Nota: questo post è stato ovviamente superato dalla recente spipata bianca. Per ragioni di completezza lo pubblichiamo. Ricordando che la raccolta completa dei testi di Lia Celi li trovate su Bendix.
Secondo sbuffo nero dal camino più sorvegliato del mondo: i 115 cardinali non sono ancora riusciti a mettersi d’accordo su un nome. Del resto molti di loro non sono riusciti ad accordarsi sul proprio: i sudamericani hanno almeno due cognomi ciascuno, il boemo Vlk ha perso le vocali a causa delle torture inflittegli dai sovietici durante la primavera di Praga, e i sostenitori del malgascio Razafindratandra vengono colti da malore prima di averne scritto per intero il nome sulla scheda. Ma il vero problema è l’età avanzata dei votanti: otto cardinali su dieci non ricordano più perché cavolo sono lì.
– Un classico scherzo da prete ha chiuso ieri sera la prima giornata di consultazioni: la fumata bianca che intorno alle venti ha fatto impazzire agenzie, tiggì e pellegrini. Testimoni autorevoli riferiscono di grasse risate provenienti dalla Cappella Sistina, seguiti da cori avvinazzati (“E dopo nove mesi/è nato un bel bambino/che somigliava tutto/allo spazzacamino”), in cui si riconosceva perfettamente la voce del cardinal Tettamanzi.
– Era quel che ci voleva per allentare la tensione creata dalla sinistra omelia “pro eligendo papa” con cui Joseph Ratzinger, più che nel solco di Giovanni Paolo II, si è collocato a destra di Bonifacio VIII. Per scongiurare la cabala ostile ai papabili troppo accreditati a inizio conclave, il porporato non ha esitato a presentarsi come un Torquemada paranoico che getterà milioni di cattolici in braccio alla concorrenza. Alla frase “Ci fuole eine zanta inqvi…”, si è alzato un brusio terrorizzato: c’è chi sostiene che Ratzinger abbia detto “inquietudine”, ma i più giurano di aver sentito “inquisizione” e si sono toccati sotto la tonaca. Il riferimento a “ein paztore ke ci zalvi talle onde” ha convinto i padri conclavisti che il crucco si è bevuto il cervello e non sa più distinguere un pastore da un bagnino. Gli unici a prenderlo sul serio sono stati i vaticanisti belgi: “Era un’allusione trasparente al nostro connazionale, il cardinal Danneels: tutti sanno che il pastore belga è apprezzatissimo come cane da salvataggio in mare”.
– Come ingannano il tempo i porporati nel ritiro di Santa Marta? Con i più classici giochi da tavolo: la tombola dei pontefici, Nonopoly (sfida avvincente per la riconquista del potere temporale, ambientata nella Roma di Pio IX), Pivial Pursuit (gioco a quiz per testare la conoscenza dei dettagli liturgici), Scarabeato (vince chi riesce a comporre per primo sul tabellone il nome di un santo pescando lettere a caso). I cardinali americani hanno ottenuto un angolo fitness per gli esercizi spirituali sotto la guida del trainer Ponzio Pilates. Niente partite di calcio amatoriale per I cardinali sportivi, per l’evidente impossibilità di dividersi in scapoli e ammogliati.
– Habemus frigidum, si è aperto anche il Conclave del Freddurista: Qual è il peso netto di un papa? Il peso lordo meno la tiara. Chi è il porporato che non soffre mai di emorroidi? Il cardinal Sodano. A quale organizzazione ultracattolica appartiene Bruno Vespa? All’Opus Nei. A domani!
Datato o no, fa ridere lo stesso :)
mi sono arrivati quattro sms ( sigla odiata ma tanto comoda). “Fumata Bianca”. Minchia.