Avevo 21 anni e lui 39. Era un avvocato civilista divorziato. Si chiamava Fausto.
Gli dissi: ma tu ci vai a donne?
«Cioè?»
– Nel senso di andare da qualche parte a beccare, dei locali, dei posti…
«Ho quarant’anni, dove vuoi che vada?»
– I locali e le discoteche sono pieni di quarantenni.
«Ma non è vero»
– Sì che è vero.
«Ma quelli sono gli sfigati, gente che fa mestieri da froci, supergiovani, cucador da balera»
– E allora dove le trovi le donne?
«Ma non lo so, non ci sono dei posti. Ogni tanto vedo degli amici e facciamo delle cene, magari c’è una tipa nuova, cose così»
– E capita spesso?
«No, a pensarci»
– E allora?
«Allora cosa?»
– Dove le trovi le donne? In teoria dovrebbe essere sempre peggio.
«Perchè?»
– Perchè più passa il tempo e meno roba trovi in giro, le donne hanno storie sempre più lunghe, si fidanzano, si sposano. E’ matematico.
«Ma che cazzo dici»
Ma è chiaro, perchè la selvaggina – gli dissi – si dirada e quelli che rimangono devono pur trovarsi da qualche parte: tipo i locali, le feste.
«Ma guarda che non funziona così, non è che ci sono dei centri di raccolta. Prova a chiedere a una coppia sposata dove si siano conosciuti: mica ti dicono in discoteca o roba del genere. Ci sono anche posti più normali, la palestra, il tennis, il tribunale, il convegno, la vacanza. Che poi no, sto dicendo una cazzata anch’io. Il punto non è neanche questo»
Qual è il punto?
E lui «E’ il tuo discorso della selvaggina che è una cazzata»
Perchè?
«Perchè sì. Perchè dopo i trent’anni cambia tutto, parte il Grande Troiaio»
Il Grande Troiaio? Che cos’è il grande Troiaio?
«Senti, da un certo punto in poi è un casino e basta. Magari sì, attorno ai trent’anni va un po’ in flessione il mercato: forse c’è un periodo in cui gli uomini e soprattutto le donne vogliono svoltare, mettere la testa a posto, sposarsi e far figli, le donne non dico che sposino il primo che trovano però spesso ti vanno a sposare uno che tre anni prima sarebbe durato un mese»
E allora?
«Adesso ci arrivo. Tutto questo, insomma il matrimonio, comunque, ha una durata limitata. Salvo eccezioni, dopo tre o quattro anni, eccoti la grande disillusione»
Divorziano e tornano in giro?
Ma no, aspetta, le divorziate sono un’altra cosa, ci sono anche quelle ma all’inizio vanno evitate perchè sono depresse o vendicative. Dicevo che, salvo eccezioni, la disillusione arriva indipendentemente dal fatto che il matrimonio sia riuscito. E’ fisiologica: la maggioranza delle donne ha continuato a raccontarsi che la grande svolta sarebbe stata una cosa diversa, che le palpitazioni non sarebbero calate, che l’incendio dei sensi non si sarebbe raffreddato, queste cose. Ci hanno creduto. Sempre. Tutte. Poi, però, le cose cambiano. Sempre. Tutte. Sono le stesse trentenni di prima, ma si trovano dall’altra parte della barricata e con la prospettiva che la loro vita ormai sia quella: e una parte di loro l’accetta, un’altra no. Cominciano ad agitarsi. E così ricomincia il circolo»
Il troiaio?
«La differenza è che a quel punto si son fatte più smaliziate, han capito che la vita è semplicemente la continuità del presente e nel presente decidono di muoversi»
Eh?
«E dài che non sei cretino. La donna prima dei trent’anni è sempre lì che sogna, progetta, si astrae dal vero, il futuro per lei è solo un’immaginazione fantasticata, passa le giornate a cercare suggestioni irreali e indizi di questo futuro che non esiste, magari si rincoglionisce di televisione e insomma di scemenze, di finte vite altrui, copioni e canovacci improbabili che loro finiscono per confondere con la vita vera. Le trentenni sono insopportabili per questo: trasmettono inquietudine, hanno quello sguardo genere rendimi felice e non reggono il presente»
Ecco.
«Ma mi stai capendo? Voglio dire che una volta finita la sbornia matrimoniale si sentono le spalle coperte, sono più tranquille, però a un certo punto hanno bisogno di sentirsi ancora giovani anche perchè spesso lo sono. Se non lo sono è anche peggio, ti raccontano ancor meno la rava e la fava, sono sveglie, gli anni hanno preso a correre e gli torna la stessa fretta di vivere che avevano a vent’anni. Non è un caso che tante donne abbiano a vent’anni la prima esplosione sessuale e a quaranta la seconda»
Ah sì?
«Io le scopate peggiori le ho fatte con le trentenni. E’ un’età di mezzo, non sanno da che parte voltarsi»
Però… mah.
«Cosa?»
Mi sembra una merda, messa così. Se una tipa non è contenta del marito deve mollarlo a basta, mica deve usarlo come campo-base per troieggiare.
«Hai ventun anni ed è giusto che tu dica questo»
Ma allora perchè non divorziano? Perchè devono stare male?
«Ma non è che stanno male. Tu fai tutto facile perchè hai ventun anni e sei responsabile solo del tuo affare tra le gambe, ma guarda che la vita è un casino, più ne hai passata e più le tue scelte finiscono per condizionarti. Tu adesso sei tutto pimpante perchè hai tremila decisioni da prendere, ma vedrai che a un certo punto le tue decisioni prenderanno te. Tu che cosa vuoi fare da grande?»
Il musicista.
«Fantastico. Il musicista. Io alla tua età non mi ricordo neanche più che mestiere volevo fare: figurati se mi ricordo che idea avevo del matrimonio e magari dell’amore. E il discorso vale per tutto, per tutti i mestieri che da bambino ti sembravano fascinosi: poi scopri che il troiaio è anche lì. Dopo qualche anno pensi ai soldi e basta, magari ti vien la nausea: però mica ti dimetti, mica apri un chiosco al Caraibi».
Io penso che potrei anche aprirlo, un chiosco ai Caraibi.
«Bravo, giusto. I chioschi ai Caraibi si aprono a ventun anni, hai ragione. Ma se li aprì a trentanove sei un fallito, dammi retta. Ma dài, quanti lo fanno?»
Qualcuno lo fa.
«Pochi. Allo stesso modo, rimangono tutto sommato poche le donne che mandano all’aria un matrimonio solo perchè il loro sogno d’amore non s’è avverato»
Tu parli così perchè sei un divorziato, tu scambi la tua vita per quella di tutti.
«La mia vita mi va benissimo. Restiamo alle donne: guarda che non è poi così male. L’agenda delle ex fidanzate si fa sempre più fitta, nulla è scontato ma tutto è più semplice, e scusami, sai che ce ne frega a noi dei tuoi locali. Prova a informarti, guarda dove va a conoscersi e a fidanzarsi la gente»
Nel grande troiaio.
Dove va?
«In ufficio, nei luoghi di lavoro: da un certo punto in poi la gente fa quello che può, dove può. Tutto si rimescola e s’incasina, gli amici si passano le fidanzate, la sorella di tua moglie ti fa gli occhi dolci, tu corteggi la fidanzata del tuo migliore amico, il direttore si fa la segretaria, spunta il vicino di scrivania, la vicina di casa, l’animatore turistico, il maestro di yoga, il lattaio e l’idraulico: tutte storie che in genere succedono più facilmente dopo una certa età, dopo le grandi disillusioni. Neanche tanto grandi, in fondo»
E’ questo il troiaio?
«Sì»
«Io ho ventun anni»
«Beh?»
Mi manca ancora molto, secondo te?
peso lordo = 200 commenti, tara = ~100 commenti… e visto il post è un peccato.
@alberto ragungi:Beh, ovviamente io lo sto facendo perchè voglio prendere un aperitivo con il Facci, ovvio!
@fed: credo che stiamo dicendo la stessa cosa, ma io a volte preferirei savere l’attegiamento che hanno i maschi, tutti qua!
Madonna mia quanti luoghi comuni sulle donne a cui il sesso non piace o piace con il sentimento, o con le cottarelle e la tara e il lordo e il netto che mi fate tornare in mente i problemi di quarta elementare!
Ma oltre ad una lesionistica tendenza alla pippologia mentale, di tanto in tanto scopate anche?
Il declino dell’occidente. Svolgimento: occidentisti.
sono arrivati gli intelletuali…
100 ne hai lasciati tu. Risponditi da solo! : ))
Io ho riscontrato invece che : le donne anche su questa serie di commenti parlano di uomini, di sesso, di amore. Gli uomini, invece, parlano di cerchiobottista, di intellettuale comodo, etc.
In verità, anche le donne cominciano a scopare a 20 anni. Pure prima. Per fortuna.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/thumb/8/8e/180px-Hikari_Hayashibara_Manga.jpg
vero shameless, ma per fortuna ci sono elettrodomestici all’avanguardia, tipo il folletto!
Cosaaaaaaaaaaa!!?!?????! http://en.wikipedia.org/wiki/Lolicon
Circa il 20% dei commenti qui sopra appartiene all’autore del post. L’esistenza non corrisponde unicamente alla riconoscibilità ma in parte alla forza di un’idea, per quella i nomi sono secondari. Se Diego Brugnoni si firmasse Filippo Facci e apostrofasse i suoi interlocutori chiedendo ‘spiegatemi perché sono un fallito, pezzenti’ otterrebbe 200 commenti. Se Filippo Facci postasse sotto pseudonimo, riceverebbe commenti per quello che esprime, non per quello che evoca (giardinaggio sfrenato, sesso, polemiche intellettuali, grandi statisti defunti). Ma non lo farà mai, lo annienterebbe.
Tulla, io sono perfettamente d’accordo con te, ma l’hai visto questo? http://en.wikipedia.org/wiki/Lolicon
1) Fatemi capire: apprendo che se in vita mia sono riuscito combinare qualcosa professionalmente, se della gente mi segue e mi legge per esempio sui giornali, se qualcuno ha speso soldi per comprare un mio libercolo, è perchè evoco sesso e craxi e giardinaggio.
2) C’è gente che commenta per svilire i commenti non resistendo con ciò a commentare. Ora tocca a me dirlo a Tulla: perchè non ti levi dai coglioni?
Non lo farà mai quindi.
P.S. Mi levo volentieri, ma mi pare superfluo, io non esisto.
mancavano le sigarette, nelle cose che evochi, Dott. Facci
Tulla, ma chi sei? E’ la prima volta che vedo Facci così mediocre nelle risposte. Lascia un indirizzo, voglio scriverti. Dobbiamo organizzare qualcosa contro Facci, così, tanto per riempire le nostre patetiche vite di non-esistenti.
Non ci crederete ma anche in questo articolo si parla di FILIPPO FACCI: http://en.wikipedia.org/wiki/Lolicon Non me l’aspettavo da lei Facci, non me l’aspettavo.
Ho una teoria/speranza. Che il gran troiaio sia prerogativa di chi aveva 20 anni nei plasticosi anni 80, piuttosto che dei quarantenni in generale.
Io penso che il gran troiaio sarà una prerogativa anche delle generazioni successive.
Se ci fai caso, siamo sempre più orientati verso una monogamia seriale, piuttosto che a relazioni di lunga durata.
I matrimoni non durano, perchè, io credo, siamo sempre meno disposti a tollerare i difetti del partner, e ancor meno a tollerarli “finchè morte non ci separi”.
FACCIamo le persone serie per una volta http://www.amazon.com/exec/obidos/search-handle-form/102-5479917-9236115
Di Pietro: La biografia non autorizzata (Ingrandimenti)
by Filippo Facci
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Edition: Unknown Binding
Editorial Reviews
Language Notes
Text: Italian
Product Details
* Unknown Binding: 370 pages
* Publisher: Mondadori; 1. ed edition (1997)
* ISBN: 8804446900
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E’ che Tulla m’ispira una mesta tenerezza. L’associo alla tundra, alla Finlandia, a Sibelius.
Scusate l’ignoranza pazzesca, qualcuno potrebbe spiegarmi sinteticamente (e seriamente) chi è Christian Rocca?
Inviato da: entfernung , 21.04.05 21:12
No, non possiamo, spiacenti. Ora levati dai coglioni.
Inviato da: Filippo Facci , 21.04.05 21:14
Diversamente da te, lui, poi, l’ha fatto.
Questo non si fa. Il commento qui sopra non è mio. C’è tulla e nulla.
Giuseppe, che vuoi dire, Facci avrebbe il “complesso di Lolita”?
Facci sono il tuo incubo peggiore!!! (P.S. il commento di “Tulla” delle 17:31 l’ho scritto io). Facci, ti odio. Ma sei simpatico, quando non scrivi.
Facci, è vero che Mughini ha detto che sei una caccola? E se sì, dove?
Commento di tulla: non tu ma Google associa, a meno che non sia la stessa cosa.
Signor Facci io credo che Entfernung, Ragungi, Fed, Tulla, FWD, e molti altri, siano in realtà pseudonimi dietro i quali si nasconde un’unica persona. E quella persona potrei essere proprio io. Non trova tutto ciò vergognoso?
penso che l’evoluzione di una donna consista nel passare da considerare l’uomo “il proprio tutto” a “qualcosa di molto importante”. capire di essere qualcuno a prescindere dall’avere un uomo o meno, ma ammettere la propria incompletezza senza. non c’e’ niente di male. il motore dell’auto c’e’, ma manca il sedile, che e’ pure una parte importante, ma non basilare (e’ l’unico paragone che mi e’ venuto, abbiate pieta’).
l’errore sta nell’andare oltre, nel considerarlo un nulla, e passare cosi’ a comportarsi come la maggior parte degli uomini fa con le donne. cosi’ si passa direttamente a scorazzare nel troiaio.
E allora che si fa? Tradisco io prima che tradisca lei? Vado in giro con la scatola del Viagra sempre in tasca come fa il Facci?
Mi rifugio a vivere da solo aspettando che un buco mi cada sul “pippiolone”?
Allora piuttosto che chiedre il matrimonio tra gay, bisognerebbe chiedere l’abolizione dell’istituto del matrimonio.
Che brutta persona.
Adesso una domanda vera. Seria.
Uno solo di voi vincerà.
Dunque. Ma voi l’avete capito perchè in questi commenti mi sono scaldato così tanto? Perchè sono tornato piùvolte a commentare?
La ragione è una sola. E uno di voi la indovinerà: al 100 per cento.
Sarà sicuramente una ragione che ti farà fare bella figura e ti riscatterà.
Volevo solo fosse eguagliato il numero di commenti del post “Iscritti italiani alle logge massoniche”.
Con questo mio commento il numero viene superato: 236.
E’ il secondo post più commentato dell’anno dopo quello ineguagliabile sul calendario delle blogger.
Addio.
egregio F.F. se aspettava ancora po’ a dichiarare i tuoi scopi, arrivava anche al secondo assoluto senza problemi. Saluti
No, diventava troppo faticoso e artificioso.
Lasciamo che viva od ormai probabilmente muoia da sè.
Io sinceramente pensavo che fosse per ragioni aziendali (cioè per Macchianera). Ma la storia del record ha più senso. Arrivederci al prossimo guinness, allora.
Che stupido modo di averla vinta..
Fil. Fac. supereremo i 350 commenti?
No.
Vi siete mai chiesti perche mediamente gli uomini raggiungono l’orgasmo prima delle donne? è per una questione di autotutela della specie dettata dall’evoluzione.se avvenisse il contrario,e cioè se le donne raggiungessero l’orgasmo prima degli uomini;la razza umana sarebbe soggetta a seri rischi di estinzione.
Non mi sono mai chiesto perchè gli uomini abbiano l’orgasmo prima delle donne, sono le donne che me lo chiedono ogni volta.
Darwino, no effettivamente non me lo sono mai chiesta come non mi sono mai chiesta perchè se non mangio muoio.
Diciamo che anche senza pormi la domanda precisa non mi era sfuggito il senso di una diversa sessualità tra uomo e donna.
Diciamo invece che mi sono chiesta più di una volta perchè chi si pone certe domande, si lamenti poi delle donne così “complicate” da capire.
Quanto sopra ammesso che tu abbia compiuto 12 anni.
( da Corriere.it del 19 dicembre 2002)
Se lui è ricco, è fuoco a letto
Un sondaggio dell’Istituto internazionale di studi transdisciplinari: lei raggiunge il culmine del piacere se l’uomo con cui si intrattiene ha soldi e successo.
Stando a una ricerca dell’Istituto internazionale di studi transdisciplinari le donne raggiungono l’orgasmo più facilmente se l’uomo con cui intrattengono rapporti è ricco e pieno di potere. Sono state intervistate 432 donne e quarantesette di queste (tra i 25 e i 55 anni) hanno confessato che l’uomo che ha successo accendono le fantasie femminili. Anzi, stando a queste donne, si “proverebbe un piacere particolarmente intenso”.
Il direttore dell’Istituto, Massimo Cicogna spiega che “I potenti eccitano perché quando vivevamo nelle grotte – dice a Panorama – il maschio più ambito era il forzuto abile nella caccia”. Pare infatti che “in cima alle fantasie erotiche delle signore c’è Bruno Vespa (38 per cento delle intervistate), poi Tronchetti Provera (35 per cento), Luca di Montezemolo (32), Alessandro Benetton (29)».
Secondo lo studio le più sensibili al fascino del potente sono le giovani: 35 su cento, pur di raggiungere il piacere, si accontenterebbero di essere solo amanti.
Silvio Berlusconi, nato il 29 settembre 1936 a Milano, è l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri del 59° governo italiano della Repubblica Italiana. Imprenditore – secondo Forbes è oggi l’uomo più ricco d’Italia – è il leader di Forza Italia, il movimento politico da lui fondato.
http://it.wikipedia.org/wiki/Silvio_Berlusconi
«Silvio Berlusconi, il mago Houdini della politica europea, è riuscito ieri sera a evitare la prigione. La Corte ha stabilito che l’accusa di aver pagato 430.000 dollari per corrompere un giudice era fondata. Ma Berlusconi è sfuggito alla condanna a causa della prescrizione, cioè più di sette anni e mezzo dalla contestazione del reato». (Fonte: The Independent)
Secondo di poi: non ho capito se gli ultimi post sono scritti con l’inchiostro simpatico e quindi i commenti lasciati a caso, o cosa.
Inviato da: Gianluca Neri, 16.05.05 22:52