Fessi e aborti

Senza Cuore - di Gianluca Neri: clicca qui per leggere il PDFSenza Cuore - di Gianluca Neriil RiformistaDite pure quel che volete, ma la vera notizia – messa inspiegabilmente in ombra da conclavi, matrimoni tra reali ed equini e crisi di governo – è che siamo dei fessi. Per “fessi”, intendo genericamente noi di sinistra. Per “sinistra” – è necessario puntualizzare – mi riferisco a quella cosa che va da Prodi a D’Alema passando per Rutelli e Veltroni senza fare una piega. E per “notizia” la seguente: avevamo il leader perfetto proprio sotto il naso, nascosto in casa del nemico, del neo-capellone, e non ce ne siamo accorti.
E insomma, ci siamo accontentati di capi della coalizione che invitavano all’astensione sulla procreazione assistita, contrari al matrimonio fra gay e capaci di sostenere che «famiglia e matrimonio sono parole che non si usano fra persone dello stesso sesso», mentre dall’altra parte c’era lei, Veronica, che si scopriva femminista, pacifista, abortista.

L’outing di Veronica Lario è avvenuto in pubblico, sul Corriere della Sera, e ha toccato irraggiungibile vette di drammaticità quando l’ex attrice ha ricordato di essere stata costretta a sottoporsi ad un aborto intorno agli anni settanta o giù di lì.
Si arguisce, tra le righe, che sia stato il marito a dover prendere la dolorosa decisione in seguito alla notizia che il bambino non sarebbe nato sano: al futuro premier parve subito chiaro, dall’ecografia, che l’erede era innegabilmente basso e, soprattutto, calvo.
Poi gli spiegarono, ma dopo.
Quando poi, anni più tardi, si trattò di convincere Sabrina Salerno e Francesca Dellera, fece finta di non avere capito e utilizzò la stessa scusa.

Nel frattempo è morto un Papa e se ne è fatto un altro. La scelta è caduta a sorpresa sul cardinale tedesco Joseph Ratzinger il quale, a causa del proprio passato nella Gioventù Hitleriana, in un primo momento non era nemmeno stato preso in considerazione. Poi, a venti minuti dalla fine del conclave, i sostenitori milanesi del favorito Dionigi Tettamanzi sono stati sorpresi nell’atto di gettare candelotti fumogeni in piena piazza San Pietro in seguito ad una dubbia fumata nera sul nome del proprio vescovo. Tettamanzi è stato squalificato e condannato a dir messa fuori casa per quattro domeniche.

(Gianluca Neriil Riformista, 23/4/2005)
(Visited 60 times, 1 visits today)

4 Commenti

  1. per il sito complimenti, per i complimenti il sito, il sito per i complimenti….
    insomma qualche variante.

  2. OT: Avete saputo che LA morandi vuole denunciare quelli di Blogdiscount a causa del finto blog su Ratzinger per truffa, circonvenzione e vilipendio alla fede?? Ahahah sto morendo dalle risate!! Per la prima volta mi sta simpatica!

I commenti sono bloccati.