalla vostra anche i “simboli” della pulizia etnica: de michelis e soprattutto bobo craxi e chiara moroni.
La prossima volta vedi di insultare tua sorella, che tanto, se ma ne avessi una, sarebbe pure lei in disaccordo con te, e lascia in pace la metà degli italiani che ha avuto la sventura di non leggere cuore.
la vera tristezza, macchianera, è che se tu o altri consideri normale una cosa del genere solo perchè lei era libera di alzarsi o lui non le puntava un coltello, questo rivela lo stato culturale e sociale della società in cui viviamo.
tu lo consideri normale forse perchè lo faresti se solo fossi giusto un po’ più “triste”, come dici tu…
o forse faresti spallucce se tua sorella/mamma/moglie/figlia ti raccontasse una episodio simile di cui è stata protagonista, consolandola con un: “mica è stato minaccioso”.
io sostengo michela
Che Goria sia un lombrico viscido e disgustoso e assolutamente acefalo…credo sia sotto gli occhi di tutti. La Ruta non è molto meglio di lui, ma sicuramente ha un pizzico di dignità in più. Ricordiamoci anche che il provolone Goria tradì la cara Mariateresa che ovviamente lo lasciò. Questo dimostra certo una propensione naturale per fare il cascamorto con le donne. Goria è un brutto…anzi tremendamente brutto e forse l’unico modo che ha per “acchiappare” una donna, è circuirla con promesse di successi. Questo atteggiamento da provolone può trovare solo riscontro con ragazze che vogliono a tutti costi entrare nel mondo dello spettacolo, che di base non hanno grosse qualità e che sono anche un pò facili di costumi! Direi che, considerando sempre che Goria è una lumaca bavosa e che mi fa senso come uomo e come giornalista, è utile dire anche che la porno-Michela non è certo uno stinco di santa ma solo un’arrivista furbetta che ha sfruttato l’ignaro Amedeo servendosi delle Iene (assetate di scoop)per raggiungere una facile e veloce pseudo-celebrità.
CHE PALLE!!!!!!
i soliti discorsi sulle puttanelle e i vecchi bavosi.
Passiamo a qualcosa di nuovo: il binomio famosi cocaina!
Volevo dire che concordo in tutto e per tutto con l’analisi di Limonet. Bravo mi associo alla grande!
Correggo innanzitutto Gabriella, che annovera tra le sue perversioni quella di immaginare blogger operosi in grado di smanettare sui file audio, magari di notte all’interno di laboratori segreti al Polo nord: mi dispiace deluderla, ma io mi sono limitato a diffondere un link. Grissom in questo caso non è un blogger, ma un forum-addicted che nemmeno conosco. Precisazione inutile ma sostanziale. In secondo luogo, anche se nessuno me l’ha chiesto: a me della faccenda attraeva l’aspetto ludico (ha gli occhiali? il cappello com’è? ma è Jack! Ecco chi è!). Quando ha iniziato ad assumere i contorni del caso umano ho smesso volentieri di interessarmene
Ma io proprio non mi spiego una cosa…..
Sono ormai tre mesi che leggo i blog e i commenti sulla tv e su tutto quello che di peggiore propina: Amici, C’è Posta per Te, Buona Domenica (inorridisco solo a scrivere il titolo), ecc… Poi vado a controllare i dati auditel, e mi accorgo -con stupore- che questi programmi continuano a stravincere negli ascolti.
Allora mi assale il dubbio:
1) Siamo un branco di masochisti, che godono nel vedere quello che odiano
2) Siamo un branco di perbenisti e opinioisti di ‘sti ca… che diciamo che un programma è inguardabile solo perchè “si deve da di’” ma poi ce lo registriamo se quel giorno non stiamo a casa.
3) I dati auditel sono truccati.
Fate rapidamente un calcolo: contate quanti vostri amici ammettono di vedere questi programmi, e quanti invece dicono di pensarla come voi.
Fatto?
Dei miei amici solo 2 vedono -e ammettono di vedere- questi programmi.
C’è qualcosa che non va.
Scusate se questa mail poco c’entra con Goria e con quella lì… Articolo meraviglioso, comunque.
Era uno sfogo, tutto qui.
Volevo dire che concordo in tutto e per tutto con l’analisi di Limonet. Bravo mi associo alla grande!
Binomio famosi-cocaina? Il topic di questo blog non è questo mi dispiace! E comunque se Goria si droghi o meno…proprio non lo sappiamo…quello è un altro problema…
Binomio famosi-cocaina? Il topic di questo blog non è questo mi dispiace! E comunque se Goria si droghi o meno…proprio non lo sappiamo…quello è un altro problema…
Meno male ! Stavo cominciando a deprimermi come non mai…poi ho letto il commento di ZUCCA FRITTA, e ora ho ricominciato a sperare nell’essere umano. Forse non tutto è perduto, grazie ZUCCA. Per quanto riguarda l’articolo di Neri e tutti i commenti relativi…no, megli non pensarci che mi torno a deprimere.
Chi sostiene michela sostiene una poco di buono.La conosco (presentata ad un caffè da un amico)ed è una persona sgradevole.il provolone sarà un lurido,ma lei non è una santa,dato che l’hanno vista ballare in gonna e senza mutande in disco(notizia confermata da una caterva di persone).In più io e un mio amico l’abbiamo vista sgrillettarsi su un canalino regionale romano che faceva pubblicità ad una linea erotica..fate voi!
Cara Mimì, la televisione spazzatura è come Forza Italia di oggi, o come la DC di Andreotti e Gava di un tempo: raccoglievano il 33% di consensi, uno su tre, ma ti potevi ammazzare prima di trovarne uno che diceva di votarli. E’ che sono cose fanno leva sul torbido che c’è in noi, e chi può ammettere di avere dentro del torbido?
Sacco, quali che siano i comportamenti della tizia in questione, ciò non giustifica Goria. Lei ha sicuramente torto a cercare la fama in qualunque modo (però sono fatti suoi come si veste e quali lavori considera legittimi per sè), ma lui non può permettersi atteggiamenti così velatamente “ricattatori”, e non sarebbe giustificato neppure se lo avesse fatto (esagero ovviamente) a un Chikatilo o Manson del caso (serial killer donne a parte un paio non mi venivano in mente).
L’attegiamento di goria è esacrabile.altrettanto criticabile però è la televisione di oggi che abbonda di letterine, letteronze, schedine e chi ne ha più ne metta….qualcuno si è mai chiesto dove vadano a finire tutte queste ragazze dopo i 30 dato che dalla loro parte hanno solo una coscia lunga 2 grosse tette ( rifatte …perchè cari i miei maschietti ogni donna sa bene che con unha 40 di taglia madre natura non regala una 4 di seno)e movenze da lap dance?
Vorrei che qualche moralista mi rispondesse: vi sembra normale andare da uno, chiunque sia e qualsiasi lavoro faccia, e chiedergli candidamente “mi fai lavorare dove lavori tu”?
Voi lo avete mai fatto? E non vi sembra che chiederlo con aria mignottesca presupponga in partenza un “se mi fai lavorare io ti cedo la gnocca”?
Ma il comportamento di Goria è reato?
È stato denunciato per molestie, ma solo sulla testimonianza della ragazza del precedente incontro. Quanto da lui fatto e detto nel filmato può configurarsi come reato o è solo moralmente riprovevole?
Io credo di no, perchè non si tratta di “falsare” concorsi pubblici o cose del genere…
Secondo me in questa storia l’unica persona che ci perde è Goria, che verrà messo da parte. Lei andrà da Costanzo (magari gliela darà pure..), le Iene hanno fatto lo scoop.
Ah, sì, queste che se ne vanno in giro con la riga del culo di fuori, queste che si sviluppano presto, queste che non hanno più i valori e che poi si stupiscono se le violentano, signora mia.
Un’intera generazione di “sciacquette” creata da questa TV, da questo modello culturale, e adesso non abbiamo neancheil coraggio di guardarci in faccia, che lei è una di facili costumi (bella l’equazione foto nuda=troia) e non si deve stupire se per andare in televisione – per esistere – deve darla a qualcuno, dacché il talento non ha più valore.
E’ chi già fa parte del meccanismo ad essere colpevole, volendolo perpetuare e mostrando dall’interno che non occorre saper fare nulla per raggiungere la (pseudo)fama: basta avere un po’ più di pelo sullo stomaco degli altri.
Quella delle Iene è una trappolina semplice semplice sia per il fesso che ci è cascato che per noi che l’abbiamo vista, ma il malcostume che mercanteggia desideri indotti con favori sessuali esiste, è reale, e non è il fatto che sia diffuso a renderlo meno odioso.
goria sei stato un pirla!
L’ultima volta che ho sentito parlare di una “poco di buono” dev’essere successo al circolo delle Dame di San Vincezo durante il corso di ricamo al tombolo.
Direi che questa storia è tutta poco buona ma sinceramente lo scandalo e lo sdegno con cui se ne parla, mi pare davvero ipocrita.
Diciamo che la notizia era degna di attenzione solo per la mancanza di quella faccia nota che si è resa protagonista del fatto.
Se dietro al volto oscurato ci fosse stato Cardinal Ruini…. quella si che sarebbe stata una notizia!
Io sto con le Dame di San Vincenzo
cara colibrì, io credo che le opinioni si dividano in 2: maschili e femminili.
noi donne sappiamo che quello che questo è solo uno degli infiniti episodi che capitano a tutte noi almeno una volta nella vita.
Non conosco neppure una donna che non sia stata vittima di molestie, che siano meno gravi o drammaticamente peggio di quello che è successo a michela.
e ciò è confermato dal modo inconsapevolmente cinico con cui viene commentata la faccenda: una triste banalità neppure troppo scandalosa, anzi lo scandalo è nell’avvenenza o presunta immoralità della ragazza.
Programmi come Striscia e Le Iene servono:
1) a Berlusconi per dire che lui è un editore liberale (oltre che guadagnare un sacco di soldi).
2) ad ergersi a giustizieri insindacabili agli occhi degli sprovveduti (e non solo)
3) a rovinare qualcuno che ha pestato i piedi a qualcun’altro, come nella fattispecie.
Detto questo, chissenefrega se Goria o chi per lui voleva bombarsi la diciannovenne strafiga? Qualcuno dei maschietti presenti non l’avrebbe voluto? Ha fatto bene a provarci. Lì gira così e se la zoccoletta non fosse stata al soldo di Mediast ce l’avrebbe anche fatta, come sempre.
Rick, sarà anche strano, pur se non avendo visto lo schetch, non conosco il pregresso: come si erano conosciuti, da quanto e che rapporto avevano stabilito; ma ad una che ti chiede: “Potresti a darmi una mano a farmi lavorare dove lavori tu?” tu sei solito rispondere: “Il la mano te la do, ma solo se prima ti prendi l’uccello!”?
Giusto per dovere di cronaca va rettificato che i primi a scoprire la voce di Goria (come ai tempi, i primi a scoprire gli omissis del rapporto Callipari), non sono stati i blog e nemmeno i commentatori dei blog (strano poi che normalmente li detesti e invece stavolta li esalti), ma gli utenti di usenet. Sorry.
Ventomare, a me nessuno lo ha chiesto e sono certo che non gli chiederei la topa in cambio, ma prova a immaginare il simpatico duetto con protagonisti un’aspirante velina e un personaggio televisivo: ti senti di condannare solo quel pirla di Goria? Non ti sembra che una domanda del genere presupponga che la tipa fosse pronta a dargliela, la topa?
Cara Zucca Fritta, sì i commenti maschili denotano la consueta carenza di sensibilità verso certi temi, e nascondono dietro ad uno sbandierato cinismo da disincantati, la solita inconscia avversione/paura verso la donna. Tuttavia ci sono anche tanti commenti femminili che restano impantanati negli stessi schemi e questo dimostra che il cammino è ancora lunghissimo.
Vorrei sapere questo: dire a una ragazza, in un bar, “se vieni a letto con me posso provare a trovarti un lavoro” è una molestia? È un reato?
Sicuramente è moralmente discutibile, ma è anche vietato dalla legge?
Non stiamo parlando di un colloquio di lavoro ufficiale, non stiamo parlando dell’orale di un concorso pubblico; stiamo parlando di un incontro in un bar.
Non necessariamente, RickHelmut, anche se la richiesta di lei era certamente molto, forse troppo diretta. Così diretta che il fatto che lui non si sia insospettito tradisce, da parte di lui, una confidenza eccessiva, usuale, con il comportamento, che l’ha portato a cadere come un tordo nella trappola, con le difese totalmente abbassate.
Non penso sia un reato, zephyr. Come non penso sia una reato fare una proposta indecente ad una donna tipo: “Se vieni a letto con me ti do un miliardo!”, Puoi prendere uno schiaffo, essere sputtanato, ma se è un’offerta non molesta non mi sembra configuri una possibile causa di denuncia. L’unica conseguenza grave che vedo penso sia rispetto al lavoro che svolge il promettente: c’è, infatti, il rischio che potrebbe essere utilizzata come giusta causa per un licenziamento dal momento che ha fatto una promessa impropria e non legittima di una risorsa altrui, utilizzandola come ricatto morale.
e poi non si può giudicare così superficialmente l’evento, e lei che vissuto aveva alle spalle? quale esperienze l’avevano segnata nel profondo e quali sono i suoi ricordi pregnanti dell’infanzia?
e lui? lui come si muoveva? cosa suggeriva il suo linguaggio del corpo? in quale contesto era abituato ad operare? ed è possibile ipotizzare che anche lui avesse subito simili modestie?
Secondo me è giunta l’ora di invitare alla discussione Morelli, la Palombelli e il Cardinal Ruini.
Vis, tu come la pensi, sei per – talis porco talis troia -, dato che non ti vuoi addentrare in nessun tipo di approfondimento? :)))
Come alle solite state a vedere il dito e non quello che il dito indica. Qui gli unici veramente sordidi, che tengono le fila del tutto, sono quelli delle Iene (e quelli di Striscia, che ha lo stesso malcostume): mettere alla gogna un singolo per un peccato che commettono in mille. Per esigenze di spettacolo bisogna “sceneggiare” e quindi eccoti lì un caso bell’e pronto. E che la vita di quel tipo sia rovinata son cazzi sua, noi intanto si fa il botto di pubblicità. Poi degli altri diecimila che fanno uguale ce ne sbattiamo i coglioni. Questo è la “Gran Missione” delle Iene.
Goria è stato beccato solo perché non è protetto, sia chiaro. (da qui a stimarlo ce ne passa, spero si capisca che non è quello il senso del mio post)
Ad ogni modo, al Goria gli hanno fatto un bel trappolone. E quando c’è il trappolone, non so perché, io difendo la preda, non il cacciatore. Che non significa giustificare il comportamento del soggetto, ma provare per lui una certa pena.
Tra l’altro Goria dovrebbe avere fiuto per le trappole, con quella nasca che se ritrova. Invece niente, è sembrato più de coccio lui che tutti i vasi de roma messi assieme.
la morale della favola e’ che queste son tipe che non la danno gratis. promettere bla-bla e’ come farsela gratis, amedeo doveva tirare fuori gli euri come tutti noi sfigati.
E bravo vis ! Meglio fare i beffardi e i superiori, così sì che si fa bella figura! E tu, Ventodimare, ah, tu cogli proprio il “fulcro” della questione: Goria è stato prima di tutto “disonesto” perchè faceva promesse vane, se invece fosse stato uno che la faceva diventare una stella, allora era tutto regolare. Mah!
E poi chissà, magari lui era innamorato veramente, ma aveva capito che solo ventilandole la possibilità di aiutarla, avrebbe potuto farla sua.. ;D
A parte gli scherzi, colibrì, io parlo del ricatto tout court, non della veridicità della promessa. Ma il fatto che lei dovesse andare, prima, nel letto di lui e, solo poi, sperare di essere assunta, cioè in parole povere fare un prepagato, la dice lunga sulla differenza contrattuale dei due soggetti. Se lei fosse stata allo stesso livello di forza avrebbe potuto dirgli: prima me lo dai (il lavoro) e poi te la do. Ma di solito accade raramente così, cosa che conferma chi è il soggetto debole in questo tipo di trattative.
Ma non è un ricatto, dai. Allora, ricapitoliamo: sei un personaggio della tv, dove tutti sappiamo cosa succede e come si lavora, arriva una shampista co’ du tette giganti che ti si appiccica alle calcagne, ti dice che vuole andare in video, tu le dici che puoi aiutarla ma prima te la deve dare e alla fine il racattatore sei tu? Ma dai. Anzi, ma dalla.
RIPETO: la mia non è una difesa del marpione, ma della vittima del trappolone. Come quelli che mandano a fare in culo l’inviato delle Iene: noi vediamo la scena, ma non lo sappiamo per quante ore la iena di turno gli ha schiaffato il microfono sotto il naso rompendogli le palle. Noi vediamo solo la reazione del cattivo.
Oppure magari lui, che è un esperto talentscout aveva capito che la ragazza non aveva stoffa e quindi, visto che mai e poi mai avrebbe potuto fare qualcosa per lei, per dissuaderla senza farla rimanere male ha pensato bene di metterle sul piatto una proposta che immaginava lei avrebbe rifiutato.
Gran post, sicuro. Una vicenda di una tristezza unica.
E il punto? Quand’è che la pretesa alla ribalta, al successo, ecc ecc, è diventato alla stregua di un diritto inalienabile? D’accordo con Fabrizio: Teenage lobotomy.
Però, Gianlù, potevi forse risparmiarti lo “sciacquette”, almeno per evitare strali femministi. O no?
Tanto per dirne una sarei una vis(contessa) e non un vis qualsiasi :-)
Poi, cari miei, mi pare che qui si discuta di lana caprina, è nata prima la “poco di buono” o il “marpione”? e la colpa è di questa società priva di ideali che spinge generazioni intere di ragazzine a mostrar la topa per lavorare oppure è degli uomini che approfittano del potere o magari delle donne che mostran la topa per tentare il povero uomo potente?
E la tv, della tv spazzatura vogliamo parlarne? è nato prima Berlusconi o il cattivo gusto?
Mah! io insisto, sentirei Ruini
Toh! e io che l’ho sempre data gratis…devo mettermi al passo!!
RickHelmut vedo che la cavalleria non è ancora morta! Abbiamo un prode difensore dei poveri 50enni vittime di perfide ragazze di 19 anni ! Eh, sì, anch’io mi sento invadere da un moto di tenerezza e umana simpatia per il provolone.
Colibrì, tesoro, leggi con attenzione ed evita di affibbiarmi concetti che non ho espresso. Non fare come Silvio che se non sei con lui, vuol dire che sei comunista.
Ho detto e ripeto che trovo squallido e aberrante questo modo di fare notizia inculando un povero scemo. Ho detto che è stata una trappola. E che metto sullo stesso piano la presunta vittima e il presunto colpevole. Se poi tu preferisci scandalizzarti a senso unico, fai pure.
Valentina, hai un po’ ragione.
Mi associo a quanti plaudono alla fine sagacia di Mr GN. Vorrei però lanciare un appello alla Nostra…
… Michela…
Michela… oh, Michela!!!
… Giovine, fronzuto e ingenuo virgulto che si affaccia or ora alla vita: dall’alto della mia esperienza e maturità, mi rivolgo alla tua persona col cuore in mano… anche se sgocciola un po’ e mi ha appena macchiato tutto il tappeto (argh!).
Sono una tua conterranea, assai più anziana ed esperta di te (potrei essere tua madre, e in tal caso credo proprio che dopo attenta riflessione mi getterei sotto il primo Eurostar). Ti favello da donna che dei fatti della vita e dei vip ne sa molto più di quanto non potresti immaginare. Ti parlo da mondana – oops, volevo dire donna di mondo! -:
… te lo chiedo con tutta la sollecitudine possibile:
… piantala di romperci i maroni una buona volta!!! Ma dagliela, santocielo!!!
Dagliela e basta, dove sta il problema? Goria, ecchesaràmai? Mica ce l’hai d’oro, a quanto dice chi te l’ha già vista!(Non l’Amedeo, ahilui… però, almeno un contentino potevi darglielo, cattiva!) Suvvia, un po’ di senso della misura, di autocritica, accidenti! Credi che con quella tua pesante dizione polentona, il gigante Goria ti avrebbe davvero fatto lavorare per la sua prossima trasmissione Rai, “Uomini e Topa”?
Certo che no. Al massimo, Telepadania. Lascia quindi che t’istruisca bene lui, ti formi e ti plasmi, ti spaciughi, ti palpigni e ti pigmalionizzi. Non è forse quello che fanno già, almeno virtualmente, tutti i tuoi fan sul web? “Chiama… uno-sei-sei-sei-sei-come-sei-sei-scemo”.
Certo, lui è stato un gran maleducato: non sa che bisogna solo guardare e non toccare, ma era abituato con la Ruta… abbi un po’ di carità cristiana…
La tua ingenuità più grande non è stata credere che il lumacone ingrifato ti desse un’occasione, (anzi: LA tua occasione), ma quella semmai di credere che “le Iene” sia una trasmissione giornalistica, Darling.(Preciso: è un programma che mi piace molto, ho amici davvero bravi che vi lavorano sin dal 2001. Ma chi può garantire se anche nel cast, che so, la differenza fra Golia e Goria non sia solo per una vocale??? Se tutto questo stracciarsi le vesti per la tv non sia un po’peloso?… Mah…) E su questo ci sarebbe molto altro da dire, temo… ma non è il post adatto.
Un’ultima cosa. Michè, se vuoi ti presto il cardatore che uso per il mio gatto persiano. Con lui, funziona benissimo e gli lascia il pelo bello morbido.
P.S.: ho due amiche che lavorano per il tuo stesso call center erotico, e si sono MOLTO incazzate con te. Ci tengono a far sapere a tutti che sono due oneste professioniste: quando la dan via, la dan via sul serio! Minga ball’!!!
Quanto al resto: rammento che un funzionario Rai, oggi in pensione, una decina di anni fa mi raccontava come una notissima presentatrice (adesso un po’attempata) specializzata nei mattini in famiglia e nei pomeriggi a quiz fosse particolarmente ferrata nella stessa specialità in cui andava forte Monica Lewinsky… e che le servì molto, allora, per ottenere ciò che voleva. Senza alcuno scandalo: la cosa era considerata del tutto normale. Quindi, Mr GN, buongiorno tristezza!
P.P.P.S. per Francesca: Ho un 40 come girovita e una quarta abbondante… La natura ha risorse insperate, a volte
Scusatemi ma nei commenti, soprattutto quelli più “femministi”, si perde di vista un aspetto essenziale. Cioè la situazione. Mi spiego meglio: una persona normale, se trova una persona che gli piace, e questa mostra segni di gradimente, ci prova, se non ci sono impedimenti. Questo non è immorale, è naturale; se l’uomo o qualsiasi altra specie animale non si comportasse così sarebbe estinta da secoli.
Certamente il ricatto è un’arma disdicevole per ottenere ciò che si vuole, ma non credo sia questo il caso. Voglio dire, quando mi son cercato un lavoretto estivo sono andato ad un colloquio prefissato col datore di lavoro con tanto di curriculum ed ho dovuto comunque dimostrare le mie capacità. Nel caso in questione la signorina si è presentata in un bar ad uno sconosciuto chiedendogli un aiuto per lavorare dove lavora lui. Essere stupidi è possibile, ma qui andiamo oltre. Per quale motivo l’adescato di turno avrebbe dovuto aiutarla senza saper nulla di lei. E non citatemi la carità cristiana.
A mio parere in questo caso si può parlare di una “transazione commerciale” (Voglio qualcosa, la controparte mi chiede qualcosa in cambio, posso accettare o rifiutare). Una transazione moralmente discutibile e quello che si vuole. Ma entrambe le parti sono moralmente discutibili o, come dice meglio il Neri, Tristi.
RickHelmut,carissimo, per lo meno io cerco di non essere qualunquista, per intanto (mi suona bene).
Che sia stata una trappola, nessuno lo nega, ma talvolta anche le trappole non sono così disdicevoli. Anzi. Che dietro ci sia solo lo scopo di fare notizia (x le Iene) o di farsi pubblicità (x la ragazza), non rende il malcapitato meno esecrabile. Certo, io mi scandalizzo più per una cosa e meno per le altre due, sì, io distinguo, non faccio di tutte le erbe un fascio.
‘Azz: Goria, Golia, volevo dire consonante, sorry. Comunque, a proposito di promesse e vantaggi illeciti, guardate cosa ne pensano gli yankee (dal “Corriere” del 21/07 scorso), che sono sempre più scafati di noi…
Da usare come spunto comico, direi(… Ma come cakkien provi che l’altro è stato a letto col capoufficio?…)
Storica sentenza della Corte suprema della California: Il collega molestato ti supera? Sarai risarcito
Subisce molestie sessuali non solo chi viene sedotto dal boss ma anche chi, non oggetto di attenzioni, non è stato promosso
SAN FRANCISCO (CALIFORNIA) – I dipendenti che vedono i propri colleghi ottenere promozioni solo per aver avuto relazioni sessuali con il principale possono intentare un processo. Lo ha stabilito la Corte suprema della California, spesso all’avanguardia in materia di diritti civili. In un epocale allargamento della legge sugli abusi sessuali, la Corte ha deciso all’unanimità che le vittime delle molestie sessuali non sono solo le donne (o uomini) che vengono sedotte dal boss: sono vittime anche coloro che non sono stati oggetto delle attenzioni del capo e per questo non sono stati promossi. Una decisione storica, che autorizza un dipendente a fare causa al datore del lavoro se viene saltato nella gara per una promozione da un collega meno meritevole, che però è stato a letto con il capo ufficio.
APRIPISTA – La decisione spalanca la porta a migliaia di cause di lavoro. In precedenza solo il dipendente che ha avuto una relazione o che ha subito attenzioni sessuali indesiderate aveva la possibilità di citare in giudizio il datore di lavoro per molestie sessuali. «Il diffuso favoritismo in base ai rapporti sessuali consensuali rischia di permeare il posto del lavoro con un clima avvilente per le donne», ha scritto il presidente della Corte, Ronald George. Una tale situazione dà l’impressione agli altri dipendenti che «il requisito per ottenere una promozione è di avere una relazione sessuale con il capo», ha proseguito George.
LA REAZIONE DEI BOSS – I datori del lavoro sono sul piede di guerra. La decisione, secondo Shannon Nakabaysashi, presidente dell’associazione degli imprenditori, finirà con costringere i manager a sorvegliare le storie d’amore negli uffici, anche quelle tra dipendenti dello stesso grado, per il timore di essere accusati di «tollerare un clima di tensioni sessuali». «Si tratta di una decisione che protegge le donne non direttamente molestate, ma che sono svantaggiate dall’esistenza del favoritismo sessuale in ufficio», ha detto William Quackenbush, esperto in diritto del lavoro.
IL PUNTO DI PARTENZA – La decisione arriva in seguito al processo contro il direttore di un carcere, Lewis Kuykendall, sposato, che tra il 1991 e il 1998, in seguito a relazioni sessuali con tre sue dipendenti, aveva concesso loro delle promozioni.
Ma il giudice George è stato molto chiaro: i datori del lavoro della California non devono temere azioni legali in base a «pettegolezzi». «Un caso isolato di favoritismo da parte di un responsabile verso una dipendente con cui è coinvolto in una storia consensuale non costituirebbe molestie sessuali», (interpretazione autentica mia: cos’è che rende discriminante verso gli altri colleghi l’indebita promozione, allora? Non il fatto che il furbastro o la furbastra se ne sia avvantaggiato senza averne titolo, attenzione: bensì, che la liason non sia consensuale e quindi si configuri come molestia a danno proprio del furbastro… anche se poi costui ne trae vantaggio in un altro senso, il comportamento illecito DEVE essere comunque punibile perché tale. Olè. Finissimo capolavoro d’ipocrisia sessuofobica yankee, direi. Se capo e sottoposto cioè scopano solo perché a loro piace, e dalla scopata ne scaturisce “casualmente” una promozione conquistata a danno degli altri, è un problema di questi ultimi…) ha sottolineato il presidente della corte. Barbara Lawless, (!!! Lawless… “senza legge”, che paradosso!…) l’avvocatessa della parte lesa, ha voluto precisare che la decisione vale anche per gli uomini, non solo a favore delle le donne. «Se bisogna fare sesso con il boss per andare avanti nella carriera – ha detto – anche l’uomo può ricorrere alla legge».
Touché!