01/05/2005 – 16:14
E’ Gianluca Neri a dare ai magistrati i documenti secretati
Milano, 1 maggio 2005 (Apcom) – E’ un blogger di Milano, Gianluca Neri – 33 anni, già giornalista del settimanale satirico ‘Cuore‘, già fondatore del portale ‘Clarence‘, autore per ‘Camera Cafè‘, e oggi titolare di www.macchianera.net, che si autodefinisce informatico creativo – ad aver scoperto identità e segreti di Stato contenuti nelle pagine secretate del rapporto Usa sul ‘Caso Calipari‘.
“Questa mattina alle nove – racconta ad Apcom – ho fatto il solito giro, la mazzetta di chi, come me, lavora in rete. Sono incappato nel rapporto ufficiale classificato, in formato pdf, e mi sono detto che i servizi americani non possono essere così ingenui da non sapere che se copi incolli dal pdf in Word gli omissis appaiono. Quando ho visto che invece era vero, ho scaricato le 45 pagine e telefonato a mezzo mondo, avvocati compresi. Loro lavorano anche il I° maggio. Non mi rassegnavo all’idea di avere in mano quanto nemmeno i magistrati italiani hanno e non poter condividerlo”.
“Non sono un hacker – sottolinea – non ho rivelato nessun segreto di Stato. C’è un file che è in rete, messo in quel posto ufficialmente: chi vuole lo può leggere con tanto di sigilli segretissimi, però può anche copiare e trasferire su Word. E lì c’è tutto”. Un gioco da ragazzini; quasi incredibile che il paese per antonomasia padre dell’informatica non ne fosse a conoscenza.
“Mi seccava relegare la notizia a un blog – continua – ma evidentemente ciò mette in luce l’importanza di questa forma di comunicazione virtuale. Se i contatti diretti non funzionano, c’è sempre qualcuno che legge e quindi, alle 11 ho messo tutto su Macchianera”. La notizia, che sicuramente sarà utile alla magistratura italiana che lavora sul caso (in possesso solo di copie secretate), nasce così. La storia è semplicissima e non ha niente a che vedere con gli hacker, solo con un meccanismo informatico, evidentemente sottovalutato, che pone a confronto due sistemi di scrittura. “Se le cose stanno così – conclude ridendo Gianluca Neri – è un vero peccato che ai tempi di Ustica non ci fossero i formati digitali. Ma è incredibile che i vertici militari e diplomatici della più grande potenza del mondo non siano a conoscenza del fatto che il digitale non è come il ciclostile. Le tracce restano..”. E conclude, in pieno stile Cuore e con molta ironia: “Questa volta Berlusconi ha ragione.. informatica.. studiare l’informatica!”
G.Né, non vorrei preoccuparti, ma ho appena visto uno strano movimento di carri armati statunitensi sotto casa tua..
Al TG3 della notte hanno spiegato che la scoperta è merito “di uno studente di informatica greco a Bologna”, che avrebbe scoperto l’arcano durante la notte. Sarei curioso di sapere, fosse vero quanto da loro sostenuto, per quale motivo la notizia sia emersa soltanto alle 14.46 su Macchianera.
L’AP/Com ha preso una clamorosa cantonata: non è stato Neri ‘il primo a scoprire il trucchetto PDF -> lo dimostra questo lancio dell’Ansa…
CALIPARI: ECCO COME PER CASO HO SCOPERTO GLI OMISSIS/ANSA
UNO STUDENTE GRECO: HO COPIATO IL TESTO,LE CENSURE SONO SPARITE
(ANSA) – ROMA, 1 MAG – Navigando nella notte sul sito internet di un quotidiano italiano ha trovato il rapporto Usa sulla morte di Nicola Calipari con gli omissis, lo ha evidenziato e copiato su un normale file di testo e, come per incanto, le frasi e le pagine censurate sono riapparse. E’ stato così che uno studente greco di medicina, da diversi anni a Bologna, ha svelato le frasi cancellate e rivelato la storia degli omissis virtuali. “Sono un appassionato di informatica, non un hacker, e non vorrei diventare il capro espiatorio di questa storia – precisa lo studente che preferisce mantenere l’anonimato – Diciamo che ho trovato in casa una cassaforte con la chiave infilata, mi è bastato girarla per entrare. Era questione di tempo e qualcun altro lo avrebbe scoperto. Mi sono meravigliato di essere stato il primo”. Ieri sera lo studente è tornato in casa dopo aver preso parte, in chiesa, alle celebrazioni per la Pasqua ortodossa. “Ho studiato un pò -dice – poi verso l’una sono entrato in internet per controllare la posta e ho fatto un giro sui siti delle agenzie di stampa e dei quotidiani. Vivo lontano dalla Grecia e mi piace tenermi informato”. Il giovane greco trova il rapporto Calipari con ampie parti oscurate. Quello che succede dopo è una faccenda, neanche tanto complessa, di computer, programmi e -sembra- di opzioni di protezione non attivate. “Il rapporto è in formato pdf – spiega lo studente – Con il programma Acrobat ho usato il tasto ‘select’ per evidenziare il testo ed ho visto che apparivano le frasi nascoste dalle strisce nere. In quel modo l’oscuramento è inutile dal momento che il documento ha mantenuto le frasi nascoste. E infatti ho copiato il tutto su un file di testo e ho visto il documento integrale”. All’1.25, fatta la scoperta, lo studente avverte tramite mail il quotidiano e l’Ansa della scoperta fatta. Per lui l’ora è importante perché certifica che è stato il primo ad accorgersi della gaffe telematica, “visto che su diversi blog di internet in molti si attribuiscono il merito della scoperta”. “Per l’eccitazione non sono riuscito a dormire – dice – All’ inizio pensavo che le parti le avesse oscurate il giornale. Non potevo credere che l’esercito americano potesse aver commesso questo errore. Hanno sbagliato a salvare il documento oscurato. Si sono dimenticati di attivare l’opzione che non consente agli altri utenti di copiarlo”. Stamattina presto riprende a contattare la stampa e racconta di aver telefonato anche alla Farnesina. “Con la funzionaria che mi hanno passato – dice – abbiamo fatto la procedura insieme, passo dopo passo, è rimasta sbalordita”. Sul perché abbia deciso di rendere nota la scoperta, lo studente dice: “ho fatto il mio dovere di cittadino anche se non sono italiano – dice – Lo dovevo alla memoria del povero Calipari. Questa è una guerra assurda, come è assurdo il modo in cui stanno gestendo l’occupazione. Ora però devo pensare al mio prossimo esame: vorrei che qualcuno mi cercasse per dirmi ‘in bocca al lupo”. (ANSA).
Una tirata d’orecchie al cronista di AP/Com che ha abboccato come un boccalone al pacchetto confezionato da Neri: bravo il pirla, hai sputtanato la tua agenzia.
Bastava usare i dovuti condizionali e salvare la faccia.
Cara Lalla, temo proprio di no.
Posso darti la sequenza di come sono andate le cose, almeno per quel che riguarda i passaggi d’agenzia di ieri (Ansa inclusa, ma anche le altre). Apcom è stata la prima a rendersi conto della fonte da cui proveniva la notizia (i blog)e l’ha messa in rete(del resto è stato il Corriere a citare- penso involotariamente, dal momento che poi ha cancellato il contatto- Macchianera).
Le altre agezie sono state tutte immediatamente contattate già nel primo pomeriggio. L’Ansa (stracontatta) è uscita col greco in tarda serata: nulla nega al greco la primogenitura, sta di fatto che Neri ha ‘rischiato’ con nome e cognome.Il greco no. Nemmeno con l’Ansa.
Vedi: una delle caratteristiche dei blog è che sono ad personam e quindi è compresibile che il protagonismo la faccia da padrone. Quanto all’informazione, in generale, ieri era giornata di festa e solo uno sparuto drappello d’irriducibili presenziava le agenzie. Il resto va a cascata. Se sei del mestiere saprai che di solito c’è bisogno di ‘ripredere’ e l’Ansa ha ripreso, aggiungendo un’informazione in più.
Io non sono un blogger e quindi non capisco l’accanimento vostro, dal momento che tutto ciò che emerge è che un pianeta a molti estraneo ha creato un caso internazionale. Al posto vostro sarei contenta per Neri come per il greco.
E comuque la sostanza è che la rete ha creato non poco casino, manifestando le sue capacità di informazione. Poi se vi odiate fra di voi, pazienza…
Ah, sì…la cosa più importante è quanto contenuto nel rapporto? Lalla, non credi?
Ok, proviamo a fare un po’ d’ordine. Il lancio ANSA di Lalla, quello in cui lo studente greco (di medicina, e non di informatica come avevo erroneamente detto nel commento precedente) si attribuisce il merito della scoperta, è delle 19.48. Il primo post di Gianluca sulla questione risulta invece essere delle 11.48 (ma in un altro post il Neri dice di averlo messo in rete poco dopo le 9; l’ora che risulta sul post, in effetti, potrebbe essere più avanzata perchè GNeri è reintervenuto più volte sul testo, modificandolo ed arricchendolo).
Cosa più importante: l’Ansa ha dato la notizia del salto degli omissis, per la prima volta, alle 13.28 con questo lancio:CALIPARI: RAPPORTO USA; GLI OMISSIS SONO VIRTUALI
(ANSA) – ROMA, 1 MAG – Sono omissis solo “virtuali” quelli apposti al rapporto Usa sulla morte di Nicola Calipari, pubblicato ieri, e che avrebbero dovuto nascondere nomi, procedure e altre parti riservate.
Infatti stamane numerose segnalazioni telefoniche e via mail hanno evidenziato che con semplici procedure informatiche è possibile leggere il rapporto nella sua interezza. Tra le parti del rapporto coperte dal segreto militare Usa c’e’ ad esempio il paragrafo con i nomi dei componenti della pattuglia che ha sparato contro l’auto di Calipari, oppure il capitolo con le procedure d’ingaggio dei check point.
Tutti particolari, insieme a molti altri, che potrebbero ora diventare di pubblico dominio.(ANSA).
MD/TER
01-MAG-05 13:28 NNNN
Riassumendo: uno studente greco di medicina, di cui non sappiamo l’identità, dice di aver contattato l’Ansa e un non meglio speicificato giornale all’1.25 del mattino di domenica (il rapporto, per la cronaca, era disponibile in rete dalla mezzanotte circa) per comunicargli lo scooppone. All’ANSA non c’è nessuno che legge la posta, e la notizia si perde allegramente: tutti i lanci della notte sull’argomento, continuano a riportare gli omissis sul rapporto. Al mattino si sveglia il Neri, scopre l’altarino, decide di darne notizia e (giustamente) se ne attribuisce il merito, non sapendo dell’esistenza (ma ne siamo certi?) dello studente greco. Fine del palo. E figura di merda dell’ANSA, che con uno scoop in tasca ha preso un buco grosso quanto una voragine.
sono lo “studente greco”…
non mi interessa nulla di chi e’ stato il primo a “scoprire” (capirai che “scoperta”)…
so che sono stato io ad avvertire per primo le agenzie e le autorita’ compettenti. apcom mi e’ sfuggita ma non di proposito, semplicemente non ero mai capitato nel suo sito, ma anche se avessi scritto all’apcom non sono sicurissimo che avrei ottenuta una risposta all’1 e mezza di notte.
quello che mi da’ un po’ fastidio e’ che francesco si comporti come se avesse scoperto l’america. e’ verissimo e glielo riconosco in pieno che ha avuto le balle a rendere pubblico il documento in chiaro (con un po’ di ritardo rispetto a indymedia (o come si chiama quel sito). ma tutta questa pubblicita’ riguardando il suo nome, le interviste ecc non le capisco… anzi, facendo lui il giornalista forse riesco a capirla. io forse voglio diventare famoso per un’altra cosa, magari riguardante una cosa seria come quella del mio campo e non mi interessa nulla di una cosa efimera che durera’ 2 gg come il chi ha “scoperto” una cosa del genere.
torno allora nelle cose piu’ serie come i miei esami.
yannis parasyris
ps. come ho scritto in un’altro post considero cmq tutta la cosa una vittoria della stampa alternativa…
Ora basta!!!Il primo a far cadere gli omissis sono stato io!!!Precisamente alle ore 00:43:22 appena rientrato a casa dal ristorante!