Basta con le trattative, ora ci vuole la linea dura: un paio d’ore a tu per tu con l’autrice de “La rabbia e l’orgoglio”, e sarete voi ad apparire in video per supplicarci in lacrime di liberarvi. Se proprio volete prendervi una giornalista del Manifesto, cacciate la grana e assumetela regolarmente, come ha fatto la Stampa con “Iena” Barenghi. Di fronte al drammatico appello della Sgrena, Berlusconi si è chiesto: “Come si può umiliare così una donna?”. Evidentemente è da un po’ di tempo che il premier non guarda le reti Mediaset. Il Foglio critica i reporter pacifisti che ci inondano di foto strappalacrime sulla guerra in Iraq: “Puah, i marines sì che hanno spirito positivo: loro le sofferenze degli iracheni le fotografano per farsi tante belle risate”. Ehi, terroristi, state approfittando della nostra pazienza. Se non rilasciate Giuliana Sgrena entro 24 ore, oltre alla Fallaci vi spediamo pure Ferrara.
Terroristi! Liberate Giuliana o vi diamo Oriana
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Tony, è esattamente questo il punto, la televisione dovrebbe rivestire diverse funzioni che non siano solo tette e culi e invece, come tu stesso dici, alla fine per far televisione è proprio quello l’articolo più richiesto.
Che tristezza!
Beh, ma qui stiamo parlando della funzione di intrattenimento della televisione, o no? Perché se invece stiamo parlando dell’informazione, io non le vedo mica tutte ‘ste giornaliste a culo nudo.
Non le vedi, Tony, perché inquadrano solo la faccia. Ma che ne sai cosa c’è sotto?
Ma a parte che la televisione è anche spettacolo e che nello spettacolo conta anche l’avvenenza fisica (e questo vale anche per gli uomini, vedi Giletti, Cucuzza, Giorgino), ci sono tante donne in televisione che non sono belle, cominciando da Bignardi, Armeni, Palombelli, Dandini, Clerici. La stessa Sampò che fu fidanzata di Umberto Eco, non ha mai sfruttato né questo fidanzamento né la bellezza, ma solo la sua preparazione e il suo talento. Luciana Littizzetto è per niente carina, però ha talento e è spiritosa. Sconsolata si è inventata un personaggio e ha scavalcato tanti comici maschi di Zelig con la sua bravura. Di donne non belle e non giovani, per esempio Rita Dalla Chiesa o Anna La Rosa o Cesara Buonamici, ce ne sono tante. Insomma per ogni Frizzi c’è una Clerici (siamo più o meno lì).
Ma, detto questo, la televisione non è un’entità astratta, la televisione siamo noi, noi uomini e donne. La televisione deve vendere e vende quello che il telespettatore compra. La televisione siamo noi donne che se una fa carriera, siamo le prime a dire “ha fatto carriera perché ha sposato “quello” e la “bolliamo”(come se “quello” si potesse solo sposare per interesse). Siamo noi donne che mettiamo sui nostri blog foto seducenti di noi (ma noi lo facciamo con ironia, no?). Siamo noi che indossiamo minigonne quando fuori ci sono 5 gradi sotto zero. E la televisione sono loro uomini che continuano a comprare calendari e guardare per strada ogni scollatura, che considerano un disonore lasciarsi sfuggire una che sembra forse ci sta (anche se di quella non gliene frega niente). Siamo noi tutti, maschi e femmine, che abbiamo permesso che non fosse risolto un problema gravissimo come quello del conflitto d’interessi che concentra nelle mani di un solo individuo quintali di media.
Cara Giulia, vuoi farmi passare per una stronza maschilista e chi più di te ne ha diritto, tu mille volte sulle barricate. Tu, a cui Camille Paglia fa una pippa, pardon ditalino. In verità, in verità ti dico che prima che uomini e donne davvero davvero, toh, siamo persone. Persone interessanti, fermarsi, persone poco interessanti, tirare dritto. Tra queste ultime i vittimisti, i noiosi e i disfattisti, distributori di acidità a fondo perduto. Rischiando seriamente di annoverarmi tra le victims, ti dico che sono sempre stata considerata bruttina benché io mi consideri splendida. Non so più a quanti colloqui in passato mi hanno preferito ragazze più piacenti e con un’immagine più “omologata”. Una volta io l’ho chiesto: “non mi prendete perché sono brutta?”. Grande imbarazzo su quel palco e non era il mio. E, guarda, su quel palco non c’erano solo uomini. Invece di preoccuparsi tanto di tette e culi e dei conseguenti assolutamente temporanei privilegi, dimenticando che tutti prima o poi cedono irrimediabilmente, cercare alternative, ché ci sono.
Persi nelle chiacchiere vane ci siamo dimenticati di Oriana.
Quando la mandiamo a “documentarsi ” sul posto invece che dal suo attico sulla Quinta Strada?
Di certo vane, di certo quanto te.
..addirittura Ferrara….
forse hai esagerato, in fondo anche i terroristi hanno dei diritti, sono umani comenoi…
;)
E’ Giuliana Sgrena la reporter più popolare in rete
Il risultato di un’indagine condotta sui motori di ricerca. Al secondo posto troviamo il direttore di Italymedia.it Antonello De Pierro, al terzo Antonella Clerici, poi Bruno Vespa, Marco Travaglio e Maurizio Costanzo
E’ quanto risultato da un’indagine svolta da un gruppo di appassionati su alcuni motori di ricerca per stilare una classifica di popolarità dei giornalisti, che verrà ripetuta periodicamente, vista la possibilità di cambiamenti continui in seno ai motori.
Al primo posto è risultata la tristemente nota giornalista del Manifesto Giuliana Sgrena.
Al secondo posto è piazzato saldamente il direttore di Italymedia.it Antonello De Pierro, mentre in terza posizione campeggia la spumeggiante Antonella Clerici. A seguire troviamo nell’ordine Bruno Vespa, Marco Travaglio e Maurizio Costanzo. L’imponente Giuliano Ferrara e il mite Enzo Biagi figurano rispettivamente all’ottavo e al nono posto, mentre al quattordicesimo c’è Gad Lerner e al quindicesimo la compianta Ilaria Alpi. Per il guru del giornalismo Indro Montanelli solo il diciannovesimo posto. L’abbronzatissimo Emilio Fede si trova al ventunesimo posto, seguito da Piero Angela (22) e da Luca Sofri (23). Venticinquesima posizione per Michele Santoro, ventiseiesima per Lilli Gruber e ventisettesima per Cristina Parodi. Al trentesimo posto troviamo il grande Giorgio Bocca. Un po’ indietro altre firme e volti prestigiosi: Lucia Annunziata (31), Eugenio Scalfari (33), Licia Colò (34), Paolo Mieli (36), Francesco Alberoni (38), Daria Bignardi (39), Vittorio Zucconi (41), Maria Teresa Ruta (43), Ezio Mauro (44), Vittorio Feltri (45), Piero Marrazzo (47), Enrico Mentana (48), Corrado Augias (49), Gianni Riotta (52), Sergio Zavoli (54), Alessandro Cecchi Paone (57), Claudio Petruccioli (58), Giovanni Floris (59), Ferruccio De Bortoli (61), Giampaolo Pansa (63), Aldo Biscardi (66), Carlo Rossella (72), Clemente Mimun (77), Bruno Pizzul (78), Gigi Moncalvo (79), Giorgio Tosatti (81), Elio Veltri (82), Giampiero Mughini (89), Candido Cannavò (94), Giovanna Botteri (98), Sandro Curzi (100), Giampiero Galeazzi (104), Maria Luisa Busi (111), Pietro Calabrese (113), Xavier Jacobelli (120), Lamberto Sposini (125), Fabrizio Maffei (133), Walter Pedullà (136), Massimo De Luca (144), Paolo Gambescia (160), Maria Cuffaro (163), Michele Plastino (186), Adriano De Zan (188), Mario Agnes (194).
la carrà non ha iniziato mostrando l’ombelico bensì spogliandosi nuda nel film ” il caso venere privata ” e sulla rivista Kent del giugno 1968.Ritengo che sulla carrà vi sia ancora molto da dire……