Politica e amori

Senza Cuore - di Gianluca Neri: clicca qui per leggere il PDFSenza Cuore - di Gianluca Neriil Riformista In certi casi bisogna avere le palle. Quindi prendiamo il coraggio a piene mani e diciamolo apertamente, senza paura. È tutto vero: Gianfranco Fini ha dichiarato la propria intenzione di votare “sì” a tre dei quesiti che fanno parte del referendum sulla fecondazione assistita per il semplice motivo che ama segretamente il ministro Stefania Prestigiacomo, da tempo notoriamente sulle stesse posizioni. «Perché mica si può campare una vita su quella del missionario, eccheccazzo!» ha voluto far sapere al marito la Prestigiacomo, uscendo orgogliosamente e coraggiosamente allo scoperto.
Gianfranco Fini, peraltro, non si è guadagnato per caso la fama di “tombeur de femmes”: il ministro non è nuovo a sbandate amorose che hanno poi influito sulla linea politica da sostenere, anche in contrasto con quella ufficiale del partito. Siamo in grado di riportare qui di seguito una lista – per forza di cose sommaria e incompleta – delle maggiori conquiste del playboy bolognese.
Nel 1996 abbandona il tetto coniugale per andare dove lo porta il cuore, ovvero a convivere con la calciatrice Carolina Morace. L’idillio dura anni e si conclude con brutta storia di sms privati fatti pubblicare sulla stampa gossippara dalla stessa Morace, al fine di svelare al pubblico il fatale incontro di Fini con Giorgio Gori.
Più di recente, l’ex pupillo di Almirante viene tirato in ballo su “Gente” da Flavia Vento. La soubrette racconta al settimanale i dettagli della notte di sesso trascorsa assieme. A chi le contesta di avere in precedenza sfruttato la medesima storia coinvolgendo un famoso calciatore la Vento ribatte sostenendo che si è trattato di un semplice errore tipografico: «Loro hanno scritto in copertina “Ho fatto l’amore con Totti”, ma hanno capito male. – ha precisato la showgirl – In realtà io avevo detto: “Ho fatto l’amore con tutti”. Quindi non ho capito perché Fini dovrebbe essere escluso».
Poco prima della liason con Stefania Prestigiacomo l’Italia tutta si appassiona all’ennesima tormentata love story che vede il segretario di Alleanza Nazionale alle prese con un amore impossibile. Il già improbabile lieto fine è negato da un colpo di testa del nostro, il quale, pur essendo universalmente accreditato come fervido sostenitore dei valori cattolici, una volta rifiutato dal proprio oggetto del desiderio viene sorpreso a bestemmiare. Squalificato, dichiarerà a caldo di non aver perso le speranze di riuscire a conquistare Dolcenera.

(Gianluca Neriil Riformista, 14/5/2005)
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25 Commenti

  1. L’importante, come direbbe Berlusconi, è non scoraggiarsi: se il pil va giù grazie ai nostri ministri, qualcos’altro va su.

  2. Qualcuno sa dirmi chi è l’attrice che nel film “La lingua del santo” interpretava la ragazza di Ivano Marescotti? (Marescotti nel film si chiamava Ronchitelli)

  3. A me la Prestigiacomo ha fatto sempre sangue ed è una delle poche donne affascinanti della politica … ma secondo me non c’è stato un cazzo lui è troppo imbacchettato

  4. Assolutamente da leggere:

    “La riforma ONU alla stretta finale” di Gianna Pontecorboli.
    Il Brasile, la Germania, il Giappone e l’India, i quattro aspiranti ufficiali ad un seggio di sicurezza permanente hanno raggiunto un accordo per una battaglia diplomatica in tre fasi per il seggio permanente. L’Italia vorrebbe passare all’incasso. Gli Usa hanno le loro grane. Splendori e miserie del rush finale al Palazzo di Vetro (segue su http://www.galluzzo.it)

  5. Che rabbia, apro un blog e nesuno se lo fila, la Vento apre bocca e (nel bene e nel male) vengono scritti fior di articoli su di lei…è vero, mi faccio poca pubblicità.

  6. Che rabbia, apro un blog e nessuno se lo fila, la Vento apre bocca e (nel bene e nel male) vengono scritti fior di articoli su di lei…è vero, mi faccio poca pubblicità.

  7. La Vento ha preso l’aereo con me venerdì sera da Milano. Mah, fisicamente secondo me non vale niente, anche se ha un bel faccino d’angelo che da certe angolazioni può essere rassicurante.
    Era con un bel ragazzetto, genere “vorrei sembrare ricco e figo” che, per la verità, fissava le mie tette…Alla fine si è attaccata al telefono con qualcuno a raccontare e ha fatto nomi e cognomi….€ 1000 a testa e vi svelo tutto!

  8. Mi ricordo una scena del film “La lingua del santo” in cui Ivano Marescotti infila la lingua in bocca a questa ragazza, ma non so come si chiama l’attrice.

  9. Dadito, ma come si chiama quella gnocca che c’è sul tuo blog in questo momento?

  10. UN MARE DI DOLLARI, FALSI E STRANI.Una storia stranissima. La polizia delle Filippine (National Bureau of Investigation, NBI) ha arrestato due cittadini britannici che stavano per spedire – tenetevi forte – 3 miliardi di dollari falsi. E non si tratta delle comuni banconote, ma di US Federal Reserve Negotiable Certificates, ossia moneta vera e propria della Banca Centrale, in gergo “bearer bonds” (1).
    Come ha spiegato il direttore dell’NBI Reynaldo Wycoco, i due arrestati – Paul E.J. Flavell e Sam Beany – sono stati presi sulla base di una segnalazione, il 14 aprile scorso, mentre consegnavano grosse scatole con costole di metallo alla DHL (lo spedizioniere globale) perché fossero recapitate a Zurigo. All’interno, i pacchi di banconote false.
    I due hanno pagato con carta di credito (sic), e non hanno opposto resistenza. La polizia filippina sta ora ricercando altri due sospetti, anch’essi di nazionalità britannica, Seki Mehmet Bayram e Peter Whittkamp.

    I due arrestati sono stati rilasciati su cauzione.
    Strano. Ancora più strano che i cosiddetti “grandi” media americani ed europei non abbiano fatto parola di questo evento.
    Tre mila miliardi di dollari falsi sono una cifra enorme, ad occhio e croce il triplo del Pil italiano, e la loro diffusione sui mercati monetari mondiali poteva provocare una catastrofe finanziaria. Ancora più strana la spedizione verso Zurigo. A che scopo?
    I falsari, di solito, spacciano le loro banconote diffondendole alla spicciolata in negozi e casinò, e attraverso una catena di “passaggi” più vasta possibile, alcuni dei quali complici volontari che pagano una quota del valore facciale delle monete.
    La spedizione a Zurigo invece, e il grosso taglio delle contraffazioni, fa pensare che la destinazione fosse una banca.
    A che scopo?

    La comparsa di 3 trilioni – a meno che non si tratti di un errore di stampa del giornale filippino – nell’economia Usa può provocare un’inflazione esplosiva.
    Chi disponesse di una tale cifra e fosse disposto a “perderla” (cosa non poi tanto importante, se le monete sono false) può far crollare la Borsa di Wall Street.
    La presentazione di 3 trilioni di certificati della Federal Reserve all’incasso, attraverso banche di Zurigo, potrebbe per assurdo obbligare la Fed a chiudere lo sportello, perché nemmeno la Banca Centrale Usa ha a disposizione contante o oro sufficiente a pagare una tale cifra.
    Chi ha interesse allo tsunami finanziario che ne seguirebbe?
    Una delle risposte che corrono su internet è: la Casa Bianca (2). L’Amministrazione Bush ha bisogno di una “attacco terroristico” per giustificare la prossima invasione dell’Iran, e l’operazione-catastrofe organizzata con l’anonimato di banche svizzere sarebbe l’ideale per accusare poi l’Iran del disastro economico americano.
    Chi sostiene questa ipotesi fa notare che vigono in Usa “ordini esecutivi” della FEMA (l’agenzia di protezione civile per catastrofi) che consentono al Presidente di sospendere la Costituzione in caso di crisi economica acuta.

    Ciò spiegherebbe anche il silenzio dei “grandi” media, avendo l’arresto dei due britannici mandato all’aria il progetto.
    A chi scrive viene in mente un’altra ipotesi: forse il sistema bancario internazionale (che ha uno dei suoi cuori in Svizzera) è tanto svuotato e fallimentare da dover ricorrere allo spaccio di moneta falsa per continuare a far funzionare il grande Casinò Globale.
    Forse si tratta di nascondere falsi di un disastro già avvenuto a causa dei “derivati”? Il taglio delle note sembra indicare un impiego interbancario.
    O sono possibili altre ipotesi? Aspetto suggerimenti dai lettori.

    Note
    1)“2brits nabbed with $3 trillion in fake US fed notes”, Abs-Cbn, 25 aprile 2005. La notizia è molto stringata.
    2)“an economic 9-11?”, Whatreallyhappened.com, 26 aprile 2005.

    http://www.disinformazione.it
    L’articolo è di Maurizio Blondet.

  11. A proposito di disinformazione vorrei che puntaste la vostra attenzione sull’ultimo exploit legato al ‘Codice Da Vinci’ di dan Brown: “Le due Marie” è l’ultimo documentario ad usare l’inesauribile libro di Dan Brown “Il Codice da Vinci” come occasione per osservare lo stato delle credenze popolari derivate da quel che viene definita nei paesi di lingua anglosassone “high-church Christianity”. Il programma, che vede Sigoruney Weaver come voce narrante, inizia in modo piuttosto sorprendente, nel definire la Vergine Maria e Maria Maddalena come “stelle dei media” e “due delle donne più popolari del pianeta”. Ma nell’articolata esposizione che segue – fatta di teologia, archeologia, sociologia, studi culturali, ipotesi di complotto e tutte le possibili immagini ed interviste ad esperti o sedicenti tali, svolte dalla CNN – il film si rivela piuttosto interessante. (…magari vi posso propinare altre 1300 parole qui sul grande portale di Macchianera ma forse mi odiereste per cui se vi interessa leggetevi il resto su http://www.galluzzo.it)

  12. Se fosse vero, che cattivo gusto…quello della Prestigiacomo! Per quanto riguarda la Vento: un nome, un destino.

  13. OT: Sull’inserto di oggi Affari&Finanza allegato a laRep. ad un articolo sui blog e il fenomeno blog (blablabla) era accostata la citazione di macchianera -il più famoso blog italiano, gli omissis e via dicendo- con tanto di foto dell’homepage.
    L’homepage di macchianera.it

  14. Dovevano spiegarglielo a Gianfranco che quel manifesto firmato Udc (“loro avrebbero firmato”, inteso i nazisti) serviva ad allontanare la gente dal referendum.

  15. So che è maleducato commentare un post nello spazio commenti di un’altro, un po’ come non permettere che un post venga commentato.

    Dunque il commento sarebbe: ‘A Facci, ricicli un pezzo di 3 anni fa scritto sui “Io Donna”? Non sarebbe corretto dirlo?

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