Rutelliana

Senza Cuore - di Gianluca Neriil RiformistaChi ha detto che una rubrica di satira deve essere per forza redatta dal tenutario? O che come un normale varietà non possa dare spazio ad un ospite? Oggi Senza Cuore utilizza il proprio spazio per pubblicare il pezzo di un opinionista agli albori, come una qualsiasi mariadefilippi alla ricerca di nuovi talenti.

“Colleghi deputati! In un campo come quello che attiene ai rapporti fra coniugi, alla loro scelta di procreare e ai modi attraverso cui pervenirvi, o anche alla scelta da parte della donna singola di procreare, è opportuno che lo Stato con le sue leggi intervenga il meno possibile […] Questo è il caso della inseminazione artificiale umana, una pratica la cui scelta è tuttora, e deve restare, di esclusiva pertinenza della persona o delle persone che la compiono – sia essa la donna singola o la coppia – senza entrare nelle ragioni, nei sentimenti e nei desideri che muovono a compiere un simile passo verso la procreazione. Attualmente in Italia non è in essere alcuna legislazione che riguarda la materia. Non hanno avuto seguito le proposte presentate nella III e IV […] tutte ispirate al più retrivo proibizionismo con la pretesa di trasferire nella legislazione dello Stato quanto previsto dalla teologia morale cattolica e codificato nel diritto canonico. […] Colleghi deputati! Non c’è dubbio che nuovi problemi morali e psicologici sorgano dall’applicazione delle tecniche offerte dal progresso delle scienze biologiche nel campo della persona umana e dei rapporti interpersonali. Fra queste va indubbiamente inclusa l’inseminazione artificiale. Ma – come già in altri campi attigui a quello che costituisce l’oggetto di questa proposta di legge, per esempio per la contraccezione e l’aborto – non si tratta per il legislatore, e cioè per lo Stato, di prescrivere comportamenti, propagandare costumi, condannare pratiche, emettere giudizi morali; e tantomeno di recepire nell’ordinamento dello Stato regole e canoni che appartengono alla morale ed alla fede”.

Era il comico Francesco Rutelli, con un pezzo recitato in Parlamento il 29 dicembre 1988. Da quei tempi, se ci pensate, ne ha fatta di strada: è innegabile che, rispetto ad allora, sentirlo oggi faccia ridere di più.

(Gianluca Neriil Riformista, 11/6/2005)
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6 Commenti

  1. La cosa bella della politica è che non ha memoria. Nessuno si ricorda cosa sosteneva o pensava ieri. Tutto vive in un presente sempre più stupido, sempre più assurdo. Sono pochissime le persone che, come Ciampi, possono rivendicare una coerenza con la propria storia.

  2. Beh l’intervento di questo ambizioso comico migliora con l’invecchiamento: letto ora è davvero spassoso! Mentre le gag odierne sono tetre, terribilmente tetre.

  3. «Quanto alla procreazione assistita, va sottoposta a un effettivo controllo – oggi del tutto assente. È accettabile solo in caso di sterilità e deve tener conto dell’interesse di chi deve nascere. La fiducia nelle possibilità e nelle capacità di autoregolamentazione della scienza non solleva tuttavia la politica e la legislazione dall’obbligo di una stretta vigilanza sulle manipolazioni della vita, ormai tecnicamente a portata di mano»

    Dal Programma dell’Ulivo, 2001.
    A voi stabilire se sia più “comico” uno che, dopo vent’anni, su cose tanto delicate la pensa in modo diverso, o un intero gruppo dirigente che non ricorda neanche cosa aveva scritto tre anni prima come programma per il proprio governo.
    Cfr. sopra, De Collibus: La cosa bella della politica è che non ha memoria. Nessuno si ricorda cosa sosteneva o pensava ieri. E ci sono ieri più vicini di altri.

  4. se si è sterili non si può fare procreazione assistita con questa legge. non è una regolamentazione, è un divieto

  5. Francesco Rutelli è vincitore per caso, passava di lì. Potranno anche farlo sedere su una balena bianca, ma perché serve un uomo di paglia. Le uniche cose sensate le ha dette per bocca di Guzzanti. Corrado. Ma forse Rutelli è quello che ci meritiamo.

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