Ok, abbiamo perso, e di brutto, e tanta gente più preparata di me farà analisi approfondite sulle conseguenze di questo voto. Siamo tutti arrabbiati e delusi: gli ultimi giorni hanno esacerbato gli animi e inciso fratture fortissime.
Personalmente, sono incazzato nero.
Abbiamo le nostre idee, le abbiamo portate avanti con convinzione ed entusiasmo, non è bastato, bon, c’è di peggio. Prendiamo il lato buono della vita, ad esempio, Costanzo non va più in onda la sera.
Adesso però è necessario calmarci e ritrovare la tranquillità. Non ha senso chiedere chi abbia iniziato davvero questo gioco al massacro, se noi mangiapreti, i ciellini, Ruini o chi altro. Adesso è importante che il massacro finisca, che le posizioni tornino al dialogo.
Dobbiamo calmarci, sfuriare. Capire le ragioni di chi al microscopio guardando l’embrione vede una vita umana anche se noi non la vediamo (problema di occhiali?). Ma anche loro dovrebbero capire le nostre ragioni, ragioni di diritti civili e sociali. Solo così nascerà qualcosa di buono.
Un ottimo segno di distensione, per iniziare, sarebbe una revisione quanto meno delle parti più demenziali della legge 40, quelle stesse parti che anche il comitato “Scienza e vita” riteneva migliorabili.
Difficile pensare che con un’affluenza così bassa alle urne, a qualcuno venga voglia di modificare rapidamente questa legge.
Tre italiani su quattro hanno ritenuto che la cosa non li riguardasse e nessun politico perde il suo tempo dietro ad una legge che non interessa tre italiani su quattro.
Solo Berlusconi è capace di simili prodezze ma purtroppo, che io sappia, nessun embrione ancora lo perseguita.
Tra un anno vincerà il centro-sinistra. A quel punto me lo voglio proprio godere il giorno in cui Prodi e Fassino modificano la legge dopo un risultato così. Dopo che i meravigliosi abrogazionisti hanno dimostrato di essere una minoranza esigua.
Magari prima di quel giorno sarebbe interessante che riflettiate su tutte le incredibili boiate (tipo la tirannia della minoranza) con cui avete riempito le pagine dei vostri blog. Magari è il caso di riflettere sulla assoluta inadeguatezza dello strumento referendario. Ci avete definito (in questo blog) clericofascisti, segaioli, teste di cazzo.
Magari è il caso che prendiate atto del fatto che, forse, le teste di cazzo siete voi.
concordo in pieno con quanto dici. e apprezzo il tuo invito a ridimensionare l’esasperazione che ha caratterizzato non pochi sostenitori dei diversi schieramenti. Per quanto mi riguarda mi ha sempre disturbato chi, per sostenere le proprie tesi, calpesta la sensibilità dell’altro. E mi rendo da subito disponibile ad un confronto sereno, permanente, attento. con stima, zoro.
vae victis
guarda….quello che mi fà schifo è la gente che non ha votato…a prescindere dal voto…c’è chi di questo ne approffiterà…e come al solito a pagarne il conto è il cittadino!
dispiace solo non aver fatto capire l’importanza,innanzi tutto del voto,e poi di avere 1libertà”non obbligatoria”in +!!
Il cittadino se mai, pagherà il conto per una raccolta di adesioni ad un referendun che, evidentemente, non era rappresentativa dell’orientamento del Paese.
“Tre italiani su quattro hanno ritenuto che la cosa non li riguardasse e nessun politico perde il suo tempo dietro ad una legge che non interessa tre italiani su quattro.”
Tre italiani su quatro non hanno capito per checcazzo si dovesse votare! Ma sono il solo che ha prestato attenzione alle vecchiette in coda alla posta che oggi dicevano “ah, io non vado a votare, che non ci ho capito niente e a me qui di far fare i bambini ai maschi proprio non mi va giu'”. Dire a posteriori che il risultato fosse prevedibile e’ una grossa ipocrisia, tuttavia non stupisce che in un paese in cui la maggior parte della popolazione votante ha passato la menopausa la gente non si sia sentita coinvolta nel prendere una decisione circa dei “particolari tecnici inerenti la bioetica e la pratica di fecondazione assistita”. Mi spiace, ma i referendum secondo me per come erano posti non erano oggetto di decisione popolare. Piuttosto la cosa che mi ha lasciato socncertato e’ stata questa sorta di campagna pro astensionismo. Cazzo, se volete che la gente vada contro una scelta gli dite di andare a votare NO, non di starsene a casa! Gia’ siamo inun paese che non brilla di senso civico, vogliamo farci prendere per il culo ancora un po’ in Europa? Chissenefrega che era un referendum e non delle elezioni politiche, invitare all’astensionismo e’ una manovra diseducativa e incivile, votare e’ un nostro diritto e un nostro cazzo di dovere e i politici che fanno? invece di adibire un comitato per VOTARE no fanno campagne perche’ la gente RINUNCI a un loro diritto. Mavaffanculo.
E vaffanculo anche a Ruini che ha avuto la faccia da culo di fare pure i complimenti a quanti invece di esercitare il loro diritto se ne sono rimasti a casa a grattarsi le palle. Che gli scrutatori sono pagati con le vostre cazzo di tasse!
E un sonoro e rieccheggiante Vaffanculo anche a coloro che vedono nella vittoria dell’astensione una vittoria dei no. Il vostro surogato di silenzio/assenso ficcatevelo su per le gonadi. Se volevo votare no andavo e VOTAVO no. Votare no significava aver almeno capito forse il problema e averci riflettuto sopra. Il 75% degli italiani a casa significa semplicemente che il 75% della gente non ha avuto un cazzo da dire in merito, come d’altro canto ci si poteva aspettare vista la natura delicata della questione che forse non si sarebbe dovuta porre in questi termini.
Astenuta: di errori ne sono stati commessi tanti, sia da una parte che dall’altra (forse più da una parta che dall’altra, ok).
Intendo dire, blindare il testo di legge alla camera non è stata una decisione vincente. Il referendum è sembrata l’unica strada per una legge così invasiva. Sul fatto di quale sia l’orientamento reale del paese in merito, non lo sapremo mai, perchè gli astenuti non si sono presentati e non possono essere contati come forza attiva, a meno che di sommare tra le vostre fila l’astensione fisiologica e l’astensione attiva (cosa che sarebbe sconsigliabile, salvo deliri di onnipotenza).
Comunque, dico che dovremmo lasciarci alle spalle queste recriminazione reciproche. Adesso almeno voi che avete “scelto” di astenervi, perchè non ci aiutate a cambiare quanto meno gli aspetti più folli di questa legge? Perchè ne ha, non fate gli indiani.
Quello che mi fa schifo è che anche adesso, all’incirca ogni 8 secondi, un bambino muore di stenti.
Già. Sono un sacco di soldi, svariate centinaia di miliardi di vecchie lire. Soldi miei, soldi tuoi.
Joker ma che razza di argomento è? Almeno una parte consistente del paese si è fatta un’opinione su un tema scottante come quello della procreazione assistita. La gente ha discusso, ha pensato con la propria testa. Non tanti quanti avremmo voluto, ma qualcuno ha pensato, e valeva la pena di spendere i soldi per organizzare le elezioni per questo? SI, in democrazia si. Risparmiamo sulle autoblu, non sulla democrazia.
Sono solo parzialmente d’accordo.
Purtroppo non credo che tornare ad un dialogo pacato e relazionarsi sullo stesso piano possa essere di una qualche utilita`, non piu`.
Fare una legge su principi morali e visioni naturali peculiari della propria confessione non e` sullo stesso piano di non farli; non sempre negare e` equivalente ad affermare.
In questo caso di sicuro non lo e`, la legge dovrebbe essere basata su principi comuni e laici e lasciare liberta` di coscienza a tutti tranne che su pochi pochissimi tratti fondamentali necessari per costruire il resto.
Cercare di dialogare ponendo sullo stesso piano cose che non lo sono genera confusione, unito al fatto che l’altra parte non dialoghera` mai sullo stesso piano, non puo`, intrensicamente, oltre alla confusione genera danno.
Tipo quest’idea diffusa che la maggioranza sia giustificazione per ogni aberrazione: non c’era bisogno di secoli di evoluzione sociale per questo, la maggioranza, opportunamente pesata nel contesto, ha SEMPRE governato. La grande conquista della democrazia e` stata di porre delle regole che vincolassero anche il volere della maggioranza, farsi spregio di queste regole e` farsi spregio della democrazia.
Noi indiani, voi intrepidi.
Non è questo il punto. L’orientamento di parte degli astensionisti è frutto di una scelta personale, indipendente da questioni di schieramenti.
E poi non mi pare che, a fronte della, per me non tanto urlata, posizione della Chiesa, la stampa, i media e i blog fossero ostili al referendum.
Mi sono sentita sommersa, leggendo e bloggando, da un coro di Siiii.
Dove sta la dittatura?
Alla fine e’ finita come era prevedibile: con un no contest. In questi casi. Non ha vinto nessuno. Ha perso il sistema referendario. E’ possibile, vista la ridicola percentuale dei votanti, che i fautori della legge avrebbero vinto anche senza ricorrere a simili mezzucci. E’ da piu di 15 anni che l’interesse e la partecipazione attiva dei cittadini e’ calata. E da 10 anni o piu che un referendum, di qualunque cosa tratti, non riesce a raggiungere il quorum. Un po per le furbate dei difensori della legge, un po per ignoranza, disinformazione o solo pigrizia.
Io mi chiedo perche’ non si poteva, almeno per una volta, affrontare un confronto serio e pulito; Sono daccordo in toto con la legge… voto no:
Sono in disaccordo…. voto si;
Dopo aver analizzato a fondo il problema…non sono infine giunto a una posizione definitiva… mi astengo;
Da 15 anni a questa parte invece si e diffusa questa idea… Ce una parte della popolazione che si disinteressa completamente al sistema referendario( qualcuno ipotizza che il 20% non voti mai ad un referendum).Ora, facendo un rapido calcolo, mi accorgo che per vincere col no devo convincere almeno un 41% dei restanti, mentre predicando l’astensione mi basta il 31%. Inoltre astenendomi inglobo anche gli indecisi e quelli che per una ragione o per l’altro sono impossibilitati al voto. Strategicamente ineccepibile , ma “eticamente” discutibile. Discutibile, perche’ ostacola un confronto diretto.
Discutibile, anche perche una forte astensione non dice nulla. Una vittoria del No indica che una legge e apprezzata dagli elettori.Un astensione non ha alcun significato politico. Le ragioni di non votare possono essere varie, ed e’ impossibile stare a sindacare quanti astensionisti decisi e quanti astensionist menefreghisti la compongno.
L’astensione non decreta ne vincitori , ne vinti, e quindi non vedo nessun motivo di festeggiare. Sarebbne come esultare perche la propria squandra ha passato il turno per colpa di un petardolanciato in campo( cio non nega che ci sara sempre quello che esulta).
A questo punto, vista l’immaturita dimostrata in questi anni, Il sistema referendario non ha piu senso…..
nessuna dittatura. Tu (non) hai votato secondo la tua coscienza, sei perfino risultata in maggioranza. Dov’è la dittatura? Semmai chiediti come mai un universo così variegato e poliforme, le voci di quasi tutti i “media, stampa e blog” si fossero coalizzati a favore del sì. Chiediti perchp, chiediti quale capo in comune abbiano Repubblica e Corriere, Fassino e Fini, chiediti sul libro paga di chi siamo. Te lo dico io: solo della nostra coscienza. Quindi per cortesia, rispetto!
FdC
Guarda, cerco di metterla in termini semplici. Io sono contrario a questo modo di usare il diritto referendario. Faccio mio parte (parte) del post di Leonardo. Ora, prescindendo dalla bruciante sconfitta dei sì c’è un altro sconfitto in questo referendum: è il referendum stesso. Sono stufo che certa gente (sempre la stessa) abusi dell’istituto. Sono stufo che usi i soldi pubblici in questo modo. Sono stufo che rompa i coglioni sull’otto per mille e poi ci obblighi a certe spese.
Il risultato, per questi personaggi qui (quelli che speravano nel quorum anche per pigliare i denari) è doppiamente bruciante. Insegna che certe argomentazioni (le tette della ferilli, i proclami dei vips, le menzogne sui malati, le menzogne sulla salute delle donne, gli isulti, le teste di cazzo) non incantano, insegna che un certo modo di usare lo strumento referendario ha stancato.
Prima di aprire le gabbie, qualcuno (Amato) aveva provato a correggere la legge. Non mi piacevano tutte le correzioni, ma mi piaceva (e molto) il metodo. Dove era allora Fassino? Dove era Prodi? La Ferilli? Veronesi? Tu?
Avete voluto il referendum. Tenetevelo. Adesso con questi risultati (ahinoi?) sarà più difficile correggere la legge. E la colpa di ciò non è degli astensionisti: è di chi il referendum l’ha voluto
Caro Francesco,
sono rispettosissima della tua opinione. E’ che non ho la tendenza a fare dietrologie su chi sta dietro a cosa o chi possiede che cosa.
Mi chiedo solo: quelli che hanno votato i Sì, 1/5 circa degli italiani, sono gli unici depositari della Scienza?
Che cazzo di cagnara…come sempre.
Per quanto mi riguarda continuerò a tramare nell’ombra dichiarando guerra palese e nascosta alle Chiese e all’insulsaggine dei politicanti di mestiere. Mastichiamo fiele di fronte alle smorfie inguardabili di preti&politicanti di ogni colore che oggi esultano per questa vittoria di Pirro.
Nessuno di loro mi rappresenta, mi consolo e rido come un pazzo quando penso alle loro facce terrorizzate qunado si delineò l’ipotesi che una LORO legge potesse essere disfatta dal popolo.Essi affermarono: “Il popolo non è tenuto a decidere su questo!”. Godo nel sapere che il fottuto papa tremava, in verità, solo perchè l’ultimo dogma del dio unico creatore della vita sta (è già stato) frantumato dal semplice sapere umano…
Buonanotte, cari bastardi
Senti, il referendum è morto, su questo hai ragione. Ma non è morto sulla fecondazione assistita, e morto lentamente per una serie di ragione
1)quorum raggiunti, scelte dissennate, da non mettere in mano all’elettorato (cfr. nucleare)
2)quorum raggiunti scelte non rispettate (cfr. privatizzazione rai)
3) quorum non raggiunti, quesiti allucinanti (elettrosmog, caccia, etc.).
Il referendum è uno strumento molto importante, ma adesso pure se facevamo un referendum del tipo “ogni uomo\donna scoperà cinque modelle\i diverse\i al mese” il quorum non sarebbe stato raggiunto. La gente non ci crede più.
Però se c’era da convocare un referendum, era proprio su una questione come questa. Non ho scelto io questa strategia politica, ma quando è stato deciso il referendum ho sentito il dovere morale di portare avanti la battaglia fino al fondo, anche considerando che chi si opponeva non diceva di votare no (opzione rispettabilissima) ma di astenersi (opzione che non mi piace per un cazzo. La democrazia è partecipazione, e il sapere serve per prendere posizione).
E adesso, visto che noi siamo stati così stupidi, imbecilli e vigliacchi da batterci come pazzi per una pura questione di principio e di ideali invoco da parte di chi è più intelligente di me, di chi invece ha puntato sull’astensione come un gesto di lungimiranza, da queste menti superiori cioè invoco un gesto di intelligenza: cambiate la legge subito.
Il referendum è morto perchè l’hanno ucciso da tempo. Non io, però, ma quelli che mentre cianciano della caccia (gli stessi sempre e comunque) già contano i denari.
Quanto agli astensionisti mi piacerebbe sapere come hai votato per il referendum sui licenziamenti. Spero per te non così http://www.rifondazione.it/referendum/
Ipocrisia?
Rispetto le posizione tue e di quel quarto di popolazione che ha fatto come credeva. Non è mio potere cambiare le leggi, penso in alcune parti questa legge potrebbe essere cambiata, ma profetizzo (magari errando) che ora sarà sensibilmente più difficile.
E trovo che la colpa di ciò sia l’arroganza e la violenza verbale di tutti coloro che il referendum l’hanno voluto e sostenuto.
Chi vince non è il più intelligente, nè comanda il Paese. Fino a prossime politiche.
L’istituto del referendum contempla semplicemente anche la scelta dell’astensione per il raggiungimento del quorum. E’ un’opzione.
Per quanto mi riguarda, la legge è certamente migliorabile.
Non darmi del Voi
ti rispondo candidamente che a quel referendum non votai affatto per il semplice motivo che votavo ancora a Pescara, mentre dovevo dare esami qui a Milano. Da quando ho la residenza qui è tutto più facile: il problema dei fuorisede per le votazioni di carattere nazionale dovrebbe essere in qualche modo affrontato.
Aggiungo che il referendum sarà morto anche in passato, ma fino a ieri su questo blog c’era gente che profetizzava il 54%.
Ci credeva(te) o era solo un mezzuccio (antisportivo, illeggittimo, bla bla) per spaventare la gente e spingerla a votare?
Ah, non hai votato per via della distanza. Vabbè.
Io invece nel weekend ero a Roma a vedere l’inter. Vale o non può essere considerata come una giustificazione valida?
Mi-Pe. Pe-Mi.
Com’è piccolo il mondo!
Il 21 maggio 2000 peraltro era una domenica. Ho studiato a Milano, ma non mi ricordo università aperte la domenica.
Sarà che sbaglio io.
No, non ho votato per via degli esami. Non credo di dovermi giustificare in quella circostanza. Però sicuramente la mia non è stata una scelta o propagandata come una vittoria. Semplicemente avevo da fare e non potevo scendere, e io non sono certo una carica dello stato o della chiesa. Se vuoi mettere un esame nello stesso conto di Roma-Inter, fai pure, io purtroppo do un peso diverso allo studio.
Astenuta: perchè sei pure te di Pe?
Comunque ragazzi, mi sembra stiamo cadendo davvero in basso per un post che voleva essere una mano tesa.
Questo referendum non è come gli altri che l’hanno preceduto. Segna un momento di cambiamento storico. Decreta la fine della seconda repubblica. Non era tanto in gioco la sorte dell’embrione, checché sembrasse. Era la dichiarazione di nascita del nuovo centro cattolico. Il primo vagito di un nuovo soggetto politico che dominerà la scena politica italiana negli anni a venire. Con tecniche e metodi già sperimentati in passato dalla DC, riadattati ed aggiustati ai tempi ed alla cultura attuale. Il primo a comprendere quanto stava avvenendo è stato Prodi, quando Rutelli ha atteso il suo viaggio in Cina per la dichiarazione d’indipendenza dall’Ulivo. La divisione fra astensionisti e sostenitori non era poi così trasversale, guardando con attenzione. Il nuovo centro cattolico è stato assolutamente compatto, accomunando la Margherita a sinistra, fino a – ma escluso – Prodi (che non s’è astenuto), e FI a destra, certo includendo Berlusconi ma in un ruolo da comprimario, onorifico, adeguato a chi si è astenuto senza sostenere attivamente la causa dell’astensione. Alleanza Nazionale doveva rimanere fuori sin dall’inizio, altrimenti la Margherita non avrebbe potuto entrare. E Fini ha dovuto lanciare il proclama sull’astensione, che significava “con me o contro di me”. Ora è in difficoltà, perché i suoi sanno che il futuro li restituisce all’opposizione, ma non c’era molto da fare. La decisione era presa, da Follini e Casini, insieme alle gerarchie cattoliche e con il pieno supporto di Montezemolo. I DS, dal canto loro, e Fassino in testa, conoscono bene la natura e le caratteristiche del nuovo soggetto, ci si trovano bene, risponde al loro modo di pensare alla politica, che non è di governo ma di opposizione. I neo-centristi si sono contati, con questo referendum. Sono maggioranza schiacciante, non hanno avversari e non l’avranno per un pezzo. La campana del Viminale ha suonato il de profundis della seconda repubblica.
Cannonball
Lettura interessante, anzichenò.
Da rifletterci.
É vero, bisogna calmarsi, capire. La prima cosa da fare, per noi refendari, è un esame di coscienza: molti, troppi, erano ottimisti. Io sapevo che non si sarebbe raggiunto il quorum ma non mi aspettavo una simile disfatta, sostanzialmente non era prevista da nessuno. Inizia a mancare il senso della realtà. Lo scollamento con il paese reale è evidente. Almeno il 95% delle persone che conosco è andato a votare. Quindi praticamente non ho contatti con la stragrande maggioranza del Paese. Come posso pretendere di capirla? É troppo comodo pensare che tutti siano dei pecoroni o menefreghisti o bigotti. Vivo (viviamo) in una nicchia confortevole, ma il mondo evidentemente è là fuori. Non so se ho voglia di viverlo, mi fa un po’ paura, ma da qui non si può pretendere di capire, giudicare, o convincere qualcuno lassù.
La legge non è affatto blindata. Il suo corso è ancora lungo. Avete fatto un casino inutile, su qualcosa che ancora non è definitivo. Avete blindato il paese su una suddivisione laici/cattolici che interessava solo voi e alcuni cattolici. Invadenti e incivili. L’embrione forse non è un essere umano, forse lo è, chi lo sa, io non lo so, nel dubbio preferirei che non si mettesse mano li, così vicino al DNA. Tante persone di sinistra sono rimaste perplesse di fronte a tanto ultramodernismo scientista e, diciamolo, filo-capitalista. Ci voleva tanto a capirlo? E, sappiatelo, se non era per Ruini si andava a votare ancora in meno. Ruini ha indotto tanti ad andare a votare si. Senza Ruini, si era al 18% di votanti.
Per chi ha preso il referendum come uno scontro tra destra e sinistra… beh , voi non avete proprio capito niente di questo referendum… non dovevate astenervi , dovreste essere dichiarati incapaci di intendere e di volere… questa non è una sconfitta dei referendari… è una sconfitta per l’Italia ed è una sconfitta per la democrazia che , già deficitaria , piano piano sta diventando un optional… purtroppo è stata confermata la mia convinzione che viviamo in un piccolo paese a amggioranza di persone piccole , che nemmeno posso definire egoiste (per quanto io possa ritenere egoistico il non aver votato sì) , ma menefreghiste , forse bigotte , certamente senza amore per gli altri nè per se stessi. Mi sembra che la situazione italiana sia stata sottovalutata troppo fino ad oggi , siamo al collasso . la campagna referendaria portata avanti da istituzioni e chiesa , il risultato elettorale sono uno specchio evidente della situazione del Paese .
SPAM INDIGNATO:
perche’ non lanciare un serio segno della nostra indignazione?
i blogger incazzati sono tanti.
e insieme fanno rumore.
propongo un fronte dei blogger anti astensionisti:
http://www.kszm.org/FBAA/
e vorrei che qualcuna di voi blogstar lo adottasse, che io non ho speranze di portare avanti la cosa :-]
i radicali: americani. pro-guerra. contro sindacati e lavoratori. pannella possibile ministro del governo berlusconi 1. ministro degli esteri in pectore. la pensione assicurata dagli italiani che lo hanno votato. mai fatto un cazzo in vita sua. sì sì questioni ideali coi soldi ammaricani. modernizzazione del paese. certo. modernizzazione ammaricana.
te credo che a questo referendum sull’articolo 18 dello statuto dei lavoratori nun c’è andato nissuno.
Queste sono state prove generali di democrazia, Karol Woityla, tanto amato dalla gente, non piaceva in Vaticano è risaputo, era troppo moderno, troppo disponibile con le altre minoranze. Appena questo nuovo papa è stato eletto ha subito chiarito che le cose sarebbero cambiate. Ha dichiarato che la voce della Chiesa si sarebbe sentita forte. Be la Chiesa non solo ha parlato, ma ha utilizzato tutti gli strumenti in suo potere per ingerire nella politica italiana ed evitare che la democrazia referendaria si compia. Adesso che ha funzionato, non si fermeranno davanti a niente. Perché credete che Berlusconi non sia andato a votare? Ha subito pressioni inenarrabili, tanto a lui di questo referendum non gliene frega nulla, visto che lui si preoccupa solo di quello che lo può tangere in modo diretto. Altro che conflitto di interesse, il potere mediatico del Vaticano si è rivelato con una forza inaudita e contro di essa le strategie creative di comunicazione dei pro referendari, non sono servite a nulla. Non si può usare il moschetto contro il bazooka. A questo punto se l’attuale Governo perderà le prossime elezioni, è indispensabile che la maggioranza sia qualificata, occorre liberarsi i ricatti di quell’opportunista di Bertinotti per potere modificare la legge in questione. Non vi sono alternative. Farebbero bene, quei bellimbusti della sinistra a mettersi d’accordo e a trovare un programma, perché sono patetici.
Sono d’accordo con M.. Create un fronte comune contro l’astensionismo.E’scandaloso, come dice giustamente Fedrox, che a questo referendum sull’articolo 18,organizzato da volontari che si sono fatti un culo così per raccogliere le firme necesarie, non ci sia andato nessuno. Vergogna!
Tant: chiariamo una cosa. La chiesa ha fatto una scelta politicamente abile e ne incasserà il risultato positivo, però non ha tutto questo potere, assolutamente. Ha smosso molti meno voti di quanto crediamo, e c’è tanta gente che si è astenuta in coscienza, non per fede, così come tanti cattolici sono andati a votare.
La scelta dell’astensione dimostra che la chiesa sa di essere minoritaria del paese: è una strategia da guerriglia per dare l’impressione di avere il 75 per cento degli astenuti nelle proprie fila. Valli a contare, va: non puoi. E ti assicuro, Ruini è molto felice che i suoi non si possano contare.
che l’italia è 1paese in decadenza mi pare si sappia già…si sapeva già da tempo…
dopo tutto se vuoi lavorare con 1stipendio degno vai all’estero..
se vuoi fare 1certo tipo di studi ben approfonditi vai all’estero
se vuoi andar per concerti vai all’estero..
se ti vuoi curare vai all’estero…
se vuoi andare in spiaggia nudo vai all’estero..
se vuoi formare 1coppia di fatto o cmq omosessuale vai all’estero…
qui ci devi rimanere solo se vuoi che gente che ha deciso di non vivere ti faccia la morale!
E adesso tocca alla 194 belli!! preparatevi all’offensiva con una legge genocida che ha provocato 4.000.000 di morti in 27 anni.é ora di finirla con il vostro anticlericalismo becero da fine ottocento, il popolo italiano si è schierato chiaramente per la vita nonostante i nuovi nazisti come flamigni e antinori volessero avere mano libera per sezionare e uccidere migliaia di embrioni umani….stavolta il popolo italiano ha affossato il tentativo di imporre l’eugenitica e gli orfani di legge….la prossima distruggerà la 194 definitivamente…
…e dopo la 194 toccherà a tutti i metodi anticoncezionali. L’unico metodo di contraccezione legale sarà l’astinenza. Ogni scopata un pargolo. Che bel futuro che ci aspetta..
…e dopo la 194 toccherà a tutti i metodi anticoncezionali. L’unico metodo di contraccezione legale sarà l’astinenza. Ogni scopata un pargolo (semprechè una coppia non sia sterile). Che bel futuro che ci aspetta..
Coitus interruptus
(sarà una risposta a Zephyr o una considerazione sul referendum? Chissà)
Data la grande percentuale di astensioni (mi piace pensare si riferissero a elettori che non si riconoscevano né in un’abrogazione “a singhiozzo”, né nella legge stessa), il segnale mi sembra chiaro: la legge DEVE essere riportata in Parlamento; non così, qualora avesse vinto di peso il NO (la legge sarebbe divenuta pressoché intoccabile).
E’ sentore comune che ci siano dei punti da rivedere radicalmente, e confido (sono parnassiano?) in un intervento entro la fine della legislatura, stante la natura composita della stessa maggioranza sul punto. Qualora ciò non accadesse, un’eventuale nuova compagine potrà provvedere a breve (salvo scoprire che, spenti i riflettori filo-elettorali, anche i più attivi parlamentari se ne disinteressano, come accaduto per altri temi la cui urgenza è stata scandita dall’attenzione rivolta dai media al problema).
Ma spero ciò non accada e che si possa raggiungere una revisione concertata della L40.
Non mi abbandona l’idea che una diversa formulazione dei quesiti e un’impostazione meno bipolare della consultazione avrebbe prodotto delle statistiche leggermente diverse.
FdC, il problema dei fuorisede è urgentissimo. Assurdo che si possa votare dall’estero e non possano farlo i milioni di studenti, almeno per i referendum (una fetta costante di elettorato, spesso informatissima, impossibilitata ad esprimersi; e il problema è che si tratta di una componente costante, destinata a rigenerarsi).
Nonostante il tema della mobilità sia sulla bocca di tutti, semra che aspetti come questo vengano ignorati.
Una modesta proposta*.
Non credo sia giusto eliminare un qualche tipo di quorum, in quanto ciò renderebbe possibile l’abrogazione di leggi anche ad opera di una sparuta minoranza, ma è indubbio che attualmente l’istituto referendario è in crisi a causa dell’estrema difficoltà di raggiungere il quorum, del fatto che a volte è stato usato per questioni che “non interessavano”, e di un uso spesso strumentale dell’astensione (e non sto parlando solo di Ruini & co).
Però questo è anche dovuto al fardello della percentuale fisiologica di elettori che non votano mai, ora anche aggravata dall’aggiunta di quelli all’estero e dal fatto che non si è previsto nessun modo per votare “fuorisede”.
La soluzione potrebbe esser quindi quella di eliminare gli “inattivi” dalla base di calcolo del quorum, prendendo come parametro di base non il numero degli elettori ma quello dei votanti alle ultime elezioni nazionali precedenti al referendum (badate bene, non sto dicendo di “non far votare” quelli che non hanno votato alle ultime politiche, ma solo di eliminare la relativa percentuale dalla base di calcolo. Se poi gli elettori del referendum sono più di quelli che hanno votato alle precedenti elezioni, nulla questio, in quanto il raffronto tra SI e NO si fa sui votanti effettivi).
In questa maniera si eliminerebbe l’astensionismo “fisiologico”, mantenendo peraltro la necessità del quorum e la possibilità di usare la tattica dell’astensione (che però non potrebbe più avvalersi del pesante “aiutino” degli astenuti fisiologici).
D’altro canto, sarebbe anche giusto alzare il numero di firme necessarie per il referendum, e visto che dal ’48 la popolazione è pressoché raddoppiata (al referendum su repubblica-monarchia del 46 votarono in 22 milioni), non sarebbe stupido “agganciare” le firme al numero dei votanti (ad es. il 2-3%).
N.B. onde evitare accuse da parte degli astenuti “vincitori” di questo referendum vorrei far notare che con questo meccanismo nei referendum sulla fecondazione assistita il quorum non sarebbe comunque stato raggiunto. Ma la sfida sarebbe stata un po’ meno sleale.
*Il riferimento a Swift non è casuale (e mi pare in tema, visti i commenti di alcuni astensionisti sui fautori del SI)
Ste65 e Carlo: giustissimo ragazzi. oltre alla riforma del referendum che ci vuole davvero ( a me andrebbe bene pure raccogliere 4 milioni di firme ma non avere il quorum, oppure calcolarlo sull’affluenza alle scorse politiche).
Il voto dei fuorisede è una cosa scandalosa, e sono sicuro che sarebbe risolvibile facilmente, se ci fosse la volontà di affrontare il problema!
Io sono di milano….mi ricordo che fine ha fatto il referendum per l’aria pulita….Io all’epoca andai a votare.L’affluenza fu,se non sbaglio del 7%….perche il referendum fu sospeso fino alla sera del sabato(il giorno prima)poi fu sbloccato.Sui quotidiani locali scrissero che il referendum era stato sospeso e non REVOCATO! Tutto questo avvenne proprio nel mese di giogno e quando i milanesi seppero del referendum era ormai troppo tardi,perchè con la scusa della SOSPENSIONE,mancò del tutto l’informazione al cittadino.Vi furono anche allora grosse critiche in regione se il referendum fosse ancora un modo proficuo per lasciare ai cittadini un pochino di “Democrazia diretta”.