The Day After

Io mi sto riprendendo dalla quarantotto ore di immersione mediatica e, come avrete intuito, anche il server – sotto il peso di contatti che arrivano da tutto il mondo – non si sente tanto bene.
Col tempo, tutto tornerà alla normalità, sottoscritto compreso.

La cronaca, a più tardi.

(Visited 108 times, 1 visits today)

23 Commenti

  1. Non confondiamo la notizia con l’informazione.
    Indymedia ha messo in rete per prima l’informazione, ovvero il rapporto decrittato. Il Neri ha spiegato come era possibile decrittarlo. Questa era la notizia, non tanto “Abbiamo i nomi che la Farnesina voleva e gli USA non ci davano” che pure ha un suo peso notevole, la notizia era: gli omissis non esistono perché ognuno di voi che abbia quel testo possiede già la versione non censurata. Questo sì era clamoroso, infatti per tutti la notizia era il “copia/incolla” non certo il “Il rapporto in versione integrale” che anzi veniva utilizzato come introduzione.

  2. Eh beh.. mentre io scrivevo il commento Dentice postava l’articolo del BDS.. praticamente con la stessa differenziazione di azione tra IndyMedia e Neri. Telepatia..

  3. Oh, ma l’articolo sul Barbiere della Sera e’ praticamente un copia-incolla del mio commento di ieri sera!
    Pazzesco… giuro che non ho la password del Bds. Vorrei sapere se chi ha fatto quel copia-incolla ha minimamente controllato le mie informazioni. Bah.

    Cfr. il mio commento di ieri qui sopra:

    “Tanto per completare l’informazione su questa vicenda (e non per togliere primati a nessuno, sia ben chiaro), lo studente greco che ha dato “l’allarme” alle agenzie e di cui ha parlato l’Ansa ha un nome, un cognome e una faccia: si chiama Yannis Parasyris e oggi lo ha intervistato un giornale locale di Bologna, “Il domani”.

    Al MacchiaNeri l’onore e il merito di avere reso pubblico SUBITO il rapporto svelando il trucchetto, mentre indymedia ha semplicemente copiato e incollato il testo decrittato senza spiegare il come e il perche’, tanto che a loro non ha creduto nessuno. Gianluca Neri gode invece di attendibilita’, perche’ e’ giornalista, scrittore e autore, oltre che blogger…

    E sempre per aggiungere un’informazione a chi parla di mazzata per i giornalisti, che il primo maggio “dormivano” mentre blogger e studenti di medicina “lavoravano”, ricordo che per contratto nazionale, nonche’ per calendario, il primo maggio e’ festa del lavoro, e nessun giornalista della carta stampata (assunto con tutti i crismi) e’ obbligato a lavorare (i giornali il 2 maggio non escono, guarda caso). Diverso il discorso per le agenzie, le radio, le tv e… i co.co.pro.

    Per la precisione. E di nuovo complimenti a Neri.”

    E questo è il testo del Bds:

    “Di chi è lo scoop del rapporto Calipari? Di tutti
    di NNNNN

    Il tam tam telematico tra blog, siti, newsgroup e le tempeste di telefonate nelle redazioni e alla Farnesina risalgono già alla mezzanotte del 30 maggio

    Tanto per completare l’informazione sulla vicenda Omissis e Rapporto Calipari (e non per togliere primati a nessuno, sia ben chiaro), lo studente greco che ha dato l’allarme alle agenzie e di cui ha parlato l’Ansa ha un nome, un cognome e una faccia: si chiama Yannis Parasyris e ieri lo ha intervistato un giornale locale di Bologna, Il domani.

    Non è la mattina del 1 maggio che si è diffuso il tam tam telematico tra blog, siti, newsgroup oltre che le tempeste di telefonate nelle redazioni e alla Farnesina. Già intorno la mezzanotte del 30 maggio sul sito di informazione indipendente Indymedia era possibile leggere il testo del caso Calipari senza gli omissis del Pentagono. Yannis Parasyris ha contattato, tra gli altri, anche il sito dei mediattivisti italiani che ha subito pubblicato il rapporto decrittato.

    Al Macchia-Neri l’onore e il merito di avere reso pubblico il rapporto svelando il banale trucchetto la mattina del 1 maggio, mentre Indymedia, per prima, ha semplicemente copiato e incollato il testo decrittato senza spiegare il come e il perche’, tanto che a loro non ha creduto nessuno. Gianluca Neri gode invece di attendibilita’, perche’ e’ giornalista, scrittore e autore, oltre che blogger.

    Quindi non mi sembra che questo sia un colpo dell’informazione alternativa contro il mainstream: Neri, a sua volta, fa parte di quel giornalismo istituzionalizzato che tanto critica nel suo blog. Tant’è che lui viene preso per attendibile al contrario di Indymedia.

    E sempre per aggiungere un’informazione a chi parla di mazzata per i giornalisti, che il primo maggio “dormivano” mentre blogger e studenti di medicina “lavoravano”, ricordo che per contratto nazionale, nonche’ per calendario, il primo maggio e’ festa del lavoro, e nessun giornalista della carta stampata (assunto con tutti i crismi) e’ obbligato a lavorare (i giornali il 2 maggio non escono, guarda caso). Diverso il discorso per le agenzie, le radio, le tv e i co.co.pro.

    Per la precisione. E di nuovo complimenti a Neri (non il primo, non l’unico come erroneamente riportato dall’Ap/Com e da molte altre testate)”

    Doppio bah!

  4. FranCiskje, rivendico la primogenitura dell’analisi indymedia vs gneri che ho postato già domenica sera da me.
    Guarda un po’ che fatica deve fare uno per avere riconosciuto il diritto alla primogenitura… :-)

    (sull'”attendibilità”, continuo a dire che la differenza di base è stata che Gianluca ha permesso a tutti – perfino a quelli dell’Ansa – di vedere come si poteva togliere l’omissis. Se quelli di Indymedia non avessero voluto fare gli sboroni e millantare chissà quali conoscenze avessero loro permesso di ricavare il documento, la situazione sarebbe stata diversa…)

  5. Latifah, hai ragione. Ma la questione è che i newsgroup, i forum e quant’altro non sono letti da chi le informazioni le produce e le pubblica. I blog sono sempre stati fonte di informazione, quel che cambia è che da oggi cominceranno ad essere canali informativi essi stessi al pari degli altri.

  6. Sasaki, piu’ o meno si fece lo stesso dibattito all’epoca del rapimento di Baldoni… Il problema, secondo me, e’ sempre l’attendibilita’ di un blog, o di un blogger. Chi, come me, si “cela” dietro a un nick non puo’ pretendere di essere considerato una fonte d’informazione. Anche se, come tanti blog, ci si puo’ conquistare una sorta di attendibilità “sul campo” (penso, ad esempio, ad Haramlik di Lia).
    Insomma, io la penso al contrario di te: i blog sono già da tempo canali informativi, di altrainformazione o di controinformazione. Ma da qui a diventare “fonti”, ce ne corre…

  7. E una riprova di quello che ho appena scritto mi vede proprio protagonista!

    Dentice, e poi Franciskje, hanno commentato l’articolo sul Bds, perché considerato un commentatore “autorevole”, senza accorgersi che quel testo era stato copiato da un mio commento qui…

    Comunque mi sono appena iscritta sul Bds, che ha disattivato i commenti, e ho mandato un mio intervento a Diritto di replica. Vediamo se lo pubblicano. (Scusate la verbosità, ma insomma, sono basita!)

  8. No, il fatto stesso che determinate notizie, anche sciocche, vengano POI riportate dalle edizioni on-line dei relativi giornali fa dei blogger delle fonti eccome. Il fatto di non citarla, la fonte, fa dei giornalisti che compiono questa cosa dei paraculo, che è molto diverso. Non relega a “non-fonte” il blog in sé.

    Altra informazione rispetto all’albo? All’autorità costituita? Queste sono cazzate. Non esiste l’altra informazione. Esistono le notizie, ed alle volte le riportano i giornali altre i blog altre ancora entrambi.

  9. Già, Sasaki, ma poi torniamo al blog Ratzingerpapa… forse ci siamo divertiti, a vedere i giornalisti cadere nella bufala. Ma quel caso non ha certamente contribuito a rendere i blog delle “fonti”, temo.
    Se un’agenzia è considerata una “fonte primaria” di informazione, e un blog no, è anche per casi come questo. Poi, per “altra informazione”, io intendo anche “informazione libera da ogni condizionamento”, soprattutto economico. Perché è sotto gli occhi di tutti coloro che hanno messo un piede in redazione almeno una volta, che esistono dei proprietari, dei direttori e dei responsabili pubblicità, tanto per dire, che condizionano eccome la diffusione delle informazioni… ma questo è un discorso lungo.

  10. Prendete un dossier pieno di pecette dei servizi segreti di uno stato in formato .pdf

    Fatto?

    Selezionate il testo, assicurandovi di selezionarlo tutto, pecette comprese

    Fatto?

    Ora, cospargetelo con della cooolla vinilica e incollatelo su un programma di testo

    Fatto?

    Avrete ottenuto il vostro dossier decodificato.

  11. beh ke dire…sei un mito! ;oP
    complimenti! finalmente, era ora ke qkno aprisse gli okki a tutto il mondo…
    ciao ciao

  12. A parte il fatto che da quando è successa questa cosa domenica mattina, sono sparite su questo blog tutte le donnine nude con cui io, ormai da tempo, facevo conversazione mentre gli argomenti trattati ruotavano sempre intorno ai soliti tormentoni politici (viva bush, abbasso bush, viva la sinistra abbasso la sinistra).
    E già questo mi pare piuttosto scorretto perchè se le donnine nude ci stavano per noi comuni frequentatori di questo luogo, non vedo perchè non ci debbano essere anche per chi arriva qui attratto dallo scoop, che facciamo pulizia prima che arrivino gli ospiti?
    E poi Neri, bisogna che tu faccia qualcosa per risolvere la situazione di questa piattaforma perchè tutti i tuoi ospiti del salottino blogbar, sono bloccati da un numero spropositato di accessi che impediscono a quelli delle pulizie come me, di andare a far le faccendde in casa altrui.
    Neri, sei bellissimo, sei bravissimo e io ti amo dal più profondo del mio cuore. Se vuoi ti faccio anche da valletta per accogliere i tuoi nuovi ospiti o da segretaria “che il dottore è in riunione, posso esserle utile io?”, però ti prego fa qualcosa di concreto, dacci un segno tangibile della tua superiorità, torna qui tra noi e rassicura i tuoi discepoli, prima di andare a convertire il mondo.
    Se poi tu avessi un indirizzo mail con cui contattarti, ti avrei scritto tutto ciò in privato ma a meno di chiedere informazioni in giro, qui non trovo niente che faccia al caso mio.

    Neri ridacci le donnine nude!!!!

  13. Riprendo la parola “per fatto personale” (poi prometto che non distrubo più…) solo per annunciare che sul Barbiere della Sera è uscita la mia replica a proposito del mio commento copiato da qui e “incollato” sul Bds:

    http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=13590

    Per Vis: la mail del Neri è sotto la colonnina “Contact me” qui a destra… io gli ho scritto solo una volta e mi ha risposto subito! Però era tanto tempo fa, “prima” del caso-omissis…

  14. Latifah, anche io una volta ho scritto a “contact me” chiedendo se fosse l’indirizzo del Neri ed era prima degli omissis ma non ho ugualmente ricevuto alcuna risposta.
    Al chè ho riscritto per ringraziare dell’omissione di risposta (e sti’ cazzi) ma nessuna risposta è stata emessa.
    Penso che rilascerò testimonianza completa di questo omissis a Cioè.
    Oppure faccio un copia incolla della mia mail e vedo se appare qualcosa sotto :-))

  15. Complimenti (in ritardissimo)! Ho scritto qsa su di te in tempi non sospetti (circa dieci giorni fa), ma ahimè uscirà in tempi sospetti… ;-)

  16. scusate una domanda, e non che mi interessi particolarmente la diatriba su chi sia stato il primo a fare lo scoop, ma dopo il greco, ne salta fuori un altro: il sito della BBC cita Repubblica radio (?) e parla di “Salvatore Schifani, tecnico informatico trentenne” … qu fu?

    http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/4506517.stm

  17. rispondo a Latifah anche se non vedo il motivo che dobbiamo ancora occuparci di questa storia. rispondo solo perche’ la cosa mi riguarda personalmente.
    se vuoi ti inoltro la mail che mi ha spedito Repubblica Radio con titolo “Documento Calipari” alle 09:36 del 02/05/05 dicendomi:
    “Caro Yannis,
    ci occuperemo del caso del rapporto Calipari questa mattina intorno alle 10. Ha un numero di telefono al quale contattarla?
    Cordiali saluti,
    Alessio B****
    Repubblica Radio”
    cioe’ mi hanno spedito una mail al mio indirizzo di libero (che avevo lasciato a repubblica radio) ben 24 (VENTIQUATTRO!!!) minuti prima dell’intervista… mah… c’e’ anche da dire che quel giorno avevo l’esame di cardio e non controllavo l’account di libero.
    da specificare che la mail che ho spedito a
    repubblicawww@repubblica.it alle 01:25 l’ho spedita col mio account principale, al quale fin’ora, non e’ arrivata nessuna risposta.
    e ora la dobbiamo smettere con questa storia, che ne dite?

I commenti sono bloccati.