Si chiama “fuoco amico” perché ci vogliono bene

Facciamo finta: il Papa, dopo una lunga degenza, lascia il policlinico Gemelli.
Mentre sta uscendo, un americano gli fa lo sgambetto.

Giuliana Sgrena è libera. A un mese esatto dal sequestro, avvenuto il 4 febbraio, la giornalista del Manifesto è stata liberata. Grande gioia e sollievo per un momento atteso da tempo, ma anche preoccupazione per le condizioni della reporter. Giuliana sarebbe ricoverata nell’ospedale militare americano di Bagdad per una ferita alla spalla riportata durante uno scontro a fuoco scoppiato poco dopo la sua liberazione.
Secondo quanto riportato dal direttore del Manifesto, Gabriele Polo, la giornalista era in macchina con alcuni agenti dei servizi segreti italiani, stava andando a Bagdad, quando un blindato americano ha illuminato la macchina con un faro: un uomo del Sismi è rimasto ucciso per proteggere la Sgrena. Si tratta di Nicola Calipari, ex funzionario della Polizia di Stato, da oltre un anno passato ai servizi segreti. Un altro agente sarebbe ferito.

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50 Commenti

  1. odio spiegare le cose a chi non capisce.

    “Mi stavo ponendo una domanda. La sinistra ha sempre chiesto il ritiro dei militari italiani dall’Irak, ma se non ci fossero stati i militari del SISMI temo proprio che la santa Sgrena, amica dei terroristi, ci avrebbe rimesso la capoccia. Allora? Come la mettiamo? Alla pecorina?”

    ti rendi conto che ti potrei rispondere che senza guerra non ci avrebbe rimesso la capoccia nessuno dei due? solamente il fatto che mi sarei messo al tuo stesso livello mi ha trattenuto.
    p.s.
    amica dei terroristi ci sarà tua sorella, mentecatto.
    c’è stato un fatto gravissimo e tu manco ti passa per la testa di chiederti cosa minchia è successo. evidentemente c’è gente a cui piace servire e basta e continua a giustificare l’ingiustificabile.
    comunque delle cose siamo riusciti finalmente a saperle:
    i riscatti si pagano e l’iraq continua ad essere un far west.
    se qualcuno comunque continua ad essere convinto che sia necessario questo stillicidio di morti che almeno pretenda di essere trattato con la dignità di alleato e non come il servo scemo (pregasi leggere ciò che scrive Ludwack)

  2. Oh perbacco SILVESTRO!!
    eppure i francesi non hanno mandato le truppe ma mi risulta che i giornalisti francesi siano rapiti ugualmente, e trattenuti proprio perchè la Francia non ha militari dei servizi così ben radicati sul territorio…oh incommensurabile testa di cazzo ! Amica dei terroristi, che ti piaccia o no, è la Sgrena (e tu), salvata da uno di quegli sbirri sempre demonizzati !

  3. Cazzo Silvestro, sei proprio uno sfigato. Non solo sei comunista, ma adesso esce fuori che sei anche amico dei terroristi.
    Santo Iddio, cerca di stare lontano da questo blog, che uno come te le bombe le attira come niente. E lascia spazio ai veri, pensatori liberi della blogsfera.

  4. Abbiamo appena scoperto che:

    1) Nibbio ha letto l’editoriale di Ostellino sul Corriere, e condivide l’analisi dello stesso sui motivi della liberazione della Sgrena. Tanto da riprenderla parola per parola.

    2) Nibbio omette l’ultima parte, in cui Ostellino chiede – proprio in quanto alleati e non servi – la verità sulla evitabilissima morte di un dipendente dello Stato che stava compiendo (e bene) il suo dovere

    3) Non è dato, nemmeno a chi ha rischiato la propria vita per raccontare la propria verità, condivisibile o meno, di esprimere posizioni diverse da quelle del Nibbio, senza automaticamente diventare amico dei terroristi.
    Né a chi non condivide le posizioni del manifesto pensare che il desiderio di verità debba superare qualunque colore politico o convenienza.

    Infine, pongo una domanda che ho già fatto in altra sede: prescindendo dal giudizio sull’opportunità della guerra, si può chiedere chi c’era a quel posto di blocco, chi ha sparato, avere la sua versione di persona?
    Perché se è un incidente, ed i marines hanno agito secondo le regole d’ingaggio, allora non c’è nulla da nascondere: in un paese in guerra, dove ogni auto può essere un’autobomba, i soldati hanno il dovere di proteggersi da chi non si fa riconoscere.
    E se invece è stato un atto avventato, comunque i vertici hanno tutto l’interesse a fare chiarezza sulla vicenda, per mostrare che non si ripeterà più e perché qualcuno che spara senza aver rispettato le procedure è una minaccia per la sicurezza in Iraq.
    La terza opzione non la voglio nemmeno considerare.

  5. @Emanuel
    Ti giro un’osservazione che (mi, credo) hanno fatto ieri:
    Do not feed the Trools
    Inviato da: Gippo , 06.03.05 02:37

  6. A.B. NORMAL,
    mi spiace deluderti ma non ho letto l’editoriale di Ostellino e quindi non posso nemmeno averla “ripresa parola per parola”. Ma sono contento che qualche firma illustre la pensi come me, o se preferisci sono contento di pensarla come lui.
    Va da se che, non avendolo letto, non posso nemmeno aver omesso l’ultima parte dell’editoriale di Ostellino, ma poiché mi riferisci la sua opinione ti accontenterò esponendoti la mia.
    Ebbene, la penso esattamente nello stesso modo. Penso che se qualche marine un po’ pirla si è fatto prendere da un eccesso di nervosismo uccidendo (uccidere è diverso da assassinare) un innocente è giusto che si sappia ed è giusto che chi ha sbagliato paghi. Se poi le responsabilità sono da imputarsi in un difetto nella catena delle comunicazioni, ebbene, è giusto che si sappia anche questo e che siano ben chiare le responsabilità.
    Dimmi, dove mai ho sostenuto il contrario???
    Ho solo detto che la Sgrena è amica dei terroristi. Embè?? Lo ha sempre sostenuto anche lei solo che invece che terroristi li chiama resistenti.
    Orbene, quando i “resistenti” uccidono indiscriminatamente uomini, donne, civili, bambini con autobombe io, e tutti quelli che ancora non si sono bevuti il cervello col buonismo ad ogni costo ed antimericanismo da quattro soldi, li chiamo con il loro nome. TERRORISTI.
    Dai terroristi la Sgrena è stata rapita, mandata a documentare i “i crimini” americani (senza assicurazione, da altri fiancheggiatori dei terroristi, naturalmente antiberlusconiani ed antiamericani.
    Però quando si è trovata nella cacca fino al collo chi è che l’ha tirata fuori? Chi ha pagato moneta sonante? Chi ci ha rimesso la pelle?
    Rispetto tutti i mod di pensare e tutte le posizioni ma mi arrogo anche il diritto di non rispettare (anzi, di disprezzare) chi giustifica o appoggia il terrorismo.
    Concludo: come è che la sinistra odia così tanto gli americani (adesso anche Putin da quando è amico del Berlusca) ed ha sempre avuta una certo amore per tutti i dittatori ed i delinquenti, si chiamino Fidel, Arafat o Saddam ??!! Mah !

  7. P.S. La Sgrena avrà anche rischiato la vita, qualcun altro, per rimediare alla sua dabbenaggine, la vita l’ha persa! Ma la colpa è degli americani naturalmente, anzi, di Bush!!

  8. @Sergius
    Sei sicuro dell’affidabilità della foto?
    Il telegiornale di LA7 delle 20 ha detto che l’auto era una Toyota Corolla (e quella della foto non è una Corolla)

  9. UPDATE ed ERRATA CORRIGE
    Non avevo letto tutto quello che diceva il sito indicato da Sergius.
    Sergius, la foto di cui hai postato il link è probabilmente una bufala, e quasi certamente NON E’ l’auto di cui si parla.
    Poco sotto la foto ci sono vari update, che spiegano la questione.
    Quella è solo l’auto danneggiata di un iracheno vicino al posto in cui la Sgrena era stata rapita

  10. @Nibbio: Fai una cortesia a tutti noi: AUTOCENSURATI! Cosi’ ci risparmi un po’ di minchiate! La ”dabbenaggine” -come tu la chiami- della Sgrena era una sana passione giornalistica, come quella di tutti coloro che a rischio della propria pelle (consapevoli, certo…) ci permettono di avere piu’ informazione su cosa accade in quelle parti del mondo dove c’e’ un conflitto in atto. E questo aiuta la democrazia e il rispetto dei diritti. Vedi scandali sulle torture eccetera. Se poi la guerra non ci fosse stata (non solo l’appoggio peraltro solo inutile e simbolico di qualche migliaio di militari italiani, se proprio gli americani non avessero attaccato) si sarebbero risparmiate migliaia di vite, di Iracheni, di giornalisti internazionali,di civili, e soprattutto di militari, molti dei quali americani.
    E l’equazione che fai Comunisti=appoggio a tutte le dittature…beh, mi sembra di sentir parlare il Berlusca. Guardiamoci in casa quando si parla di dittature!!

  11. @stefano

    Mi sa che hai ragione circa l’affidabilita della foto.

    E’ una fortuna non essere un affiliato della yakuza:avrei un dito in meno adesso :)

    Cerchero ancora comunque la foto del’auto.Sono
    curioso di vedere come era.

  12. Non preoccuparti Sergius, ti avremmo lasciato tutte le dita!
    L’errore è in primo luogo della Associated Press, che ha fatto girare la foto (pare anche un filmato, ora non più raggiungibile) affermando che era l’auto della Sgrena.

  13. nibbio,non mi piace essere volgare, ma godo troppo a dare del coglione a chi se lo merita sul serio.
    sei un coglione
    hai la mente talmente ristretta da non considerare le opinioni altrui.
    sono quelli come voi che foraggiano gli estremismi, voi e la vostra paura.
    avete paura della vostra ombra e vi fidate ciecamente del più forte senza porvi il minimo dubbio, solo per quel vago senso di protezione.
    c’è un mondo là fuori nibbio, e non hai capito nulla di questo mondo.
    hai ventuno anni oramai, è ora che tu sappia di chi sei figlio

  14. Calipari, parla Fini
    “L’Italia chiede
    di punire i colpevoli”

    Sarà diventato un comunista amico dei terroristi !
    Mah, chiede il giusto ?
    O lasciamo perdere ???

  15. Le metamorfosi di Fini non smettono di sorprendere.
    Nel dicembre scorso era in Cina tutto impettito sull’attenti davanti alle bandiere rosse, mentre ascolta l’inno cinese suonato dalla banda dell’Esercito di Liberazione Popolare, nel Palazzo dell’Assemblea del Popolo in Piazza Tienanmen.

    A questo punto potrebbe anche andare da Castro…
    Impossibile: a Cuba non ci sono soldi.

  16. ABBORIGENO,
    se la guerra non ci fosse stata avrebbero continuato ad esserci decine di migliaia di morti per mano di Saddam, che ti è tanto simpatico. La Sgrena la vita l’ha rischiata, ma chi l’ha persa non è stata lei. Ti risulta che Berlusca sia andato al governo con un colpo di stato? Un po’ di pudore anche nello sparare cazzate ci vorrebbe.

    SILVESTRO,
    ad occhio e croce 21 anni li hai tu, ed io un bel po’ più del doppio. Ma và a da via i ciapp !

  17. @stefano

    Non per giustificare,ma ci avevo provato a vedere il filmato integro, ma appariva un pagina di “errore” e
    cosi ho linkato lo stesso.

    Grazie cmq a tutti voi della yakuza. Avrei dovuto cambiare il nick in
    Sergius novedita…

    ciao

  18. “Repubblica” (art. a pag. 6) riporta che sulla macchina degli italiani vi sarebbero solo 8 buchi di proiettile (parrebbero notizie tratte da fonti di polizia) , e riferisce che al momento l’ipotesi più in auge è che i militari abbiano sbagliato la procedura di “alt”.
    P.S. riguardo alla nota fotografia taroccata anche “Repubblica” di oggi è caduta in errore, pubblicando la foto dell’auto (pagg. 6-7) e scrivendo che era quella della Sgrena. Forse si sono fidati dell’autorevolezza della fonte (AP), però …..

  19. Non voglio fare l’avvocato di nessuno ma caro Nibbio risparmiaci la favoletta degli irakeni da salvare da Saddam.
    A te degli irakeni, grandi e piccoli, non te ne frega e non te ne è mai fregato un beneamato cazzo!
    Visto che hai più di quaranta anni dovresti conoscere un pò più di storia di me e sapere che Saddam negli anni 80 faceva comodo a qualcuno
    Quindi vai a raccontarlo a qualcun’altro…

  20. E a te balthazar, a te quanto te ne frega degli irakeni?? Forse hai scordato la percentuale di persone che si sono recati alle urne in Irak, percentuale che spesso nemmeno paesi occidentali, democratici ed in pace, riescono ad uguagliare. Stavano meglio con papà Saddam? Cattivi gli amerikani, buoni i “resistenti” irakeni che sgozzano e “autosbombazzano”. Eh si….bella ideologia del belino !! Saddam faceva comodo a qualcuno? Eh si..vero…ma spiegaci anche per quale motivo faceva comodo.

    SILVESTRO,
    sarebbe carino se prima di parlare leggessi cosa ho scritto ma, soprattutto, sapessi di che cosa vuoi parlare

  21. nibbio, ma di cosa vorresti parlare?
    parti dal preconcetto che siamo tutti amici dei terroristi perchè non riesci a sviluppare da solo un’alternativa reale ai tuoi convincimenti.
    straparli per poi fare un passo indietro e continuare a straparlare.
    hai detto una cazzata che ti ho sottolineato e hai risposto tipo specchio riflesso senza manco chiederti il perchè ti si dà dell’imbecille.
    ti ho spiegato e mi hai dato del fiancheggiatore di al qaida.
    ma che te devo dì de più?!
    ora, se vuoi sviluppare un argomento alla tua portata sono pronto, togli però da quella testolina ogni pregiudizio altrimenti manco mi degno di risponderti, sarebbe come parlare ad una pianta e non mi piace perdere troppo tempo inutilmente.
    anzi, clicca e vieni un pò di là che qui si rischia di diventare tediosi

  22. A me risulta che alcuni governi USA, tramite la CIA abbiano spesso usato crudeli dittatori e armate della morte come strumento di controllo politico sulle risorse economiche e le materie prime.
    La storia è molto lunga: dal Cile di Pinochet, alla Birmania di Suharto (un pazzo sanguinario che ha massacrato più di un milione di civili inermi), agli squadroni della Morte di Noriega (altro agente CIA) a Panama e Haiti, la Bolivia etc.
    Alcuni tra i peggiori terroristi e protagonisti delle carneficine di civili in sudamerica hanno trovato una comoda e ricca pensione nelle valli dello Zio Sam. Quando furono cacciati dalle Filippine Marcos e signora hanno trovato rifugio negli USA.

    Fino ai tempi recenti dell’alleato Saddam Hussein che riceveva con tutti gli onori combatteva i nemici dell’Iran, e gasava i curdi, o i Talebani che venivano addestrati e armati per combattere i Russi i Afganistan.
    Poi quando il signor Saddam ha deciso che il suo Petrolio voleva gestirselo da solo (invadendo il Kwait) tutti si sono accorti che era cattivo da eliminare.

    Mi sembra che la favoletta degli USA, buoni cowboys della cavalleria che salva i poveri e gli oppressi dai cattivi, esista giusto nei vecchi film western di John Wayne.
    Chi vuole è libero di crederci.
    Ma a me non la raccontate proprio.

  23. Eh sì Low Revolution, tu fai riferimento alla storia.
    Ma al Nibbio che gliene frega. Non si arrende neppure di fronte all’evidenza.
    Pensa caro Nibbio che in Cile si era liberi di votare (come gli irakeni oggi e senza guerre), sì sì caro il mio bel Nibbio, finchè l’11 Settembre (del ’73, il mio anno di nascita) i tuoi amici deciso che la democrazia in Cile non andava bene… ma ora basta.
    Andrò a raccontare ste cose a mia figlia di 2 anni chissà che non realizzi prima di te!!

  24. nat, e tu? ricordati che tra due coglioni si erge sempre una testa di cazzo.
    ti rigiro la cosa: quindi sei un fiancheggiatore di pinochet e ammiri chi gettava la gente dagli aerei? ed allo stesso modo mi auguro ti chiederei perchè nei luoghi accennati non si vede un americano manco col cannocchiale.
    p.s.io un sit in per i curdi l’ho fatto ed in tempi non sospetti, tu?

  25. Quello che sostiene NRS è davvero spaventoso.
    Prima si bea della sua ignoranza in materia di diritti civili.
    Poi arriva a giustificare Pinochet, perché oggi la gente sta bene e “c’è una buona economia”.

    Anche nella Germania di Hitler la gente stava bene. Per contro Stalin è stato uno stronzo non perché era un dittatore sanguinario, che aveva azzerato la democrazia, ma perché non faceva girare bene l’economia.

    E infatti oggi tutti in Cina a fare affari (Fini compreso), che come modello di democrazia e diritti civili vale come Cuba e l’Arabia Saudita, ma almeno lì l’economia tira.

    Adesso ho capito.
    Cazzo, noi ci preoccupiamo dei diritti umani e della libertà personale, della dignità e dei valori universali dell’uomo. Mentre loro sono incazzati solo perché non si realizza la libertà economica.

  26. Grande Low! Sottoscrivo tutto.

    Ovviamente nell’ipotesi che Natalino avesse detto davvero quello che gli fai dire.

    Ovviamente dice il contrario, ma a te che importa?

  27. SILVESTRO,
    a me chiedi di che cosa voglio parlare? Mi sembra di essere stato chiaro. Non solo, in ogni mio post non ho mai cercato di affermare le mie idee con insulti (a meno di non essere stato insultato prima).
    Io parto dal preconcetto che “siete” tutti amici dei terroristi?? No caro, io parto dalla constatazione che chi stravolge i fatti e chiama terroristi gli americani e resistenti i terroristi ha un cervello come quello di una gallina (ma solo perché l’ha gonfio).
    Ricorda caro Silvestro che senza gli americani, con i loro difetti (e ne hanno) tu oggi parleresti tedesco o, mal che vada, russo.
    Detto questo non mi interessa più di tanto seguirti nelle tue elucubrazioni.

    LOW RESOLUTION,
    passiamo dall’Irak al sudamerica? Non ti stai allargando troppo? La Birmania? Che c’entra la Birmania??! E soprattutto (non vorrei turbarti) ma che c’entra Suharto con la Birmania?!!
    E poi….Saddam voleva gestire il suo petrolio da solo invadendo il Kwait ??? Madoooooo !!
    Meno male che voi fate riferimento alla storia, quella che sostiene che il muro di Berlino si è sciolto per il troppo caldo magari !

    BALTHAZAR,
    lascia stare quella povera creatura di tua figlia, già la natura non è stata eccessivamente generosa con lei, visto cotanto padre, perché vuoi aggravare la situazione?

  28. Suharto era in Indonesia, citando, a memoria ahimè, ho sbagliato la nazione. E forse oltre Panama era Guatemala.

    Peraltro anche Suharto è stato un’altro che con il sostegno diretto della CIA ha perseguitato ferocemente oltre un milione di persone, suoi oppositori, accumulando nel contempo ingenti ricchezze personali.
    Però ha donato una notevole prosperità economica al suo paese fino al 1998.

    Questa è storia e i morti restano.

  29. Eh si…perchè se la CIA avesse appoggiato Suharto lo veniva a dire proprio a te !! In ogni caso non vedo che cosa c’entri tutto questo con la Sgrena e con l’Irak

  30. LOW RESOLUTION,
    quando non si sa cosa dire si insulta eh?
    Siamo a corto di argomentazioni?
    E pensare che sarebbe sufficiente alzare la RESOLUTION

  31. LOW RESOLUTION,
    siamo a livello 3° elementare? Continua così che ti qualifichi per quel che sei. Bye bye

  32. ma mica per caso l’operazione è stata affrontata con eccessiva leggerezza? perchè non andare prima all’ambasciata. nessuno ha il coraggio d idire che magari mettere fretta al povero caligari sia stato un errore. a chi avrebbe giovato qeusta fretta?

  33. @stefano

    Interessa a me, grazie. :)
    Finalmente la foto. Mancano all appello alcune centinaia di colpi rispetto a quelli che la Sgrena
    sostiene di aver visto.
    Evidentemente per l “agguato” non c erano piu tiratori scelti disponibili.

    E’ davvero fortunata sta donna.

  34. Si…fortunata ed omaggiata di un corano ed un collier, cosa questa che le ha dato la certezza di poter mantenere la testa attaccata al collo. In più….ci ha fatto vedere “come muore un italiano” !!!

  35. Come mai in questo “libero” blog sono scomparsi i post di Natalino? Mah !

  36. nibbio, lo vedi che mente semplice che sei?
    non hai capito una sega di quello che ho scritto, rinuncio.
    sei stupido nibbio, stupido e ignori le cose.
    tu mi hai dato dell’amico dei terroristi perchè sei stupido.
    pensi che io sia un antiamericano perchè non capisci nulla e non sai nulla, per pregiudizio.
    mischi tremila cose per buttarla in caciara.
    sei stupido e come ho detto prima con la gente che ha l’attività cerebrale di una pianta non perdo tempo.
    ti ho anche ivitato ad un discorso pacato e costruttivo ma evidentemente non ne sei in grado.
    vattene affanculo nibbio, mi hai stufato

  37. Io lo invidio, il Nibbio. Lui e la sua inconsapevolezza.
    Vorrei che fosse lui a rappresentare gli italiani nel mondo, lui e la sua capacità di analisi. Vorrei vederlo lì, al fianco degli americani, impegnato a difendere gli oppressi e a esportare democrazia e benessere lì dove campeggia il male.
    Vai Nibbio, vai dove ti porta il cuore. Devia la rotta, lascia perdere la strada indicatati da quel comunista di Silvestro e prendi per mano la tua coscienza: l’Iraq ti aspetta.

  38. BALTHAZAR,
    lascia stare quella povera creatura di tua figlia, già la natura non è stata eccessivamente generosa con lei, visto cotanto padre, perché vuoi aggravare la situazione?

    CAro NIBBIO spero che tu non abbia figli !!
    Ma molto probabilmente sei un impotente!!!
    E con questo chiudo e ti lascio cuocere nel tuo brodino…

  39. @Sergius
    Concordo (in parte).
    In base anche ai nuovi elementi forniti dalle parti, è assai probabile che i colpi sparati siano meno dei 300 asseriti.
    Sul punto i giornali riferiscono di 8 buchi nella carrozzeria, tracce di una dozzina di colpi sulla tappezzeria e tre vetri rotti o perforati.
    Direi quindi lecito ipotizzare sui 10-15 colpi a segno sull’auto(tenendo conto che i buchi sulla carrozzeria potrebbero essere degli stessi proiettili che hanno poi segnato la tappezzeria).
    Comunque le foto non mostrano il lato destro dell’auto, che sarebbe quello su cui sono arrivati i colpi. Vedremo.
    Più difficle capire quanti colpi sono stati sparati.
    Di solito la percentuale dei colpi a segno rispetto a quelli sparati è piuttosto bassa, ma in questo caso, vista anche la breve distanza (pare 10mt) il fattore dispersione non dovrebbe rilevare. D’altro canto gli americani hanno dichiarato di avere sparato anche a scopo intimidatorio (quindi fuori bersaglio).
    E’qui utile quanto riferito dal maggiore dei carabinieri sulla durata del fuoco (10-15 secondi) e sul fatto che hanno sparato più armi. la pattuglia era di 4 uomini (3 soldati ed un capitano) e quindi avrebbero sparato da 2 a 4 armi.
    Se erano solo M16 (caricatore da 30, 800 colpi/min.) 10-15 secondi a raffica bastano a svuotare un caricatore; quindi dai 60 ai 120 colpi. Se ha sparato anche una Minimi (a nastro, 750 colpi/min) in teoria si può arrivare sino a circa 200 colpi in totale.
    Direi probabile (mera ipotesi, a mio parere ragionevole, ma pur sempre ipotesi) che siano stati sparati sui 50-100 colpi, gran parte dei quali fuori bersaglio a scopo intimidatorio, e che un’ultima raffica di colpi sia arrivata a segno spazzando la macchina. Purtroppo, per Nicola Calipari ne è bastato solo uno.
    Passando a Giuliana Sgrena, non penso che il suo errore sul numero dei colpi sia un’intenzionale esagerazione; credo che sia difficile, a meno di non essere un incallito veterano di guerra, ragionare lucidamente in quelle situazioni, ed oltretutto lei era appena uscita da una situazione a dir poco traumatica. Sarei quindi propenso a credere ad un errore in buona fede.
    In ogni caso, al di là di ogni questione sulla legittimità o meno della presenza USA in Iraq, gli americani dovranno rivedere profondamente le loro procedure, perchè non è accettabile che, nel pur comprensibile intento di proteggere i loro, facciano correre simili rischi agli altri(sono giorni che parliamo di Calipari e Sgrena, ma molti iracheni sono morti in incidenti identici).

  40. @stefano

    Ad una decina di mt con un m16 si puo tagliare
    una siepe.I vicini si allarmeranno un poco ma si puo.

    No dai,non credo che si possa sbagliare in quelle percentuali da pochi mt.
    Mi sa che hanno mirato (e centrato) il blocco motore e i proiettili sono arrivati di rimbalzo.

    Concordo che la Sgrena di armi ne capisca poco meno sul fatto che fosse sconvolta.
    Pero quelle dichiarazioni le ha fatte *dopo*.Avra pur visto che l auto non era un colabrodo no?
    Santiddio,è una giornalista!
    Diciamolo:se il suo occhio giornalistico ha questa misura della realta allora è pronta per “studio aperto”.

    Insomma ,ti diro, comincio a ad essere sempre meno
    convinto della di lei buona fede.
    Non si puo esagerare da una parte e contemporaneamente sminuire il rapimento ad una pantomima:”stava bene”,”ha dovuto recitare per piangere”,”si sono comportati benissimo,”la resistenza”
    Vienre da chiederle quasi scusa se l abbiamo riportata a casa.

    Concordo appieno con te sul fatto che si debbano sostemare le procedure da parte dei militari.
    Pero teniamo presente che se dall altra parte ci si veste come civili,ci si nasconde fra i civili,si guidano auto uguali a quelle dei civili,allora non è poi cosi strano che
    purtroppo,alla fine, tra civili e “nemici” non si faccia troppa differenza-
    E’ la stessa cosa che e’ successa in vietnam-

  41. @Sergius
    Certo una raffica di M16 fa danni (ed infatti li ha fatti), ma occhio a non esagerare con gli effetti terminali.
    Quanto alla buona o mala fede di Giuliana Sgrena, vedremo.
    Quanto alle procedure, gli americani hanno a portata di mano dei veri esperti (gli inglesi)che nel corso della lunga, disgraziata, e in effetti non ancora del tutto finita “guerra” con l’IRA hanno avuto problemi simili. Certo loro non avevano contro kamikaze, però ad un certo punto (se ben ricordo alla fine dei ’70) vi erano stati molti attacchi contro posti di blocco con granate, lanciarazzi e e fucili d’assalto, e gli inglesi (che pure hanno fatto la loro bella parte di porcherie in Irlanda e Ulster) erano poi riusciti a trovare tattiche di contrasto efficaci pur senza provocare stragi di civili.
    Sarà quindi bene che gli americani ci pensino sopra (ti ricordo cosa è successo loro in Vietnam).

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