Il bello dei blog è che se per caso hai voglia di scrivere qualcosa ma non ne hai il tempo, quasi sicuramente c’è qualcuno che l’ha fatto (forse persino meglio) per te.
Nella fattispecie: Lello Voce, sul pontificato di Papa Wojtyla. Copio paro paro.
Il presente post fa funzione di standing ovation da parte del sottoscritto.
Domani il mondo saluta Wojtyla e forse potremo ritrovare la lucidità necessaria a fare un’analisi seria, coraggiosa di questo pontificato. Quando infine gli enormi stream mediatici taceranno, quando saremo liberi di smetterla di commuoverci quasi per dovere, quando ci tornerà in mente di vivere in uno stato laico, nel quale forse, fatto salvo il doveroso rispetto per la parte cattolica della nostra società, si sarebbe dovuto lasciare qualche cadreghino di spazio in più a quei non credenti che pure avevano il diritto all’indifferenza, allora il bilancio di questo pontificato potrà essere tentato. E quando questa lucidità farà capolino, certo ci tornerà in mente il grido di Wojtyla contro la guerra, le sue parole sull’impossibilità di una vera pace in assenza di giustizia sociale, la mano tesa all’ebraismo, il coraggio dell’autocritica. Ma dovrà tornarci in mente anche altro: la difesa di Pinochet, per esempio, che gli varrà la terribile lettera delle Madri di Plaza de Majo, il silenzio assordante su Banzer, Stroessner, Videla, o la beatificazione di personaggi come Escrivà, o il cardinale Stepinac, vicino al regime nazi-fascista degli Ustascia, mentre per Romero non ci sarà udienza. E dovremo rammentarci della Teologia della Liberazione, che il Papa ha avuto cura di far tacere, o della scomunica di chi, come il cingalese Tissa Balasuriya, aveva tesi troppo ardite su Immacolata concezione e peccato originale, mentre non si capisce come mai la stessa sorte non sia stata riservata a guerrafondai credenti, quali Aznar e Berlusconi. D’altra parte il dialogo con le grandi religioni d’Oriente non è certo migliorato, meno che mai quello con le altre confessioni cristiane, dagli Ortodossi ai Valdesi, ed esistono responsabilità papali nell’immane tragedia yugoslava: dagli aiuti dello IOR a esponenti croati, al riconoscimento, almeno intempestivo, dell’indipendenza di Croazia e Slovenia e al concetto stesso di “ingerenza umanitaria”. Anche le scelte compiute a proposito di diffusione dell’AIDS e contraccezione, prima di tutto in Africa, lasciano in bocca il sapore amaro di un integralismo quasi medievale. Potrei continuare, menzionando la posizione di Wojtyla su aborto, divorzio, procreazione assistita, o quella sul ruolo della donna nella Chiesa e nella società e della Chiesa nei confronti della laicità dello Stato. Dico tutto questo per rispetto: sarebbe poco cortese salutare Giovanni Paolo II pensando si accomiatarsi dall’erede di Giovanni XXIII…
(Lello Voce, Il Giornale di Sardegna – 7/4/2005)
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I NEED THIS!
Complimenti a Lello Voce. Standing ovation.
Ed è per tutto quel che egregiamente ha scritto Lello Voce che mi convinco sempre più, quando vedo che i giovani piangono e si disperano, per la sua morte, che non abbiano capito granché del vero messaggio del Papa
D’altra parte, tutti quelli che hanno pianto Giovanni XXIII non hanno mai letto i suoi testi ufficiali e quindi non sanno cosa diceva veramente da un punto di vista dottrinale :-)
Per fortuna, non è l’unica voce fuori dal coro.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Documento/2005/03_Marzo/26/index_kung.shtml
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dio, che che visione limitata delle cose. si può dire tutto e il contrario di tutto su 20 e passa anni di pontificato. ma se si tranciano giudizi, evitiamo di dimenticarci certe cose.
tipo che fra i grandi nomi dei dittatori dell’america latina ai quali ha stretto la mano ne manca qualcuno. tipo che questo qualcuno è Castro, che faceva parte degli amici dell’est dai quali si è beccato tre pallottole in corpo.
queste analisi da cortile itagliano della politichella mi lasciano allibito. so troppo poco per dire qualcosa di definitivo (e a dirla tutta al momento neanche m’interessa), ma di sicuro una politica estera lunga 20 anni dovrebbe essere analizzata con ben altro respiro. o no?
se poi il problema sta che non ha scomunicato Berlusconi, qua siamo alla follia. tirare fuori il Nano Pelato pure in questa circostanza.. siamo alla frutta.
Concordo e sottoscrivo.
Guarda, stavo contando i secondi prima che qualcuno tirasse in ballo Castro. Lo dico ancora: non vedo l’ora che il “barbudo” schiatti così certa gente rimarrà a corto di argomenti d’accusa.
Il soggetto dell’articolo è Giovanni Paolo II ma penso che non sia un attacco alle riflessioni di un uomo. Le riflessioni personali del papa le trovi nei suoi libri. Quello che si giudica è la politica estera guidata dalle scelte in materia spirituale e temporale della Chiesa cattolica intesa come istituzione, ahimè, molto più terrena di quello che pretende di essere.
Noi abbiamo il diritto e il dovere di negare il dogma dell’infallibilità e di criticare l’operato della Chiesa.
Se la politica estera della Chiesa è definita di pace e dialogo solo perchè ci si limita a dire da una finestra “Mai più guerre” oppure “Bisogna che ci sia una cultura del dialogo e della fratellanza” allora mi dispiace ma non mi convince. C’è gente che quelle cose le dice da anni e si sono presi solo parole come “comunisti”, “no-global” ecc.
Briciola, questo è stato un pontificato che per la sua lunghezza ha coinciso con l’unico pontificato vissuto dai giovani.
Difficile sostituire a caldo l’umanità del contatto diretto con i dati storici dei pontificati precedenti.
..dopo un tsunami di ipocrisia cominciano a rispuntare barlumi di ragione.
Bravo Lello!
ho sempre trovato conferma nelle cose di cui sono convinto nel fallimento del tentativo di negarle; e facendo questo ho capito una cosa sola: che è più facile essere una lellovoce che un papa.
perché per fare una lellovoce basta avere la supponenza di sapere tutto quello che è accaduto, oppure la sicumera di saper collegare gli accadimenti con le quattromila cose che si sanno; quarta potenza della scienza dell’informazione.
è la sicumera che non c’era nel messaggio papale.
ecco la differenza.
da qui in poi proviamo a vedere quanta ragione ha la lellovoce, non se ce l’ha o non ce l’ha e basta, direi, no?
E’ una follia collettiva. Il Papà ha sempre condannato i profilattici come ‘cultura della morte’ e non mi dite che tutte quelle ragazzette che stanno accampate a Roma non hanno mai usato un condom perché non ci credo…
Gollum, quelle ragazzette probabilmente non usano il profilattico… Il motivo? http://giavasan.diludovico.it/
Cosa c’entrano i preservativi? Noi cattolici professiamo qualcosa di molto piu’ efficace dei preservativi nella lotta all’aids e cioe’ la castita’ e l’astinenza.
Caro Don Antonio, lei ha fatto una scelta di castità e astinenza, immagino sia un sacerdote e la rispetto pienamente, ma gli adolescenti e i giovani non praticano l’astinenza. Io vivo tra loro e lo so, mi creda. E di certo non ogni rapporto d’amore si conclude con una gravidanza, come vorrebbe la Chiesa.
Caro Neri,
io credo che il valore aggiunto che offre un commentatore non è nel lavoro di contabilità delle poste attive e passive nell’opera di un personaggio pubblico. La fuffa mediatica di cui poi siamo tutti vittime si alimenta proprio di questo, perchè solletica il manicheismo morboso che alberga in ciascuno di noi. Sono d’accordo col bancario di Torino amico del Papa: questo Papa, al di la di tutto, era fondamentalmente una persona credibile, ed è per questo che la gente gli offre questo tributo. Perchè, digiamolo!, la gente delle chiacchiere (come dimostrano anche queste elezioni) si è simpaticamente glassata le palle.
Tante cose
Giulio, e io stavo contando i secondi prima che qualcuno tirasse fuori Pionochet.
Confermo: chiunque ha tutto il diritto di criticare quello che vuole, ma vorrei un po’ più di profondità. perché se riduci il Papa a Pinochet e Berlusconi e ti dimentichi della Polonia, del muro di Berlino e di chi ha cercato di ammazzarlo, non lo sei.
Caro Gollum, e’ pacifico che ogni copula non si trasformi necessariamente in una gravidanza, ma per noi e’ importante che la via alla vita sia lasciata aperta.
Mentre per quanto riguarda l’aids, il problema non si pone perche’ noi raccomandiamo l’astinenza prematrimoniale, la fedelta’ matrimoniale e nel caso anche la Santa castita’ matrimoniale. Tutte cose che impediscono la diffusione dell’hiv molto meglio di quanto non potrebbe fare un preservativo, le non trova?
Certo Dago parlare di sicumera altrui quando si tratta un argomento come il Papa il cui ruolo è quello di rappresentare Dio in terra e di interpretare il suo volere, è piuttosto azzardato. L’eventuale sicumera del messaggio papale, interpretala un po’ come ritieni meglio, ma certo il ruolo di Papa non è proprio attività che la si possa portare ad esempio di umiltà.
Suvvia, si portasse un po’ di rispetto.
C’è la diretta da seguire. Noi è da giorni che lo stiamo facendo
X Body
Su Pinochet:
http://alessiaguidi.provocation.net/vaticano/pinochet.htm
Non mi sembra che con Castro l’idillio sia stato così intenso, non mi pare una semplice stretta di mano.
Poi il Papa non ha fatto cadere il comunismo, non ha mai scongiurato nessuna guerra e tutte le altre grandi vittorie politiche che gli si affibiano (da dx e sx) per strumentalizzarne la figura. E’ chiaro che poi alcuni hanno un moto di stizza e contestano. Il Papa non è solo Berlusconi e Pinochet, ma NON E’ neanche il superuomo infallibile che ci vogliono far credere.
Bisogna distinguere chi “fa del bene” da chi “non fa niente di male”…le cose sono diverse
Grazie Giulio, ho letto il primo articolo “Caro Pinochet, il papa La benedice – di Gianni Perreli” però tutto questo idillo fra Vaticano e Pinochet non l’ho trovato. anzi. mi sembra un’onesta cronaca di anni difficili, anche per la diplomazia vaticana. guarda un po’:
“..E il cardinale finge di obbedire, senza abdicare ai principi. Scompare il Comitato e al suo posto, come emanazione della sola curia cattolica, nasce agli inizi del ’76 la Vicaria de la Solidaridad. Un rifugio per le vittime del regime a cui vengono assicurati patrocinio legale e assistenza medica..”
“I rapporti fra la curia e la chiesa si fanno particolarmente aspri nell’83, decennale del golpe (..) E la giunta militare sbatte in carcere i tre sacerdoti stranieri che più avevano alzato la voce nelle proteste. Sodano chiede la loro liberazione. E i tre vengono espulsi. Per evitare fratture più traumatiche, papa Wojtyla, tramite Sodano, invita i militari a cercare risposte positive alle condizioni e alle situazioni di violenza.”
“..Anche se il Vaticano non ha firmato la convenzione sull’asilo politico, ragioni umanitarie sconsigliano la consegna dei ribelli a un governo che non dà alcuna garanzia sulla regolarità di un processo. Sodano chiede che ai quattro venga rilasciato un salvacondotto. I militari si irrigidiscono. E l’ira dell’ammiraglio José Toribio Merino Castro si scaglia verso l’obiettivo massimo: il papa, infallibile nelle cose divine, fallibile in quelle umane..”
“Nel 1985 Sodano lancia appelli (ascoltati) per la liberazione dell’attivista dell’opposizione Carmen Hales, sequestrata e picchiata da gruppi di estrema destra. Ed entra in rotta di collisione col governo per gli editoriali anti-Pinochet della rivista cattolica “Mensaje”. Ma dopo il fallito attentato a Pinochet nell’86, Sodano elabora una strategia della distensione che culmina con la visita del Papa a Santiago..”
mi ero curato di scrivere della sicumera dei messaggi, non delle figure. il papa penso sia uomo. punto. con un ruolo. punto.
il differenziale di sicumera sta nel fatto di usare la logica ferrea (guai sennò, e sono d’accordo), ma non mettendo in entrata tutte le informazioni del caso.
che valore ha: il papa stringe la mano a pinochet implica il papa è complice di pinochet? nessuno, secondo me.
è il rovescio dell’ipocrisia. niente di più.
capirai che novità esprimersi così.
il no al “manicheismo” di seingalt riassume quello che volevo dire molto meglio di quanto sia stato capace di fare io.
Volevo chiedere una cosa: ma i “lupi grigi” il gruppo di appartenenza di Ali Agca non erano un gruppo di estrema destra? Perché continuo a sentire che il mandante dell’attentato era il KGB? Perché lo dice Vespa?
“Noi abbiamo il diritto e il dovere di negare il dogma dell’infallibilità”. “Noi” chi? E perché? Io sono cristiano, quindi libero. Woytila mi ha detto quello che pensa la chiesa; sono libero di crederci e di non crederci. E, al limite, di crederci ma fare lo stesso di testa mia. Ma so quello che pensa la chiesa. Ciascuno fa poi quel che vuole. Non ho diritto a questa libertà, secondo “voi”?
Il dogma dell’infallibilità del papa è solo quando parla “ex cathedra”, e questo successe solo due volte, a proposito di questioni (come l’immacolata concezione e la verginità di maria) che, per chi non crede, non credo gli importi più di tanto.
Perché vi dà così fastidio che ci sia tanta gente cattolica, e tanta gente che vuole bene al papa? Perché bisogna usare lui e la sua morte come strumento per attaccare Berlusconi?
anche l’esplosione della Terra è un ottimo rimedio all’Hiv.
Infernale.
Grazie a te, Body, per farmi notare quei passaggi che d’altra parte avevo già letto.
Siccome non voglio fare accuse generiche e non approfondite ho scelto apposta un articolo onesto che non dicesse “La Chiesa fa schifo, tutti criminali” e non ho nenache insinuato che a sparare sui civili fossero i preti o roba simile!
Non ho mai detto che la chiesa cilena nella sua totalità se la faceva col dittatore.
TU PERO’ MI ESTRAPOLI SOLO I PARAGRAFI CHE SOSTENGONO LA TUA TESI! L’esistenza e l’operato della Vicaria de la Solidaridad è apprezzabile, peccato che sia sempre stato osteggiata dal Vaticano e aquegli uomini che operano in strada il pontefice ha dedicato solo 5 minuti, preferendo i lussuosi palazzi di Pinochet.
Ripeto: nessun attacco personale contro Giovanni Paolo II, ma le porcate della Chiesa sono sotto gli occhi di tutti.
E ri-posto questo:
“Poi il Papa non ha fatto cadere il comunismo, non ha mai scongiurato nessuna guerra e tutte le altre grandi vittorie politiche che gli si affibiano (da dx e sx) per strumentalizzarne la figura. E’ chiaro che poi alcuni hanno un moto di stizza e contestano. Il Papa non è solo Berlusconi e Pinochet, ma NON E’ neanche il superuomo infallibile che ci vogliono far credere.
Bisogna distinguere chi “fa del bene” da chi “non fa niente di male”…le cose sono diverse”
Dago, non mi pare che la questione sia che siccome il papa ha stretto la mano a Pinochet allora è stato complice di Pinochet, e siccome il ragionamento è sbagliato allora siamo degli ipocriti. L’ipocrisia è voler difendere a tutti i costi un pontificato con luci e ombre, non solo politiche o diplomatiche ma anche dottrinali. Molti cattolici sono rimasti scontenti, p. es. del numero eccessivo di santi fatti creati sotto questo pontificato: che cavolo, dicono, il concetto di santità ha perso di senso.
Mi da fastidio che ci sia tanta gente cattolica SOLO quando muore il Papa…
Giulio, estrapolo quello che nega l’esistenza di un idillio (nonostante il titolone). e che afferma quello che sto cercando di spiegare: la diplomazia (perché di questo si tratta e nulla più) non si muove mai frontalmente. e la giudichi sul lungo periodo, sul risultato finale.
quindi cosa vogliamo attribuire al Papa? che non ha mandato le guardie svizzere in Cile? che non ha ritirato i Cardinali da Santiago etc.? cosa?
guarda che la questione Cilena è davvero complessa per noi che la viviamo da fuori. e il fatto che si sia poi risolta in maniera democratica e senza sangue, è una conquista imprescindibile che deve però pagare il prezzo del compromesso e del silenzio (almeno ancora per un bel po’).
diciamo che solo un fesso assumerebbe che il papa ha alzato la mano e il muro è caduto, ma spero bene che nessuno dei frequentatori di macchianera ingolli la tv in questo modo.
se – al contrario – assumo che chi scrive qui lo faccia extra-televisionem (abbiate pietà per la declinazione), mi dici che senso hanno tutti i messaggi di categoria “era grande vs era una merda come gli altri”? “fallibilità vs infallibilità”? “strada vs palazzo”?
e se le cose potessero coesistere?
certo, è più facile guelfi contro ghibellini…
A me da fastidio che uno Stato laico si debba fermare per settimane, per la morte del rappresentate di una delle religioni che nel nostro Stato, dovrebbero essere garantite tutte come libertà di culto e non come parte integrante della vita dei cittadini.
Fastidio tanto più acutizzato dalla strumentalizzazione che i media hanno fatto di questo evento che oltre alla rarità con cui si manifesta, non ha niente che lo renda una notizia su cui polarizzare l’attenzione.
E aggiungi pure, a corollario di quanto sopra detto, la tristezza nel ritenere che buona parte di tanta cattolica devozione, sia opera appunto di un condizionamento dei media.
X Body:
Io rimprovero qualcosa ai media e alla gente che si è scoperta cattolica solo oggi, e che esalatano solo le cose positive di questo Papa, anzi è più giusto dire: questo papato.
Poi alla Chiesa rimprovero, senza vergogna, di prendere sempre a caldo le decisioni più deprecabili (dal punto di vista della sovrana libertà degli individui) salvo poi, a freddo, scusarsi, chiedere perdono, rinnegare (è stato così dall’Inquisizione in poi, passando per fascismo e nazismo). Questo non è prerogativa solo della Chiesa, ma anche delsuo alter-ego autoritario, cioè lo Stato.
X Dago:
Guelfi e ghibellini? No al manicheismo?
Infatti è quello che ho voluto dire io: ho speso parole sulle magagne (a mio aviso) di questo pontificato, come tu magari e moltissimi altri le hanno spese (a vostro avviso) per parlare dei lati positivi. Si capiva anche dall’articolo che ho linkato. Pensavo che si fosse capito invece…
ma il papa di che si scusa con l’umanità? di tutto il male che ha fatto? poteva pensarci prima.
Don Antonio, lasci perdere.
Qui alla gente non basta potersi fare i cazzi propri a livello sessuale (come faccio io, non essendo credente), e prendersi le conseguenti responsabilità fisiche, psicologiche, e morali.
Questi vogliono pure che gli si dica che hanno assolutamente ragione, vogliono che il Papa li benedica e che magari si presenti con un pastorale incappucciato in un preservativo, visto che dà loro un fastidio da matti che ci sia qualcuno che la pensa diversamente da loro, che metta in discussione i LORO dogmi.
Non hanno il coraggio di essere atei quindi vogliono un Dio che faccia i loro comodi, e usano cinicamente la scusa dei milioni di morti in Africa (o in Europa, come se in Europa i giovani che hanno rapporti occasionali ascoltassero il papa per regolarsi se mettere il preservativo o no) per ricattare il Papa a fargli dire cose contrarie alla fede che egli rappresenta.
E naturalmente l’astinenza o la fedeltà assoluta al proprio coniuge è una vergogna, è un Male comparabile all’esplosione del mondo, come ha acutamente osservato un commentatore.
Ultimo, ma loro chi? ma con chi ce l’hai?
Con i cattollici che vorrebbero copulare in ogni dove procedendo a suo di “tradimento e infedeltà”? o con i non cattolici che copulando tranquilli con o senza preservativo si preoccupano di chi, influenzato dal papa, il preservativo non lo usa mai?
Grande Ultimo, sottoscrivo in pieno.
Se uno non crede, ma che gli frega di quel che dice il Papa ?
E invece no, vogliono che dica quello che loro credono giusto.
Si atteggiano a papi loro stessi, insomma.
Vero Neri ?
Pensavo di essere stato chiaro. Ce l’ho con quelli che pretendono che un Papa tradisca i principi della fede che è chiamato a rappresentare, e si incazzano perché non dice cose che fanno comodo loro (alias astinenza e fedeltà invece di “divertitevi e scopate col preservativo”). Che poi questi si dicano cattolici, atei, agnostici, musulmani non me ne frega niente.
Vedo che insisti con la cazzata che la gente non mette il preservativo perché glil’ha detto il Papa. Lo capisci che questo ragionamento non ha senso? Per via della morale sessuale il Papa ti dice: astinenza prima, fedeltà dopo il matrimonio. Prova a negare che sono ottimi sistemi.
Tu dici: la gente non ce la fa. E neanche io, che ti devo dire? Però non mi aspetto che il Papa benedica il mio comportamento, e pure non mi frega, visto che è il capo di una religione in cui non credo. Dovrei disprezzare il Papa perché propone un modello di vita “troppo alto” per le mie capacità? Non ho questa presunzione, come molti di quelli che sento intervenire qui.
Poi naturalmente tu immagini che un tizio sul punto di 1) andare a puttane, 2) fare l’amore con la sua ragazza dopo aver avuto comportamenti a rischio, al momento di copulare si dice “uhmm ok ho sputato sugli insegnamenti del papa al punto 1) o 2), adesso però decido che seguirò scripolosamente i suoi dettami e NON mi metto il preservativo”.
Quanto a non propagare il virus se quel deficiente è infetto, mi sembra che il comandamento “non uccidere” sia lì apposta, ché il Papa deve ri-dire che infettare coscientemente qualcuno con il virus è peccato???
Questo dice. Se la gente non ce la fa, se ha comportamenti cristianamente riprovevoli e infettivamente a rischio, che c’entra lui?
Vabbè che si è esagerato ma non facciamo passare Karol per Totò Riina…Nessuna esagerazione, ne in un senso ne in un altro…
Sarà l’unico ad aver stretto la mano a Pinochet e Castro??
Riposa in pace.
Tutto giusto Ultimo, bisognere però intendersi sul senso di una religione che enunciando principi morali che poi si scontrano inevitabilmente con le debolezze umane, spaccia il suo Dio per un Dio buono e caritatevole che ama a tal punto si suoi figli, da farsi crocifiggere per loro.
Quel Dio che accolse la Maddalena e disse chi è senza peccato scagli la prima pietra e che a me pare in totale contrasto con il rigore morale imposto da questo Papa che è disposto a lasciar morire i suoi figli se questi non si attengono alle sue rigide regole di comportamento.
E’ che la religione cattolica si basa, purtroppo, solo sulla sofferenza della vita terrena dei suoi fedeli, che tanto più soffriranno in terra, tano più godranno nell’aldilà.
Insomma, in nome dell’amore di Dio, bisogna star male per forza anche quando si potrebbe non dico star bene ma insomma star benino senza fare male a nessuno.
La cultura della sofferenza ad ogni costo.
Vis, ma che c… c’entra questo con quello di cui si parlava?
Il Papa enuncia principi morali, se sbagli e te ne penti (sinceramente! il che dovrebbe implicare anche dei gesti concreti per riparare e lo sforzo di non ricascarci) il Cristianesimo dà sempre una 2a chance. Principi morali che, bada bene, se seguiti come si deve avrebbero anche la simpatica conseguenza di esporti pochissimo al rischio di contagio (a parte casi penosi nel caso di trasfusioni o di conuigi criminali che non si proteggono all’insaputa del partner (vedi alla voce “non uccidere”) etc… ma non è di questo che parliamo). Ma la (per me) poco simpatica conseguenza di limitare la mia vita sessuale. Ho fatto la mia scelta: vita sessuale libera + accorgimenti del caso.
Non è che il ti dice “ti becchi la malattia perché non hai voluto ubbidire alla regola X”. La malattia è lì CON o SENZA il Papa!!! Sembri voler dire che il Papa dice “non usare il preservativo quando hai rapporti occasionali, così ti becchi la malattia e fai penitenza”. Lui ti ha detto di NON AVERE RAPPORTI OCCASIONALI. Lo capisci che non può mercanteggiare sui principi morali (che secondo i cristiani sono conseguenze dirette dell’insegnamento del Cristo) e stiracchiarli come “farebbe comodo” a quelli che non sono disposti a rinunciare al piacere sessuale occasionale?
Sinceramente, Vis, detto senza tono polemico alcuno, mi sembra (pur non essendo un esperto teologo) che tu abbia capito proprio poco del Cristianesimo.
Ma proprio pochino.
Anyway.
E poi, il Cristianesimo è prima di tutto l’esperienza di Cristo che dà un senso alla tua vita.
Tutto il resto è devastantemente meno importante (tranne che per i non cristiani, ovviamente, i quali forzatamente vedono solo precetti e regole).
CARO ULTIMO, è evidente che i non credenti facciano quello che vogliono della loro vita (sessuale e non) a prescindere dai dettami del Papa.
Ma che una malattia come l’HIV debba diffondersi anche per la criminalizzazione dell’uso del condom da parte del Vaticano o che un continente come l’Africa sia condannato a sfornare milioni di bambini già condannati a morire di fame per la stessa ragione che impedisce un controllo delle nascite, beh, questo non lo accetto perché SU QUESTO PIANETA DOMANI CI DOVRANNO VIVERE ANCHE I MIEI FIGLI, NON SOLO QUELLI DI CHI I DETTAMI DEL PAPA LI SEGUE ALLA LETTERA.
“Quel Dio che accolse la Maddalena e disse chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Poi però aggiunse “va’ e non peccare più”. La accoglie ma le dice che ha sbagliato. Tranquilli che anche Karol vi avrebbe assolto se gli aveste confessato di avere usato il preservativo. Dopo avervi detto che avevate sbagliato, ovvio.
GOLLUM, concordo pienamente con il tuo post. Che si inventino tutte le regole di comportamento che vogliono e le riveriscano, ma non ammetto che influenzino anche la vita e il destino di continenti interi!
Ultimo, qui non stiamo parlando della tua o della mia vita sessuale, ma di un rigore morale la cui adozione da parte della Chiesa Cattolica, ha influito e influisce pesantemente anche su realtà oggettivamente molto diverse dalle nostre.
E’ ovvio che non si possa incolpare il Papa della diffusione dell’Aids in Africa, ma diciamo che se una voce cosi’ autorevole come quella della Chiesa Cattolica avesse mostrato più clemenza verso gli anticoncezionali, forse, dico forse, coloro che si trovavano ad operare in quelle zone e che alla parola del Papa ci credono, avrebbe potuto fare qualcosa in più.
Stefano, infatti non stiamo parlando di cristianesimo e dell’esperienza che avvicinarsi a Cristo può dare alla propri vita, ma della Chiesa Cattolica la quale, non credo sia un mistero, in nome di Cristo ha compiuto crimini orribili.
Ah, sì, è vero Gollum, quelli che non usano il preservativo lo fanno perché il Papa l’ha criminalizzato, non perché sono degli irresponsabili. Ma fammi il piacere.
Ultimo, quando parli del papa, Parla di Cattolicesimo e non Cristianesimo.. sono ateo, ma rispetto molto le parole di Cristo, che poco hanno a che fare con quelle dette (o non dette, come in occasione del discorso di Ratzinger sui gay) da questo Papa..