Fini non comuni

Sono proprio contento che il Segretario di Alleanza Nazionale, nonché Vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, abbia deciso di spiegare ulteriormente le ragioni che lo spingono a votare per i prossimi referendum. Sono contento, ad esempio, che abbia fatto esplicito riferimento alla questione della laicità dello Stato, al fatto che non si è chiamati ad un atto di fede, ma ad una tornata referendaria che abroghi parti di una legge davvero dannosa e mal strutturata. Sono anche molto contento della diplomazia utilizzata nel sottolineare che la sua esternazione non era tesa a polemizzare con la Chiesa, la quale, d’altro canto, dice ciò che ritiene più giusto dire. Non sono esattamente d’accordo – o quantomeno la questione la vedo maliziosamente un poco più complessa di così – ma, sì, ribadisco, sono contento. Sarò sincero sino in fondo: neppure nego una certa soddisfazione nel leggere della spaccatura all’interno della stessa Alleanza Nazionale che a detta esternazione sta seguendo.

Ciò di cui sono decisamente meno contento è del silenzio del centro sinistra, l’Alleanza omertosa. Perché questo genere di argomentazioni dovrebbero appartenerle. Incastonate nel proprio DNA dovrebbero sgorgare dalle labbra di ogni suo esponente. E chiedo loro: volete, gentilmente, spiegarci cos’avreste in mente di essere, rappresentare, dire, fare, baciare, lettera e testamento? Perché noialtri, qui, si aspetterebbe non già quel morettiano qualche cosa di sinistra che abbiamo capito non arriverà più, ma (oramai) anche solo un vagito. Ci accontenteremmo, ci basterebbe insomma.

Se la vergogna fosse quotata in borsa, sarei miliardario.

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38 Commenti

  1. La campagna dei propugnatori del No assomiglia sempre di più a quelle che la sinistra ha sempre perduto contro Berlusconi, e non può sfuggire a nessuno che molti autorevoli astensionisti mediamente parlano d’altro. I singoli problemi, quelli concreti, a misura di madre, il Paese reale in cui la famosa Legge 40 va a muoversi, il confronto con altri paesi, le cifre i dati, gli aspetti tecnici di una legge che viene trattata come un monolite – quando invece è modificabile come tutte le leggi – sono tutti approcci che non interessano loro. E’ difficile scorgere una ragionata via di mezzo tra chi fa propaganda apocalittica e chi disegna cosmogonie. Gianfranco Fini si è ribellato a questo dualismo – approcciando la legge dal basso, laicamente – e l’hanno quasi linciato. Più del merito, gli contestano il metodo: non ha voluto capire che il problema è un altro. Il problema, quello dei Marcello Pera e dei Giuliano Ferrara, è ricreare un pensiero forte ed egemonico che ridivenga fortilizio d’Occidente. Ma, comunque vada, non ce la faranno: non c’è più ricezione ideologica in questo Paese sempre meno cattolico e sempre più cristiano. Non c’è campo.

  2. Nessun politico dovrebbe dare consigli ai propri elettori su cosa votare in questo referendum.

    Il diritto a decidere sulla vita spetta alla sola coscienza del singolo cittadino, che deve solo essere informato, ma non indirizzato. Non in questo caso.

    Secondo me, ma ne sono assolutamente convinto, per la prima volta nella vita. ;)

    Aribandus

  3. Io non riesco a capire dove hai visto il silenzio del centro sinistra? Tranne Rutelli sono tutti schierati per andare a votare. I DS stanno facendo anche capagna elettorale.
    Pls, la sindrome del Tafazzi evitiamola!

  4. Tutto questo entusiasmo per le parole di Fini riguardo i referendum, non me lo giocherei.
    Per la seconda parte relativa all’assenza quasi totale della sinistra (?), totale consenso.

  5. Pensa che a me invece la sinistra, ultimamente non era mai sembrata unita e decisa come ora. Fassino in testa a tutti, in televisione e sui giornali, sta parlando fino allo sfinimento delle motivazioni del sì, solo che un Fini che va contro il suo partito fa più notizia….

  6. Le parole di Fini non sono importanti per il caso specifico in se, sono importanti perchè legittima il rispetto delle istituzioni, cosa che non sta avvenendo purtroppo da anni sia a destra che a sinistra. Nessun personaggio che ricopre ruoli istituzionali si puà permettere di dire non andate a votare. NOn che l’astensione non si possa fare, ma di certo non può essere caldeggiata da coloro che VIVONO grazie ai voti, grazie alle elezioni. A prescindere che poi l’esito sia SI o NO, è davvero gretto l’atteggiamento che spinge all’astensione quando vi sono dei referendum. Ci sono voluti secoli per avere il suffraggio universale, e noi ce ne priviamo così?
    Finalemente Fini ha detto una cosa di destra, spero tanto che quest’ultima ritorni a parlare di contenuti e non di poltrone.

  7. Le parole di Fini non sono importanti per il caso specifico in se, sono importanti perchè legittima il rispetto delle istituzioni, cosa che non sta avvenendo purtroppo da anni sia a destra che a sinistra. Nessun personaggio che ricopre ruoli istituzionali si puà permettere di dire non andate a votare. NOn che l’astensione non si possa fare, ma di certo non può essere caldeggiata da coloro che VIVONO grazie ai voti, grazie alle elezioni. A prescindere che poi l’esito sia SI o NO, è davvero gretto l’atteggiamento che spinge all’astensione quando vi sono dei referendum. Ci sono voluti secoli per avere il suffraggio universale, e noi ce ne priviamo così?
    Finalemente Fini ha detto una cosa di destra, spero tanto che quest’ultima ritorni a parlare di contenuti e principi, e non di poltrone.

  8. Condivido…..ultimamente però mi trovo sempre più spesso a condividere l’atteggiamento e una posizione di Fini , e questo mi preoccupa. Sono certa di non essere diventata di destra ma allora siamo veramente certi che lui non stia diventando di sinistra?…Per quanto riguarda le attese rispetto a risposte dalla “nostra” le attendo anch’io…attendo segnali che non ci sono e questo si mi spaventa più di ogni altra cosa….
    Manuela

  9. Proprio non capisco cosa tu abbia a criticare la sinistra oggi, più unita e viva che mai, dai cattolici democratici che stanno con Prodi fino a Bertinotti. Rutelli è una isolata eccezione, e sempre meno della Lega che spara vaccate dalla mattina alla sera.
    In più sono state prese posizioni limpidissime, aperte, chiare, decise per questa campagna referendaria. Posto che, se il quorum non si raggiungesse, la legge sarà comunque oggetto di ridiscussione migliorativa nella prossima legislatura, qualora l’Unione vincesse.
    Insomma, che diamine vuoi di più? Spaccare il Paese su una questione etica? Non mi sembra una mossa politicamente molto intelligente…

  10. Anche a sinistra per altri referendum si consigliava l’astensione. Vedi quello sull’art. 18 di appena due anni fa.
    Ora perché non sarebbe legittima la stessa posizione?
    Ho letto articoli in cui si prospetta la galera per preti e altri personaggi delle istituzioni se continuano a caldeggiare l’astensione dal loro “pulpito”…

  11. la sinistra sta facendo la campagna elettorale per il si.
    una volta tanto non vedo immobilità.
    è la sorpresa che sia fini a farsi sentire a fare da cassa di risonanza e diventa evidente cosa significa avere in mano l’informazione in italia.

  12. Qui non si critica l’astensione perchè la inneggia la destra o la sinistra, ma l’astensione in se. Non è quindi l’oggetto del referendum, ma il significato che questo stesso riveste all’interno del nostro sistema democratico. Continuare a vedere tutto come un confronto fra due fazioni è quanto di più superificiale possa essere. Se non crediamo nel nostro sistema come possiamo farne parte? Se io voglio avvantaggiarmi di quel 20% fisso di gente che per varie ragioni non vota (nessuna delle quali legata all’oggetto del voto) per far passare la mia opinione, significa che voglio imporre e non rispettare la maggioranza. Se il 45% degli italiani votasse Si, e al 20 fisso di astensionisti fissi si aggiungono il 35% di astensionisti per il no, allora seppur avremmo una maggioranza PRO, avremmo la vittoria del NO…Insomma, dittatura della minoranza (reale). E se queste sono le basi (comunque già ben avviate in passato), quale futuro migliore potrà mai essere per la nostra comunità?
    Se tutti noi vogliamo imporre anzichè metterci in discussione, quando mai potremo concludere qualcosa?

  13. io invece non capisco cosa ci sia di tanto “di sinistra” nel pacchetto di 4 si che dovrei dare. Per me essere di sinistra vorrà dire votare secondo libertà di coscienza, e non intruppata a seguire le direttive di partito anche su queste faccende.

  14. Se non dovesse essere raggiunto il quorum spero che la modifica di questa legge sarà una delle priorità del (si spera) futuro governo di centro-sinistra. Anche perchè, se non vincono i “no”, non c’è nessun impedimento a che questa legge venga pesantemente modificata. Spero che non si cada nel tranello di voler arruolare gli astenuti nella schiera dei “no”.

  15. E insomma, abbiamo capito che la sinistra è tale se si svena per i referendum, poi invece sui 150mila iracheni morti ammazzati si possonof are distinguo… l’importante è appropriarsi (a destra e a manca) della parola “vita”………

  16. In questo referendum non contano i colori politici , conta la coscienza delle singole persone e spero che molti italiani dimostreranno di averne una. Ciò che mi spiace è che questo referendum si sia trasformato in un referendum sulla laicità dello stato , il quinto quesito referendario. Tutti e cinque sono egualmente importanti , mai come oggi è stato fondamentale esprimersi. Non doveva accadere , così come non doveva essere ridiscusso l’aborto. Ormai dall’Italia mi aspetto di tutto.
    Fini ha dimostrato di avere un forte senso dello stato e grande onestà intellettuale. Se vogliamo trovare il pelo nell’uovo , è forse il modo di fare una nuova destra conservatrice in Italia ? Fini si sta preparando al dopo-silvio ? Difficile a dirsi…

  17. Grande idea questa! Quotare in borsa la vergogna, fantastico!!
    [Almeno ci sarebbero dei vantaggi a dare il voto a sti stronzi di sinistra. E finalmente gli altri, quelli senza vergonga appunto, rimarrebbero a mani asciutte]

  18. Astenersi è una vigliaccata. Poi uno può pure dire che non gliene frega una cippa, della legge 40. Ma astenersi con l’obiettivo dichiarato di far saltare il quorum, è da poveri d’intelletto.

  19. “Domenica, in realtà, si vota solo per farla finita – con sincerità, votando sì – con la ridicola illusione di poter decidere qualcosa, in cose del genere, in cose in cui è solo la tecnica, nella sua anonima corsa, a decidere per noi.”

    Il mio parere sul voto di domenica, qui: http://iovoto4si.splinder.com

  20. bravo Low. Se proprio dovevo essere infastidito da un ribbon in alto a destra che mi nasconde le citazioni del giorno, avrei preferito di gran lunga che fosse un appello per la liberazione della Cantoni. Come mai tutto questo disinteresse, e non solo su MN?

  21. Io “Zona di guerra” ce l’ho in VHS. Com’è che non lo trovate? Scusate ora vado a rivedermi per l’ennesima volta quella stupenda sodomizzazione di Lara Belmont.

  22. la sinistra non esiste…è 1falso storico quella che abbiamo davanti…ci si aspetta che la sinistra dica qualcosa su questo referendum quando lo pseudo leader è 1ex democristiano? siamo seri…
    in attesa che noi tutti ci mettiamo daccordo e fondiamo 1bel movimento politico ..disconnettiamoci da internet e gestiamo noi la nostra vita…io da qui comincio con 5 SI

  23. Pensavo di dar vita al movimento dell’obbedienza civile.
    Fatti mandare per posta la scheda elettorale e il documento di un tuo concittadino lontano e vai a votare al posto suo.
    Se ti arrestano (a me mi arrestano di sicuro visto che andrò a votare per conto di una che non mi assomiglia affatto), sorridi di fronte alle telecamere e spiega i motivi di tuo presenzialismo.
    Giusta contraposizione all’assenteismo.

  24. Ultimo, il rapimento di Clementina Cantoni non era politicamente attraente. Eppoi i tempi: è andata a farsi rapire in pieno scannamento da referendum; la gente – papa compreso – era troppo impegnata con la vita dell’embrione per occuparsi della sua.

  25. invito tutti i lettori che andranno a votare di farlo nelle prime ore della mattinata, in modo da essere rilevati nel primo conteggio dell’affluenza. con un risultato incoraggiante sull’affluenza la gente potrebbe essere invogliata ad andare a votare!

  26. O.T.
    faccio presente che sono state fatte manifestazioni per la liberazione di clementina.
    manifestazioni, appelli, anche il papa lo ha fatto.
    se la televisione non dà le notizie prendetevela con chi gestisce il palinsesto dei tg.

  27. veramente a me sembra che il Papa sia stato uno dei pochi ad averne parlato. Ah già, lui è un nazista come tutti i tedeschi rei di non parlare alla perfezione il nostro sacro idioma, quindi non conta.

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