Gli ultimi saranno gli ultimi

Ovviamente i grandiosi risultati dell’economia italiana, ULTIMA nel MONDO nel 2005 per crescita del prodotto interno, sono colpa dell’11 settembre, del ferragosto, del ponte dell’immacolata, del ginocchio che fa contatto col gomito, della crescita improvvisa di peluria in testa ad un settantenne, …
Ovviamente nessuno si azzarderà a dire che il nano di economia non ci capisce, che lui sì è diventato un grande delle televisioni, ma non in un ambiente di mercato, che alla sfida della globalizzazione non ha risposte, e che se ne deve andare prima che faccia troppi danni. Nessuno.

(Visited 28 times, 1 visits today)

10 Commenti

  1. Io vorrei segnalare un test riguardo alla psicopatia che ho trovato in rete, da un link di Slashdot. Questo test:

    http://www.fastcompany.com/magazine/96/open_boss-quiz.html

    cerca di verificare il potenziale psicopatico dei capufficio, sembra essere la biografia del nano pelato. Non riporto le parti più collimanti perché dovrei riportare tutto, ma ci sono intere espressioni che sembrano estratte letteralmente dai critici di Berlusconi: “believes his own bull”, “he’s above the rules that apply to ‘little people'”, “Does he blame others for the trouble he causes”, “does he refuse to acknowledge wrongdoing even when the hard evidence is stacked against him?”.

    Mi sembra semplice: Berlusconi è uno psicopatico. Non un Hannibal Lecter, ma uno psicopatico di quelli descritti in questo articolo: ricchi, opportunisti, falsi e furbi, un po’ Henry Ford, un po’ Richard Nixon e un po’ Bjørn Lomborg.

    http://www.fastcompany.com/magazine/96/open_boss.html

  2. Ho comprato the Economist. Nella classifica riportata a pagina 72 è vero che l’Italia è l’ultima delle nazioni industrializzate, ma NON l’ultima AL MONDO.
    Non ce ci sia da stare allegri, però varebbe la pena che quelli che sono ossessionati dalle “manipolazioni della stampa” da parte del “regime” riflettessero sul modo di riportare questa notizia da parte di un giornale di sinistra.

  3. Li conosciamo, quelli dell’Economist: veterostalinisti che muoiono dalla voglia di sputtanare il lavoro quinquennale del nostro Presidente del Consiglio e che inoltre, invece di contribuire a risollevare la nostra economia con un soggiorno di 5 giorni a Tropea, preferiscono passare l’estate a fare giochi stupidi tipo “deportiamo il kulako (!) in un gulag”. Senza animatori, tra l’altro.

  4. Ha ragione il nano!Bi sogna prendere esempio da lui,che non dorme mai.Bisogna lavorare 365 giorni l’anno come i cinesi,loro si che hanno capito tutto.Scusate ma i cinesi non sono comunisti?Sono un pochino confuso!!!

  5. Ha ragione il nano!Bisogna prendere esempio da lui,che non dorme mai.Bisogna lavorare 365 giorni l’anno come i cinesi,loro si che hanno capito tutto.Scusate ma i cinesi non sono comunisti?Sono un pochino confuso!!!

  6. Che non fossimo gli ultimi al mondo era anche ovvio, considerato che nel mondo ci sono ancora i paesi africani, dove si muore letteralmente di fame. Ma anche essere parte del G8 ed essere contemporaneamente ultimi fra i paesi industrializzati non scherza un cazzo.

  7. sempre a lamentarsi… è pieno di paesi (del terzo mondo) a crescita del pil negativo, e noi invece siamo in positivo, e cresce anche la peluria in testa al presidentissimo…

I commenti sono bloccati.