Ehi, voi liberali. Voi che dite da anni che in Italia c’è un blocco comunista-giudiziario da una parte, e un fantastico capitalista dall’altra che solo contro tutti conduce l’Italia tra i flutti del terrorismo internazionale verso lidi di innovazione e benessere.
Ehi voi che licenziare un giornalista come Biagi è un fatto normale. Ehi voi, che la commistione tra potere mediatico e politico è una piccola cosa.
Ehi voi, ieri pur di avere una nomina politica vostra all’ENEA, avete licenziato Carlo Rubbia. C-A-R-L-O–R-U-B-B-I-A, premio Nobel per la fisica e grosso organizzatore di imprese scientifiche internazionali.
Non avete futuro, pezzenti. E risparmiateci i vostri editoriali foglianti pelosi.
Senza futuro
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Nobel? Quel premio dinamitardo che finanzia i teatranti comunisti? Molto meglio il Telegatto.
Hola. Pur comprendendo l’incazzatura bisognerebbe sentire anche le altre voci. Ad esempio questa:
“Rubbia dopo aver già licenziato due direttori generali, ci proponeva di scegliere fra quattro ragazzini e un pensionato. In questo modo avrebbe continuato a decidere tutto da solo. Invece noi gli proponevamo di confermare nell’incarico Giovanni Lelli, ossia il facente funzioni che proprio Rubbia aveva nominato. Uno che sta all’Enea da oltre trent’anni e la conosce come le sue tasche”.
E già cambiano le prospettive.
E ancora:
“Il piano “Trade” per il trattamento dei rifiuti radioattivi voluto da Rubbia: cercavamo di capire il perché di un’operazione che avrebbe impiegato la gran parte delle risorse dell’Enea e dai documenti abbiamo scoperto che l’Italia avrebbe finanziato i ricercatori tedeschi e i francesi. Bell’affare davvero”.
Tutte cose che si trovano nell’articolo linkato da Fabrizio.
Chi avrà mai ragione? Non lo sapremo.
E’ per questo che eviterei gli insulti (“pezzenti”) a tutti i liberali italiani, alcuni dei quali non amano certo questo governo.
E ora, il parere di LEGAMBIENTE. Che non è certo una associazione d’ispirazione liberale.
http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=2110
“oggi l’Enea non è un soggetto credibile, utile, né in termini di ricerca scientifica, né di supporto all’innovazione tecnologica, né come agenzia per le politiche energetiche e ambientali (..) nessuno sembra preoccuparsi di questo spreco vergognoso di risorse finanziarie e di intelligenze”.
Pezzenti pure loro?
Ecco come parlava di “un giornalista come Biagi” il papà di questo sito: http://clarence.supereva.com/contents/cultura-spettacolo/intoccabili/008biagi/
Lo stesso commento fatto per il post precedente va bene anche per questo:
“B. di economia non capisce niente, è un monopolista, non sa cos’è il mercato.
L’Italia è destinata a diventare un immenso ristorante, nella migliore delle ipotesi.
Inviato da: diderot , 16.07.05 09:49 – [x]”
La fantastica rubrica “Intoccabili” era curata dal Genna.
e tu Fabrizio, hai fatto qualcosa di più che leggere un articolo su Repubblica e scrivere questo post 1 minuto dopo? Ti sei preoccupato di approfondire i termini della questione, per lo meno leggerti qualche altro quotidiano di altra orientazione politica? In altre parole: usare le tue capacità critiche invece che limitarti al solito sfogo politico da bar dello sport?
Io non li conosco i dettagli, e quindi me ne sto zitto. Però conosco abbastanza la ricerca per sapere che di sprechi e incompetenti in questo mondo ce ne sono a tutti i livelli, e che eccellenza scientifica non significa necessariamente doti manageriali. Soprattutto so quanto uno scienziato (soprattutto di una certa età e posizione) si affezioni alla propria visione delle cose, alle proprie teorie e al proprio modo di fare le cose. E questo è pericoloso.
Avrei tendenza a dare fiducia a Rubbia, ma questa è solo un’impressione personale puramente emotiva che non vuol dire niente. Esattamente come la tua.
I tempi del principio di autorità sono finiti, anche se quell’autorità viene da un premio Nobel. Anche questo significa avere un atteggiamento laico.
Fabrizio, io ho diversi parenti molto stretti che lavorano all’ENEA, e lasciati dire che la questione Rubbia non è così a senso unico come pensi.
“Ultimo”, il fatto è che bastava leggere anche solo quell’articolo di Repubblica per venire a conoscenza dell’altra campana!
Massimiliano, l’ho letto pure io, ma non c’entra, si tratta sempre e solo du UN quotidiano. E secondo me è troppo poco.
Ultimo, ti assicuro che il post ce l’ho in canna da settimane. E che conosco la situazione. Nessuno qui parla di un san Rubbia. Io parlo di una lottizzazione selvaggia, e di una personalità di prestigio internazionale che all’estero dirigerebbe un centro di ricerche con migliaia di dipendenti senza che un pincopallo si permetta di spiegargli come deve lavorare. SENZA CHE UN PINCOPALLO SI P-E-R-M-E-T-T-A DI SPIEGARGLI COME DEVE LAVORARE. Te lo ripeto? SENZA CHE UN PINCOPALLO SI P-E-R-M-E-T-T-A DI SPIEGARGLI COME DEVE LAVORARE. Rubbia ha diretto centri di ricerca molto più grossi ed è uno con due palle così.
Ragazzi, io lo dico per il vostro bene. Vi state castrando il futuro. A me nn mi frega + di tanto. Baci.
PS: il link a Rep era solo per avere un link alla notizia. Se dobbiamo perderci dietro a Rep o non Rep tolgo il link o vi link l’ANSA, ok?
Fabrizio, io personalmente non darei carta bianca nemmeno a Dio.
comunque è molto bello che fabrizio pur avendo scelto di vivere altrove si preoccupi così paternalisticamente dei destini italioti, uhm. :D
Fabrizio, a me del link che riporta la notizia non importa un fico. Ho anch’io il feed RSS di Repubblica, e so leggere, il fatto nudo e crudo l’ho capito.
Però se dici di conoscere così bene la situazione, perché non ce ne parli? Raccontarci esperienze personali, o dirette che ci diano una prospettiva sulle cose. Ne sarebbe uscito un post infinitamente più interessante, oltre che più informativo (tra l’altro mi interebbe sapere qualcosa di più di quello che adombra il De Collibus).
Però anche nel tuo commento non lo fai, ci dici che “questo qui c’ha le palle”, che “conosci la situazione”. Ottimi argomenti, davvero. Non credi che un organismo tanto importante per lo sviluppo di un paese (e per le risorse ad esso allocate) debba essere soggetto a qualche forma di controllo? Se lo applichi ad una grande azienda questo si chiama liberismo selvaggio.
E tu lo sai chi è Giovanni Lelli? Io neppure, però non è che se uno non è mediatizzato per me è automaticamente un pinco pallino. La maggior parte dei buoni scienziati che io conosco non sono mai apparsi in televisione, nè hanno vinto un Nobel.
Ma forse come giustamente dici tu, che ce lo spieghi a fare? Se non ti crediamo sulla parola tanto peggio per noi, a te non te ne frega più di tanto.
Ah, colgo l’occasione per ricordarti che stiamo ancora aspettando con impazienza un seguito al tuo commento sulle croci di Berlino, 6/7/2005:
“Non avete capito quello che volevo dire. Vi spiego domani al più tardi perchè il post è giusto così.”
Quella spiegazione non è mai arrivata. A me sembra lo stesso identico meccanismo di questo post: al minuto 1 si legge una notizia; al minuto 2 si scrive un post indignato per dare una opportuna interpretazione politica alla cosa; dopo che qualche persona nei minuti successivi azzarda interpretazioni alternative, queste sì magari ispirate da una lettura meno banale o immediata dei fatti, si spiega che “non avete capito niente” o che “non ti frega più di tanto” di romperti le palle a spiegarci meglio come stanno le cose.
Allora…. questo allontanamento di Rubbia è solamente l’epilogo di una lunga “guerra” intrapresa da questo governo contro (l’ormai ex) dirigenza dell’Ente… se “oggi l’Enea non è un soggetto credibile”, come qualcuno ha scritto, è perchè questo governo ha fin dall’inizio messo i bastoni fra le ruote all’Ente, lo ha privato di risorse, ha condotto una battaglia contro Rubbia (ritenuto di centrosinistra e perciò da abbattere ad ogni costo).
E se dico queste cose è perchè mio zio all’Enea ci lavora, e non è un usciere, ma un quadro di alto profilo. Quindi non invento nulla.
non produceva
Io credo che il punto importante della faccenda sia il controllo che il governo vuole imporre alla ricerca sulle energie alternative, che se messo a fianco ad idee preoccupanti come il voler tornare al nucleare, e al non voler cercare alternative al petrolio, mette su un puzzle mica da ridere.
La cosa che mi continua a stupire, è chi continua a difendere ad oltranze questo governo e i suoi figuri. La sequela interminabile di fallimenti e nefandezze fatte ha almeno avuto l’effetto di cambiare il tipo di difesa. Una volta davano del comunista a chiunque, adesso almeno aspettano di non avere più argomenti.
Anche se si facessero dei giudizzi affrettati, non sono pregiudizzi, ma sono semplicemente frutto dell’esperienza. Ormai abbiano gia visto per anni come funziona.
Quella di Berlino te la spiego via email, se mi dai un recapito. Ti posso spiegare anche dell’ENEA; mi dispiace ma certe cose non le posso postare così direttamente. Nik ne ha scritto alcune cose. Ma ce ne sono altre.
Ultimo, a parte le notizie interne, qui si parla della ricerca sulle energie alternative. Si parla di una possibile parziale emancipazione dal petrolio. Si parla del tuo futuro, non del mio. Io con l’italia non ho piu’ a che fare. Tu e le generazioni dopo di te si’.
E si parla di Carlo Rubbia. Lo sai di che top manager scientifico si discute oggi? Uno dei 4-5 migliori al mondo. Se ne andrà dall’Italia, come Giacconi.
Si dichiarano liberali, ma una vera cultura liberale in Italia non c’è mai stata. Un liberale storcerebbe la bocca d’innanzi alle misure di questo governo.
In merito al loro non avere futuro purtroppo non ti dò ragione: sono semplicemente il riflesso degli interessi di un certo elettorato e nemmeno troppo smilzo. Bisogna prima che cambi una decina di milioni di italiani. E hai voglia…
Grazie per il paternalistico consiglio e la presunzione con cui dimostri di conoscere la mia vita. Apprezzo l’interessamento per il mio futuro e quello dei miei figli. Che non ho ancora, ma che conto di avere con la mia attuale compagna, nella dolce e tremenda Francia dove vivo 4/5 dell’anno.
E’ proprio perché credo che l’ENEA abbia un compito fondamentale per il futuro dell’Italia che mi sembra normale che esistano forme di controllo. A pelle Rubbia mi sembra simpatico e capace, ma questo, ripeto, non vuol dire niente. So per esperienza che talvolta eccellenti scienziati fanno pessimi manager, non mi sorprenderebbe che fosse il suo caso, e non cambierebbe la stima intellettuale che posso avere di un premio Nobel. Quindi per me tutto è possibile.
Su quello di cui non posso parlare, preferisco tacere. E mi piacerebbe che altri facessero altrettanto. Il senso del mio intervento è solo quello, e non di prendere posizione pro o contro Rubbia.
Berlino: dicevi che avresti dato una risposta sul post, non vedo che necessità ci sia di trascinare la cosa in discussione privata, se non quella di metterti al riparo da ulteriori smentite pubbliche, e quindi vanificare il senso del post di cui sei tu stesso autore su un blog pubblico.
Ovvio che non si può dare per scontato che Rubbia lavorasse bene, anche se le sue precedenti esperienze dicono questo.
Però onestamente mi fido più di lui che dei consiglieri nominati da questo governo di cialtroni ed incompetenti.
Chi non difende Rubbia contro i soliti personaggi “consiglieri di tutto” dovrebbe sostenere come minimo l’onere della prova. Come minimo.
Stato di diritto e Diritto dello stato. Pare la stessa cosa ma il primo concetto riguarda la Francia, il secondo l’Italia.
Concordo con Fabrizio, l’enea serve per scambiare voti, io ti faccio il tal favore e tu mi voti, in italia funziona così da decenni e Rubbia ha provato a mettersi di traverso a questo sistema ed è stato ovviamente travolto.
Concordo pure con il fatto che siamo noi i “furbi” a votare questi personaggi perché crediamo nelle “conoscenze” e non nel più competente. All’estero ci danno dei mafiosi per questo, in effetti il voto di scambio è un sistema paramafioso.
In effetti ho sentito oggi che l’Italia nel 2005 (quest’anno) avrà una diminuzione del PIL di qualche decimo di punto, ovviamente direbbe uno straniero, con questo andazzo non può che essere così.
Ultimo, a me sembra che tu non ma conosca la storia professionale di Rubbia. Non stiamo parlando di un Nobel qualunque. Ti ho fatto anche l’esempio di Giacconi.
Rubbia è indiscutibilmente uno dei migliori manager scientifico del mondo: manager con formazione scientifica che hanno diretto o dirigono centri di ricerca grandissima. Rubbia non deve dimostrare niente a queste quattro tacche o ad un ministro che considera Biagi un rompiballe. Uè, Rubbia, Rubbia! Mi vergogno di me stesso che sto qua ad argomentare o a ricordare che Rubbia ha diretto il CERN (do u know?).
PS: il post su Berlino era un’esca ad uso e consumo dei giornalisti. Poi è successo quel casino a Londra, e non mi sembrava carino calcare la mano su coloro i quali ci sono cascati.
Fabrizio, lascia perdere… l’italiota medio che sente parlare di CERN e capisce che è una cosa Schvizera, pensa che abbia a che fare col cioccolato.
Mi piacerebbe solo sapere: Scajola propone commissari all’Enea. Scajola cos’è che ha pubblicato, recentemente ?
“Chi non difende Rubbia contro i soliti personaggi “consiglieri di tutto” dovrebbe sostenere come minimo l’onere della prova. Come minimo.”.
Gabriele, che hai scritto questa frase, e Fabrizio, che onorevolmente hai continuato a seguire questo dibattito: perché continuate a parlare di Rubbia come un intoccabile? Perché ha vinto il Nobel? Perché è uno degli scienziati migliori del mondo?
Davanti a me (che credo che nessuno, e quando dico nessuno intendo nessuno, sia “insostituibile”), le vostre argomentazioni o il vostro richiamo all’onere della prova, manco fossimo in Tribunale, non toccano più di tanto.
Meno male che si è cercato di dimostrare che Rubbia sia bravo, e non solo “un nome”.
Tornando a Gabriele: Legambiente non è liberale, leggi sopra quel che ha scritto.
E se è vera la storia dei finanziamenti ai ricercatori stranieri, hanno ragione quelli che hanno criticato il Nume Rubbia. Per una questione di principio.
Sono parecchio confuso.
Mi confonde il doppio binario del discorso, da una parte il conflitto politico, dall’altra quello scientifico (è vero che Carletto sia stato contrastato sulla veicolazione di ricerca? no, perché noi si rideva da anni per le sue imprese donchisciottesce…). Sono correlati davvero?
Io questo potente signore l’ho conosciuto di persona, durante una conferenza sull’idrogeno organizzata da noattri, e posso dirne tutto il male possibile. Tutt’altra faccenda, però, la gestione manageriale della ricerca, nella quale, ne ho un certo sentore, Rubbia è troppo dinamico per un Paese come l’Italia.
Oddio, sarà solo una faccenda tra pezzidimmedda?
Più che di intoccabile, parlo di Rubbia come uno con esperienza di gestione di progetti scientifici di grossa portata in rispetto ad un potere politico fatto di mezze tacche. Scusa, ma la vedo solo io la differenza? Enorme differenze.
Chi non capisce la gravità dell’estromissione (politico-economica) di Rubbia ha il cervello in fuga all’estero. Lo cerchi subito che ne sono rimasti pochi quaggiù.
Fabrizio, tu ti sei limitato a strepitare dall’inizio senza dare una straccio di argomentazione seria. La tua linea di ragionamento è questa: Rubbia è uno scienziato riconosciuto, è molto famoso, ha diretto il CERN (che so cos’è probabilmente meglio di te Dario), ha vinto un Nobel. QUINDI è infallibile. Ancora meglio: i suoi avversari sono Barlusconiani QUINDI per default dicono cazzate.
Chiunque mette in dubbio questo tuo “argomento” è un “italiota” senza cervello. Io ti ho risposto che grandi scienziati possono essere amministratori disastrosi, le esperienze passate non mettono al riparo da errori madornali nel presente e che quindi il TUO non è un argomento. La mia esperienza in Francia, che ha il più grosso organismo di ricerca pubblica AL MONDO (leggi CNRS) me lo ha purtroppo insegnato.
I suoi avversari (già nell’articolo di Repubblica) gli muovono accuse precise. Sono vere o false? Io NON LO SO. Ma neanche tu, se devo giudicare gli argomenti (nessuno) che hai portato dopo 30 e passa post. A parte darti le arie di chi la sa lunga dall’alto della sua esperienza all’estero ma che non c’ha voglia di raccontare tutto quello che sa a noi poveri idioti (cosa non nuova per te, vedi la tua ultima risposta delirante su Berlino – esca per i giornalisti?? – gli attentati di Londra???).
Come nel caso del post su Berlino chiacchieri a vanvera, superficialmente, a forza di luoghi comuni di cose imparaticcie su internet, non hai niente da dire che non sia le solite lagne ideologiche e quando ti si chiede di scendere in profondità vengono fuori solo slogan e banalità.
Massimiliano, onestamente sono portato istintivamente a prendere in maggiore considerazione le parole dell’ex direttore del Cern (ci voleva Fabrizio a ricordarlo) che a quelle di un consigliere politico di nomina leghista senza formazione scientifica sui temi dell’energia e a quella di Legambiente, che personalmente conosco per la sua straordinaria (sarcastico) serietà.
Non m’interessa la polemica sui liberali, l’attuale governo non è un governo liberale e non è composto da nessun partito con tale inclinazione politica.
Sono solamente dei cialtroni e nonostante siano tutti sostituibili, come giustamente dici, vedere un cialtrone nominato dal ministro Scajola, uno dei peggiori burocrati silvieschi, sostituire Rubbia mi fa venire i brividi, e sarebbe bastato anche se Rubbia non fosse un premio nobel e ex-direttore del Cern.
Se questo è essere prevenuto, sono prevenuto.
Mi dispiace che non hai capito il post su Berlino. Proverò a spiegartelo facendo dei disegnini, magari capisci.
Tornando a Rubbia; Ultimo, hai mai sentito parlare di CV? Ti faccio un esempio: se tu sul CV scrivi che hai diretto una salumeria, quando te ne affidano un’altra non vengono a dirti che salame metti; sta nella tua responsabilità. Oggi ho imparato da te che invece il CV non conta. Uno che ha vinto un Nobel e gestito il CERN deve discutere su come disporre il budget con un gruppo di persone a nomina politica. Lui, in quanto manager, non ha alcun potere decisionale, ma si deve rimettere al manuale cencelli. Malgrado avesse la legge dalla sua e una sentenza del tar.
Capisco anche che per te questi non sono argomenti, non sono approfondimenti e non sono cose ficcanti. Capisco anche che non comprendi il fatto che a volte alcune informazioni dirette non si possono riportare, per evitare problemi legali.
Non ti preoccupare, non è successo niente. Rete 4 sta sempre lì. Il tuo TG preferito non te lo tocca nessuno. Baci.
Tra le altre cose per capire come viene gestita la ricerca in italia e a quali pressioni e bavagli siano costretti i ricercatori per merito della politica sarebbe stato sufficiente guardare l’ultimo speciale di Riccardo Iacona andato in onda su Raitre. S’intitola “W la ricerca”.
Si trova sul p2p, consiglio a tutti di dargli un’occhiata.
Dopo Lucio Luzzatto…Rubbia.
(Avrei messo il link di Raiclick che fino ad una decina di giorni fa l’aveva nel suo catalogo di programmi visibili gratuitamentein streaming, ma o l’hanno fatto già sparire, al contrario di tutte le puntate di Punto e a Capo e di Porta a Porta, oppure l’hanno nascosto veramente bene)
La seconda che ho detto… l’avevano imboscato bene, ma per il momento c’è ancora, ripeto, è molto istruttivo.
Il file è qui:
mms://media.fastweb.it/WM9/raiclick/FMVRAI04000001052609.wmv
Mi scuso con Francesco perché sono tardo.
Fabrizio, visto che ragioni a etichette e a luoghi comuni pensi già di sapere come voto o cosa guardo in tv (in Francia!) solo perché non mi bevo dei non-argomenti che hanno il solo merito di screditare ancora di più una parte politica avversaria.
Come dire che siccome ho certe simpatie politiche dovrei rinunciare alla mia capacità critica riguardo a tutto quello che porta acqua al mulino della parte politica che voterei se fossi in Italia. Mi spiace ma se c’è qualcosa che mi ha insegnato la scienza è esattamente il contrario.
Riguardo al CV: i dirigenti di Enron dovevano avere dei CV prestigiosissimi per arrivare a dirigere un tale colosso. Perché mai sottoporli ad un qualsivoglia controllo politico da parte di qualche cialtrone del governo senza neanche un MBA?
Bisogna ragionare sui fatti, non sulle etichette.
Ok, ho riletto la lettera a Repubblica di Rubbia che ha scatenato la scandalosa sostituzione con un economista (e allora perché non il mio fornaio, che è bravissimo?).
La denuncia di Rubbia è sacrosanta: la commissione, già totalmente all’asciutto di sapere scientifico, che non solo si rielegge ma può eleggere il “sesto uomo” è davvero una barzelletta.
Ovviamente, se la commissione fosse stata formata dagli amichetti di gioco di Rubbia, mi ci gioco una palla, nulla sarebbe accaduto, e tutti saremmo in pace. Così non è stato.
Il fattaccio resta, ma credo sia un bene indignarsi con un maggior distacco, in questo caso; tentando di mettere una toppa momentanea, anche a questa questione dalla trama oramai lisa e compromessa.
Ultimo, ma con questo principio non potresti nominare alcun manager. E invece le nomine le hanno fatte eccome in questi anni.
Di nuovo, ricordiamoci di chi stiamo parlando. Capisco la critica, però possiamo anche dire che ci sono personaggi al di fuori di ogni sospetto, che non hanno il villone e il suv, che hanno sacrificato la loro vita alla scienza e non al denaro, che hanno vinto il nobel e che hanno diretto managerialmente prestigiosi centri di ricerca.
L’Italia ha solo due persone che rispondono ai criteri di eccellenza che ti ho elencato qui sopra. Uno poi ha cambiato cittadinanza.
> Capisco la critica, però possiamo anche dire che
> ci sono personaggi al di fuori di ogni sospetto,
> che non hanno il villone e il suv, che hanno
> sacrificato la loro vita alla scienza e non al
> denaro, che hanno vinto il nobel e che hanno
> diretto managerialmente prestigiosi centri di
> ricerca.
la visione che tracci del mondo della ricerca farebbe pensare che non la conosci dal di dentro. Non lo dico come una critica, potrei sbagliarmi, solo, io ci sono dentro, sia quella italiana che francese.
Sono d’accordo sul “cv”: prestigioso e ci mancherebbe, avercene di premi Nobel con incarichi istituzionali.
Ma la ricerca accademica è anche (e sottolineo anche, nel senso che può benissimo essere altro) desiderio potere, ambizione, colpi bassi e carriere distrutte. La ricerca di prestigio a tutti i costi può essere altrettanto ignobile che la ricerca del denaro a tutti i costi, anche se più difficile da capire dall’esterno perché ammantare di ricerca disinteressata e stili di vita frugali per gli standard attuali.
Sai cosa sono i “baroni”? Gente molto in gamba, con CV spettacolari, che però una volta assunta una posizione di prestigio abusa di quel potere, si sente svincolata da qualsiasi forma di controllo e distribuisce cariche, nomine, finanziamenti rispetto a criteri che rispondono alla propria esclusiva visione delle cose.
Qual è il confine tra il controllo di queste perversioni, e il potere decisionale che deve essere lasciato a qualcuno in una posizione di comando? E’ molto sottile, qui in Francia commissioni e organismi di controllo sono talmente soffocanti da paralizzare l’attività più che controllarla, in Italia le maglie sono talmente larghe (anche se non formalmente) che questo fenomeno è molto più diffuso.
A me dispiace sinceramente che Rubbia lasci quel posto. Così, a pelle. Ma ti ripeto che un Nobel e un CV brillante non devono essere un passaporto per fare quello che ti pare del potere dato da un’istituzione pubblica. Credo sinceramente che non sia il suo caso, ma ti ripeto che in questa discussione io, di argomenti convincenti pro o contro Rubbia, non ne ho ancora letti.
Ultimo, certo che conosco il baronaggio. Così come so che Rubbia anche è un’essere umano e avrà anche lui i suoi difetti. Ma non è un barone.
E adesso tutto ‘sto stracciarsi le vesti per controllare una persona di quella moralità e preparazione mi sembra da farisei. In un paese in cui il presidente del consiglio fa quello che vuole. Io mi fido molto più di un Nobel come Rubbia che di quel gruppo da manuale cencelli che avevano messo lì a controllarlo.
E comunque Ultimo, nel caso non l’avessi ancora digerito, hanno licenziato Rubbia. Non ci sto io a farmi coinvolgere dai sofismi del peronismo italiota. I fatti stanno a zero: una persona come lui non può gestire un istituto come l’ENEA in Italia. Period.
Al di là della lottizzazione, e dei meriti di Rubbia, perchè non si entra nel merito dell’utilità dell’istituto. Mi sono preso la briga, da ingegnere chimico interessato a tematiche ambientali, di leggere alcune pubblicazioni riguardo i progetti. Ragazzi, qui nessuno dice che costui sta prendendo un abbaglio colossale, investendo ingenti denari in ricerche completamente cannate. E perdonatemi, ma in quest’ottica inizio anche a capire il perchè di tutto questo bailamme sollevato.
Già stato a Stoccolma, misterC?
Ho visto che qualcuno ha detto che Rubbia è simpatico. A riguardo vorrei dire che sulla porta del suo ufficio a Pavia aveva appeso un grosso poster con la sua faccia e con scritto NOBEL a caratteri cubitali.
Io al posto suo avrei commissionato una statua in bronzo col la mia figura su un cavallo!